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Discussione: Giornata di digiuno e preghiera per la pace in Siria indetta dal Papa (07/09/2013)

  1. #1
    Moderatore Globale L'avatar di Vox Populi
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    Giornata di digiuno e preghiera per la pace in Siria indetta dal Papa (07/09/2013)

    Sabato 7 settembre 2013

    Giornata di DIGIUNO e PREGHIERA
    per la PACE in SIRIA

    indetta dal Santo Padre Francesco

    Il grido della pace si levi alto perché giunga al cuore di tutti e tutti depongano le armi e si lascino guidare dall’anelito di pace.

    Per questo, fratelli e sorelle, ho deciso di indire per tutta la Chiesa, il 7 settembre prossimo, vigilia della ricorrenza della Natività di Maria, Regina della Pace, una giornata di digiuno e di preghiera per la pace in Siria, in Medio Oriente, e nel mondo intero, e anche invito ad unirsi a questa iniziativa, nel modo che riterranno più opportuno, i fratelli cristiani non cattolici, gli appartenenti alle altre Religioni e gli uomini di buona volontà.

    Il 7 settembre in Piazza San Pietro - qui - dalle ore 19.00 alle ore 24.00, ci riuniremo in preghiera e in spirito di penitenza per invocare da Dio questo grande dono per l’amata Nazione siriana e per tutte le situazioni di conflitto e di violenza nel mondo. L’umanità ha bisogno di vedere gesti di pace e di sentire parole di speranza e di pace! Chiedo a tutte le Chiese particolari che, oltre a vivere questo giorno di digiuno, organizzino qualche atto liturgico secondo questa intenzione.

    A Maria chiediamo di aiutarci a rispondere alla violenza, al conflitto e alla guerra, con la forza del dialogo, della riconciliazione e dell’amore. Lei è madre: che Lei ci aiuti a trovare la pace; tutti noi siamo i suoi figli! Aiutaci, Maria, a superare questo difficile momento e ad impegnarci a costruire ogni giorno e in ogni ambiente un’autentica cultura dell’incontro e della pace. Maria, Regina della pace, prega per noi!

    Ultima modifica di Vox Populi; 03-09-2013 alle 09:07

  2. #2
    Veterano di CR L'avatar di Symbolon
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    Citazione Originariamente Scritto da Vox Populi Visualizza Messaggio
    "Il 7 settembre in Piazza San Pietro - ha proseguito -, qui, dalle ore 19 alle ore 24, ci riuniremo in preghiera in spirito di penitenza per invocare da Dio questo grande dono per la amata nazione siriana".
    Evidentemente il Papa parteciperà o presiederà una veglia o un momento di preghiera pubblico in piazza San Pietro per quella occasione...vedremo se sarà pubblicato sul calendario delle attività del Santo Padre.

  3. #3
    Nathaniel
    visitatore
    Torna attuale il messaggio di Fatima
    di Riccardo Cascioli
    02-09-2013

    Quando il papa si è affacciato ieri a mezzogiorno per la tradizionale preghiera dell’Angelus si è capito subito che c’era qualcosa di nuovo e di grave. L’espressione era insolitamente seria, addirittura sofferente. Poi quando ha cominciato a parlare è apparso evidente che si trattava di un Angelus speciale: via il tradizionale commento al Vangelo domenicale, il Papa si è subito fatto «interprete del grido che sale da ogni parte della terra, da ogni popolo, dal cuore di ognuno, dall’unica grande famiglia che è l’umanità, con angoscia crescente: è il grido della pace».

    Le parole che poi sono seguite indicano anzitutto che il conflitto in Siria non è una guerra come tutte le altre, o meglio, lo è ma nel modo più radicale. Ogni guerra è violenza, distruzione, causa infinita di sofferenze, rabbia, odio, sorgente di nuova violenza. In Siria c’è tutto questo, ma a un livello tale che tutto il mondo ne può restare coinvolto. E del resto basta vedere quante nazioni in questi due anni hanno messo il becco – vale a dire soldi, armi e militari – in questa guerra che si fa fatica a chiamare civile, sull’uno e sull’altro fronte: potenze regionali o aspiranti tali, come Iran, Turchia, Qatar, Arabia Saudita; e potenze mondiali come Stati Uniti, Russia, Cina, Gran Bretagna, Francia. E l’elenco non è completo. Al punto cui siamo arrivati, basta davvero poco - una provocazione, un attentato grave, una rappresaglia, anche un bombardamento mirato - perché il conflitto divampi incontrollato.

    Il Papa ieri ci ha trasmesso questa drammatica consapevolezza, ma non da analista politico che – conoscendo bene le dinamiche internazionali – può prevedere un probabile sviluppo della situazione attuale. Era una consapevolezza profetica, ovvero da chi conosce il giudizio di Dio sulla storia che stiamo vivendo. Non per niente, ascoltandolo veniva da chiedersi: forse Costui conosce qualcosa su questa guerra che noi non sappiamo?

    In effetti, spesso appiattiti sulla cronaca e sulle analisi diplomatiche e militari, ci sfugge il senso profondo di questi avvenimenti, ciò che il Papa ha invece voluto indicarci. Non per niente uno dei temi ricorrenti del suo pontificato è il riferimento al Diavolo, il giudizio netto sulle nostre azioni («se non si sta con Gesù si sta con il Diavolo») e anche sulla storia. E non può certo essere un caso che lo scorso aprile papa Francesco abbia chiesto al patriarca di Lisbona, il cardinale José Policarpo, di affidare il suo pontificato alla Madonna di Fatima, cosa poi effettivamente avvenuta il 13 maggio, giorno della prima apparizione. E per il prossimo 13 ottobre – ricorrenza dell’ultima apparizione a Fatima – il Papa ha voluto a Roma la statua originale della Madonna (dove c’è incastonato il proiettile che il 13 maggio 1981 colpì Giovanni Paolo II) alla quale consacrerà il mondo.

    E’ un gesto che altri papi hanno già compiuto, in momenti forti di crisi internazionali: lo fece Pio XII il 31 ottobre 1942, in piena Seconda Guerra mondiale, lo fece Giovanni Paolo II il 25 marzo 1984 durante la crisi degli euromissili; lo fece ancora Giovanni Paolo II l’8 ottobre del 2000, in piazza San Pietro affidando alla Madonna di Fatima il terzo millennio. In quest’ultima occasione , nell’atto di affidamento Giovanni Paolo II descrisse quello che un altro devoto di Fatima, il “sindaco santo” Giorgio La Pira, definiva il “crinale apocalittico” della storia in cui si trova l’umanità:

    «L’umanità possiede oggi strumenti d’inaudita potenza: può fare di questo mondo un giardino, o ridurlo a un ammasso di macerie. Ha acquistato straordinarie capacità d’intervento sulle sorgenti stesse della vita: può usarne per il bene, dentro l’alveo della legge morale, o può cedere all’orgoglio miope di una scienza che non accetta confini, fino a calpestare il rispetto dovuto ad ogni essere umano. Oggi come mai nel passato, l’umanità è a un bivio. E, ancora una volta, la salvezza è tutta e solo, o Vergine Santa, nel tuo figlio Gesù».
    Anche papa Francesco dunque si pone sulla scia delle indicazioni date dalla Regina della Pace a Fatima, e che trovano una impressionante continuazione a Medjugorje.

    Siamo a un bivio: o la comunità internazionale decide di «fare ogni sforzo per promuovere, senza ulteriore indugio, iniziative chiare per la pace in quella Nazione, basate sul dialogo e sul negoziato, per il bene dell’intera popolazione siriana», oppure ci si può aspettare «drammatici sviluppi» non solo per la Siria.

    C’è solo un modo per sconfiggere il demonio, per allontanare la minaccia della guerra, e per questo il Papa ha «indetto una giornata di digiuno e di preghiera per la pace in Siria, in Medio Oriente, e nel mondo intero».

    La Chiesa non farà certo mancare anche un impegno diplomatico, ma tutto sarebbe vano senza questo rivolgersi tutti insieme al Signore della storia («Senza di me non potete fare nulla»). Il digiuno indica appunto questa conversione,questo cambiamento di sguardo, affermare la signorìa di Dio nella nostra vita e nella storia, aprire a Lui il nostro cuore perché cambi l’odio in amore. Preghiera e digiuno sono le armi più importanti che abbiamo contro la guerra, come ha indicato la Regina della pace a Fatima e ora a Medjugorje.
    In questo modo scopriamo che le sorti del mondo non dipendono da Obama, Cameron, Assad o al-Qaeda, ma da tutti noi, dalla nostra disponibilità a volgere di nuovo il nostro sguardo verso Cristo.

    http://www.lanuovabq.it/it/articoli-...atima-7198.htm

  4. #4
    CierRino d'oro L'avatar di ITER PARA TUTUM
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    Per una felice coincidenza il giorno scelto dal Papa, 7 settembre, è anche la festa dell'apparizione della Madonna di Roverano, il "mio" Santuario (sono nato a poca distanza).

    Il prodigio della fioritura degli olivi durante la Processione, in tempi recenti, una sola volta non si è verificato: era il 7 settembre 2001, e non ci fu verso di trovare un solo fiore. Il motivo, per noi che ci crediamo, divenne chiarissimo dopo solo 4 giorni.

    Che la Madonna di Roverano ci aiuti a trovare la vera pace ed illumini i cuori dei reggitori delle Nazioni!

  5. #5
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    Preghiamo e digiuniamo sabato prossimo, fratelli.
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  6. #6
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    Gregorio III: la Siria e il Medio Oriente uniti in preghiera con Papa Francesco per la pace

    "La Giornata di preghiera annunciata dal papa è un gesto straordinario di pace, che conferma il grande amore di Francesco per questa terra martoriata. Invitiamo tutti, cattolici, ortodossi, musulmani e non credenti a pregare con noi per la pace in Siria e Medio Oriente". È quanto afferma all'agenzia AsiaNews Gregorio III Laham, patriarca greco-cattolico di Antiochia, di tutto l'Oriente, di Alessandria e di Gerusalemme dei Melchiti in merito alla Giornata di preghiera per la Siria guidata dal Papa che si terrà in tutto il mondo il 7 settembre. Il prelato sottolinea che tutte le parrocchie della Chiesa greco melchita in Medio Oriente e nel mondo hanno già iniziato i preparativi per rispondere all'iniziativa: "In Siria - continua Gregorio III - terremo aperte le nostre chiese fino a mezzanotte, per permettere a tutti (cattolici, ortodossi e musulmani) di pregare. Le veglie si terranno ovunque sia possibile, anche se vi fossero meno 10 persone a parteciparvi". L'iniziativa del Papa giunge nei giorni in cui Stati Uniti, Francia e Paesi della Lega Araba stanno discutendo i preparativi per un'azione armata in Siria. Per Gregorio III, la vicinanza di Francesco e della Chiesa è fondamentale per tutta la popolazione siriana - cristiana e musulmana - che senza un sostegno rischia di perdere la speranza. Il patriarca spiega che l'8 settembre ricorre la festa della Nascita di Maria, molto sentita in Medio Oriente, soprattutto in Siria e Libano. "Noi ci affidiamo alla Madonna - conclude - al digiuno e alle veglie di preghiera vi saranno celebrazioni speciali nel santuario di Saidnaya (Damasco) e nei vari luoghi di culto mariani sparsi per il Libano". (R.P.)


    fonte: Radio Vaticana
    «Vigilate ergo; nescitis enim quando dominus domus veniat».
    (Mar. 13, 35)

  7. #7
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    In attesa di conoscere come si svolgerà la veglia in Piazza S. Pietro, segnalo che sul sito di Avvenire sono state pubblicate le proposte della CEI per analoghi momenti di preghiera nelle varie Diocesi:
    http://www.avvenire.it/Chiesa/Documents/digiuno.pdf
    «Vigilate ergo; nescitis enim quando dominus domus veniat».
    (Mar. 13, 35)

  8. #8
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    Citazione Originariamente Scritto da Symbolon Visualizza Messaggio
    Evidentemente il Papa parteciperà o presiederà una veglia o un momento di preghiera pubblico in piazza San Pietro per quella occasione.
    Da questo avviso dell'Ufficio delle Celebrazioni Liturgiche possiamo dedurre che il Papa presiederà l'intera veglia di preghiera, dalle 19 alle 23. Non ci sono altre informazioni sullo svolgimento della veglia, presumo che nei prossimi giorni ne sapremo di più.
    «Vigilate ergo; nescitis enim quando dominus domus veniat».
    (Mar. 13, 35)

  9. #9
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    Siria, Veglia pace: invitato giovedì a un briefing il Corpo diplomatico in Vaticano

    In vista della Giornata di digiuno e preghiera per la pace in Siria e della Veglia convocate da Papa Francesco in Piazza San Pietro per sabato prossimo, dalle 19 alle 23, la Segreteria di Stato ha invitato per giovedì mattina gli ambasciatori accreditati presso la Santa Sede a un briefing per informare il Corpo diplomatico sui significati dell'iniziativa. Lo ha annunciato in tarda mattinata il direttore della Sala Stampa Vaticana, padre Federico Lombardi. La Segreteria di Stato ha informato anche le Conferenze episcopali, compresi i dicasteri competenti con le altre Chiese cristiane e le altre religioni. Circa il programma della veglia, è prevista in particolare la recita del Rosario, l’adorazione eucaristica e una meditazione di Papa Francesco. (A cura di Alessandro De Carolis)


    fonte: Radio Vaticana
    «Vigilate ergo; nescitis enim quando dominus domus veniat».
    (Mar. 13, 35)

  10. #10
    Gran CierRino L'avatar di Ultimitempi
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