La notizia ha un qualcosa di strano, per lo meno di anomalo.
Infatti che interesse ha la Giustizia civile sulle questioni interne di un Ordine? La Chiesa ha tutti i mezzi per dirimere le questioni, gli abusi e quant'altro si renda necessario, a meno che vi sia un reato preciso in cui debba intervenire la giustizia civile o finanziaria, a meno che i due sacerdoti in questione abbiano sporto denuncia, ma ciò sembra molto strano.
Finchè....non ritorni....il Signore!
Invece è uno scandalo che colpisce i Camilliani nel loro IV centenario dalla morte di san Camillo de Lellis. Un Ordine che opera in tutto il mondo, facendo del bene silenzioso e non merita tutto questo strombazzamento di notizie nemmeno certe e chiare.
http://www.camillodelellis.org/
Finchè....non ritorni....il Signore!
Finchè....non ritorni....il Signore!
Infatti non credo che la magistratura indaghi sull'elezione del superiore. Quello al limite è rilevante in quanto costituisce il movente del reato. Ma la magistratura indaga sul reato "civile" commesso. Può anche darsi che i sacerdoti sequestrati attraverso un finto interrogatorio di Polizia, una volta che si sono resi conto dell'inganno, abbiano denunciato il fatto senza neppure pensare che dietro ci fosse l'interesse del superiore uscente di impedir loro la partecipazione al voto. E che poi le indagini susseguenti alla denuncia abbiano portato a scoprire questo.
Ovviamente quel che dico è semplicemente un'ipotesi, anche se plausibile.
Ultima modifica di S.Stefano; 07-11-2013 alle 10:48
Andate in tutto il mondo ad annunziare il Vangelo.
Il reato di sequestro di persona è punibile d'ufficio. Non c'è nessuna denuncia da fare. A parte che non c'entra niente la denuncia alle autorità religiose in qustione prettamente criminali.
Poi credo sia reato spacciarsi per finti finanzieri.
Le indagini erano partite per altri motivi, con delle intercettazioni in corso. Credo l'oggetto delle intercettazioni fossero strane movimentazioni denaro, in cui sono coinvolti anche i sacerdoti sequestrati
http://www.radio24.ilsole24ore.com/n...tro-103908.php
Arrestato il capo dei Camilliani: sequestrò due religiosi che non volevano la sua riconferma
07/11/2013 ore 10.41
I più bassi espedienti secolari per assicurarsi una rielezione che poteva svanire. "Non vogliono votarmi" aveva detto padre Renato Salvatore...
I più bassi espedienti secolari per assicurarsi una rielezione che poteva svanire. "Non vogliono votarmi" aveva detto padre Renato Salvatore, Superiore Generale dei Camilliani, all'amico e sodale Paolo Oliverio, faccendiere dai mille affari e già coinvolto in altre inchieste.![]()
Arrestato il capo dei Camilliani: sequestrò due religiosi che non volevano la sua riconferma
Dunque bisognava trovare una soluzione. Per non interrompere un rapporto che, più che dall'amicizia, era alimentato dall'interesse. I Camilliani infatti gestiscono diverse strutture ospedaliere: appalti e committenze passavano spesso dalle mani di Oliverio. Con l'aiuto di due finanzieri, lo stesso Oliverio, assieme a padre Salvatore, mette a punto un piano. Due padri dell'ordine, contrari alla rielezione di padre Salvatore, vengono convocati dalla Guardia di Finanza, proprio nel pomeriggio in cui si svolge la votazione, per rispondere di operazioni sospette. Il piano va a buon fine perché per soli due voti di scarto, Padre Salvatore viene rieletto. Ma il superiore non aveva messo in conto che la magistratura era già sulle sue tracce, con tanto di intercettazioni. Dall'inchiesta non escono puliti nemmeno i due preti convocati in caserma: per loro si parla di strane movimentazioni di denaro e due ville intestate a una farmacista, forse la compagna di uno dei due.
Valeria De Rosa
Ultima modifica di Marco123; 07-11-2013 alle 12:14
Certamente se ci sono dei reati vanno perseguiti, ma prima bisogna dimostrare che ci siano stati. Credo che con il termine strombazzamento Antonella intendesse riferirsi ai titoloni in prima pagina che hanno già giudicato colpevole il Padre arrestato prima ancora che gli sia stata data la possibilità di difendersi. Si sa che per la stampa gli indagati (specie se preti o vescovi, ma non solo) sono colpevoli a prescindere e la presunzione di innocenza fino a prova contraria è un optional (intanto poi loro sanno bene che, nel caso l'indagato venga assolto dalle accuse, se la caveranno con una smentita a caratteri microscopici in quarantesima pagina, a loro cosa importa se la reputazione di una persona è stata rovinata per sempre?), però almeno in un forum cattolico si potrebbe usare un po' di discernimento.
Oboedientia et Pax