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Discussione: La situazione dei cristiani in Ucraina

  1. #1
    Nathaniel
    visitatore

    La situazione dei cristiani in Ucraina

    L'Ucraina in fiamme rischia la disintegrazione
    di Stefano Magni
    20-02-2014

    “Bloody Tuesday”, il sanguinoso martedì. Sarà questo, molto probabilmente, il nome con cui verrà ricordata la terribile notte di Kiev fra il martedì 18 e il mercoledì 19 febbraio 2014, quando la polizia ha attaccato i manifestanti accampati in Piazza dell’Indipendenza (ormai per tutti è il “Maidan”, lo spiazzo) e lo scontro ha lasciato sul terreno 26 morti: 9 poliziotti, 1 giornalista e 16 oppositori.

    Per tutta la settimana scorsa si era registrata un’insolita calma e lunedì era stata evacuata la sede del comune di Kiev, occupata dai manifestanti sin dall’inizio della protesta, nell’ultima decade di novembre. I presupposti per la fine della tensione c’erano tutti. Oltre ai manifestanti, anche il presidente Yanukovich aveva lanciato ripetuti segnali distensivi: dopo aver licenziato il governo di Mykola Azarov, ormai insostenibile, aveva concesso l’amnistia ai manifestanti, scarcerato i prigionieri, promesso la fine dell’assedio al Maidan in cambio della sua evacuazione. Non ha voluto neppure prendere in considerazione le proposte più radicali: le sue stesse dimissioni, elezioni anticipate e la scarcerazione della leader dell’opposizione democratica Yulia Tymoshenko. Qualcosa non ha funzionato nel dialogo fra sordi a cui è ridotto il negoziato fra opposizione e governo. Gli oppositori si sono sentiti traditi nel momento in cui Yanukovich ha intimato loro di abbandonare piazza e barricate. Hanno visto i preparativi delle forze dell’ordine, la concentrazione dei Berkut (teste di cuoio), equipaggiati con armi vere. Da giorni si parlava, a torto o a ragione, dell’arrivo di truppe. E i manifestanti amnistiati rimanevano, comunque, o in stato di arresto o sotto sorveglianza. In una situazione simile basta una piccola scintilla per far saltare le polveri. E le polveri sono scoppiate quando la polizia ha iniziato ad avvicinarsi alle barricate, per farle sgombrare. Dai primi scontri si è arrivati alla guerriglia urbana in men che non si dica.

    Nella giornata di ieri la capitale ucraina era una città in guerra: scuole chiuse, metropolitana chiusa, interi quartieri isolati e al buio, posti di blocco nelle vie di accesso. Per la prima volta è entrato in azione l’esercito: il ministro della Difesa Anatolyy Hrytsenko ha annunciato il trasferimento di 500 paracadutisti della 25ma Brigata d’Assalto Aereo a Kiev. L’ordine è quello di presidiare basi militari e depositi di armi. L’allarme lanciato dal governo è serio: non solo i manifestanti (ormai insorti) hanno dato fuoco a palazzi istituzionali, come la sede delle camere del lavoro, ma hanno anche iniziato a saccheggiare le caserme, prendendosi (stando alle dichiarazioni governative) almeno 1500 armi da fuoco di tutti i tipi. La Sicurezza di Stato, discendente locale del Kgb, alle 16 dichiara un semi-stato d’assedio: una “campagna contro il terrorismo su scala nazionale”. Due ore dopo, il colpo di scena: il generale Volodymyr Zamana, capo di stato maggiore delle forze armate, viene licenziato in tronco, e senza alcuna spiegazione, dal presidente Yanukovich.

    Il generale licenziato è stato sostituito dall’ammiraglio Yuri Ilyin. Considerando che l’esercito non aveva avuto alcun ruolo nella crisi, almeno finora, e dato il momento delicatissimo (intensificarsi dell’azione di polizia, annuncio della campagna anti-terrorismo e arrivo dei paracadutisti) c’è da sospettare la peggiore delle ipotesi: che Zamana abbia rifiutato di rispondere a un ordine troppo duro, un intervento contro i manifestanti a Kiev. Una situazione simile si era verificata nel 2004, quando furono però gli stessi servizi di sicurezza a sconsigliare a Yanukovich (anche allora era presidente, anche se non riconosciuto dai partiti di opposizione) di intervenire con la forza contro i manifestanti della Rivoluzione Arancione. Oggi un intervento appare ancora più improbabile. Un analista militare ucraino, Valentyn Badrak, ritiene che lo sia, perché “Il nerbo dell’esercito è costituito da ragazzi giovani, cresciuti in un’Ucraina indipendente – dunque dimentichi dell’esperienza sovietica – Provengono tutti dalle generazioni più giovani e sono vicini alle aspirazioni del Maidan”. Nel corpo degli ufficiali, gli alti comandi sono costituiti da generali “cresciuti ai tempi dell’Unione Sovietica, disciplinati e pronti a obbedire ad ogni ordine”, ma nei ranghi più bassi vi sono ufficiali che “risentono delle difficoltà finanziarie e sociali” di chi protesta. Con un esercito così diviso e demoralizzato, è difficile che un generale si prenda la responsabilità di un’azione di forza. Senza contare che l’equipaggiamento è “in uno stato pietoso”, a causa dei tagli e della scarsa priorità assegnata da tutti gli ultimi governi alle forze armate. Ieri sera il presidente Yanukovich, forse per prender fiato, forse per lasciare spazio alla diplomazia, ha annunciato una tregua con gli oppositori.

    E segnali di sfascio arrivano anche dalle periferie più irrequiete. Il maggior sviluppo arriva, appunto, da Lviv, nell’Ucraina occidentale, epicentro dell’opposizione. “Il regime – si legge nel comunicato pubblicato sul sito del consiglio regionale - ha iniziato ad intraprendere un’azione militare contro il popolo. Decine di persone sono già state uccise a Kiev e altre centinaia sono state ferite. Rispettando il volere del popolo, il Comitato Esecutivo del consiglio regionale di Lviv, la Rada del Popolo, sta assumendo piena responsabilità del destino di questa regione e dei suoi cittadini”. Ora i governi ucraini sono, di fatto, due. Considerando che anche la Russia sta soffiando sull’autonomismo delle regioni dell’Est, più vicine agli interessi di Mosca, si configura un possibile scenario da disunione sovietica. Anche se su scala più ridotta.

    Voci ucraine in Italia

    http://www.lanuovabq.it/it/articoli-...zione-8487.htm

  2. #2
    coram Deo
    visitatore
    Che l'Ucraina sia un Paese non troppo democratico lo si sapeva già.

    Che le sue condizioni economiche non siano floride era intuibile dal fatto che da anni moltissimi ucraini lasciano la Patria; ce ne sono un gran numero anche in Italia.

    Quello che mi lascia perplesso è il fatto che credano di risolvere i propri problemi economici avvicinandosi all'U.E. che, secondo me, è come cadere dalla padella nella brace!

  3. #3
    Nathaniel
    visitatore
    L'analisi di Sergio Romano, autorevole esperto dell'Europa orientale.

    http://www.tempi.it/scontri-in-ucrai...o#.UwXGKvl5PN4

  4. #4
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    Che l'Ucraina non sia entrata in Europa credo sia, dal punto di vista economico, una benedizione per noi e per loro. Gli unici a non essere contenti saranno Obama e l'UE (leggasi Merkel).
    Considerando poi che USA e UE sono diventati sponsor di ideologie anticristiane la cosa non mi dispiace affatto.

  5. #5
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    Putin ha la coscienza sporca ..... soprattutto gravano su di lui tutti questi morti.
    Da sempre l Ucraina è schiava della lobby Russa.... governo di kiev marionetta del Gremlino , ma il popolo lo ha capito , tutto è nato da quando Yanukovich ha deciso di dire no all UE.... costretto da un economia pessima a nutrirsi in casa Russia .
    tutti ricordano quando la Russia nel 2006 tagliò il Gas all Ucraina , tutti ricordano quando la Russia 6 anni fa bombardò la Georgia... se non sei con loro è la fine .....
    Ma soprattutto tutti ricordano la tentata IMPOSIZIONE della lingua russa nel Nord del paese.... mi spiace ma non tollero questo.... W L EUROPA DEI POPOLI , W L UKRAINA LIBERA .
    la volontà del popolo è sovrana.

  6. #6
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    Putin ha la coscienza sporca ..... soprattutto gravano su di lui tutti questi morti.
    Da sempre l Ucraina è schiava della lobby Russa.... governo di kiev marionetta del Gremlino , ma il popolo lo ha capito , tutto è nato da quando Yanukovich ha deciso di dire no all UE.... costretto da un economia pessima a nutrirsi in casa Russia .
    tutti ricordano quando la Russia nel 2006 tagliò il Gas all Ucraina , tutti ricordano quando la Russia 6 anni fa bombardò la Georgia... se non sei con loro è la fine .....
    Ma soprattutto tutti ricordano la tentata IMPOSIZIONE della lingua russa nel Nord del paese.... mi spiace ma non tollero questo.... W L EUROPA DEI POPOLI , W L UKRAINA LIBERA .
    la volontà del popolo è sovrana.
    Dici tu meglio essere schiavi della lobby europeista, una lobby che non mi sembra affatto migliore di quella russa. Vedi come hanno combinato la Grecia e Cipro

  7. #7
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    Dici tu meglio essere schiavi della lobby europeista, una lobby che non mi sembra affatto migliore di quella russa. Vedi come hanno combinato la Grecia e Cipro
    Io sono da sempre ANTI UE , o meglio sono per l europa dei popoli e non quella voluta dalle banche .

  8. #8
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    Citazione Originariamente Scritto da MALTA1991 Visualizza Messaggio
    Io sono da sempre ANTI UE , o meglio sono per l europa dei popoli e non quella voluta dalle banche .
    E allora dovresti rivedere un pò le tue posizioni, perchè in questo momento l'unica potenza in grado di contrastare l'Europa delle banche e delle ideologie anticristiane è proprio la Russia.
    Se negli Stati Uniti ci fosse stato il rischio di un colpo di stato ti pare che il liberale Obama si sarebbe fatto scrupoli a usare la forza?

  9. #9
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    E allora dovresti rivedere un pò le tue posizioni, perchè in questo momento l'unica potenza in grado di contrastare l'Europa delle banche e delle ideologie anticristiane è proprio la Russia.
    Se negli Stati Uniti ci fosse stato il rischio di un colpo di stato ti pare che il liberale Obama si sarebbe fatto scrupoli a usare la forza?
    In Ukraina più che colpo di Stato , parlerei di battaglia per la lbertà , cercando di ottenere un autodeterminazione che fino a qualche mese fa , sembrava impossibile (vista la totale sottomissione alla Russia) ....
    Il paese di cui il leader fa imprigionare gli oppositori ( vedasi il caso di Mikhail Khodorkovski) , rendendosi protagonista dei bombardamenti ai danni della Georgia , tagliando il Gas nel 2006 agli "amici Ukraini " , di certo non può essere un esempio di Cristianità ( considerando anche i suoi passati nell FSB) .

  10. #10
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    In Ukraina più che colpo di Stato , parlerei di battaglia per la lbertà , cercando di ottenere un autodeterminazione che fino a qualche mese fa , sembrava impossibile (vista la totale sottomissione alla Russia) ....
    Il paese di cui il leader fa imprigionare gli oppositori ( vedasi il caso di Mikhail Khodorkovski) , rendendosi protagonista dei bombardamenti ai danni della Georgia , tagliando il Gas nel 2006 agli "amici Ukraini " , di certo non può essere un esempio di Cristianità ( considerando anche i suoi passati nell FSB) .
    Si comporta esattamente come un qualsiasi capo di Stato che fa gli interessi della sua nazione. O forse credi alla favola della Russia brutta e cattiva e dell' Ue/USA portatori di libertà e democrazia? Anche perchè voglio dire, i bombardamenti in Libia non li ha fatti la Russia, nè la guerra in Siria che anzi è stata evitata proprio grazie a Putin.

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