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Fedelissimo di CR
Moraglia ai bambini: «Siamo noi il dono»
Nell’incontro di ieri con mille piccoli e i loro genitori il Patriarca ha ricordato il significato del Natale
«Ciao Francesco! Noi bambini ti vogliamo bene!». (anche il cardinale Marco Cè lo diceva sempre: “Vogliate bene al Patriarca Francesco”, ndr).
In Basilica, ieri, un grido di gioia di mille bambini gli ha manifestato il proprio affetto. E in occasione del tradizionale Incontro della Carità monsignor Moraglia ha accolto con calore “il suo piccolo gregge”. Natale è alle porte. Lo ha ricordato bene il presule con parole profonde, a tratti severe: «Non è una favola, una leggenda, una bella idea sentimentale, è la realtà più reale che esista. Facciamo in modo che Gesù, nato Bambino a Betlemme, parli ancora alle nostre vite, alla nostra società e alla nostra storia». Ad iniziare da lei, Maria, giovane donna, e da lui, Giuseppe, una famiglia. Sulla donna il Patriarca non si è limitato a rievocarla ma ha invitato a riflettere sottolineando che la sua figura «è importante». Subito ha posto una domanda: «La nostra società come tratta la donna? E’ un corpo da esibire? Quante notizie brutte al telegiornale che vedono le donne maltrattate. Quando Dio vuol che il Natale avvenga si rivolge a una persona di cui ha fiducia, una giovane donna. Questa è la lezione di Dio». Il Patriarca ha richiamato anche il tema grande dell’educazione e dei bambini: «Che posto hanno nella nostra società? Sono veramente al centro, sono considerati la nostra speranza, investiamo veramente su di loro?». Sulla “teoria dei regali” parole dure: «A Natale rischiamo di essere un mercato per incrementare le vendite. Il senso originario non è avere doni, tanti, troppi. Abbiamo fatto il male dei nostri bambini. Il senso cristiano del Natale non è avere doni, è essere dono, simbolo che dice presenza, ricordo, affetto. Ci rubano la domenica, ci aiutano a trasformare il Natale in un mercato di consumismo. Essere dono significa ricordarsi degli altri». I bambini ascoltavano in silenzio, anche le famiglie e i sacerdoti. Un piccolo ha letto: «Siamo contenti di essere qui nella tua e nella nostra casa. Vogliamo unirci ai bambini che nel mondo soffrono, in particolare vogliamo ricordare i 132 ragazzi uccisi pochi giorni fa. Siamo venuti per donare materiale didattico ai bimbi che ne hanno bisogno». Aiutati dai volontari, scuot e Azione cattolica giovanile, hanno collocato centinaia di pacchi–dono contenenti quaderni, penne, matite, album da disegno dentro una peata ormeggiata davanti al molo di San Marco. Per quel gesto sono arrivati da tutta la diocesi. Leonardo dal Lido; Nicolò da Favaro; Giorgia, Francesco, Maria, Jacopo, Chiara, Matilde e Nihar da Carpenedo; Lorenzo, 4 anni, insieme ad altri 77 bambini da Eraclea.
Nadia De Lazzari
Fonte: http://nuovavenezia.gelocal.it/venez...ono-1.10550016
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Fedelissimo di CR
Il patriarca contro il Natale diventato
marketing: «È una bestemmia»
L'attacco di Moraglia: «Da evento che ha cambiato il mondo
è diventato supporto per incrementare vendite e audience»
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VENEZIA - «A Natale, sotto la spinta del consumismo, si falsifica il significato del dono. L'evento che ha cambiato il mondo, che ha diviso la storia, decade a operazione di marketing. Veramente troppo poco, anzi, una bestemmia!». Questo il duro atto d'accusa sulla mercificazione del Natale pronunciato dal patriarca di Venezia, mons. Francesco Moraglia, nell'omelia della Messa del 25 dicembre in Basilica di San Marco.
«Il Natale - ha sottolineato il prelato - è ridotto a supporto commerciale e mediatico che moltiplica vendite e audience. Da fine novembre ai primi di gennaio diventa l'efficientissimo supporto su cui contano i vari network per incrementare audience e vendite. Il Natale così si abbina o, addirittura, si identifica con un panettone, un viaggio, un vino? Gli esempi sono infiniti».
Invece la notte del 25 dicembre, se compresa nella sua realtà, ha aggiunto Moraglia, «è fatto sconvolgente. L'annuncio del Natale, secondo il Vangelo, mi dice che Dio si fa uomo e inizia a vivere un'esistenza in tutto simile alla mia, una vita pienamente umana. Il Natale è, alla fine, il vero compiersi della creazione». «Il dono - ha proseguito - anche se è una piccola cosa, mi rende presente all'altro e, al di là del valore intrinseco, il dono dice vicinanza, ricordo, affetto. Anche i regali, così, contribuiscono a far decadere il Natale a fatto commerciale».
«Fra pochi mesi - ha concluso Moraglia - aprirà i suoi cancelli Expo 2015. Questo evento ci dirà la strada lungo la quale si incammina, sotto la spinta di una globalizzazione sempre più invasiva, la nostra società. Il rischio è l'uomo unidimensionale, perfettamente omologato, espressione dell'ideologia del riduzionismo e del pensiero unico dominante; questo è il grande pericolo e la trappola da evitare».
Fonte: http://www.ilgazzettino.it/NORDEST/V.../1085771.shtml
Ultima modifica di I love Venice; 25-12-2014 alle 16:42
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Fedelissimo di CR
Al Museo diocesano di Venezia una straordinaria esposizione di 100 icone russe, da Natale a metà febbraio
Una grande opportunità per i veneziani e per i turisti presenti in città. Per celebrare il tempo di Avvento e di Natale e fino al 17 febbraio 2015, il Museo Diocesano offre ai suoi visitatori un percorso espositivo con una selezione di 100 icone russe, appartenenti ad una collezione privata donata al Museo Diocesano nel 2014.
Le icone esposte permettono di contemplare da vicino i momenti significativi della vita di Maria e di Cristo e di percorrere, al tempo stesso, un itinerario storico attraverso le tipologie mariane dell’icona, che si sono sviluppate in diverse aree geografiche e differenti contesti culturali. Con questa esposizione, anticipo della valorizzazione dell'intera collezione di oltre 300 icone, il Museo diocesano presenta a Venezia opere che insieme alle icone greche della Chiesa Ortodossa e quelle bizantine presenti in molte chiese, offrono ai fedeli e ai turisti dell'Est un'occasione straordinaria di scoperta dei legami di arte, tradizione e devozione fra Venezia e l'Oriente.
Molte di queste opere appartengono alle più tradizionali tipologie, consentendo di leggere contenuti e immagini in prospettiva biblica e culturale. Vi sono diverse immagini uniche per Venezia, ed é straordinario che l'anonimo donatore abbia voluto offrirle al museo perché “il più alto numero di visitatori possa godere di tanta bellezza e spiritualità”.
Il museo garantisce per gruppi e singoli quattro percorsi guidati giornalieri, (alle 10:30, alle 11:30, alle 15:00 e alle 16:00) e offre la possibilità di programmare visite e laboratori didattici per turisti, pellegrini e scolaresche prenotando allo 041.5229166.
INFO:
Mostra ICONE
Museo Diocesano
Chiostro di Sant'Apollonia - Castello 4312 - Venezia
Periodo di apertura: dal 18 dicembre 2014 al 17 febbraio 2015, da martedì a domenica ore 10.00-17.00
Visite guidate: da martedì a domenica alle ore 10:30, 11:30 e alle 15:00 e alle 16:00
PER INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI: 041.5229166
Fonte: http://www.patriarcatovenezia.it/pat..._febbraio.html
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