Qual'è il problema?
http://dizionari.corriere.it/diziona...rlandese.shtmlneerlandese
[ne-er-lan-dé-se] s.m.
- • Lingua germanica dei Paesi Bassi, che comprende due varietà, l'olandese e il fiammingo
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Mi pare opportuno segnalare che, alla luce di quanto avvenuto l'11 febbraio, quelle elucubrazioni dei giornalisti hanno trovato un'ennesima smentita (non si "punisce" un prelato consentendogli di partecipare a un Conclave che il Papa sicuramente sapeva essere imminente).
Ho quotato questi vecchi messaggi per dimostrare ulteriormente, come già fatto tante volte da parte mia e di altri moderatori e forumisti, che non sempre quanto scrivono i vaticanisti è da prendersi come oro colato.
«Sicut dilexi vos, ut et vos diligatis invicem».
(Io. 13,34)
Mi stavo sorprendendo che a tre ora dall'annuncio ancora nessuno lo avesse detto. Ma è mai possibile che ogni volta ci sia una qualsivoglia nomina di chiunquesia in qualsiasi posto della curia si debba sempre insinuare qualche sospetto?
Ci sono più di 20 nunziature vacanti, è usuale che un prelato in quella posizione dopo qualche anno sia promosso in una nunziatura, ma perchè dover ogni volta necessariamente trovare qualche intrallazzo? Non se ne puù veramente più!
Credo che i forum servano per discutere, chiarire le idee il più possibile, confrontarsi; anche un forum di cultura cattolica serio e rigoroso come questo. Capisco il periodo complicato, le difficoltà in cui molti si trovano (e il nervosismo conseguente), ma umilmente non definirei qualsivoglia la nomina in oggetto, né chicchessia il prelato nominato. Il mio intervento voleva stimolare una discussione, senza pregiudizi. Mi rendo conto però che la domanda così posta si presta a frantendimenti. Non è mia abitudine vedere "intrallazzi" ovunque, come invece molti vedono ai danni della Chiesa... certo però non possiamo dire di vivere tempi limpidi. Io direi di chiudere qui il discorso.
Mi pare doveroso, oltre che concordare con Vaticanista e cisnusculum, sottolineare che la promozione del Sotto-Segretario per i rapporti con gli Stati a Nunzio Apostolico non è certo una novità. Infatti anche i due immediati predecessori di Mons. Balestrero divennero in seguito Nunzi (Mons. Celestino Migliore, promosso Nunzio Apostolico presso l'O.N.U. nel 2002, e Mons. Pietro Parolin, promosso Nunzio Apostolico in Venezuela nel 2009).
«Sicut dilexi vos, ut et vos diligatis invicem».
(Io. 13,34)
Ho avuto il piacere di conoscerlo, domenica 22 luglio scorso è stato nel mio paese natale, reduce dall'alluvione, ed ha celebrato i Vespri, presieduto la processione ed impartito la Benedizione con il SS.mo Sacramento in occasione della solennità del Sacro Cuore (che da noi si celebra tradizionalmente la quarta domenica di luglio).
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Non è detto: http://www.ilsole24ore.com/art/comme...?uuid=AbRrOUXH
Balestrero fino a ieri era considerato il prelato di Curia più influente sulla banca e su tutte le finanze vaticane, avendo guidato (anche con un certo successo) le trattative in sede di Consiglio d'Europa sulla legislazione finanziaria e aver favorito la nomina di René Bruelhart alla guida dell'Aif, al posto degli uomini ex Bankitalia.
Un prelato, quindi, abile e influente, che gode della stima e l'appoggio sia del Segretario di Stato, cardinale Tarcisio Bertone, ma anche e soprattutto del potente cardinale Mauro Piacenza, prefetto del Clero, e "candidato" a prendere il posto di primo ministro della Curia. La destinazione in Colombia da molti ambienti viene intepretata come un duro segnale del Papa alla sua quasi ex-Curia, che nel corso del Pontificato spesso ha accentuato contrasti e "veleni". Ma voci autorevoli dall'interno delle mura leonine non escludono che invece di una promozione-rimozione quello di Balestrero possa essere un passo in avanti - diventa arcivescovo a 46 anni, di gran lunga l'italiano più giovane - andando a guidare una nunziatura-chiave in America Latina, Paese dove ci sono ben 102 vescovi ed è sede del potente Celam, la Cei continentale. In questo modo Balestrero esce dalla Curia in un momento in cui tutto potrebbe cambiare a breve: una sorta di messa in "protezione". Inoltre, come ha detto padre Federico Lombardi, l'iter per la nomina di un nunzio ha un percorso lungo, legato al gradimento: quindi non sarebbe stata decisa dopo la rinuncia del Papa, ma ben prima. Il nome del prelato - che già ieri ha lasciato la Terza Loggia, come d'uso appena viene resa nota la nomina - è circolato ripetutamente in questi mesi come protagonista al centro di un reticolo di relazioni.