Capisco. Ma nella società d'oggi, almeno dove abito io, il numero dei non battezzati fra le nuove generazioni è maggiore dei battezzati. Quindi dobbiamo andarci piano con il rifiuto a priori del matrimonio civile, bisogna giustamente vedere la situazione. Forse in Italia è diverso.
Andate in tutto il mondo ad annunziare il Vangelo.
Più precisamente, la Chiesa riconosce valide le unioni civili dei non cattolici, se non sono tenuti in base alla legislazione propria ad ulteriori requisiti; come per esempio accade per gli ortodossi, che per la validità sono tenuti al rito sacro.
Ma i matrimoni civili della maggior parte degli acattolici occidentali sono ritenuti validi e, se celebrati tra due battezzati, anche sacramentali, come si deduce da tutta la costante dottrina cattolica sul punto, e che trova per esempio espressione - sia pure per accenno - in Familiaris consortio 68.
Sono curioso di vedere cosa farà per quanto riguarda la posizione delle donne nella chiesa.
"L'amore dei soldi è la radice di tutti i mali" 1 Tm 6, 10
che sia stata registrata lo conferma l'articolo di Avvenire di oggi a pagina 4:
"Francesco non traccia il bilancio di un anno di pontificato: «Li faccio solo ogni quindici giorni, con il mio confessore» dice infatti nell'intervista pubblicata ieri dal Corriere della Sera. A dialogare con lui è stato il direttore del quotidiano di via Solferino, Ferruccio de Bertoli, munito di registratore, anzi più di uno."
Quid quaeritis viventem cum mortuis? (Lc 24, 5)