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Discussione: Ritiro in un convento

  1. #1
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    Ritiro in un convento

    Salve a tutti!
    E' da molto tempo che vorrei trascorrere qualche giorno in un convento, condividendo la preghiera e l'attività dei monaci....volevo sapere chi di voi ha già afforntato un'esperienza del genere e se è possibile, soprattutto nei conventi più grossi e "turistici" effettuare questa esperienza in vero silenzio senza la confusione dei turisti....
    Io sono indeciso tra il convento di fonte avella e di camaldoli.....

    PS: una domanda più prosaica.....tali soggiorni sono gratuiti od a pagamento?

  2. #2
    Partecipante a CR L'avatar di Maria,madre mia
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    Io a fine aprile sono andato all'abbazzia del Goleto in alta Irpinia (ecco il sito) dove c'è la Comunità Iesus Caritas del beato Charles de Foucauld. E' stata una esperienza bellissima anche perchè uno dei carismi di questa comunità è l'accoglienza, molto belli sono stati i momenti di preghiera comunitaria come l'adorazione eucaristica svolta nell'assoluto silenzio, ma anche il fatto che ad esempio io li aiutavo in cucina al momento del pranzo e della cena è stato particolarmente formativo.
    Tu chiedevi come è stare in grandi conventi che sono anche centri turistici, a questo non posso rispondere, però ti consiglio di vivere questa esperienze, in modo particolare se è la prima volta, in un convento piccolo con pochi frati e che non sia una meta turistica.
    Per quanto riguarda il prezzo, ovviamente non ti verrà imposta una cifra nè ti verrà chiesto di pagare, però, ognuno fa secondo il suo cuore e lasciare una offerta sarà una cosa gradita.
    Voglio svegliare l'aurora!

  3. #3
    Veterano di CR L'avatar di bobby sands
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    io sono stato in questa abbazia,
    http://www.abbaye-hauterive.ch/it/labbazia.html
    bellissima esperienza te la consiglio,
    lì c'è una tariffa minima per la foresteria,ma se uno non può pagare lo dice e non paga

  4. #4
    CierRino d'oro L'avatar di Stefano79
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    Citazione Originariamente Scritto da Maria,madre mia Visualizza Messaggio
    Io a fine aprile sono andato all'abbazzia del Goleto in alta Irpinia (ecco il sito) dove c'è la Comunità Iesus Caritas del beato Charles de Foucauld. E' stata una esperienza bellissima anche perchè uno dei carismi di questa comunità è l'accoglienza, molto belli sono stati i momenti di preghiera comunitaria come l'adorazione eucaristica svolta nell'assoluto silenzio, ma anche il fatto che ad esempio io li aiutavo in cucina al momento del pranzo e della cena è stato particolarmente formativo.
    Tu chiedevi come è stare in grandi conventi che sono anche centri turistici, a questo non posso rispondere, però ti consiglio di vivere questa esperienze, in modo particolare se è la prima volta, in un convento piccolo con pochi frati e che non sia una meta turistica.
    Per quanto riguarda il prezzo, ovviamente non ti verrà imposta una cifra nè ti verrà chiesto di pagare, però, ognuno fa secondo il suo cuore e lasciare una offerta sarà una cosa gradita.

    Esattamente che vita si conduce nella settimana in cui si va? Puoi precisare? Anch'io sono interessato a queste esperienze. Grazie.
    "E' morto fra Tommaso d'Aquino, figlio mio in Cristo, luce della Chiesa"

  5. #5
    Fidei Depositum
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    Io sono stato presso il monastero benedettino di Norcia (Umbria) e presso l'abbazia (sempre benedettina) di Praglia (Veneto).
    Nel primo caso, si trattava di una foresteria "esterna" al monastero - nel senso che la camera si trovava presso un convento di clarisse a poca distanza dal monastero (dato che, a causa del gran numero di vocazioni, gli spazi interni sono praticamente tutti occupati). Per il resto, però, si faceva riferimento al monastero. Era possibile condividere coi monaci la preghiera corale (Ufficio divino benedettino tradizionale, otto momenti di preghiera al giorno, tutto in latino e in gregoriano), la Santa Messa conventuale (cantata, in gregoriano, forma straordinaria), i pasti (colazione sempre; pranzo e cena, o un pasto unico al giorno, a seconda del periodo - questo perché la Regola stabilisce, per alcuni periodi dell'anno, un pasto unico). La domenica ai Vespri c'è stata pure l'adorazione eucaristica. Per il resto, io non me ne sono avvalso, ma suppongo fosse possibile richiedere colloqui coi monaci (direzione spirituale, etc.), ma meno facilmente che altrove: questo per rispetto verso la clausura e la tradizionale separazione del monaco dal mondo.
    Tutto sommato simile anche Praglia - cambia che la foresteria è interna al monastero, che le liturgie sono quelle post-conciliari (sia latino che italiano, quindi), i pasti credo siano sempre due più la colazione. Anche lì credo fosse possibile avere colloqui coi monaci.

  6. #6
    Partecipante a CR L'avatar di Maria,madre mia
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    Citazione Originariamente Scritto da Stefano79 Visualizza Messaggio
    Esattamente che vita si conduce nella settimana in cui si va? Puoi precisare? Anch'io sono interessato a queste esperienze. Grazie.
    Innanzitutto non devi aspettarti una grande comunità, cioè di incontrare numerosi frati ( al massimo quattro fratelli per ogni comunità, proprio come se fossero una piccola famiglia) questo perchè uno dei carismi della loro congregazione è proprio quello di valorizzare la vita comune, perciò accanto ai momenti di preghiera comunitari, sono importanti anche i momenti passati insieme durante il pranzo, la cena in cui si condividono i propri problemi, le proprie gioie (infatti chi va presso i fratelli del beato Charles pranza e cena al loro stesso tavolo,quindi capita anche che deve aiutarli in cucina).
    Quindi la vita comunitaria è importantissima, perchè è considerata una forma di evangelizzazione.
    Non meno importante è la vita di preghiera. La mattina ci si svegliava presto per l'ufficio delle letture e le lodi, poi c'era la colazione. La mattinata in genere la si trascorreva nell'assoluto silenzio, dove sono andato io i due fratelli, che c'erano, la mattina dovevano andare in ospedale perchè svolgevano là il loro servizio. A mezzogiorno però ritornavano e allora si recitava l'Angelus, subito dopo si cominciava a preparare per il pranzo. Dalle 3 alle 4 c'era l'ora di adorazione eucaristica, che è un momento importante della loro giornata perchè in questo modo si coltiva il rapporto con Gesù. La sera c'erano i Vespri con la celebrazione della Messa. Infine, c'era la cena e dopo aver cenato la compieta.Subito dopo la compieta si andava a dormire.
    Tutto si svolge nella massima semplicità e fraternità. Puoi trovare maggiori informazioni qui .

    Se sei interessato potresti rivolgerti al convento di Sassovivo che rispetto all'abbazia del Goleto è molto più vicino a Torino (Abbazia di Sassovivo

    06034 Foligno (PG) Italia

    Telefono: 0742340499

    Telefax: 0742351961).
    Voglio svegliare l'aurora!

  7. #7
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    ma guarda non credo che l'abbazia di sassovivo sia abitata e tantomeno accolga qualcuno.....io sapevo che era in restauro e visitabile solo a scopo turistico....

  8. #8
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    Salve a tutti. Anche a me piacerebbe fare un'esperienza simile. Ho già individuato dei monasteri che offrono questa possibilità. Mi piacerebbe molto passare delle giornate nella contemplazione e nel silezio. Ho però timore di non adattarmi alla possibile mancanza di comodità. Ad esempio ho sentito dire che nei monasteri mancano i confort fondamentali, come ad esempio l'acqua calda. Ora intendiamoci: non pretendo una situazione da 5 stelle , ma non vorrei neppure rinunciare alle esigenze fondamentali. Chi ha fatto questa esperienza può darmi info a tale proposito?

  9. #9
    CierRino di platino L'avatar di maurum
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    Posso dirti, per esserci stato diverse volte in monasteri di clausura Benedettina, sia femminile che maschile che le stanze per gli ospiti sono dotate di acqua calda, doccia, e servizi igienici in camera. Non conosco realtà dove forse hanno più ristrettezze o sono in fase di restauro, data l'affluenza in aumento di persone che vogliono ricercare silenzio e preghiera. Solo il refettorio è comune per tutti gli ospiti.




  10. #10
    Veterano di CR L'avatar di Gabinus
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    Anzitutto, facciamo delle precisazioni linguistiche.
    Se si parla di Monaci, il termine adatto per definirne il luogo di abitazione è MONASTERO, non Convento. Il CONVENTO è quello dove risiedono i Frati di un Ordine Mendicante (Frati Minori, Frati Predicatori, Cappuccini ecc.). In tutti gli altri casi si parla di Casa Religiosa o Istituto Religioso.
    Detto questo, occorre confutare l'idea che si torni indietro di 50 anni, andando in questi luoghi: i Monaci, o i Frati, le Monache o le Suore hanno strutture bellissime e bentenute e non lasciano nessuno all'addiaccio...Anzi, si mangia sempre benissimo
    Ci sono dunque moltissimi Monasteri che danno ospitalità: io sono stato anche a Montecassino ove si può essere ospitati dentro il Monastero, a offerta libera, per tutto il tempo che si vuole, vivendo in assoluto silenzio. Si può chiedere un colloquio ad un Monaco e il Foresterario, se lo si vuole, ti accompagna anche in dottissime visite guidate all'antichissima Abbazia, facendoti vedere cose che i turisti non possono vedere..
    Ma anche ad Assisi, per esempio, si può essere ospitati nella foresteria del Protoconvento della Porziuncola, o a San Damiano, o alla Chiesa Nuova (casa paterna di San Francesco). I Frati non hanno mai una quota, chiedono solo un'offerta.
    Io sono stato in ritiro financo nell'Abbazia Mater Ecclesiae, delle Monache Benedettine, ove vive la famosa Madre Canopi, sull'Isola di San Giulio, in mezzo al Lago d'Orta (Novara). Lì davvero il silenzio è totale (soprattutto dopo le 19 quando non arrivano più battelli sull'isola) ed è spezzato solo dal canto celestiale che le moltissime Monache (circa 80) innalzano nella Liturgia..
    Pascolo degli eletti è la presenza del volto di Dio (S. Gregorio)

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