Uno studio particolarmente interessante, sul tema dell'omoparentalità, è stato quello di Mark Regnerus, professore associato di sociologia dell'università del Texas. Esso, in particolare:
a) Si basa sul più ampio campione mai preso in considerazione per ricerche di questo genere. Duemila unità contro le trenta di alcuni studi APA.
b) La casualità del campione stesso, che è stato ottenuto, appunto, casualmente, su base nazionale USA. Al contrario in molti studi precedenti, i soggetti analizzati si erano proposti volontariamente, od erano addirittura stati stati reclutati all'interno di associazioni LGBT
c) Il fatto di esaminare i figli ormai cresciuti di differenti tipi di famiglie.
d) Il fatto di confrontare ampi campioni di diversi tipi di famiglie riguardo a differenti aspetti.
Questo studioso, ovviamente, è stato insultato, minacciato, calunniato. Addirittura è stato accusato di aver falsificato i dati e d'aver fatto volutamente malascienza. Tuttavia, l'università del Texas ha concluso che non ci siano neanche i presupposti per iniziare un'indagine interna, essendo la correttezza dei dati comprovata.
Una critica rivolta riguardo l'interpretazione di questo studio, è che esso non riguarda figli di coppie omosessuali nati o adottati all'interno delle stesse, rimaste poi stabili. Il disagio empiricamente riscontrato in tali soggetti, sarebbe dovuto alla dissoluzione familiare e non all'omoparentalità.
Tuttavia, ci si dimentica di dire che il campione randomizzato esaminato comprende adulti (18-39 anni) statunitensi così ripartiti per tipo di famiglia di origine: vissuti in famiglia biologica intatta (N = 919), con una madre lesbica (163), un padre gay (73), adottati (101), genitori divorziati dopo i 18 anni del soggetto (116), famiglia divorziata e ricostituita con un nuovo partner (394), genitore single (816), orfani (406).
Questi sono i risultati dello studio che confrontano tutti questi gruppi:
http://it.cathopedia.org/wiki/File:Regnerus_2012.jpg
Essendo evidente come lo stato di salute mentale dei figli di genitori con comportamenti omosessuali sia per certi versi peggiore di quello di orfani, figli di genitore single, adottati e figli di divorziati, questa obiezione diventa inconsistente, e serve solo a mostrare come in realtà, lo stesso comportamento omosessuale di un genitore, comporti danni al benessere mentale dei figli.
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