una bella iniziativa veramente!
Complimenti!![]()
una bella iniziativa veramente!
Complimenti!![]()
Anche io attendo sempre la nuova pubblicazione ... mi piace molto !
complimenti a chi l'ha pensata![]()
Te per orbem terrarum sancta confitetur Ecclesia
Lette le Costituzioni, il Sottodecano spezza davanti agli altri Cardinali l’ anello Piscatorio. In seguito legge i vari telegrammi di condoglianze pervenuti in Vaticano, tra i quali, quelli di re Alfonso di Spagna, di sua madre l’ ex regina Isabella, del re Luigi di Portogallo, del re Luigi di Baviera, di suo zio Luitpoldo, del re e della regina del Belgio, del maresciallo Mac-Mahou, ai quali si decide di rispondere con telegrammi.
E’ stabilito senza discussione che si debba eleggere un italiano, e anche i Cardinali presenti stranieri sono d’accordo… Il Cardinal D’ Avanzo sollecita l’ ingresso in conclave, citando San Girolamo, ma in realtà attribuisce erroneamente la frase a San Cipriano :” ut capite costituto, schismatis tolleretur occasio”. E aggiunge alla fine di un lungo e noioso monologo:” Si faccia dunque presto il Papa, il quale poi, appena eletto, uscirà da Roma se vorrà, seguito dai Cardinali”..Nessuno gli bada, anzi ci sono segni d’ impazienza e il Cardinale Hohenlohe lo schernisce gesticolando alle sue spalle.
Scelto di fare il conclave in Vaticano e non nella canonica di San Pietro, il Camerlengo insieme ai Cardinali Di Pietro ( sottodecano), Sacconi (pro datario), Simeoni ( prefetto dei sacri palazzi)e Borromeo ( arciprete di S.Pietro), si appresta a far partire i lavori, e su proposta del Card. Bartolini si decide di mandare una nota al corpo diplomatico abilitato presso la S.Sede sulle condizioni anormali con cui si apre il conclave, in questo periodo dove vengono occupati gli Stati della Chiesa e fatte leggi contro di essa.
Il Capitolo di San Pietro celebra il primo dei novendiali nella cappella del coro. Pontifica mons. Samminiatelli. Nel centro è eretto un ricco tumulo.
Scelto dunque un italiano mancava solo il nome. Si aprirono i dibattiti. La sera di questo giorno ci fu una riunione a casa Bartolini con Biblio, Monaco, Panebianco, Manning e Nina. L’ unica riserva al Pecci fu mossa da Monaco che si era recato li solo per capire per chi avrebbero votato costoro, visto che lui con Berardi era solito deridere il Camerlengo contraffacendone voce e convulso muscolare. Di questa riunione se ne esagerò l’ importanza, tanto è che l’ indomani Oreglia incrociando Bartolini disse con ironia :”Eminenza avete fatto il Papa ieri sera?”, Bartolini replicò che eran tutte dicerie, ma confermò dunque i sospetti. Nina Fautore di Pecci, si prese la briga di esplorare il sentimento dei Cardinali diaconi, del suo ordine: De Falloux, Mertel e Consolini eran pro Pecci, mentre Randi per i suoi trascorsi poco “amorosi” col Pecci a Perugia si dichiarava non favorevole.
Il dottor Ceccarelli prelevò la maschera di Pio IX e l’ impronta della mano destra.
I lavori per il conclave iniziarono con tanta frenesia!
Ubi caritas et amor, Deus ibi est.
Circa 500 operai lavorano in Vaticano, per chiudere i passaggi e preparare le celle per i Cardinali, c’è un "viavai" di gente per scale e cortili. Famiglie intere sgomberano la zona e vanno ad abitare in territori fuori dalla pianta del conclave, anche se nessuna è mandata via dal Palazzo Apostolico.
L’architetto Mantenucci si prodiga affinchè tutti i lavori procedano celermente, e decide di prender alloggio in Vaticano, al piano del cortile di San Damaso, qui vi rimase fino alla fine del conclave.
Il Cardinal Borromeo prende stanza in un appartamento del Torrione verso il Belvedere.
Nella Congregazione si delibera di prolungare fino alla sera di mercoledì la tumulazione di Pio IX, alle 18e30. I Cardinali decisero di trovarsi alle 18.00 nella sala del Concistoro, e da lì recarsi processionalmente in San Pietro.
E’ stabilito che i prelati vestano la sottana nera senza coda, collare nero e mantelletta nera.
Il Camerlengo riferisce che entro 9 giorni si potrà aprire il conclave, per ora i Cardinali sono 41 ma arriveranno a più di 50 il giorno dell’ apertura.( Francesi,Spagnoli e Americani sono in viaggio).
Si decide di entrare in conclave la sera del 18, anticipando il primo dei tre salmi novendiali a venerdì 15, nella cappella Sistina.
Per la gran folla affluita a San Pietro i canonici sono costretti a tirare indietro il catafalco del Papa, perchè troppa gente si avvicinava a baciare i piedi del defunto. Si chiese allo Stato di far entrare i militari nella Basilica per evitare disordini : tutto andò per il meglio.
Il pittore Scipione Vannutelli dipinge la scena del Papa defunto esposto alla vista dei fedeli nella cappella del Sagramento. Fatica a dipingere perché la folla continua ad urtarlo, terminata,la bozzetta viene acquistata dal signor Morgan, banchiere americano residente a Londra.
Ubi caritas et amor, Deus ibi est.
Complimenti per il bellissimo lavoro, aspetto con vivo interesse di leggerne il seguito
In questa Congregazione sono eletti medici del conclave il dott. Antonini ( con 39 voti bianchi e 4 neri ) e il dottor Petacci ( con 32 voti bianchi e 11 neri ). I dottori Battistini e Capparoni rimangono esclusi. Il dottor Ceccarelli è stato scelto come chirurgo del conclave quasi all’ unanimità, il farmacista sarà Ottomano Mayr del Fate-bene-fratelli e il confessore Monsignor sagrista Marinelli. I Cardinali Randi e Nina sono incaricati di esaminare i conclavisti. Il Card. Hohenlohe aveva proposto come suo conclavista il canonico Menghini esperto di bolle sui conclavi, ma il Cardinale Oneglia obiettando che non è un suo famigliare quindi magari un possibile complice per un eventuale intrigo tedesco, chiede che Menghini non venga ammesso. Franchi invece lo ammette. Vengono stabiliti sei cerimonieri e si decide che il Sacro Collegio farà la processione alle ore 16.00 del giorno 18, andando dalla cappella Paolina alla cappella Sistina. La sera di questo giorno si tenne un altro incontro in casa Bartolini, questa volta senza Monaco, ma si aggiunse Manning che si disse favorevole al Pecci. Nina che si era fatto carico di esplorare gli animi dei Cardinali diaconi riferì la conversazione avuta con Randi che, dopo aver udito il nome proposto, replicò infuriato: “Oibò! Eminenza, io non darò il mio voto che o ad un Cardinale signore, Chigi; o ad un Cardinale santo, Martinelli!”. Ma nessuno si disperò perché Randi era da sempre in conflitto con Pecci, e infatti un altro diacono, De Falloux, era pro Camerlengo e diede la sua parola di convincere gli altri Cardinali francesi se ce ne fosse stato bisogno.
Ubi caritas et amor, Deus ibi est.
La storia di questo conclave mi sta veramente appassionando!
Non vedo l'ora di leggere il seguito!
Pace e Bene!
Ciò che più mi appassiona è vedere, da questa cronaca, come lo Spirito Santo abbia tanto a cuore la nostra umanità intessendosi in essa![]()
lascia un po' interdetti quella riunione prima di inizio conclave (per non parlare del numero ridottissimo di cardinali).
Sto seguendo anch'io con molto interesse questo thread, grazie per la condivisione di questo racconto.