Lo Staff del Forum dichiara la propria fedeltà al Magistero. Se, per qualche svista o disattenzione, dovessimo incorrere in qualche errore o inesattezza, accettiamo fin da ora, con filiale ubbidienza, quanto la Santa Chiesa giudica e insegna. Le affermazioni dei singoli forumisti non rappresentano in alcun modo la posizione del forum, e quindi dello Staff, che ospita tutti gli interventi non esplicitamente contrari al Regolamento di CR (dalla Magna Charta). O Maria concepita senza peccato prega per noi che ricorriamo a Te.
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Discussione: Cronache della Diocesi di Mazara del Vallo - 2015

  1. #21
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    [LA VISITA PASTORALE] «Malattia e vecchiaia non sono segno di maledizione»

    [LA RIFLESSIONE] Nella Visita pastorale anche i malati: «Malattia e vecchiaia non sono segno di maledizione»


    «Le giornate della Visita sono intense e ricche di incontri e di emozioni; i volti si rispecchiano e si illuminano nei diversi momenti e ambienti. Ma il coinvolgimento indotto dalla visita agli anziani e agli ammalati è singolare». Così il Vescovo scrive al termine della Visita a Poggioreale.


    «Se prima di iniziare ti prende una certa apprensione dovuta al fatto che non sei sicuro di come gestire l’incontro, quando ti trovi davanti al tuo interlocutore ti lasci guidare dal cuore e i gesti e le parole sgorgano naturali e spontanee. È l’altro, infatti, a gestire il dialogo e a portarti là dove vuole essere condotto, suggerendoti le parole giuste. Alla fine – è ancora il Vescovo – ti prende un certo imbarazzo, come se il fratello o la sorella che pensavi di sostenere e confortare, abbia, al contrario, rinvigorito la tua fede, facendoti capire che la malattia e la vecchiaia non sono segni di maledizione, ma luoghi nei quali puoi trovare pace e donare serenità».



    Maria Salvaggio l’8 novembre compie 102 anni. È una nonnina che vive a Poggioreale e che il Vescovo è andato a trovare, così come altri anziani e ammalati. «Questo momento è di gioia immensa – ha raccontato emozionata la figlia Caterina – avere a casa il Pastore della nostra Chiesa che viene a trovare mia mamma». Con Maria Salvaggio ad accogliere il Vescovo c’erano anche i figli Anna, Vittorio e la stessa Caterina. E poi le ministranti Rosa Cappadoro ed Enza Gucciardi.



    ALCUNE FOTO DELLE VISITE DEL VESCOVO AI MALATI E ANZIANI DI POGGIOREALE



    FONTE: [LA RIFLESSIONE] Nella Visita pastorale anche i malati: «Malattia e vecchiaia non sono segno di maledizione»
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  2. #22
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    [LA VISITA PASTORALE] Il paese di Salaparuta attende il Pastore

    [LA VISITA PASTORALE] Il paese di Salaparuta attende il Pastore: domani l’accoglienza a scuola coi bambini


    Saputa la notizia-evento della Visita pastorale del nostro Vescovo, programmata per i giorni 23, 24, 25 ottobre 2015, la comunità di Salaparuta ha provato grande gioia e si è subito preoccupata dell’accoglienza per esprimerla. C’è una grande aspettativa da parte di tutti i fedeli, bisognosi di incoraggiamento, sostegno, conforto , affetto e testimonianza di viva fede. Ci si augura che l’evento possa essere da stimolo per coloro che sono lontani e soprattutto per i giovani che con nuovo slancio possano riprendere il cammino di fede abbandonato dopo la Cresima.




    Gli ammalati e gli anziani ospiti della casa-albergo “San Giuseppe” sono ansiosi di incontrare il Pastore per ricevere conforto e sollievo. I gruppi parrocchiali (suore Cappuccine dell’Immacolata di Lourds, catechiste, O.F.S, comitato di S. Giuseppe, di Pasqua, del SS. Sacramento, della Madonna del Piranio, di Fatima), in rappresentanza della comunità, coadiuvati dal parroco don Giancarlo Tumbarello, si sono subito attivati per programmare i vari momenti d’incontro.




    Alcuni si prodigano per la sistemazione dell’area antistante la chiesa e i locali parrocchiali; altri preparano i momenti di convivialità e condivisione. Il coro parrocchiale, diretto da don Giancarlo, prepara i canti per animare la liturgia eucaristica. Anche la scuola , come agenzia educativa, è coinvolta nella preparazione dell’incontro col Vescovo. I ragazzi stanno preparando, con grande entusiasmo, cartelloni illustrati, bandierine di benvenuto e domande da rivolgere al Vescovo. Ogni giorno, al termine della messa, i fedeli pregano con la preghiera scritta dal Vescovo in occasione della sua Visita. Affidiamo alla Ss. Trinità e ai protettori del paese, Madonna del Piranio e San Giuseppe, la buona riuscita di questo evento storico per la parrocchia.

    Nenè D’Angelo

    VEDI QUI IL CALENDARIO DELLA VISITA PASTORALE A SALAPARUTA


    FONTE: [LA VISITA PASTORALE] Il paese di Salaparuta attende il Pastore: domani l’accoglienza a scuola coi bambini
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  3. #23
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    [LA VISITA PASTORALE] «Caro Vescovo…confidiamo nel tuo conforto»

    [LA LETTERA] Visita pastorale a Salaparuta, il sindaco Saitta: «Caro Vescovo…confidiamo nel tuo conforto»

    Carissimo Pastore, siamo lieti di accoglierti in seno alla nostra piccola comunità paesana che in passato ha avuto modo di fare esperienza dell’esserti figlia poiché, da buon padre, hai preso a cuore le problematiche che ci attanagliavano e, conducendoci per mano, non solo ci hai aiutato, ma ci hai anche donato don Giancarlo. Nonostante le dimensioni, la nostre realtà ha bisogno di aprirsi, confrontarsi ed incamminarsi su percorsi che la rendano maggiormente coesa e, dal punto di vista dei valori orientata con decisione e fermezza verso l’operosità e la Carità, affinché quest’ultima non resti ”lettera morta” ma arrivi nelle case di ognuno di noi.



    Perché ciò accada ci aspettiamo un tuo contributo fatto di entusiasmo verso le proposte che con te siamo pronti a condividere e concretezza nel raggiungere le mete desiderate. Oggi al centro del nostro pensiero si collocano quelle fasce che costituiscono la vita stessa della nostra comunità: bambini, giovani e anziani. Speriamo vivamente che questa tua visita tanto desiderata e attesa vada al di là di ogni formalismo per trasformarsi in Pane Vivo, quello stesso Pane che Gesù dispensò alle folle affamate.


    Si, abbiamo bisogno, ora come allora, di fare esperienza dell’amore di Dio che, attraverso i suoi, si diffonde e fa germogliare il terreno dei nostri cuori. Per i nostri bambini, le famiglie oggi tanto provate, i giovani spesso senza punti di riferimento che, concretamente, li indirizzino al Bene e gli anziani, noi auspichiamo che quest’incontro segni l’inizio di un percorso che porti alla creazione di una rete di relazioni attraverso cui sperimentare la tua vicinanza con il susseguirsi di iniziative che ci aiutino a uscire dall’isolamento, dandoci al contempo l’opportunità di vivere gli eventi della Diocesi e di crescere sviluppando i carismi insiti in ogni persona.


    E’ il desiderio di raccordarci con la nostra Diocesi che ci spinge a creare un gruppo attraverso cui raccogliere e lanciare proposte. Sicuri che prenderai a cuore il nostro appello dettato da esigenze semplici e concrete, ti preghiamo di venire a visitarci più spesso. Ti abbracciamo. Salaparuta tutta.

    Michele Saitta
    , sindaco di Salaparuta per Condividere

    FONTE: [LA LETTERA] Visita pastorale a Salaparuta, il sindaco Saitta: «Caro Vescovo…confidiamo nel tuo conforto»
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  4. #24
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    [L'INTERVISTA] «In Sicilia? Tempi di viaggio da migliorare»

    [L’INTERVISTA] Pochi investimenti per la sicurezza stradale, Sticchi (ACI): «In Sicilia? Tempi di viaggio da migliorare»


    Angelo Sticchi Damiani dal marzo 2012 è presidente dell’Automobile Club Italia. È stato già presidente dell’Ac di Lecce e ha ricoperto anche l’incarico di vice presidente Fia per lo sport e componente dell’Eurobord Fia. È stato presidente della Csai (Commissione Sportiva Automobilistica Italiana) dal 2009 al 2013 e componente supplente del Consiglio mondiale dello sport della Fia.Presidente Sticchi Damiani, la Sicilia sta vivendo un momento davvero difficile per quanto riguarda la viabilità. Un’isola spaccata in due e le condizioni delle arterie secondarie in condizioni poco meno che sufficienti….«Anas per la Sicilia ha preso un impegno serio. E l’ha fatto proprio per bocca del suo presidente Gianni Vittorio Armani, insieme al ministro Delrio, qualche settimana fa al Senato. Per ripristinare l’autostrada Palermo-Catania sarà realizzata una campata di 160 metri proprio per superare la frana. Indubbiamente c’erano dei problemi antichi legati proprio a quel terreno franoso e si pensava che non peggiorasse. E, invece, è accaduto. Oltre la viabilità a grande circolazione, rimane il problema di strade statali e provinciali. Pare che da parte di Anas ci sia la volontà di ridare “normalità” alla circolazione. Speriamo bene».

    Un tratto di strada provinciale in Sicilia.


    Quanto è importante la sicurezza?
    «Da parte degli automobilisti c’è sempre una maggiore aspettativa di sicurezza. Sono diventati, giustamente, più esigenti ma questo, però, non significa volere autostrade a 4 corsie. Significa, soprattutto in Sicilia, avere una viabilità minore che sia in condizioni di essere usata in condizioni di sicurezza. Ma si registra che così non è».

    Il presidente dell’Automobile Club, Angelo Sticchi Damiani.


    Per sicurezza in Italia quanto si investe?
    «Si investe poco, purtroppo non c’è una cultura in questo senso. Basta il dato sulle barriere di sicurezza. La normativa in tal senso è molto seria e garantista. A oggi, ad esempio, vere barriere a norma sono nel 30% della viabilità minore. Basterebbe investire in tal senso per fare già un grosso salto di qualità».Da Siracusa a Trapani si impiegano quattro ore e questo testimonia che in Sicilia non siamo messi così bene. Cosa direbbe al Presidente della Regione?«La Sicilia, per la sua bellezza, sicuramente merita anche questi sacrifici, per potersela godere al meglio. Ma sarebbe auspicabile muoversi in sicurezza e in tempi certamente più accettabili di quelli che si impiegano oggi per percorrere 300 chilometri».

    Max Firreri per Condividere

    FONTE: [L’INTERVISTA] Pochi investimenti per la sicurezza stradale, Sticchi (ACI): «In Sicilia? Tempi di viaggio da migliorare»
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  5. #25
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    [IL PROGETTO] “Rifugiato a casa mia”

    [IL PROGETTO] “Rifugiato a casa mia”, al progetto nazionale aderisce la Caritas diocesana e la Fondazione San Vito Onlus


    La Caritas diocesana di Mazara del Vallo aderisce al progetto di Caritas Italiana “Rifugiato a casa mia”
    con il quale, rispondendo all’appello di Papa Francesco, si intende offrire un’accoglienza in grado di restituire dignità e fiducia ai rifugiati e ai profughi che arrivano nel nostro paese, facendoci prossimi dei più piccoli e abbandonati. Il progetto, che vuole promuovere una testimonianza viva di solidarietà della comunità cristiana, consiste nell’accoglienza di rifugiati e richiedenti la protezione internazionale all’interno di famiglie o in strutture parrocchiali con un continuo tutoraggio e accompagnamento della Caritas diocesana e della Fondazione San Vito Onlus.



    Saranno i due enti a occuparsi anche della selezione dei beneficiari e delle famiglie, e seguiranno tutto il percorso di accoglienza. «Ogni famiglia o parrocchia aderente all’iniziativa ospiterà per un periodo di sei mesi, persone singole o famiglie – spiega Girolamo Parrino, direttore della Caritas diocesana – garantendo un’accoglienza dignitosa e aiutando queste persone nell’inserimento sociale nel nostro territorio. L’accoglienza è rivolta a coloro che sono arrivati in Italia già da tempo e che vogliono rimanere per inserirsi nel nostro territorio». Informazioni si possono richiedere entro il 15 novembre ai recapiti: 0923908286 oppure 3316380931.

    LEGGI QUI IL VADEMECUM DELLA CEI PER L’ACCOGLIENZA


    FONTE: [IL PROGETTO] “Rifugiato a casa mia”, al progetto nazionale aderisce la Caritas diocesana e la Fondazione San Vito Onlus
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  6. #26
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    [LA GIORNATA] Giornata diocesana della famiglia

    [LA GIORNATA] Giornata diocesana della famiglia: Rossana Carmagnani relazionerà su “Famiglie in gioco”

    Il valore della famiglia, delle relazioni tra genitori e figli. Un’analisi che tratterà tutti gli aspetti del nucleo familiare, oggi tanto messo in discussione. Per la Giornata diocesana della famiglia, la Commissione diocesana per la pastorale della famiglia ha organizzato domenica 8 novembre, dalle 9,30, presso il Santuario Madonna del Paradiso (via padre Giacomo Cusmano) a Mazara del Vallo, una giornata di studi su “Famiglie in gioco”. Dopo l’accoglienza sarà celebrata la santa messa. Alle 11 relazione di Rossana Carmagnani, psicologa. Alle 13,30 pranzo porta teco. Alle 15 laboratorio genitori-figli.



    Rossana Carmagnani è docente di storia e filosofia. Ha svolto per circa vent’anni la sua attività di docente, nel corso della quale si è dedicata a studi di metafisica, neoteologia, antropologia, etica e filosofia politica, pubblicando saggi sul pensiero di NIetzche, Maritainori e Sturzo.



    Impegnatasi contestualmente in sperimentazioni di psicodidattica e didattica avanzata, si è progressivamente dedicata alla formazione permanente dapprima nel campo della scuola sia di stato sia libera (seminari e laboratori per docenti e genitori, incontri di educazione all’affettività e all’orientamento per alunni della scuola secondaria di 2° grado) e successivamente in contesti professionali diversificati non solo in Italia (Torino, Genova, Milano, Modena, Roma, Napoli, Palermo, Messina, Catania, Regalbuto, Nicosia, Ceturipe, Leonforte), ma anche in Brasile (Tereseina do Piauì), in Polonia (Cracovia), in Albania (Scutari).

    FONTE: [LA GIORNATA] Giornata diocesana della famiglia: Rossana Carmagnani relazionerà su “Famiglie in gioco”
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  7. #27
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    [L’INTERVENTO] «Caro Vescovo, è necessario trovare una soluzione urgente…»

    [L’INTERVENTO] La crisi e la fuga dei giovani dalla Sicilia: «Caro Vescovo, è necessario trovare una soluzione urgente…»

    La scuola per noi ragazzi è importante. Magari a volte la disprezziamo, troppi compiti, sveglia presto la mattina e verifiche scritte e orali quasi ci opprimono. Ma queste sono solo parti di un insieme più ampio, a scuola lo studente si sente a casa, è luogo di aggregazione dove si producono sogni. Nell’educazione scolastica si creano le nuove aspettative del futuro , perciò non è difficile pensare che questa sia una parte fondamentale della nostra vita . Di recente il numero uno dell’apple Tim Cook ha enunciato il discorso di apertura del anno accademico dell’Università Bocconi: «Le idee cambiano il mondo, fate sentire la vostra voce» , quale luogo migliore di fioritura delle idee della scuola? La libertà intellettuale viene creata in questo posto, che diventa un misto tra sapere e stare bene insieme agli altri, un luogo magico.




    Ma, purtroppo, a scuola si insidiano alcuni mali, primo fra tutti la piaga del bullismo. Si tratta di un fenomeno di pura violenza gratuita, e soprattutto non fisica ma psicologica contro il ragazzo o la ragazza più debole giudicati dalla massa conforme e di certo non molto erudita degli studenti più saputelli , è assurdo come nel luogo più pure della conoscenza si verifichino questi avvenimenti . La scuola per noi è un punto fisso dove gira il nostro mondo, pensate passare così tanto tempo dei propri anni in un luogo che ti giudica in un luogo che odi e che ti fa soffrire, pensate che significa avere paura di andare a scuola ogni mattina, e non per l’interrogazione della prof, ma per superare quel calvario che spesso dura anni, dove non c’è spazio per te , dove vieni oppresso. Io penso che le nuove prospettive della scuola, non solo in Italia , debbano dare spazio alla risoluzione di questo grave problema. «Rispetta il prossimo e aiuta i più deboli» , la Chiesa in tal senso ci da alcuni insegnamenti che devono essere cardini nella nostra vita, perciò l’occasione della visita pastorale è da accogliere a pieno.




    Però , spesso, nei secoli è proprio la Chiesa che giudica il prossimo, quella parte della Chiesa che tenta di dare un modello di vita conforme, che non guarda le altre parte ed è inflessibile, perché non attuare cambiamenti in questo senso? Noi ragazzi e studenti sentiamo a volte lontana quest’istituzione proprio perché non siamo in grado di riconoscerci in essa , ed essa continua nella sua posizione quasi di distacco, perciò in tal senso la visita pastorale é un’ occasione di confronto da non perdere. La nostra è una terra difficile, dove la vera sfida è rimanere e non andarsene, una terra che ami fino in fondo ma che odi perché non da l’opportunità di esprimerti, ti incanta ma ti opprime, è aspra, è bella. La fuga di noi giovani, è un problema fondamentale, quasi senza soluzione, a tal proposito la Chiesa si ritrova con un problema fondamentale in Sicilia, svuotata di giovani la speranza viene meno e le nuove proposte per il futuro sono vane in un territorio così. Perciò la soluzione da trovare è urgente.




    Uno dei fenomeni che vede come a protagonista la nostra Sicilia negli ultimi anni è l’immigrazione. Lo scontro tra culture di diverso tipo é inevitabile, i problemi che ne discernono sono tanti. In relazione alla cristianità , aiutare chi è in difficoltà è una prerogativa importante. In Italia si sta sviluppando un movimento, coadiuvato da diverse correnti politiche ,di rifiuto verso lo straniero, l’italiano medio pensa ed è convinto che chi viene da fuori arriva per rubare il lavoro. Difficilmente si pensa alle difficoltà che gli immigrati affrontano nei propri paesi, mettendo a rischio la loro vita fuggono con cuore addolorato e con una sola speranza, quella di un futuro migliore, che spesso viene delusa nella segregazione dei centri di accoglienza e nell’attesa di una burocrazia che somiglia molto ad una matassa. La Chiesa in questo momento è vicina a queste persone, è importante trasmettere alla comunitá una apertura mentale forte, dopo lo scontro tra le culture dovrebbe avvenire una sintesi di esse. In questo giorno importante gli argomenti da trattare sono molti, viviamo in mondo globale e fermarsi ai propri confini è impossibile. La ringraziamo di essere qui oggi con noi, le porte dei nostri cuori di adolescenti saranno sempre aperti per chi viene nel nome della pace, dell’apertura mentale, dell’abbraccio cristiano, dell’accoglienza delle diversità e dell’amore verso il prossimo.

    Alessandro Nocera

    FONTE: [L’INTERVENTO] La crisi e la fuga dei giovani dalla Sicilia: «Caro Vescovo, è necessario trovare una soluzione urgente…»
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  8. #28
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    [L’INTERVISTA] «E’ un errore identificare l’Islam con quegli attentati»

    [L’INTERVISTA] Strage di Parigi, Carmine di Sante: «E’ un errore identificare l’Islam con quegli attentati» – IL VIDEO


    Il professor Carmine Di Sante è stato ospite giovedì 19 novembre della Diocesi di Mazara del Vallo, per presentare il libro dell’Esodo. Chi è Carmine di Sante? Ha studiato teologia presso l’Istituto Teologico di Assisi, si è specializzato in Scienze Liturgiche al Pontificio di Sant’Anselmo di Roma e si è laureato in Psicologia all’Università “La Sapienza” di Roma. Ha insegnato all’Istituto Teologico di Assisi e ha lavorato come teologo dal 1980 al 2000 al SIDIC (Service International de Documentation Judéo-Chrétienne) di Roma, un centro fondato dopo il Concilio Vaticano II per promuovere l’applicazione della Dichiarazione conciliare Nostra Aetate 4 e per favorire il dialogo ebraico-cristiano. Autore di numerosi saggi, con San Paolo ha pubblicato Lo straniero e la Bibbia. Verso una fraternità universale (2011), scritto insieme a Federico Giuntoli, e Lo straniero nella Bibbia. Ospitalità e dono (2012). La passione di Gesù (2013). Dio e i suoi volti (2014). Quest’ultimo è proprio dedicato allo studio del racconto esodico.

    VEDI LA VIDEO-INTERVISTA




    FONTE: [L’INTERVISTA] Strage di Parigi, Carmine di Sante: «E’ un errore identificare l’Islam con quegli attentati» – IL VIDEO
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  9. #29
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    [LA NOMINA] Nasce il Centro diocesano delle Confraternite laicali

    [LA NOMINA] Confraternite laicali, nasce il Centro diocesano: Arianna Marino nominata delegato vescovile


    È stato costituito in Diocesi il Centro delle confraternite laicali
    . A volerlo è stato il Vescovo che ha nominato Arianna Marino (nella foto), delegato vescovile per cinque anni, sino al 2020. La Marino è attualmente priore della Confraternita “Maria Ss. Addolorata” di Marsala. Ad affiancarla, come assistente diocesano, sarà don Pietro Caradonna. Attualmente don Caradonna è parroco della parrocchia Madonna della Sapienza a Marsala. La Marino succede a don Mariano Narciso, in un organismo di nuova costituzione nella Diocesi. Il Centro diocesano si doterà, così come le Confraternite, anche di uno Statuto proprio, in conformità alla normativa concernente le associazioni dei fedeli.



    FONTE:
    [LA NOMINA] Confraternite laicali, nasce il Centro diocesano: Arianna Marino nominata delegato vescovile
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  10. #30
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    [LA STORIA] Graziella Saladino, sulla sedia a rotelle da quasi 30 anni

    [LA STORIA] Graziella Saladino, sulla sedia a rotelle da quasi 30 anni: «Nell’amore di Gesù la forza di andare avanti»

    Tutto successe nei primi anni ’90, con quella telefonata della ministrante Maria Cascio: «Graziella, posso venire a casa per la comunione?». Accadde tutto quel giorno, in pochissimi minuti. Una luce fortissima, quasi accecante e un sussulto di felicità. «Capii subito che era Gesù e, da quel giorno, non ho perso più la speranza». Graziella Saladino, 53 anni, di Partanna, un passato di pochi anni da maestra, vive sulla sedia a rotelle da quasi 30 anni. La distrofia spinale tipo 3, anno dopo anno, l’ha resa sempre più debole. «Quando non riuscii più a stare in piedi, percorrevo alcuni tratti di casa mia camminando sulle ginocchia e con le mani, non volevo accettare la sedia a rotelle – racconta – poi la scelta obbligata dell’ausilio». La storia di Graziella Saladino potrebbe sembrare una “normale” testimonianza. Una come tante. Eppure il suo racconto è impregnato di emozioni. Un faro luminoso di forza che vogliamo raccontare perché carico di speranza e di voglia di vita.



    «La malattia non prende solo me – spiega – ma anche le persone che mi stanno vicine, che si sacrificano e in silenzio cercano di andare avanti con la grazia del Signore». Una famiglia unita quella di Graziella, che oggi vive col fratello Carlo e la sorella Enza e, intorno a loro, i nipoti. Quando ha capito che la malattia stava prendendo il sopravvento sul suo corpo, non si è lasciata andare. E, proprio quell’incontro con Gesù nell’Eucaristia portata a casa, ha cambiato la sua vita. «Forse, per alcuni, la mia vita è senza senso, perché non faccio una vita “normale”; ma non è così, perché la mia vita oggi è piena dell’amore di Dio e di Gesù, che i miei sensi corpo e anima non possono essere scissi l’uno dall’altro, perché questo amore mi permette di mantenere vivi i miei sensi e l’intelletto ». E’ nell’amore di Gesù che lei ha “ritrovato” la forza: «Affrontare la vita con questa malattia non è facile – dice Graziella – per- ché con il passare degli anni ti porta a un diffuso indebolimento dei muscoli e quindi del corpo e così come io e tanti altri siamo costretti a dipendere dalla forza delle braccia di altre persone». In questi anni la sua vita è stata piena di affetto e d’impegno ma, come in ogni persona, non sono mancati i momenti di sconforto: «Li ho superati sapendo di avere a fianco Gesù» dice Graziella. Ha scelto la via della fraterna collaborazione, dell’impegno per la Chiesa.




    Ecco perché da più di quindici anni è catechista presso la parrocchia Santa Lucia, quella che dista da casa sua poco meno di 200 metri. Quest’anno ha una classe di 36 ragazzi. E’ così numerosa ma non la preoccupa. «Qualcuno di loro mi ha chiesto: sei contenta di stare sulla sedia a rotelle? Ho raccontato la mia storia, con semplicità ma soprattutto facendo trasparire la forza di Gesù che mi sostiene» racconta Graziella. I bambini oggi le dimostrano affetto sincero e genuino. «La mia storia personale e di chi mi circonda è vincente – dice – perché l’amore di Dio la rende tale. Ecco dove io trovo la forza per non arrendermi, ma mi sforzo di vivere, nonostante gli impedimenti che spesso si trovano nel quieto vivere. A tutti coloro che spesso non mi capiscono, voglio dire che il segreto a non arrendersi mai è Gesù, perché finché c’è vita c’è speranza, e la mia speranza è proprio Lui, mio dolce e unico amore».

    Max Firreri per Condividere

    FONTE: [LA STORIA] Graziella Saladino, sulla sedia a rotelle da quasi 30 anni: «Nell’amore di Gesù la forza di andare avanti»
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