Caro Hijo del hombre, io non sono una teologa, ma mi sembra che, al di là di qualche sfumatura nello stile, sul concetto dei Dieci Comandamenti S.S. il Santo Padre Papa Francesco non abbia detto nulla di nuovo rispetto a San Giovanni Paolo II od allo stesso Card. Ratzinger, https://www.gliscritti.it/approf/200...i/decalogo.htm, poi S.S. Benedetto XVI, https://www.vatican.va/content/bened...avoratori.html, oggi Papa emerito.
D'altronde, anche guardando il testo evangelico, prendiamo il comportamento di Nostro Signore col precetto dello shabbath? Non avrebbe potuto dispiegare la Sua infinita potenza e la Sua infinita bontà guarendo i malati fino al tramonto del sole di venerdì, e riprendere al tramonto del sole di sabato?
Anche nel caso dell'adultera, Nostro Signore non proclama, con la Sua Suprema Autorità di Figlio di Dio e Signore dell'Universo, abrogata la norma mosaica della lapidazione, e quando se ne sono andati tutti, Egli non si avvicina all'adultera dicendo: va', tana libera tutti, continua pure a fare quello che hai fatto finora, ma le dice: va' e non peccare più.
C'è un passo del libro di Ratzinger linkato prima che mi pare molto chiaro: "C'è un passo nel Vangelo che mi sconcerta, quello in cui Gesù dice: «Non pensate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non sono venuto per abolire, ma per dare compimento. In verità vi dico: finché non siano passati il cielo e la terra, non passerà dalla legge neppure un iota o un segno, senza che tutto sia compiuto».
Cristo non viene a infrangere la legge, non viene a dichiararla superata o senza senso. Del resto, questo non lo fa nemmeno Paolo, per quanto alcuni ritengano di trovare nelle posizioni paoline elementi di tensione con le parole di Gesù riportate da Matteo. Cristo dice che la legge antica conserva il suo significato pedagogico essenziale fin nei dettagli. Cristo viene a darle compimento. Il che significa però anche innalzarla ad un piano più alto. Cristo le dà compimento nella sua sofferenza, nella sua vita, nel suo messaggio. E fa sì che in lui la legge intera trovi il suo senso. Tutto quello che nella legge si intende e si richiede all'uomo trova davvero realizzazione nella sua persona.
Questo è il motivo per cui non abbiamo più bisogno di osservare la lettera della legge, tutte le prescrizioni regolate fin nel dettaglio. La comunione con Cristo significa che siamo là dove la legge è portata a compimento; dove ha trovato la sua sede naturale; dove è stata insieme sussunta e trasformata."
che è (al netto delle differenze di stile, ripeto), più o meno quello che ha detto l'altro giorno Papa Francesco: "I Comandamenti si devono osservare, ma non ci danno la giustizia; c’è la gratuità di Gesù Cristo, l’incontro con Gesù Cristo che ci giustifica gratuitamente. Il merito della fede è ricevere Gesù. L’unico merito: aprire il cuore. E che cosa facciamo con i Comandamenti? Dobbiamo osservarli, ma come aiuto all’incontro con Gesù Cristo."
https://www.vatican.va/content/franc...-generale.html
Papa Francesco ha scritto molte bellissime riflessioni, in particolare quelle contro i seminatori di zizzania, la cui fine è indicata molto chiaramente dal Vangelo.
Permettini, caro Hijo del hombre, un'ultima riflessione, dato che sono stata tirata in ballo personalmente (uh che novità! Non era successo mai!):
Tutti ormai hanno imparato a conoscere la tua gentilezza, ma, benché sia sicura che Hijo del hombre, come tutti gli altri forumisti, sia perfettamente in grado di leggere i miei post (come quelli degli altri forumisti) senza che tu ti prenda tutto questo disturbo non richiesto, vorrei trovare le parole adatte per esprimere appieno i sentimenti che provo nel vedere l'attenzione che riservi ai miei post: se mai un giorno passassi per Roma, avvisami: caffè pagato da Giolitti.
Vorrei, da ultimo, unirmi al tuo appello: una cosa come od anche
nonché
è come dici tu: