Bella domanda Canonista
Per fortuna ci sono parroci che sanno tenere la barra dritta
http://tribunatreviso.gelocal.it/cro...-c-e-1.4447410
Bella domanda Canonista
Per fortuna ci sono parroci che sanno tenere la barra dritta
http://tribunatreviso.gelocal.it/cro...-c-e-1.4447410
Credo che si sia fatta un po' di confusione: il DSM (Diagnostic and Statistical Manual of mental disorders) è un manuale usato da psichiatri, psicologi e medici ma, appunto, per le malattie e i disturbi mentali....le malattie sessuali (che detto così suona un po' strano: forse sarebbe più corretto dire malattie dell'apparato genitale? malattie dovute a trasmissione sessuale? ecc.) sono comunque un'altra cosa....
Ultima modifica di simeon; 03-05-2012 alle 19:43
No Simeon, il DSM viene utilizzato anche in campo canonistico per le perizie psicologiche.
Quando s'invoca la nullità per il can. 1095 n. 2 e n. 3, la perizia è d'obbligo per vedere se la parte aveva un qualche tipo di disturbo mentale di tipo sessuale (narcisismo, esibizionismo, bisessualità e anche omosessualità).
E' appunto quanto ho detto io: disturbo mentale, non malattia sessuale. Le "malattie sessuali" (detto così è troppo generico, ripeto) generalmente sono intese le malattie a trasmissione sessuale (da virus, da funghi, ecc.) che sono trasmesse tramite i rapporti.
E comunque per narcisismo nel DSM IV s'intende il disturbo narcisistico di personalità (quadro pervasivo di personalità, non c'entra la dimensione sessuale), l'esibizionismo rientra nel DSM IV fra le parafilie (disturbo del comportamento). L'omosessualità non occupa più alcuna casella diagnostica, questo perchè dal 1993 l'OMS ha definito l'omosessualità una "variante del comportamento sessuale umano". Tantomeno mi risulta che il DSM IV si occupi di bisessulità, io non l'ho rintracciata al suo interno e non rientra in un quadro patologico. E comunque, lo ripeto, il manuale tratta di "mental disorders", disordini mentali, siamo nell'area del disturbo mentale, che può investire il comportamento (anche della sfera della relazione sessuale) ma sempre di disturbo mentale si tratta. Con malattie sessuali s'intendono più genericamente le malattie a trasmissione (per via) sessuale.
Grazie simeon per la tua precisione terminologica!
Noi siamo canonisti e quando dobbiamo occuparci del can. 1095 facciamo fare le perizie agli psicologi/psichiatri (c'è un apposito albo in ogni tribunale ecclesiastico).
Comunque era quello che intendevamo dire: disturbi mentali che riguardano la sessualità.
Effettivamente "omosessualità" e "bisessualità" non rientrano più nel DSM, però la Chiesa continua a considerare tali "tendenze" come invalidanti il consenso matrimoniale.
Il Papa: chi serve la giustizia nella Chiesa non sia burocrate ma buon pastore attento alla pecora smarrita
L’immagine del Buon Pastore sia il modello per chi serve la giustizia nella Chiesa. È l’auspicio col quale Papa Francesco ha concluso il suo discorso agli oltre 50 membri del supremo Tribunale della Segnatura Apostolica, ricevuti questa mattina in udienza. In particolare, il Papa ha offerto alcune considerazioni in tema di nullità matrimoniale e sul ruolo che al loro interno svolge il cosiddetto “Difensore del vincolo”. Il servizio di Alessandro De Carolis:
Chi amministra la giustizia nella Chiesa non può farlo con l’indifferenza di un passacarte. Soprattutto se l’argomento del confronto giuridico e processuale tocca aspetti delicati come avviene nei casi di nullità del vincolo matrimoniale. Con i membri del Tribunale della Segnatura Apostolica, Papa Francesco si sofferma sul “Difensore del vincolo”, figura cui è attribuita, sottolinea, una “funzione importante” nei processi canonici di nullità. Il servizio svolto dal Difensore del vincolo è anche oggetto di dibattito alla plenaria in corso della Suprema corte vaticana e Papa Francesco ha apprezzato l’attenzione posta al tema:
“L’attenzione rivolta al ministero del Difensore del vincolo è senz’altro opportuna, perché la sua presenza e il suo intervento sono obbligatori per tutto lo sviluppo del processo. Allo stesso modo è previsto che egli debba proporre ogni genere di prove, di eccezioni, ricorsi ed appelli che, nel rispetto della verità, favoriscano la difesa del vincolo”.
Di questi aspetti, ricorda il Papa, tratta anche l’Istruzione Dignitas connubii, documento della Segnatura Apostolica che contiene norme processuali e che, nella fattispecie, descrive il ruolo esercitato dal Difensore del vincolo nelle cause di nullità per incapacità psichica, "che in alcuni Tribunali costituiscono il capo unico di nullità". Dunque, afferma Papa Francesco:
“…il Difensore del vincolo che vuole rendere un buon servizio non può limitarsi ad una frettolosa lettura degli atti, né a risposte burocratiche e generiche. Nel suo delicato compito, egli è chiamato a cercare di armonizzare le prescrizioni del Codice di Diritto Canonico con le concrete situazioni della Chiesa e della società”.
Inoltre, chiarisce Papa Francesco, tra Difensore del vincolo matrimoniale e il giudice che dovrà risolvere la causa deve correre un rapporto di “rispettoso e attento dialogo”. Il compito del primo, afferma, “non prevarica quello del giudice”, mentre questi anzi può “trovare nell’accurata opera di colui che difende il vincolo matrimoniale un aiuto alla propria attività”. Ciò per il Papa riflette in senso ampio anche la responsabilità e lo stile che deve caratterizzare coloro che amministrano la giustizia ecclesiale, specialmente – nota – quando dei fedeli “fiduciosi richiedono di chiarire autorevolmente il proprio status”:
“Pertanto, bisogna sempre tenere vivo il raccordo tra l’azione della Chiesa che evangelizza e l’azione della Chiesa che amministra la giustizia. Il servizio alla giustizia è un impegno di vita apostolica: esso richiede di essere esercitato tenendo fisso lo sguardo all’icona del Buon Pastore, che si piega verso la pecorella smarrita e ferita”.
fonte: Radio Vaticana
Qui il testo del discorso del Santo Padre
«Sicut dilexi vos, ut et vos diligatis invicem».
(Io. 13,34)
Sarebbe opportuno interrogarsi, però, sul ruolo del difensore del vincolo. Anche lui si forma una coscienza sul singolo caso, no? E se avesse ragione chi vuole la nullità?
"E' morto fra Tommaso d'Aquino, figlio mio in Cristo, luce della Chiesa"