Lo Staff del Forum dichiara la propria fedeltà al Magistero. Se, per qualche svista o disattenzione, dovessimo incorrere in qualche errore o inesattezza, accettiamo fin da ora, con filiale ubbidienza, quanto la Santa Chiesa giudica e insegna. Le affermazioni dei singoli forumisti non rappresentano in alcun modo la posizione del forum, e quindi dello Staff, che ospita tutti gli interventi non esplicitamente contrari al Regolamento di CR (dalla Magna Charta). O Maria concepita senza peccato prega per noi che ricorriamo a Te.
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Discussione: Cronache dall'Arcidiocesi di Torino - 2012

  1. #21
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    Mons. Nosiglia su apertura domenicale degli esercizi commerciali
    Invito dell’Arcivescovo a un confronto sereno, salvaguardando il valore della domenica

    Di seguito la dichiarazione dell'Arcivescovo di Torino in merito all'apertura domenicale dei servizi commerciali:

    «Diverse sono le ragioni di fondo per chiedere che, intorno alla questione delle aperture domenicali degli esercizi commerciali, si tengano in considerazione non soltanto le prospettive del consumismo e dello shopping. L’apertura indiscriminata favorisce la grande distribuzione a scapito dei piccoli negozi, che invece svolgono una funzione importante di presenza sul territorio; anche i dipendenti dei centri commerciali risulterebbero i più penalizzati da aperture festive permanenti. E, ancora, probabilmente non si risolverebbero i problemi di distribuzione dell’offerta.

    Auspico che, intorno a questi temi, si svolga un confronto sereno, senza pressioni né estremismi ideologici e si trovino soluzioni che, senza bloccare completamente le esigenze del mercato, possano risultare accettabili anche per le categorie dei lavoratori.

    Il valore specifico della domenica va comunque salvaguardato perché sia per i cristiani – che celebrano l’evento più importante della loro fede – sia per tutti gli altri rappresenta una necessaria risorsa capace di favorire l’incontro tra persone e in famiglia, il riposo, il contatto con la natura, le opportunità di approfondimento culturale. Si tratta dunque anche qui di valorizzare nuovi stili di vita più umani e non basati solamente sul consumismo».

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    Quid quaeritis viventem cum mortuis? (Lc 24, 5)

  2. #22
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    «La preparazione dei fidanzati al matrimonio» a Villa Lascaris
    Domenica 22 gennaio incontro per gli operatori di Pastorale familiare. Partecipa Mons. Nosiglia

    Domenica 22 gennaio, dalle ore 15 alle 18, a Villa Lascaris di Pianezza (To) l'Ufficio diocesano per la pastorale della famiglia propone un pomeriggio di riflessione su «La preparazione dei fidanzati al matrimonio» dedicato a tutti gli operatori di Pastorale familiare che seguono gli incontri di preparazione al matrimonio. Parteciperà l’Arcivescovo mons. Cesare Nosiglia.

    Programma del pomeriggio:
    ore 15,00 preghiera
    ore 15,15 saluto e introduzione dell’Arcivescovo Mons. Cesare Nosiglia
    «Chi sono i fidanzati di oggi?» (a cura di alcuni operatori pastorali)
    «"Due cuori e una Chiesa": le indicazioni diocesane per la preparazione al matrimonio» (don Valter Danna)
    ore 16,30 coffee-break
    ore 16,45 dibattito in sala
    ore 17.30 ripresa e conclusioni dell’Arcivescovo

    Per ulteriori informazioni:
    email: famiglia@torino.diocesi.it o pagine del sito a cura dell'Ufficio Famiglia.

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  3. #23
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    Nomine e trasferimenti (17 gennaio 2012)

    Nomine
    Il can. Marco Brunetti è stato confermato dai Vescovi piemontesi -per un nuovo quinquennio- come incaricato regionale per la pastorale della salute.

    Festa della vita consacrata
    Giovedì 2 febbraio, festa della Presentazione del Signore, religiosi, religiose, membri degli Istituti secolari, dell’Ordo Virginum, Associazioni di vita consacrata, si ritroveranno in Cattedrale alle ore 15,30, per la giornata di ringraziamento della nostra Chiesa diocesana per il dono della vita di speciale consacrazione. L’Arcivescovo, mons. Cesare Nosiglia, presiederà l’Eucaristia e il rinnovo degli impegni di donazione a Dio.

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  4. #24
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    Nuove nomine
    Operative dal 2 febbraio. I nomi dei vicari

    Mercoledì 18 gennaio, durante un incontro con tutti i collaboratori di Curia, in via Valdellatorre 3, l’Arcivescovo di Torino ha comunicato le nuove nomine che, tranne nel caso dell’Ufficio Migranti, saranno operative dal 2 febbraio:

    «Cari presbiteri, diaconi religiosi e religiose e laici della Diocesi di Torino,
    vengono rese note in questa settimane alcune importanti nomine che vi illustro nelle loro motivazioni. Ho ritenuto opportuno procedere alla nomina di un Vicario generale nella persona di don Valter Danna già Vicario per la pastorale e la formazione. Il motivo è nato dal fatto che Sua Eccellenza Mons. Guido Fiandino, Vescovo Ausiliare, da tempo mi chiede di essere sostituito in questo importante incarico da un sacerdote a pieno tempo essendo lui sempre più ampiamente impegnato come parroco della Crocetta. Venendo incontro pertanto al suo insistente desiderio, ho proceduto a scegliere un sacerdote che reputo preparato.

    Ringrazio sentitamente Mons. Fiandino per la sua generosa dedizione, competenza e impegno profuso in questi anni come Vicario generale. Egli continuerà a svolgere il suo autorevole servizio diocesano come Vescovo Ausiliare e dunque membro del Consiglio Episcopale, del Consiglio presbiterale e pastorale diocesani, e degli altri organismi che ora presiede o a cui partecipa. Egli inoltre potrà dedicarsi all’ascolto e all’incontro con i presbiteri che potranno trovare in Lui, come è avvenuto in questi anni, un padre e pastore accogliente e illuminato. Lo stretto rapporto di comunione e di amicizia che ci lega è per me una grande garanzia di sicurezza e aiuto nel quotidiano svolgimento del mio ministero.

    Mons. Piero Delbosco continuerà a svolgere il suo importante servizio in Curia come Pro Vicario, anche collaborando con don Valter Danna come già è avvenuto con frutto e sintonia fino ad oggi. Ringrazio sentitamente don Piero della sua disponibilità, serenità e grande spirito di accoglienza che ha dimostrato in questa circostanza e che ho sempre riscontrato in Lui dal momento che l’ho conosciuto e apprezzato come collaboratore ma anche come amico carissimo.

    Ho proceduto anche alla nomina dei nuovi Vicari Episcopali territoriali nelle persone dei presbiteri:
    . don Roberto Gottardo, parroco di S. Giuseppe Cafasso, per il distretto Torino città;
    . don Domenico Mitolo, parroco della parrocchia Beata Vergine Consolata in Collegno, per il distretto Torino Ovest;
    . don Marco Di Matteo, parroco di S. Giovanni in Savigliano, per il distretto Torino Sud-Est;
    . don Claudio Baima Rughet, parroco di S. Genesio Martire e S. Grato in Corio, per il distretto Torino Nord.

    Si tratta di quattro sacerdoti giovani e impegnati nella pastorale parrocchiale che potranno dunque farsi interpreti delle istanze dei presbiteri, diaconi e laici delle comunità parrocchiali e delle unità pastorali dei rispettivi territori. Saranno in questi mesi sostenuti e aiutati a inserirsi nel loro nuovo compito dai loro predecessori, che ringrazio per la feconda collaborazione in questo mio primo anno.
    Una verifica insieme ai nuovi quattro Vet e l’esperienza che faremo in questi prossimi mesi ci permetterà di definire al meglio il loro servizio, procedendo ad ogni eventuale necessario rinnovamento che si rendesse utile al servizio.

    Ho preceduto alla nomina dei responsabili della direzione dell’Ufficio di pastorale familiare, incaricando una coppia di sposi, i coniugi Oderda, che hanno acquisito le competenze necessarie in questi anni e sono stati stretti collaboratori dell’Ufficio. La scelta di favorire dei laici, soggetti di una pastorale che vede le famiglie al centro, mi pare opportuna e ricca di prospettive positive. A loro si affiancherà anche, come collaboratore ed assistente spirituale per le molteplici attività di formazione, don Alessandro Marino, Vicario parrocchiale della Beata Vergine delle Grazie, che ringrazio per la disponibilità.

    Ringrazio i coniugi Franco e Lia Cerri, che con impegno e dedizione hanno affiancato don Danna nella pastorale familiare per molti anni, mentre confermo il diacono Franco Cerri come direttore della Pastorale degli Anziani.

    Desidero anche dire una parola sul nuovo assetto dell’Ufficio Migrantes. La direzione è stata assunta da Sergio Durando, stretto collaboratore di don Fredo Olivero. Padre Sandro Faedi dei Missionari della Consolata sarà responsabile dell’ambito formativo e pastorale di Migrantes, in particolare per quanto attiene alle comunità etniche cattoliche e ai relativi cappellani. La scelta di un laico alla guida di Migrantes pone in evidenza l’importanza che in settori delicati e complessi della pastorale, strettamente connessi a problematiche anche sociali di grande rilevanza, debba assumere in prima persona il laicato.
    Don Fredo continuerà a seguire due ambiti delicati e complessi dell’azione di Migrantes in Diocesi: i rom e i rifugiati. Ringrazio don Fredo per aver accolto l’invito a procedere a questo rinnovamento, che ha lui stesso orientato e condiviso con piena responsabilità. Il suo esempio è per tutti noi un segno importante di come si serve la Chiesa con quella totale dedizione disinteressata da ogni carica che non sia servizio e dunque pronti a cedere la mano a persone più giovani dando fiducia e infondendo sicurezza con la propria disponibilità.

    Ho nominato delegato del Vescovo per la cura e il sostegno dei preti anziani e malati il Can. Marco Brunetti, che svolgerà pertanto anche questo servizio, del resto strettamente congiunto con le Case del Clero e la Pastorale della salute, che già segue con grande competenza e generosità. Ringrazio don Aldo Salussoglia per l’impegno profuso in questi anni nel seguire i presbiteri anziani e ammalati a cui ha dedicato tempo, accoglienza e sostegno.

    Infine, ho nominato don Marco Prastaro collaboratore della parrocchia Maria Speranza Nostra in Torino e delegato del vescovo per la cura pastorale dei sacerdoti stranieri che offrono il loro servizio nelle parrocchie della Diocesi, in stretto coordinamento con l’Ufficio Missionario Diocesano.

    Cari amici,
    ho ritenuto di procedere a queste nomine nel corso dell’anno pastorale perché sollecitato da molti ad avviare un assetto rinnovato anche alla Curia. A giugno, nel tempo normale dei cambi, come è costume, si procederà a completare il tutto tenendo conto delle necessità ed esigenze emergenti in Diocesi tra il clero e i fedeli.
    Rendiamo grazie al Signore.
    Mons. Cesare Nosiglia
    Arcivescovo»

    In allegato un breve profilo biografico dei nuovi vicari.

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  5. #25
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    Operatori pastorali: illustrato il progetto di formazione delle figure intermedie
    Il testo della presentazione e il questionario da compilare

    Mercoledì 18 gennaio a Villa Lascaris di Pianezza si è tenuto l'incontro dei moderatori delle Unità pastorali della Diocesi. Nell'occasione è stato presentato il progetto di formazione degli operatori pastorali intermedi.

    In allegato il testo illustrato da don Valter Danna, al fondo del quale c'è anche il questionario che va compilato e consegnato entro e non oltre il 3 marzo p.v.

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  6. #26
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    59ª Giornata mondiale dei Malati di lebbra: «Vicini nelle fragilità»
    Appuntamento il 29 gennaio. Le iniziative e le proposte dell’Ufficio missionario diocesano

    Si svolge domenica 29 gennaio la 59ª Giornata mondiale dei Malati di lebbra. All’insegna dello slogan «Vicini nelle fragilità», scelto per la Giornata 2012, l’Ufficio missionario diocesano invita le comunità e i gruppi parrocchiali a sostenere con la preghiera e la solidarietà i fratelli e sorelle malati di lebbra.

    Nelle pagine del sito a cura dell’Ufficio missionario è possibile trovare tutte le informazioni e il materiale di approfondimento sull’importante appuntamento annuale.

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  7. #27
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    Laboratori su «Liturgia e catechesi»
    Dal 29 gennaio al 19 febbraio nei quattro Distretti

    Da domenica 29 gennaio a domenica 19 febbraio si terranno, nei quattro distretti della Diocesi, i laboratori su «Liturgia e catechesi», che l’Ufficio Liturgico diocesano e l’Ufficio catechistico dedicheranno ai segni e ai gesti della Quaresima.

    Sulla scia del convegno degli operatori liturgici del novembre scorso, si cercherà di concretizzare il modo in cui la liturgia è «forma che trasforma». L’idea di fondo è chiara: perché la liturgia dia forma alla comunità, non è necessario modificarla, inventando e cambiando, sino a deformarla. Si tratta, al contrario, di rispettarla e di valorizzarla, nella ricchezza dei suoi linguaggi. La realizzazione pratica di questa convinzione deve tenere tuttavia conto della fatica che grandi e piccoli possono fare nel penetrare nel senso profondo dei riti. Perché la liturgia sia formativa, non basta curare la forma dei riti: occorre formare alla liturgia.

    È dunque necessario che coloro che nella comunità si prendono cura della liturgia lavorino a stretto contatto con quanti prestano il servizio della catechesi. A questo scopo, il laboratorio organizzato dai due uffici competenti è rivolto in particolare a quanti prestano il loro servizio nell’animazione della Messa dei fanciulli, ai catechisti dell’Iniziazione cristiana che operano nell’ambito della liturgia, e più in generale agli operatori liturgici e ai catechisti che accompagnano gli adulti.

    Lavorare sui segni e i gesti della Quaresima è un modo per partire da qualcosa di molto concreto: è questo il tempo in cui le comunità cristiane si interrogano sul modo più opportuno di sottolineare le domeniche che conducono alla Pasqua. Il rischio è quello di uscire dalla liturgia, alla ricerca di qualcosa di nuovo e coinvolgente: altri segni e simboli, per trasmettere i messaggi della parola di Dio quaresimale.

    La sfida è quella di imparare a conoscere la ricchezza dei segni liturgici, perché essi stessi parlino, educhino, ispirino il cammino verso la Pasqua. Il grande segno su cui si lavorerà sarà quello della Croce, dal punto di vista della liturgia e della catechesi: per questo, dopo un momento di ascolto dei partecipanti e di primo annuncio del tema, ci si dividerà in due laboratori, nei quali si cercherà di fare l’esperienza dell’incontro tra la liturgia e la catechesi, a partire dal versante liturgico (l’atto penitenziale) o dal versante catechistico (il segno e l’immagine della Croce). Un momento di celebrazione, cui seguirà il dialogo e la ripresa sintetica conclusiva, chiuderà l’incontro, scandito da quattro tappe, come nell’itinerario catecumenale, dove si impara e si entra facendo esperienza.

    I laboratori saranno ripetuti a Torino (Santa Rita, 29 Gennaio), a Orbassano (Centro Malosnà, 5 febbraio), a Ciriè (12 febbraio) e a Carmagnola (19 febbraio, ss. Pietro e Paolo), e impegneranno la domenica pomeriggio dalle 15 alle 18.30. Ciascuno può scegliere la data più comoda per vicinanza o disponibilità. Una bella occasione per fare riflettendo, e per riflettere facendo.

    Testo tratto da «La Voce del Popolo» del 29 gennaio 2012

    In allegato la locandina dei Laboratori nei quattro Distretti.

    Per ulteriori informazioni, consultare le pagine del sito a cura dell'Ufficio liturgico.

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  8. #28
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    L'Arcivescovo festeggia san Francesco di Sales con i giornalisti
    Il 30 gennaio incontro di riflessione, dialogo e preghiera

    Lunedì 30 gennaio l'Arcivescovo di Torino, Mons. Cesare Nosiglia, ha incontrato i giornalisti e gli operatori dei media per un momento di riflessione, dialogo e preghiera per ricordare insieme il patrono san Francesco di Sales.

    In allegato il testo della riflessione di mons. Nosiglia, contenente un appello per la salvaguardia della carta stampata e delle emittenti tv locali.

    Sempre in allegato l'audio della riflessione dell'Arcivescovo e i testi della preghiera, del Salmo e della lettura dalla "Filotea" a cui ha fatto riferimento la celebrazione.

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    Ultima modifica di PaoVac; 30-01-2012 alle 21:20
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  9. #29
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    Giornata della vita consacrata: libretto dell'Arcivescovo
    Celebrazione il 2 febbraio nella festa della Presentazione del Signore al Tempio

    Giovedì 2 febbraio, come ogni anno, nella festa della Presentazione del Signore al Tempio, si celebra la Giornata mondiale della vita consacrata, in cui siamo invitati a pregare e a riflettere sul grande dono di questa vocazione alla Chiesa e all’umanità.

    In allegato il sussidio di Mons. Cesare Nosiglia intitolato «Vita consacrata una profezia di speranza» e indirizzato «alle comunità cristiane e ai fedeli dell’Arcidiocesi di Torino, ai consacrati e consacrate per il regno dei Cieli, ai giovani e alle ragazze che sono chiamati dal Signore».

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  10. #30
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    Seminaristi, sette giorni con i giovani di Chieri
    «Settimana vocazionale» dal 30 gennaio al 5 febbraio

    Cosa spinge oggi un giovane a scegliere per la propria vita il Seminario e iniziare il percorso che un giorno – se vorrà – lo porterà a diventare prete? Cosa significa sentirsi chiamati da Dio e come si fa a capire che rispondere a quella chiamata è davvero ciò che si desidera per la propria vita? E che senso ha, in un periodo in cui anche la Chiesa sembra essere percorsa da incertezze e difficoltà, scegliere di entrarne a farne parte definitivamente come sacerdote? E ancora, come si fa a 18, 20 anni decidere di essere «sacerdote per sempre», rinunciando a fidanzata, moglie, figli, carriera? Entrare in Seminario non può essere una scelta di comodo, una «fuga» da un mondo dove nulla è più garantito? Queste e tante altre sono le domande che i giovani chieresi porranno ai 30 seminaristi (27 diocesani e tre africani) del Seminario Maggiore e 4 del Propedeutico che per una settimana saranno a Chieri per incontrare i coetanei e condividere la loro esperienza.

    Seminario in trasferta

    La città scelta è stata Chieri per via dell’alto numero di studenti, oltre 2 mila, che frequentano le scuole superiori e che i seminaristi incontreranno lungo la « settimana vocazionale»: dal 30 gennaio al 5 febbraio, due comunità parrocchiali ospiteranno i seminaristi offrendo vitto e alloggio (il Duomo accoglierà 22 giovani, 12 andranno a San Giorgio). Durante la giornata un fitto calendario di appuntamenti, oltre che con i giovani delle scuole superiori, con le comunità parrocchiali, e poi spettacoli incontri di preghiera e una serata con mons. Nosiglia.

    «La settimana vocazionale chierese, prima iniziativa del genere a cui speriamo ne seguiranno altre in diocesi – spiega don Ennio Bossù, rettore del Seminario Maggiore - è nata dall’idea di accogliere l’invito dell’Arcivescovo, lanciato nella sua Lettera pastorale, a parlare ai giovani di vocazione, di dare un senso alla propria vita, di cercare risposte alla chiamata di ciascuno. Così abbiamo pensato di far incontrare i giovani seminaristi che stanno cercando di dare una risposta alla chiamata di Dio nella loro vita con altri giovani coetanei che forse sono alla ricerca di senso e di certezze».

    Don Bossù sottolinea come sia utile anche ai seminaristi «tuffarsi» (o «rituffarsi») per una settimana nella vita «normale» della maggior parte delle ragazze e dei ragazzi, per non perdere il contatto con la realtà. «C’è poi anche l’intenzione di far conoscere ai giovani la realtà del Seminario – prosegue il rettore – come una comunità di persone ‘normali’, non avulsa dal mondo ma che si sta preparando ad andare nel mondo rispondendo ad una chiamata particolare».
    Obiettivo della settimana non è certo quello di «andare a caccia di futuri preti – scherza don Bossù – anche perché i seminaristi nella scuole incontreranno centinaia di ragazze - ma piuttosto come, scrive l’Arcivescovo, desideriamo che i seminaristi parlino ai loro coetanei sulla ‘scoperta della vita come vocazione all'amore che trova la sua piena felicità nel dono di sé, per gestire con gioia, serenità e forza interiore il proprio futuro e scegliere quella via che lo Spirito rivela nell'animo come la più bella e buona, anche se impegnativa, perché assicura la vera realizzazione di sé e fa esistere pienamente al cospetto di Dio’» (Sulla tua Parola getterò le reti, n. 13a).

    I seminaristi incontreranno nelle mattinate chieresi, durante le ore di religione, i giovani degli Istituti superiori «Monti» (Liceo classico, scientifico, linguistico), «Vittone» (Istituto tecnico delle costruzioni, tecnico amministrativo, tecnico turistico, aziendale professionale, agrario), «Pascal» (liceo parificato scientifico e linguistico) oltre che il Centro di formazione professionale Ciofs gestito dalle Suore di Maria Ausiliatrice.

    «La presenza dei seminaristi durante le ore di religione rientra nell’ambito degli inviti di presenze-testimonianze esterne previste dal programma ministeriali – specifica il rettore. Nel novembre scorso ho incontrato a Chieri i professori di religione coinvolti nella settimana per mettere a punto un programma di massima. A dicembre i docenti sono poi venuti a cena in Seminario e hanno presentato ai seminaristi i «loro ragazzi».

    Anche i dirigenti scolastici hanno accolto volentieri l’iniziativa che vuole anche essere una risposta all’emergenza educativa su cui insistono i Vescovi italiani: c’è bisogno infatti di testimonianze forti, di esempi di persone significative per risvegliare nei giovani la passione per la vita. «Per questo abbiamo intitolato la settimana con una frase di Giovanni Paolo II ‘Prendi in mano la tua vita, fanne un capolavoro’ – prosegue don Bossù - L’Arcivescovo infatti ha insistito che i seminaristi portino agli studenti la loro testimonianza di persone che hanno scoperto la loro vocazione al sacerdozio, e intavolino poi con loro un dialogo fraterno».

    Durante gli incontri nelle scuole i seminaristi inviteranno gli alunni agli appuntamenti della settimana chierese distribuendo a tutti un volantino con tutti gli appuntamenti, un recapito telefonico e un contatto Facebook.

    L’incontro con la città

    Ma la settimana, se ha il suo momento centrale nelle scuole anche per «agganciare» quei ragazzi e quelle ragazze che non frequentano oratori e parrocchie, è ricca di tanti altri appuntamenti. Ad esempio, mentre alcuni seminaristi si alterneranno a gruppi di due o tre nelle scuole, gli altri rimarranno nelle parrocchie impegnati nell’adorazione eucaristica per sostenere con la preghiera, gli altri che «lavorano». E poi, in collaborazione con i parroci e i giovani delle comunità parrocchiali chieresi, nei pomeriggi e nelle serate i seminaristi si suddivideranno in tre grandi gruppi: il primo nella parrocchia del Duomo con don Dario Monticone, il secondo in quella di Santa Maria Maddalena guidata da don Stefano Votta e il terzo a San Giacomo con don Severino Brugnolo.

    Nel pomeriggio i seminaristi visiteranno i malati dalle 15 alle 16.30 e dalle 17 alle 18 si incontreranno con i ragazzi della catechesi o con i gruppi della terza età. Tutti parteciperanno alle Messe con Vespri nella parrocchia dove sono ospitatati.

    Lunedì 30 è in programma la cena e l’incontro dei seminaristi con i sacerdoti e diaconi di Chieri e dell'Unità pastorale, mentre nelle serate di martedì-mercoledì è ni programma l’accoglienza con i giovani e le famiglie delle parrocchie cittadine e dei dintorni. C’è poi la veglia di preghiera guidata dai seminaristi, in Duomo (giovedì 2 alle 21) e l’incontro dell'Arcivescovo con i giovani nel Teatro del Duomo (venerdì 3 alle 21) in cui si potrà dialogare con mons. Nosiglia. In quest’occasione l'Arcivescovo lascerà un messaggio ai giovani chieresi; infine sabato 4, un musical sulla figura di don Bosco, a pochi giorni dalla festa liturgica del santo dei giovani.

    «La settimana – conclude don Bossù – inizia simbolicamente per i seminaristi lunedì 30 gennaio in Duomo alle 18.30, nella Cappella della Madonna delle Grazie, dove affideremo alla Patrona di Chieri tutta la settimana mentre sabato 4 e domenica 5 febbraio ci congederemo dai chieresi con la testimonianze dei seminaristi durante tutte le Messe parrocchiali. La nostra speranza è quella di lasciare un segno nel cuore delle ragazze e dei ragazzi chieresi che ringraziamo fin da ora per l’accoglienza».

    Marina LOMUNNO

    Testo tratto da «La Voce del Popolo» del 29 gennaio 2012

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