Se n'è accennato, ma considerate che capita che chi avrebbe intenzione di intraprendere un certo cammino viene fermato prima che possa valutarlo per bene, perché dilaga l'idea che si fanno preti solo i gay o gli svitati....![]()
Se n'è accennato, ma considerate che capita che chi avrebbe intenzione di intraprendere un certo cammino viene fermato prima che possa valutarlo per bene, perché dilaga l'idea che si fanno preti solo i gay o gli svitati....![]()
Storia triste: ho un amico che entro` in seminario, e ci usci` tre anni dopo disgustato dal fatto che erano praticamente tutti gay e svitati (svitati nel senso che non seguivano le direttive della Chiesa). E parlava sia dei suoi compagni di seminario, sia dei superiori.
Anch'io ho sentito parecchie storie simili....
L'ho già scritto in un' altra discussione su questo forum, il problema più grande è quello dei superiori, se non si riesce a trovare delle persone in gamba in tutti i sensi si chiudano i seminari diocesani e i seminaristi vadano a studiare nelle facoltà teologiche (dove si spera che anche la qualità degli insegnamenti sia conforme al Magistero e i teologi con "cervelli superiori che sanno andare oltre" non ci siano), tornando in Diocesi una volta diventati sacerdoti... Ho sentito di insegnanti di seminario che insegnano che la Presenza Reale è una baggianata, che le confessioni non comunitarie sono inutili tanto la gente mente ecc.... E i poveri seminaristi che pur quando entrano hanno cervello e senso critico dopo aver sentito quelle cose ininterrottamente per 6 o 7 anni finiscono per esserne convinti pure loro....
Nessuno ha mai scritto quello nel forum. Dicevamo che "dilaga l'idea che si fanno preti solo i gay o gli svitati.... ", e non abbiamo mai detto che l'idea fosse vera, ma solo che e` fondata su alcune storie che sono (purtroppo) vere.
Concordo pero` che si e` data un'impressione un po' sbagliata, e per questo mi scuso. Molti seminari sono pieni di gente brava, dedicata, e fedele alla Chiesa.
Questa è la prima volta che sento una storia simile![]()
A parte che lo Spirito soffia dove vuole ma addirittura generalizzare ed etichettare i seminaristi e quindi i futuri sacerdoti mi pare non pio.
Quando conosco, per motivi di lavoro, sociale o religioso, un essere umano non cerco di etichettarlo in base al colore dei capelli, al gusto di fare la prima colazione (caffè o the...) o in base ad altre caratteristiche .
Il pittore è il pittore.
Il professore è il professore.
Il Sacerdote è il Sacerdote.
:msn4: Mi sarò spiegato ???![]()
No, non penso che tu ti sia spiegato... o quanto meno io non capisco. La Chiesa proibisce ad omosessuali l'entrata in seminario, ed e` chiaro che non e` bene diventare Sacerdote se non si crede a tutto quello che Madre Chiesa insegna. Quindi, l'essere omosessuale o contrario agli insegnamenti della Chiesa non si puo` paragonare al "colore dei capelli, al gusto di fare la prima colazione (caffè o the...)"...
Per cui, nel caso del mio amico, non lo ritengo "generalizzare ed etichettare", ma evidenziare che, in quel caso specifico, quel seminario era "marcio". Non avevo alcuna intenzione di generalizzare, e stavo solo dando un esempio specifico per illustrare la triste situazione presente in alcuni seminari.
Non sopporto più coloro che uscendo dal Seminario gettano fango e veleno sui loro ex CONFRATELLI!!!![]()
Il Seminario è una istituzione che va amata, rispettata e venerata.
Può averci fatto soffrire, può averci dato tanto male ma al termine di esso rimarranno solo i bei ricordi e nella mente rimarrà il pensiero che esso, il Seminario, sarà stato il periodo più bello della nostra vita.
Consentitemi di dire, apertis verbis, di essermi rotto di sentir dire che i seminaristi sono per la maggior parte gay. E basta!!! Almeno gli ex confratelli si astengano dall'alimentare cuttigghi da lavandaie (pettegolezzi da donne di casa)![]()
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«Renditi conto di ciò che farai,imita ciò che celebrerai,conforma la tua vitaal mistero della Croce di Cristo Signore».Dal Pontificale Romano