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Discussione: L'aborto non può essere terapeutico

  1. #201
    CierRino
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    Citazione Originariamente Scritto da PaoVac Visualizza Messaggio
    ritenere che l'embrione è persona in potenza fa il gioco proprio degli abortisti! infatti se è persona in potenza e non in atto, quando la diverrebbe? dopo un certo numero di giorni? quindi prima si potrebbe uccidere tranquillamente?
    l'espressione in potenza è qui usata non nel senso comune (= che non c'è ancora ma che ci potrebbe essere) ma in senso essenzialmente filosofico, come passaggio dal non essere all'essere una certa sostanza, sostanza che va interpretata in senso filosofico non scientifico... la materia (lo zigote) diviene persona nel momento delle fecondazione quando l'anima, forma del corpo, attualizza l'essere in potenza... il fatto che l'embrione dia origine a due gemelli non fa difficoltà in quanto la forma riguarda un concetto filosofico non scientifico
    In una eventuale discussione con abortisti non importa che sia potenza o atto, perchè anche San Tommaso d'Aquino, in un periodo come quello medioevale in cui si riteneva che la vita iniziasse verso la fine del primo trimestre (stante le scarse conoscenze scientifiche), comunque ribadiva che non si poteva interferire con il periodo precedente e farlo significava compiere un pecato grave.

    Adottare la denominazione di "persona in potenza" serve solo per far capire che quell'esserino, che sia o meno una persona, è altamente probabile (85% dopo l'annidamento) che in ogni caso lo diventerà, che nascerà, che sarà un bambino, un adulto e che arriverà all'anzianità e morirà a 80 anni nel mondo occidentale, e che in virtù di questo destino praticamente certo non è affatto considerabile alla stregua di un organo, di un tessuto, di un "grumo di cellule" o di un gamete, nessuno dei quali diventerà mai niente di niente.
    Se ho parlato male, dimostra dov'è il male; ma se ho parlato bene, perché mi percuoti?

  2. #202
    Cronista di CR L'avatar di Laudato Si’
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    Beh, sicuramente chiamando un gamete «persona in potenza» forse si fa cambiare idea agli abortisti (quantomeno comprenderebbero che non è «una cellula», come l’appellano taluni).
    «Ego sum resurrectio et vita.
    Qui credit in me, etsi mortuus fuerit, vivet»
    (Io. 11, 25).



  3. #203
    Gran CierRino di Platino e Diamanti L'avatar di sere85
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    Citazione Originariamente Scritto da Aleksej Visualizza Messaggio
    Inquadrare questo argomento così delicato sotto l'aspetto filosofico e scientifico è il primo passo da fare, è assolutamente necessario. O davvero pensi di poter convincere qualcuno favorevole all'aborto con degli argomenti religiosi?
    Quello no, ovviamente, bisogna convincerli da atei che l'aborto è sbagliato. La religione è secondaria
    Chi vuol esser lieto sia, di doman non c'è certezza

  4. #204
    Cronista di CR L'avatar di Laudato Si’
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    Citazione Originariamente Scritto da sere85 Visualizza Messaggio
    Quello no, ovviamente, bisogna convincerli da atei che l'aborto è sbagliato.
    Il fatto è che non tutti gli abortisti sono atei, pur troppo… anzi, molti sono (sedicenti) cattolici!
    «Ego sum resurrectio et vita.
    Qui credit in me, etsi mortuus fuerit, vivet»
    (Io. 11, 25).



  5. #205
    Gran CierRino L'avatar di Aleksej
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    Citazione Originariamente Scritto da sere85 Visualizza Messaggio
    Quello no, ovviamente, bisogna convincerli da atei che l'aborto è sbagliato. La religione è secondaria
    Si, infatti. Negli anni del referendum sulla 194, uomini come Pasolini o Norberto Bobbio si spesero su posizioni antiabortiste, e non da un punto di vista religioso. Ci fu un'intervista per il Corriere della Sera. In essa, con pacatezza e anzi con disagio («è un problema molto difficile, è il classico problema nel quale ci si trova di fronte a un conflitto di diritti e di doveri») ribadiva «il diritto fondamentale del concepito, quel diritto di nascita sul quale, secondo me, non si può transigere. E' lo stesso diritto in nome del quale sono contrario alla pena di morte. Si può parlare di depenalizzazione del-l'aborto, ma non si può essere moralmente indifferenti di fronte all'aborto ».Si soffermava sulla «scelta sempre dolorosa fra diritti incompatibili», ribadendo che «il primo, quello del concepito, è fondamentale», in quanto «con l'aborto si dispone di una vita altrui». Affermava la necessità di evitare il concepimento non voluto e non gradito; e concludeva, rispondendo a Nascimbeni: «Vorrei chiedere quale sorpresa ci può essere nel fatto che un laico consideri come valido in senso assoluto, come un imperativo categorico, il "non uccidere". E mi stupisco a mia volta che i laici lascino ai credenti il privilegio e l'onore di affermare che non si deve uccidere».Anche io, da non credente, ho sempre ritenuto l'aborto un atto grave. Ed allora ignoravo oltretutto (come tutti) tutto ciò che poi la scienza, anche con i moderni mezzi di indagine, ci avrebbe raccontato sullo sviluppo dell'embrione.
    Ultima modifica di Aleksej; 09-07-2022 alle 10:43
    "Chi cerca la verità cerca Dio, che lo sappia o no."

  6. #206
    CierRino
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    Citazione Originariamente Scritto da Laudato Si’ Visualizza Messaggio
    Beh, sicuramente chiamando un gamete «persona in potenza» forse si fa cambiare idea agli abortisti (quantomeno comprenderebbero che non è «una cellula», come l’appellano taluni).
    Dubito, farebbe solo danni una simile definizione, confondendo le idee. Assolutamente da evitare in tutto e per tutto
    Se ho parlato male, dimostra dov'è il male; ma se ho parlato bene, perché mi percuoti?

  7. #207
    Gran CierRino L'avatar di Aleksej
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    Citazione Originariamente Scritto da Messa Visualizza Messaggio
    Dubito, farebbe solo danni una simile definizione, confondendo le idee. Assolutamente da evitare in tutto e per tutto
    Esattamente. Difficilmente si potrebbe iniziare un confronto con loro in maniera peggiore di così.
    "Chi cerca la verità cerca Dio, che lo sappia o no."

  8. #208
    Gran CierRino di Platino e Diamanti L'avatar di sere85
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    Citazione Originariamente Scritto da Messa Visualizza Messaggio
    Dubito, farebbe solo danni una simile definizione, confondendo le idee. Assolutamente da evitare in tutto e per tutto
    Citazione Originariamente Scritto da Aleksej Visualizza Messaggio
    Esattamente. Difficilmente si potrebbe iniziare un confronto con loro in maniera peggiore di così.
    ok, vedo che concordate con quello che volevo dire io. Probabilmente io non mi ero espressa molto bene nella foga di scrivere....

    Citazione Originariamente Scritto da Aleksej Visualizza Messaggio
    Si, infatti. Negli anni del referendum sulla 194, uomini come Pasolini o Norberto Bobbio si spesero su posizioni antiabortiste, e non da un punto di vista religioso. Ci fu un'intervista per il Corriere della Sera. In essa, con pacatezza e anzi con disagio («è un problema molto difficile, è il classico problema nel quale ci si trova di fronte a un conflitto di diritti e di doveri») ribadiva «il diritto fondamentale del concepito, quel diritto di nascita sul quale, secondo me, non si può transigere. E' lo stesso diritto in nome del quale sono contrario alla pena di morte. Si può parlare di depenalizzazione del-l'aborto, ma non si può essere moralmente indifferenti di fronte all'aborto ».Si soffermava sulla «scelta sempre dolorosa fra diritti incompatibili», ribadendo che «il primo, quello del concepito, è fondamentale», in quanto «con l'aborto si dispone di una vita altrui». Affermava la necessità di evitare il concepimento non voluto e non gradito; e concludeva, rispondendo a Nascimbeni: «Vorrei chiedere quale sorpresa ci può essere nel fatto che un laico consideri come valido in senso assoluto, come un imperativo categorico, il "non uccidere". E mi stupisco a mia volta che i laici lascino ai credenti il privilegio e l'onore di affermare che non si deve uccidere».Anche io, da non credente, ho sempre ritenuto l'aborto un atto grave. Ed allora ignoravo oltretutto (come tutti) tutto ciò che poi la scienza, anche con i moderni mezzi di indagine, ci avrebbe raccontato sullo sviluppo dell'embrione.
    Con che serietà si trattava l'argomento, con che calma e con che autorevolezza... non intervistavano Fedez come oggi
    Chi vuol esser lieto sia, di doman non c'è certezza

  9. #209
    Partecipante a CR L'avatar di nessuno11
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    Naturalmente posso essere in errore tuttavia ho la netta sensazione che non sarà una discussione tecnico-scientifica a dirimere la questione.

    Io frequento tante persone diverse e, non temendo il confronto, ho avuto contraddittori che, sinceramente, faccio fatica a credere che siano stati reali e non immaginati. Una persona è arrivata a paragonare l'embrione ad un tumore, un'altra abbracciava l'opzione cinese e tante altre corbellerie che vi risparmio. Questo è lo stato dell'arte dell'attuale umanità. Certo non di tutta, ma ditemi voi se in una discussione come quella sull'aborto che va avanti dagli anni '70, avete mai sentito paragonare il feto ad un cancro. Io mai prima d'ora.

    Quindi non solo non si può discuterne su un piano religioso (pura folli vista l'apostasia del giorno d'oggi) ma nemmeno si può farlo su un piano tecnicistico, scientifico o filosofico.

    Bisogna semplicemente fare andare con la mente tutti quelli che sono diventati genitori al momento nel quale la madre rilevò di essere incinta. Cosa lei pensò e cosa pensò il padre? Siamo di fronte ad un ovulo fecondato? Abbiamo un embrione? Ecce feto?

    Questo pensarono? O forse si resero conto che c'era un figlio/a in arrivo? Nel bene e nel male sia chiaro. Ma il pensiero fu quello: "sta arrivando un figlio/a". Non ci fu un'altro sentire.

    I genitori non potranno negare questa cosa qua. I non genitori dovranno semplicemente ascoltare questo sentire da chi c'è passato.

    I tecnicismi hanno un semplice ed unico scopo: impedire il nascere di un senso di colpa insopportabile in quelli che non vogliono portare a termine la gravidanza.

    Solo di questo si tratta.

  10. #210
    Gran CierRino L'avatar di Aleksej
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    Citazione Originariamente Scritto da sere85 Visualizza Messaggio
    Con che serietà si trattava l'argomento, con che calma e con che autorevolezza... non intervistavano Fedez come oggi
    Si, è vero. E non solo sul tema dell'aborto. Rispetto a qualche decennio fa, noto nei vari dibattiti odierni un impoverimento generale che fa paura.
    "Chi cerca la verità cerca Dio, che lo sappia o no."

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