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Discussione: "La divina commedia": il musical

  1. #1
    Organista
    visitatore

    "La divina commedia": il musical

    http://www.ladivinacommediaopera.it/

    Il Kolossal musicale di Marco Frisina

    Il Kolossal musicale di Marco Frisina
    Il massimo capolavoro della letteratura sarà il kolossal musicale della prossima stagione teatrale 2007. L'Opera, prodotta dalla NOVA ARS Musica Arte Cultura, è ideata e scritta dal Maestro mons. Marco Frisina.
    L'iniziativa vuole avvicinare al poema il grande pubblico con un linguaggio nuovo e suggestivo e pone l'accento sulla capacità di Dante di parlare anche agli uomini di oggi del senso della vita e dei tormenti spirituali che la contraddistinguono.
    L'Opera di dante come non l'avete mai vista.

    L'evento unisce elementi tradizionali e moderni attraverso la musica, la letteratura, la danza, l'arte figurativa e cinematografica. Le coreografie acrobatiche creano, poi, momenti di forte impatto emotivo e saranno accompagnate dalla musica profondamente evocativa che coinvolgerà totalmente gli spettatori. I personaggi si muoveranno su un palco spettacolare che è stato appositamente progettato per l'evento.
    Inferno, Purgatorio, Paradiso.

    La caratteristica dello spettacolo è una rappresentazione dove musica e immagine si fondono, coinvolgendo lo spettatore fino a farlo identificare nell'uomo Dante e nel suo viaggio.
    L'iniziativa ha già ottenuto il Patrocinio della Camera Deputati, del Senato della Repubblica, del Comune di Roma, della Provincia di Roma e della Regione Lazio. L'iniziativa si svolgerà anche sotto il Patrocinio del Pontificio Consiglio della Cultura.
    Le rappresentazioni avranno luogo nella Capitale.

    Il palcoscenico più grande mai realizzato: 28 X 18 m, per un totale di oltre 650 mq.
    Boccascena dell'ampiezza di 25m.
    100 elementi d'Orchestra;
    20 cantanti attori;
    30 ballerini;
    oltre 50 comparse;
    250 costumi;
    6 mega proiettori di ultimissima generazione;
    Impianto scenico altamente tecnologico.


    In seguito avremo altre notizie sul kolossal...

  2. #2
    Organista
    visitatore
    La Divina Commedia diventa un Music Hall martedì 02 gennaio 2007
    Titolo: "L'uomo che cerca l'amore". Autore monsignor Marco Frisina.
    di Carlotta Degl'Innocenti

    A confrontarsi con l’illustre Poeta, è monsignor Marco Frisina, Maestro Direttore della Cappella musicale Lateranense. L’Opera: "L'uomo che cerca l'amore", a distanza di settecento anni, utilizza come spartito la Divina Commedia di Dante Alighieri. Monsignor Frisina propone una versione al passo con i nostri tempi: musica punk, rock, jazz e metal accompagneranno l’attraversamento dell'Inferno; canti gregoriani intoneranno la catarsi del Purgatorio; musica lirica e sinfonica per il Paradiso. La prima rappresentazione è prevista a Roma nell’autunno 2007, ed avrà il patrocinio del Vaticano, del Senato e della Camera dei deputati della Repubblica Italiana.
    Uno spazio teatrale di dimensioni gigantesche, oltre 650 metri quadri, il più grande palcoscenico teatrale mai realizzato. L'orchestra conta 100 elementi. La regia è a cura di Elisabetta Marchetti con la coreografia di Anna Cuocilo. I costumi sono disegnati da Alberto Spiazzi, l’illuminazione a cura di Maurizio Montobbio e la sceneggiatura è di Gianmario Pagano. Paolo Micciché renderà partecipe il pubblico con una scenografia in cui saranno proiettate inoltre una serie d’immagini che coinvolgeranno lo spettatore negli ambienti danteschi. Dopo Notre Dame e Benhur, attualmente di scena a Parigi, Roma questo autunno ci regalerà la Divina Commedia. Si ricorda che Monsignor Frisina è autore delle colonne sonore delle fiction "Papa Luciani, il sorriso di Dio", "Giovanni Paolo II", "Callas e Onassis","San Pietro", "Don Bosco" ed "Abramo".
    “I piani del Vaticano per una versione punk della Divina Commedia”, finisce nelle prime pagine del quotidiano inglese The Independent. John Phillips, corrispondente a Roma, parla di una audace versione che sfida il purismo cattolico romano scritta da un prete d’avanguardia. Citando l'intervista a Repubblica di Monsignor Frisina l'Indipendent sottolinea quanto per lui la Divina Commedia sia un'inesauribile fonte d’insegnamenti e quanto i suoi personaggi, di epoche passate, parlino ancora all’uomo di oggi, alla sua sete di conoscenza, alle sue paure ma soprattutto alle sue aspirazione di elevarsi verso la bellezza divina. Monsignor Frisina afferma poi che la Divina Commedia è il poema delle nostre radici cristiane e del nostro destino; l’opera dell’uomo che cerca l’amore, il vero senso della vita. Per questo ha dedicato l'opera a Benedetto XVI, il papa che ha destinato la sua Prima Enciclica all’Amore. John Phillips conclude che in questi ultimi tempi in Italia vi è stato un revival d’interessi per la Divina Commedia, attraverso numerose letture pubbliche.
    Carlotta Degl'Innocenti

    http://www.fondazioneitaliani.it/ind...=301&Itemid=45

  3. #3
    Organista
    visitatore
    Un musical sulla Divina Commedia. «Su questa musica concordo col Papa: è satanica»
    Mons Frisina: rock all'Inferno per il mio Dante

    CITTÀ DEL VATICANO - «Il rock l'ho messo all'inferno perché il rock è il nemico; nel mio musical non si celebra affatto il rock». Sgombra subito il campo dagli equivoci monsignor Marco Frisina, autore della colonna sonora della Divina Commedia di Dante Alighieri versione musical che debutterà a novembre a Roma con un cast ancora da individuare formato da una ventina di cantanti e attori, 30 ballerini e più di 50 comparse.
    «Per musicare l'Inferno ho scelto sonorità aggressive al limite del rock, quasi heavy metal - spiega mons. Frisina - ma proprio perché la dimensione satanica del rock esprime meglio di qualunque altro genere la lacerazione, il conflitto, il dolore profondo dell'Inferno».
    Una opinione del tutto in linea con quella già espressa da papa Ratzinger, quando ancora cardinale, all'uscita di una messa in commemorazione di Santa Cecilia, la patrona della musica, disse che la musica heavy metal contiene messaggi «subliminali», influenze del male che contribuiscono a diffondere un «diabolico e satanico messaggio».
    «Sono assolutamente d'accordo con il Papa - ha precisato mons. Frisina - a cui tra l'altro l'opera è dedicata. Il rock se non è proprio il male è comunque espressione del male ed ecco perché me ne sono servito per descrivere Dite, la città del male. Immagino che i musicisti rock avranno qualcosa da ridire, ma...».
    Parallelamente al percorso di ascesa del viaggio dantesco, la struttura musicale è stata costruita con «i generi stilistici - dice l'autore - che cambiano progressivamente dal rock dell'Inferno passando per il canto gregoriano del Purgatorio finché in Paradiso la melodia si fa semplice, quasi rarefatta e al tempo stesso popolare». L'idea del musical a Frisina è stata ispirata «dalla prima enciclica del Papa Deus caritas est - racconta mons. Frisina - in cui Benedetto XVI parla dell'amore con il verso del XXXIII canto del Paradiso l'amor che move il sole e le altre stelle. Questa citazione mi ha fornito la chiave di lettura del poema dantesco attraverso la quale metterlo in musica e cioè la ricerca infinita dell'amore da parte dell'uomo, una ricerca che non è mai definitivamente compiuta ma che è l'unica via di salvezza per l'uomo».
    Il ricavato dell'incasso della tournée che prenderà l'avvio da Roma e toccherà le città di Milano, Firenze e «forse anche - anticipa mons. Frisina - qualche capitale europea, andrà a finanziare la costruzione di nuove chiese nelle periferie della capitale dove c'è bisogno di edificare luoghi di preghiera». Una data precisa del debutto ancora non c'è: «La musica è ultimata - conclude l'autore - ora cominciano le prove e credo che saremo pronti per novembre. Intanto a maggio registreremo il disco, in uscita forse già a ottobre».

    http://www.liberta.it/asp/default.asp?IDG=701037515&H=

  4. #4
    Organista
    visitatore
    La Divina Commedia, l’Opera. L’uomo che cerca l’Amore

    diBarbara Marino/ 04/01/2007
    In autunno, il kolossal musicale di Marco Frisina andrà scena in un teatro romano, prima della tournée, con una colonna sonora di gregoriano, lirica, musica sinfonica, funk, rock, jazz e heavy metal. Roberto Benigni riprende la recita del poema dantesco.
    L’uomo che cerca l’Amore: un grande musical per Dante Alighieri

    Amor, ch'al cor gentil ratto s'apprende (Dante, Inferno, Canto V).

    Il massimo capolavoro della letteratura italiana diventerà il kolossal musicale della stagione teatrale 2007. L’opera, prodotta dalla Nova Ars Musica Arte Cultura, avrà il patrocinio del Pontificio Consiglio della Cultura, della Camera dei deputati, del Senato della Repubblica, del Comune e della Provincia di Roma e della Regione Lazio. L’evento è stato presentato dall’autore nella basilica di San Giovanni in Laterano, in occasione del tradizionale Concerto di Natale, alla presenza del cardinale vicario Camillo Ruini e di oltre 6 mila persone. L’iniziativa vuole avvicinare al poema il grande pubblico con un linguaggio nuovo e suggestivo e pone l’accento sulla capacità di Dante di parlare anche agli uomini di oggi del senso della vita e dei tormenti spirituali che la contraddistinguono.

    La prima assoluta sarà rappresentata "in autunno 2007 in un grande teatro di Roma", ha annunciato Riccardo Rossi, direttore generale di Nova Ars, la società produttrice dell’evento. Dopo, inizierà una lunga tournée attraverso i più grandi teatri italiani e che toccherà anche importanti città europee. "Nostro principale obiettivo - ha sottolineato Rossi - è riportare l’immortale poema di Dante all’attenzione del grande pubblico, non solo degli addetti ai lavori, e per questo metteremo in scena una rappresentazione che farà leva sulle più svariate forme artistiche".


    A confrontarsi con l’illustre poeta è mons. Marco Frisina, direttore del Centro liturgico del Vicariato di Roma e maestro direttore della Cappella musicale lateranense (vedi le note biografiche). L’Opera, ideata e scritta da Frisina, a distanza di settecento anni, utilizza come spartito la Divina Commedia di Dante Alighieri di cui mons. Frisina propone una versione al passo con i nostri tempi: musica pop, funk, rock, jazz e heavy metal racconteranno l’attraversamento dell’Inferno; note ispirate alla mistica gregoriana descriveranno la catarsi del Purgatorio; arie di musica lirica e sinfonica, sia classica che moderna per il Paradiso. Ecco, in estrema sintesi, la colonna sonora - che già da subito ha provocato delle polemiche - della Divina Commedia nella versione kolossal musical ideata e composta da Frisina, che, tra l'altro, è già autore delle colonne sonore di alcune delle più note fiction trasmesse negli ultimi tempi dalla Rai e da Mediaset come Papa Luciani, il sorriso di Dio, Giovanni Paolo II, Callas e Onassis, San Pietro, Don Bosco e Abramo (vedi la filmografia).

    Il titolo del kolossal è La Divina Commedia, l’Opera e il sottotitolo è L’uomo che cerca l’Amore. Non è un’opera nel senso classico del termine e, tantomeno, un’opera rock, ma una rappresentazione teatrale in grado di raccontare i canti del poema dantesco attraverso una commistione di più generi artistici che, accanto alla danza, alle scenografie, alla recita e al canto, avrà il suo motivo conduttore in un commento sonoro ispirato a più generi musicali, plasmati sui momenti più significativi del poema dantesco.


    Quindi, il maestro mons. Marco Frisina spedisce il rock all’inferno: "Il rock l’ho messo lì perché è il nemico - ha dichiarato ai giornalisti delle agenzie di stampa -. Il rock se non è proprio il male è comunque espressione del male. Immagino che i musicisti rock avranno qualcosa da ridire". Anche l’allora prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, il cardinale Joseph Ratzinger aveva detto che il rock - notoriamente musica giovanile della cultura pop - è "espressione di passioni elementari, che nei grandi raduni di musica hanno assunto caratteri culturali, cioè di controculto, che si oppone al culto cristiano". Dichiarava nel 1996 l’attuale pontefice: "Il rock vuole liberare l’uomo da se stesso nell’evento di massa e nello sconvolgimento mediante il ritmo, il rumore e gli effetti luminosi, facendo precipitare chi vi partecipa nel potere primitivo del Tutto, mediante l’estasi della lacerazione dei propri limiti". E ancora: "Il rock deve essere purificato dei suoi messaggi diabolici". Perciò, il maestro mons. Marco Frisina ha usato rock, funk e heavy metal per descrivere l’inferno: "Proprio perché la dimensione satanica del rock esprime meglio di qualunque altro genere la lacerazione, il conflitto, il dolore profondo dell’inferno", ha detto. Siamo a una nuova "apartheid"? Può ancora essere oggi, che il Bene è rappresentato dalla tradizione classica-europea e che il Male dalla musica di derivazione afro-americana? Allora, che facciamo con il gospel, da cui sono nati il blues, il soul, il jazz, il rock, il funk, l'heavy metal: tutto all’inferno, insieme ai giovani, con i loro concerti di rock cristiano con cui invocano il Signore come nella migliore tradizione gospel?

    Frisina ha diviso l’opera in due atti: il primo con il Prologo e l’Inferno, il secondo con il Purgatorio e il Paradiso. "La Divina Commedia - afferma mons. Marco Frisina - è il poema delle nostre radici cristiane, della nostra fede, l’opera dell’uomo alla ricerca dell’amore, del senso vero della sua vita, in definitiva della perfezione divina. Per questo dedico questa versione musicale della Divina Commedia a Benedetto XVI, il papa che ha dedicato la sua prima enciclica proprio all’amore. La Divina Commedia è attualissima - conclude mons. Frisina - il poema dantesco è una fonte inesauribile di storie, di messaggi, di insegnamenti che non tramontano mai. I suoi personaggi, pur appartenendo a epoche passate, parlano agli uomini d’oggi con il loro desiderio di conoscenza, le loro paure, ma essenzialmente con la loro voglia di elevazione verso la bellezza divina. Quasi una scommessa l’aver rivisitato il viaggio di Dante, dall’Inferno al Paradiso, con l’aiuto della musica e delle altre espressioni artistiche. Apparentemente, un’utopia diventata realtà".

    "Non ho niente in contrario, ci mancherebbe altro! Ogni lettura dell’opera di Dante Alighieri è legittima sulla base delle intenzioni e dell’autenticità": così lo scrittore Vittorio Sermonti, massimo divulgatore dell’opera del sommo poeta, ha accolto la notizia di una versione musical dell’opera.



    Il libretto (dal testo originale di Dante Alighieri) del kolossal musicale è dello sceneggiatore Gianmario Pagano, che - insieme all’ideatore del progetto e autore delle musiche Marco Frisina - firma anche le liriche (dal testo originale di Dante Alighieri). La regista Elisabetta Marchetti guiderà un cast teatrale formato da 20 cantanti attori, 30 ballerini diretti dalla coreografa Anna Cuocolo e oltre 50 comparse. La scelta dei protagonisti (Dante, Virgilio, Beatrice, Paolo e Francesca, Pia dè Tolomei, San Bernardo, Ulisse, Caronte, ecc.) è ancora top secret. "L’unica cosa certa - hanno spiegato i produttori - è che Dante sarà interpretato da un notissimo cantante-attore italiano. Non è escluso che saranno scritturati anche importanti nomi internazionali. Ma ogni riserva sarà sciolta nei prossimi giorni, perché le prove inizieranno a fine gennaio".

    I commenti musicali saranno eseguiti da un’orchestra stabile di 100 elementi. Per le varie scene saranno usati oltre 500 costumi disegnati da Alberto Spiazzi. Il light designer (6 mega proiettori di ultimissima generazione) sarà Maurizio Montobbio e lo scenografo Paolo Micciché alla visual direction e alle proiezioni, che avrà a disposizione, per rappresentare i più suggestivi ambienti danteschi, un impianto scenico altamente tecnologico, che permetterà, in alcuni momenti, anche il coinvolgimento degli spettatori.


    La caratteristica dello spettacolo, che unisce elementi tradizionali e moderni attraverso la musica, la letteratura, la danza, l’arte figurativa e cinematografica, è una rappresentazione dove musica e immagine si fondono, coinvolgendo lo spettatore fino a farlo identificare nell'uomo Dante e nel suo viaggio. Tutto il racconto dantesco sarà rappresentato da un totale di 150 immagini, proiettati da sei impianti grazie ai quali tutto il pubblico avrà la sensazione di agire accanto agli attori e ai ballerini. Le coreografie acrobatiche creano, poi, momenti di forte impatto emotivo e saranno accompagnate dalla musica profondamente evocativa che coinvolgerà totalmente degli spettatori.

    Colossale e spettacolare sarà anche il palcoscenico su cui i personaggi si muoveranno, appositamente progettato per l’evento, uno spazio teatrale di dimensioni gigantesche: 18 per 24 metri, oltre 650 metri quadrati di superficie e una boccascena dell’ampiezza di 25 metri, "vale a dire - fa sapere la Nova Ars - il più grande palcoscenico teatrale mai realizzato".


    http://www.korazym.org/news1.asp?Id=20848

  5. #5
    Organista
    visitatore
    L'Inferno diventa un musical vaticano
    dal rock al metal per raccontare Dante
    Una colonna sonora che toccherà anche il gregoriano per il Purgatorio
    ed esploderà nella lirica e sinfonica per il Paradiso. Lo spettacolo andrà in tournée
    di ORAZIO LA ROCCA





    CITTA' DEL VATICANO - Musiche punk, rock, jazz e metal per raccontare l'Inferno; il Purgatorio descritto con note ispirate in prevalenza alla mistica gregoriana, ma che con l'avvento del Paradiso esplodono in un trionfo di arie di musica lirica e sinfonica, sia classica che moderna. Ecco, in estrema sintesi, la colonna sonora della Divina Commedia di Dante Alighieri nella versione musical ideata e composta dal monsignor Marco Frisina, direttore del centro liturgico del Vicariato di Roma e della Cappella lateranense autore, tra l'altro, delle colonne sonore di alcune delle più note fiction trasmesse negli ultimi tempi da Rai e Mediaset ("Papa Luciani, il sorriso di Dio"; "Giovanni Paolo II"; "Callas e Onassis"; "San Pietro", "Don Bosco", "Abramo").

    Non un'opera nel senso classico del termine e, tantomeno, un'opera rock, ma una rappresentazione teatrale in grado di raccontare i canti del poema dantesco attraverso una commistione di più generi artistici che, accanto alla danza, alle scenografie, alla recita e al canto, avrà il suo motivo conduttore in un commento sonoro ispirato a più generi musicali, plasmati sui momenti più significativi del poema dantesco.



    Titolo del musical, La Divina Commedia, l'Opera; sottotitolo: "L'uomo che cerca l'amore". La prima assoluta sarà rappresentata - col patrocinio del Vaticano, del Senato e della Camera dei deputati - "in autunno in un grande teatro di Roma", annuncia Riccardo Rossi, direttore generale di Nova Ars, la società produttrice dell'opera. Dopo, inizierà una lunga tournée attraverso i più grandi teatri italiani e che toccherà anche importanti città europee. Due gli atti composti da Frisina, il primo con il prologo e l'Inferno; il secondo con il Purgatorio e il Paradiso.

    "Nostro principale obiettivo" spiega Rossi "è riportare l'immortale poema di Dante all'attenzione del grande pubblico, non solo degli addetti ai lavori, e per questo metteremo in scena una rappresentazione che farà leva sulle più svariate forme artistiche". Agli ordini della regista Elisabetta Marchetti opererà un team teatrale formato da 20 cantanti attori, 30 ballerini diretti dalla coreografa Anna Cuocolo, oltre 50 comparse. I commenti musicali saranno eseguiti da un'orchestra stabile di 100 elementi. Per le varie scene saranno usati 250 costumi disegnati da Alberto Spiazzi. Tra gli altri autori, Maurizio Montobbio per le luci, lo sceneggiatore Gianmario Pagano, lo scenografo Paolo Micciché che, per rappresentare i più suggestivi ambienti danteschi si è avvalso delle più avanzate tecniche scenografiche che permettono, in alcuni momenti, anche il coinvolgimento degli spettatori.

    Colossale sarà anche lo spazio entro cui agiranno gli attori: 18 metri per 24 per un totale di 650 metri quadrati, "vale a dire" assicurano a Nova Ars "il più grande palcoscenico teatrale mai realizzato". Tutto il racconto dantesco sarà rappresentato da un totale di 150 immagini, proiettati da sei impianti grazie ai quali tutto il pubblico avrà la sensazione di agire accanto agli attori e ai ballerini.

    La scelta dei protagonisti (Dante, Virgilio, Beatrice, ma anche personaggi come Paolo e Francesca, Pia dè Tolomei, San Bernardo, Ulisse, Caronte..) è ancora top secret. "L'unica cosa certa" spiegano i produttori "è che Dante sarà interpretato da un notissimo cantante attore italiano. Non è escluso che saranno scritturati anche importanti nomi internazionali. Ma ogni riserva sarà sciolta nei prossimi giorni perché le prove inizieranno a fine gennaio".

    http://www.repubblica.it/2007/01/sez...l-inferno.html

  6. #6
    Vecchia guardia di CR L'avatar di WIlPapa
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    ho visto l'opera ed è fantastica grazie Mons.Frisina
    Vittorio Matteucci che è Dante è bravissimo

  7. #7
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    Se devo dire la mia, ho l'idea che questa sia un'altra delle tante trovate pubblicitarie dell'ineffabile Mons. Frisina. Un compositore liturgico potrebbe evitarsi simili raganate.

  8. #8
    Triumviro emerito di Liturgie papali L'avatar di Liturgo
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    A me l'opera è piaciuta molto, è coinvolgente ma non sguaiata, che vi siano degli eccessi è evidente però nel complesso...

  9. #9
    Vecchia guardia di CR L'avatar di WIlPapa
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    anche io ero un po perplesso nei confronti del musical però vedendolo....ho cambiato idea
    vittorio ci vediamo a teatro!

  10. #10
    Vecchia guardia di CR L'avatar di WIlPapa
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    ehm no non lo danno a teatro è vittorio e gli altri attori del cast del musical che portano a teatro anche altri spettacoli....ma per ora non la Divina Commedia comunque credo che presto porteranno in giro il musical di Frisina..... fino al 24 di febbraio è a Roma
    visita il sito www.ladivinacommediaopera.it
    Ultima modifica di WIlPapa; 28-01-2008 alle 17:12

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