Il fine dell'accoglienza in primo luogo è l'esercizio della carità, che va a merito di chi la compie. Chi esercita la carità guadagna il paradiso; l'assistente sociale guadagna lo stipendio.
La carità può essere funzionale alla conversione, ma anche ad altro, come per esempio il conforto.
Detto questo, mi fai vedere dove j. Martin avrebbe incoraggiato a "commettere atti"? Forse mi sono perso qualcosa e vorrei essere aggiornato (salvo che si tratti delle tue consuete maldicenze, allora lasciamo pure stare).