Lo Staff del Forum dichiara la propria fedeltà al Magistero. Se, per qualche svista o disattenzione, dovessimo incorrere in qualche errore o inesattezza, accettiamo fin da ora, con filiale ubbidienza, quanto la Santa Chiesa giudica e insegna. Le affermazioni dei singoli forumisti non rappresentano in alcun modo la posizione del forum, e quindi dello Staff, che ospita tutti gli interventi non esplicitamente contrari al Regolamento di CR (dalla Magna Charta). O Maria concepita senza peccato prega per noi che ricorriamo a Te.
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Discussione: Cronache della Diocesi di Mazara del Vallo - 2015

  1. #1
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    Cronache della Diocesi di Mazara del Vallo - 2015

    CRONACHE
    DELLA DIOCESI DI MAZARA DEL VALLO


    (https://it.wikipedia.org/wiki/Diocesi_di_Mazara_del_Vallo)

    ANNO 2015

  2. #2
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    Post La diocesi di Mazara del Vallo

    Territorio

    Il territorio della diocesi di Mazara abbraccia 13 comuni della provincia
    di Trapani: Mazara del Vallo, Marsala, Petrosino, Campobello di Mazara, Castelvetrano, Salemi, Vita, Partanna, Santa Ninfa, Gibellina, Salaparuta, Poggioreale e Pantelleria, con una popolazione nel complesso di oltre 250.000 abitanti. Sede vescovile è la città di Mazara del Vallo, dove si trova la cattedrale del Santissimo Salvatore.
    Il territorio si estende su 1.374 km² ed è suddiviso in 63 parrocchie, raggruppate in 5 foranie (Mazara del Vallo, Marsala, Castelvetrano, Partanna e Salemi) e una zona pastorale (Pantelleria).


    Forania di Mazara del Vallo:Parrocchia Basilica Cattedrale "SS. Salvatore", Parrocchia "Maria S.S. del Paradiso", Parrocchia "Cristo Re", Parrocchia "San Pietro", Parrocchia "Sacro Cuore in Santa Maria di Gesù", Parrocchia "Santa Rosalia", Parrocchia "Santa Gemma Galgani", Parrocchia "San Giuseppe" (Costiera), Parrocchia "San Lorenzo", Parrocchia "Sant'Antonio di Padova".

    Forania di Marsala:
    Parrocchia matrice "San Tommaso da Canterbury", Parrocchia "San Matteo evangelista", Parrocchia "Sant'Anna", Parrocchia "Maria S.S. Ausiliatrice", Unità pastorale parrocchia "San Francesco da Paola e Maria S.S. Madre della Chiesa", Parrocchia "Madonna della Sapienza", Unità pastorale parrocchia "San Francesco da Paola e Maria S.S. della Cava", Parrocchia "Maria S.S. Bambina", Parrocchia "Maria S.S. Addolorata", Parrocchia "Maria S.S. delle Grazie al Puleo", Unità pastorale parrocchia"S.S. Filippo e Giacomo e S.S. Trinità", Parrocchia "Maria S.S. Addolorata (2)", Parrocchia "San Leonardo abate", Parrocchia "Maria S.S. del Rosario", Parrocchia "Maria S.S. Immacolata", Parrocchia "San Giovanni Maria Vianney", Parrocchia matrice (PETROSINO) "Maria S.S. delle Grazie".

    Forania di Castelvetrano:Unità pastorale: Matrice "Maria Assunta", Parrocchia "San Giovanni Battista e San Bartolomeo", Parrocchia "San Francesco da Paola", Unità pastorale: Parrocchia "Maria S.S. Annunziata e Maria S.S. della Salute", Parrocchia "Sacro Cuore di Maria", Parrocchia "Sacra Famiglia", Parrocchia "Santa Lucia". CAMPOBELLO DI MAZARA:Parrocchia matrice "Santa Maria al Presepe", Parrocchia "San Giovanni Battista", Parrocchia "Maria S.S. di Fatima", Parrocchia "Maria S.S. Immacolata", Parrocchia "Maria Assunta - Stella del mare".

    Forania di Partanna:
    Unità pastorale parrocchia matrice "Trasfigurazione di Nostro Signore Gesù Cristo e San Nicolò da Tolentino", Parrocchia "Santa Lucia vergine e martire". POGGIOREALE:Parrocchia matrice "Maria S.S. Immacolata". SALAPARUTA:Parrocchia matrice "Santa Caterina vergine e martire". SANTA NINFA:Parrocchia matrice "Santa Ninfa".

    Forania di Salemi:
    Unità pastorale parrocchia matrice "San Nicolò di Bari e Maria S.S. della Misericordia", Parrocchia "San Francesco da Paola", Parrocchia "Maria S.S. della Confusione", Parrocchia "Maria S.S. di Trapani", Parrocchia "Maria S.S. del Paradiso". GIBELLINA:Parrocchia matrice "San Nicola di Bari". VITA:Parrocchia matrice "San Vito", Parrocchia "Maria S.S. del Rosario di Tagliavia".

    Zona pastorale di Pantelleria:
    Parrocchia matrice "S.S. Salvatore", Parrocchia "San Francesco d'Assisi", Parrocchia "San Gaetano da Thiene".


    Storia

    La diocesi di Mazara del Vallo, una delle più antiche della Sicilia, fu eretta nel 1093 dai Normanni e precisamente dal "gran conte" Ruggero d'Altavilla, che aveva conquistato la città nel 1072. Essa è l'erede dell'antica diocesi di Lilibeo. Inizialmente molto vasta, si estendeva dalla foce del Belice sin nelle vicinanze della città di Palermo, comprendendo quindi l'attuale provincia di Trapani e parte di quella del capoluogo. Il primo vescovo ad essere nominato fu Stefano Ferro di Rouen (1093-1142), parente del conte Ruggero, benedettino proveniente dall'abbazia di Sant'Eufemia in Calabria e fautore dell'insediamento di parecchi conventi benedettini (femminili e maschili) nel territorio. Papa Pasquale II approvò l'erezione della diocesi con una bolla del 15 ottobre 1100. Fin dall'inizio la diocesi divenne suffraganea dell'arcidiocesi di Palermo.
    Nel 1584 il vescovo Bernardo Gascó istituì il seminario diocesano.
    Tra il 1690 ed il 1694 fu ricostruita l'antica cattedrale normanna, ristrutturata nel 1970 a seguito del terremoto del 1968.
    Nel 1797 davanti al vescovo, al clero e a una grande folla di fedeli l'immagine raffigurante la Madonna del Paradiso fu vista abbassare ripetutamente gli occhi. Ne seguì un regolare processo canonico, al termine del quale l'effigie fu incoronata nel 1803.
    Nel maggio del 1844, in occasione del riordino delle Chiese siciliane, Mazara cedette la parte settentrionale della diocesi a vantaggio dell'erezione della diocesi di Trapani; inoltre cedette alcuni comuni all'arcidiocesi di Monreale.
    Un'ulteriore cessione territoriale avvenne il 24 settembre 1950, quando furono trasferiti alla diocesi di Trapani i comuni di Alcamo, Castellammare del Golfo e Calatafimi, mentre l'isola di Pantelleria tornò a far parte della diocesi di Mazara.
    La diocesi ha festeggiato, nel 1993, il nono centenario della sua fondazione, in occasione del quale fu visitata da papa Giovanni Paolo II: in ricordo dell'avvenimento il vescovo Emanuele Catarinicchia fece collocare nello spazio antistante la cattedrale una colonna dell'antica cattedrale normanna, con iscrizione alla base.




    Cronotassi dei vescovi


    Stefano Ferro di Rouen, O.S.B. †

    Umberto o Oberto †
    Tustino †
    Matteo †
    Lorenzo †
    Anonimo †
    Anonimo †
    Pietro †

    Anonimo †
    Anonimo †
    Giuliano †
    Giovanni †
    Benvenuto †
    Nicolò, O.Cist. †
    Giovanni De Ferro †
    Guglielmo †
    Giovanni †
    Folco †
    Goffredo De Roncioni †
    Pellegrino De Pactis, O.P. †
    Pietro Rogato (o Rauna o Ragona), O.P. †
    Ferrer De Abella, O.P. †
    Ugone da Vich o da Vicenza, O.P. †
    Bernardo †
    Raimondo De Montechateno †
    Guglielmo Monstrio †
    Gregorio, O.S.B. †
    Francesco Di Catania †
    Ruggero Da Piazza, O.F.M. †
    Francesco De Regno, O.F.M. †
    Francesco, O.P. †
    Anastasio †
    Francesco Vitale o De Vitalis †
    Pietro, O.F.M. †

    Giovanni De Rosa †
    Basilio Bessarione †
    Giovanni Burgio †
    Paolo Visconti, O.Carm. †
    Giovanni Montaperto-Chiaromonte †
    Giovanni Castrioto †
    Giovanni Villamarino †
    Agostino De Francisco †
    Girolamo De Francisco †
    Giovanni Omodei †
    Girolamo Termine o De Terminis †
    Giacomo Lomellino Del Campo †
    Juan Beltrán de Guevara †
    Antonio Lombardo †
    Bernardo Gascó †
    Luciano Rosso o De Rubeis †
    Giovanni De Gantes †
    Marco La Cava †
    Sede vacante (1626-1630)
    Francisco Sánchez Villanueva y Vega †
    Giovanni Domenico Spinola †
    Diego Requesens †
    Carlo Impellizzeri †
    Juan Lozano, O.S.A. †
    Giuseppe Cigala, C.R. †
    Sede vacante (1678-1681)
    Carlo Reggio †
    Francesco Maria Graffeo, O.F.M.Conv. †
    Bartolomeo Castelli, C.R. †
    Alessandro Caputo, O.Carm. †
    Giuseppe Stella †
    Girolamo Palermo, C.R. †
    Michele Scavo †
    Ugone Papé di Valdina †
    Orazio Della Torre †
    Sede vacante (1811-1816)
    Emmanuele Custo †
    Sede vacante (1829-1832)

    Luigi Scalabrini †
    Sede vacante (1842-1845)
    Antonio Salomone †
    Carmelo Valenti, C.SS.R. †
    Antonio Maria Saeli, C.SS.R. †
    Gaetano Quattrocchi †
    Nicola Maria Audino †
    Salvatore Ballo Guercio †
    Gioacchino Di Leo †
    Giuseppe Mancuso †
    Costantino Trapani, O.F.M. †
    Emanuele Catarinicchia
    Calogero La Piana, S.D.B.
    Domenico Mogavero (attuale)

    Il vescovo






    Mons. Domenico Mogavero

    Mons. Domenico Mogavero è nato a Castelbuono (Palermo) il 31 marzo 1947. Ha seguito gli studi filosofici e teologici nel Seminario Arcivescovile di Palermo. È stato ordinato presbitero a Palermo il 12 luglio 1970. Ha conseguito il dottorato in diritto canonico presso la Pontificia Università Lateranense nel 1976. È stato professore straordinario di diritto canonico presso la Pontificia Facoltà Teologica di Sicilia «San Giovanni Evangelista» di Palermo dall’anno accademico 1987-1988 all’anno accademico 2000-2001; ma aveva già insegnato nella stessa fin dal 1981, anno della fondazione. È stato cultore di diritto canonico nella Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Palermo. Socio dell’Associazione Canonistica Italiana; componente del Consiglio nazionale dal 1992; vice presidente dal 1997 al 2000; presidente dal settembre del 2000 al settembre 2006. Membro del Gruppo Italiano Docenti di Diritto Canonico. Dall’anno scolastico 1979-1980 all’anno scolastico 1984-1985 ha svolto l’incarico di vice rettore del Seminario arcivescovile di Palermo. Nel 1983 ha fatto parte del gruppo di lavoro, incaricato dalla Conferenza Episcopale Italiana di redigere un regolamento degli studi teologici nel seminari maggiori d’Italia. Dall’anno accademico 1985/86 all’anno accademico 1992/93 ha svolto l’ufficio di vice preside nella Pontificia Facoltà Teologica di Sicilia «San Giovanni Evangelista» di Palermo. Dal giugno 1991 al febbraio 1992 ha fatto parte del gruppo di lavoro istitutito presso la CEI per la redazione di un direttorio sul diaconato permanente. Dal 1993 al 1997 ha esercitato l’ufficio di vicario giudiziale aggiunto presso il Tribunale Ecclesiastico Regionale Siculo, dove dal 1975 al 1992 aveva esercitato l’ufficio di difensore del vincolo. Dal 1994 al 2001 è stato rettore della chiesa Santa Maria della Catena, in Palermo. Nel 1995 è stato componente del gruppo di lavoro presso la Congregazione per il clero per la redazione dell’Instrumentum laboris in vista della Congregazione plenaria sul diaconato permanente, tenuta in Vaticano nel novembre 1995; ai lavori della stessa ha partecipato in qualità di esperto. Nel 1995 è stato nominato dal Card. Camillo Ruini, Presidente della Conferenza Episcopale Italiana, membro del «Comitato della CEI per gli enti e i beni ecclesiastici e per la promozione del sostegno economico alla Chiesa Cattolica». Nel settembre 1997 è stato nominato dal Consiglio Episcopale Permanente della Conferenza Episcopale Italiana condirettore dell’Ufficio Nazionale della CEI per i problemi giuridici. Il 27 dicembre 1997, con decreto del Presidente della Repubblica On. Oscar Luigi Scalfaro, è stato nominato commendatore dell’Ordine Al Merito della Repubblica Italiana. Il 12 giugno 1999, con decreto dell’Arcivescovo Card. Salvatore De Giorgi, è stato nominato canonico del Capitolo Metropolitano della Cattedrale di Palermo. Nel mese di agosto del 1999 è stato nominato cappellano di Sua Santità. Il 15 settembre 1999 dal Card. Salvatore De Giorgi è stato nominato postulatore della causa di beatificazione di Don Giuseppe Puglisi. Nel settembre 1999 dal Consiglio Episcopale Permanente della Conferenza Episcopale Italiana è stato nominato direttore dell’Ufficio nazionale della CEI per i problemi giuridici. Nel maggio 2001 dal Consiglio Episcopale Permanente della Conferenza Episcopale Italiana è stato nominato sottosegretario della medesima CEI. Nel maggio 2006 dal Consiglio Episcopale Permanente della Conferenza Episcopale Italiana è stato nominato sottosegretario della medesima Conferenza per un secondo quinquennio. Nominato Vescovo di Mazara del Vallo il 22 febbraio 2007, ha ricevuto l’Ordinazione episcopale nella Cattedrale di Palermo il 24 marzo 2007 dal Card. Camillo Ruini e ha iniziato il ministero episcopale in Diocesi il 1° aprile 2007, Domenica delle Palme. Da marzo 2007 a settembre 2010 ha svolto l’incarico di Presidente del Consiglio per gli Affari Giuridici della Conferenza Episcopale Italiana. All’interno della Conferenza Episcopale Siciliana è vescovo delegato per le migrazioni. Nel mese di settembre 2010 è stato nominato membro della Commissione episcopale della CEI per le migrazioni.

    Santo della diocesi



    San Vito martire
    (Mazara, III secolo – Lucania, 15 giugno 303)

    San Vito, venerato anche come san Vito martire o san Vito di Lucania (Mazara, III secolo – Lucania, 15 giugno 303), fu un giovane cristiano che subì il martirio per la fede nel 303 ed è venerato come santo da tutte le chiese che ammettono il culto dei santi. La memoria liturgica è da ricordare nei giorni 15 giugno, 20 marzo. Non si hanno dati storicamente accertati sulla sua origine, ma la tradizione lo vuole nato in Sicilia da padre pagano. Secondo una passio del VII secolo il fanciullo siciliano Vito, dopo aver operato già molti miracoli, sarebbe stato fatto arrestare dal preside Valeriano su istigazione del proprio padre. Avrebbe subito torture e sarebbe stato gettato in carcere senza che però avesse rinnegato la propria fede; sarebbe stato liberato miracolosamente da un angelo e si sarebbe recato, insieme al precettore Modesto e alla nutrice Crescenzia, in Lucania per continuare il suo apostolato. Acquistata sempre maggior fama presso il popolo dei fedeli, condotto a Roma, sarebbe stato perfino supplicato dall'imperatore Diocleziano di liberare il figlio dal demonio, ma, ottenuto il miracolo, Diocleziano gli si sarebbe scagliato contro, facendolo imprigionare e uccidere. Un'altra leggenda devozionale lo vede protagonista sempre in Sicilia, a Regalbuto, dove, fermatosi per riposare nel luogo dove ora sorge la chiesa dei cappuccini, avrebbe incontrato dei pastori disperati perché alcuni cani avevano sbranato un bambino; allora il Santo, richiamati i cani, si sarebbe fatto restituire da essi i resti del corpo del bambino a cui avrebbe ridonato la vita. Si dice che dopo il martirio le ossa di San Vito furono gettate nel fiume Sele, ma è molto probabile che sia stato seppellito accanto alla chiesa eburina di San Vito al Sele e questa ipotesi si consolida grazie ai vari ritrovamenti.


    Santuari diocesani

    - Santuario Madonna dell'Alto
    - Santuario Madonna del Paradiso

    Ultima modifica di Faisown; 18-08-2015 alle 14:24
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    [17 AGOSTO] E’ morto padre Diego Renda

    LA SCOMPARSA DI PADRE DIEGO RENDA

    E’ morto la notte scorsa presso l’ospedale “Paolo Borsellino” di Marsala
    , don Diego Renda, 78 anni, cappellano presso il nosocomio marsalese. Don Renda ha svolto per 54 anni il ministero sacerdotale. Padre Renda fu ordinato nel luglio del 1961 e ha guidato diverse parrocchie, tra le quali Maria Santissima delle Grazie al Puleo, dove è stato parroco per oltre 40 anni. Negli ultimi anni svolgeva il ruolo di cappellano presso l’ospedale “Paolo Borsellino”. I funerali saranno celebrati domani – martedì 18 agosto – alle ore 11 presso la parrocchia Maria Santissima delle Grazie al Puleo di Marsala.



    Don Diego Renda durante la santa messa presieduta dal Vescovo per la consueta visita degli ammalati dell’ospedale nel Natale scorso.

    FONTE:
    [LA SCOMPARSA] E’ morto padre Diego Renda: 52 anni di sacerdozio al servizio degli ultimi e degli ammalati
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  4. #4
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    [17 AGOSTO] Festino di San Vito 2015

    FESTINO DI SAN VITO 2015

    Il Festino di San Vito 2015 si caratterizzerà
    per il richiamo storico al ruolo avuto dai Normanni nella riscoperta della figura del giovane Santo Mazarese nell’ambito del processo di ricristianizzazione della Sicilia. La presenza del Gran Conte Ruggero e della nobiltà normanna in una ambientazione scenografica urbana, con i luoghi deputati della festa addobbati con bandiere e gonfaloni riproducenti lo stemma degli Altavilla, esalta il senso della festa di quest’anno in onore del nostro Santo Protettore verso il quale si è sviluppata sin dall’VIII secolo in buona parte dell’Europa tanta devozione.

    Il simulacro di San Vito a bordo del peschereccio “Afrodite”.



    Elemento centrale del Festino, al di là delle cerimonie religiose, è il corteo urbano che viene aperto dal gruppo storico del “Tataratà” di Casteltermini che, come è noto, propone il combattimento fra Cristiani e Saraceni fino al trionfo della Santa Croce, e ancora, dai pellegrini medievali della via Francigena. Ma anche del gruppo di tamburi storici “ I Tamburi di Plutia”. Quest’ultima formazione annuncia l’incedere del Granconte Ruggero e del suo seguito (i figuranti provengono in buona parte dal Palio dei Normanni di Piazza Armerina). La sezione storica del corteo si conclude con il richiamo alla proclamazione di San Vito Patrono di Mazara del Vallo alla presenza dei Giurati della città e del Vescovo La Cava.



    Al fine di valorizzare al meglio la parte storica, la seconda sezione del corteo è caratterizzata da una sintesi del tradizionale corteo a quadri viventi , anche se viene dato il giusto rilievo ai carri, in particolare quello della famiglia di Vito, Modesto e Crescenza in fuga e della reggia di Diocleziano. Davanti a questi carri sfila un dispositivo mobile sul quale sarà collocato il bel simulacro dell’Arcangelo Michele presente nella Chiesa Madre di Campobello di Mazara; anche in questo caso in ossequio alla tradizione normanna che, come è noto, da Mont Saint Michela San Michele al Gargano e oltre ha affidato a questo Santo un ruolo guida durante il percorso della riconquista cristiana del sud d’Italia e della Sicilia. Nel corteo anche il carro massimo con il simulacro di San Vito. L’allestimento scenico è a cura dell’associazione “Giardini d’Arte”, con la collaborazione di “Quelli di Santa Veneranda”.LEGGI QUI IL PROGRAMMA COMPLETO DEL FESTINO


    FONTE: [LA FESTA] Il giovane Santo patrono della città: per San Vito festeggiamenti lunghi una settimana – LEGGI IL PROGRAMMA
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  5. #5
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    [21 AGOSTO] Nomine e cambi nelle parrocchie

    CAMBI NELLE PARROCCHIE, ROTAZIONI IN DIECI COMUNI

    A distanza di meno di un anno degli ultimi cambi nelle parrocchie della Diocesi e delle nomine in alcuni Uffici della Curia, il Vescovo ha avviato una nuova rotazione di presbiteri per le foranie di Mazara del Vallo, Marsala, Castelvetrano, Salemi, Partanna e Pantelleria. I cambi interessano sedici parroci e dieci comuni su tredici della Diocesi. A Mazara del Vallo don Davide Chirco (vicario parrocchiale uscente della chiesa madre di Marsala) è il nuovo parroco a Cristo Re: don Giacinto Leone lascia la parrocchia ed è stato nominato nuovo parroco della zona pastorale di Pantelleria. Nella parrocchia di San Lorenzo, don Gianluca Romano lascia per diventare nuovo rettore del Seminario vescovile. Al suo posto arriva don Filippo Romano, proveniente dalla chiesa madre di Salemi. In Cattedrale arriverà anche don Antonino Gucciardi come nuovo vicario parrocchiale che collaborerà con don Edoardo Bonacasa.

    Don Antonino Gucciardi e don Davide Chirco: il primo è stato nominato vicario parrocchiale in Cattedrale, il secondo nuovo parroco nella parrocchia Cristo Re di Mazara del Vallo.



    A Marsala, invece, don Pietro Caradonna è il nuovo parroco della Madonna della Sapienza, che prende il posto di don Nicola Patti (trasferito nella sua città d’origine, Campobello di Mazara). Don Salvatore Pavia è, invece, il nuovo parroco a Maria Ss. delle Grazie al Puleo e prende il posto di don Enzo Amato tornato in missione in Ecuador. In chiesa madre, sempre a Marsala, il posto di don Davide Chirco come vicario parrocchiale, è stato affidato a don Antonio Segundo.

    Don Salvatore Pavia.


    A Castelvetrano i cambi interessano le due Unità pastorali. Per Maria Ss. Annunziata-Maria Ss. della Salute, il nuovo parroco nominato è don Rino Randazzo, che proviene da Gibellina. Don Randazzo prende il posto di don Onesimo Kamau che, completati gli studi, lascia la Diocesi dopo nove anni di ministero. Presso l’Unità pastorale chiesa madre-San Giovanni Battista nuovo vicario parrocchiale è stato nominato don Alfredo Culoma (già parroco a San Bartolomeo), che prende il posto don Salvatore Pavia.
    Don Pietro Pisciotta, il Vescovo e don Gianluca Romano, nuovo rettore del Seminario vescovile.



    A Campobello di Mazara le parrocchie Madonna di Fatima, chiesa madre e San Giovanni Battista sono state unificate in Unità pastorale. Nuovo parroco (anche delle parrocchie di Tre Fontane e Torretta Granitola) sarà don Nicola Patti, originario proprio di Campobello di Mazara, che proviene da Marsala. A coadiuvarlo sarà don Pietro Pisciotta che lascia la titolarità dell’Ufficio per raggiunti limiti d’età. Don Patti si occuperà anche della parrocchia Madonna di Fatima: il parroco uscente don Antonino Aguanno è stato trasferito a Vita, prendendo il posto di padre Giuseppe Marchiello, che lascia per raggiunti limiti d’età.

    Il salemitano don Salvatore Cipri: da Pantelleria arriva a Gibellina.


    A Salemi il nuovo parroco dell’Unità pastorale chiesa madre-Maria Ss. della Misericordia è don Vito Saladino (originario proprio di Salemi, che prende il posto don Filippo Romano) che lascia Poggioreale, dove è stato nominato parroco don Giancarlo Tumbarello, che è pure parroco a Salaparuta. A Pantelleria il nuovo parroco sarà don Giacinto Leone, che proviene da Cristo Re a Mazara del Vallo. Vicario parrocchiale è stato nominato don Amaladoss Mariasusai (Missionario del Preziosissimo Sangue). A Gibellina, infine, il nuovo parroco che prende il posto di don Rino Randazzo, è il salemitano don Salvatore Cipri che proviene da Pantelleria. Nel turnover rientra anche il Seminario vescovile, affidato ora a don Gianluca Romano, che prende il posto di don Francesco Fiorino che ha chiesto e ottenuto un semestre sabbatico. A collaborare don Romano sarà don Davide Chirco, nuovo direttore dell’Ufficio per la pastorale delle vocazioni.

    FONTE: [LE NOMINE] Cambi nelle parrocchie, rotazione in dieci comuni: don Gianluca Romano nuovo rettore del Seminario
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    [22 AGOSTO] Video della processione di San Vito

    LA PROCESSIONE NOTTURNA DI SAN VITO E LA DEVOZIONE DEI FEDELI:


    Perché San Vito viene trasportato in processione di notte dalla chiesa di San Vito in Urbe nella chiesa di San Vito a mare? Il significato di questo momento del Festino di San Vito lo raccontano in questo video il giornalista Max Firreri, direttore della nostra testata, e l’architetto Mario Tumbiolo, studioso di storia locale. «Nella prima metà del XVI secolo Mazara fu meta di assalti pirateschi. Una notte di quei tempi una lancia riuscì a valicare la catena del porto, risalì parte del torrente Mazaro, si diresse sulla spiaggetta di Santa Maria di Gesù e da lì prese d’assalto il Convento degli Osservanti Minori di San Francesco» così spiega l’architetto Tumbiolo. I mazaresi sono devoti a San Vito e la processione notturna rappresenta uno dei momenti più significativi: il corteo si muove alle 3,30 di notte dalla chiesa di San Vito in Urbe e, passando davanti la Cattedrale, raggiunge la chiesa di San Vito a mare.
    GUARDA IL VIDEO



    FONTE: [IL VIDEO] La processione notturna di San Vito e la devozione dei fedeli: quella notte quando Mazara si salvò dai pirati
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    [9 SETTEMBRE] Il museo diocesano: centinaia di visitatori nelle sale

    Il Museo diocesano piace sempre di più: per le visite notturne centinaia di visitatori nelle sale


    Si è conclusa con viva soddisfazione l’estate culturale al Museo diocesano di Mazara del Vallo
    : la suggestione delle visite notturne ha coinvolto centinaia di visitatori, che hanno percorso le sale espositive, accolti e accompagnati dalla voce delle guide dell’esperto staff del Museo. Grande ammirazione per il nuovo allestimento della sala Montaperto, dedicata al Monumento quattrocentesco realizzato dal genio dello scultore Domenico Gagini; apprezzate anche le opere ed i pannelli recentemente allestiti in occasione della mostra “Minima Sacra. Arte e devozione nel territorio della Diocesi di Mazara del Vallo”, in parte ancora visibili nella sala degli argenti. Un breve cortometraggio di presentazione delle opere d’arte del Museo è stato proiettato durante la rassegna cinematografica di Santa Caterina.

    «Il grande riscontro che ancora una volta ha ottenuto l’iniziativa del “Museo sotto le stelle” dimostra la versatilità della proposta di gustare l’arte in tutte le sue espressioni ed in momenti diversi, spiega Francesca Paola Massara, direttore del Museo. Il progetto culturale della comunicazione attraverso l’arte è da sempre promosso e valorizzato dal nostro Vescovo che in diverse occasioni ha sottolineato il valore della “teologia della bellezza”». All’organizzazione hanno partecipato: Angela Anselmo, Sandro Architetto, Alberto Marino, Paolo Marino e l’Associazione nazionale carabinieri.

    ORARI D’APERTURA

    Da martedì a giovedì: dalle 10 alle 12,30
    Venerdì e sabato: dalle 10 alle 12,30 e dalle 16,30 alle 18,30
    Lunedì chiuso
    Visite guidate su prenotazione

    IL VIDEO DELLA MOSTRA “MINIMA SACRA”

    https://youtu.be/ykBlYWfRC-M
    ALCUNE FOTO DELLE SALE DEL MUSEO


    Uno scorcio dell’interno del museo.


    Un particolare delle vetrine del Museo diocesano.


    FONTE: [9 SETTEMBRE] Il museo diocesano: centinaia di visitatori nelle sale
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    [21 SETTEMBRE] Il salemitano Don Alessandro Palermo presbitero della Chiesa mazarese

    Il salemitano Don Alessandro Palermo presbitero della Chiesa mazarese - PHOTOGALLERY

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    [21 SETTEMBRE] «La sfida è fare dell’incontro non luogo di scontro e conflittuale»

    Migranti, Perego (Migrantes): «La sfida è fare dell’incontro non luogo di scontro e conflittuale» – VIDEO


    «L’Italia vede oggi 5 milioni di migranti economici. A fronte di un immigrato che è arrivato in Italia, però 4 giovani italiano vanno all’estero. Non è vero dire che l’immigrazione sta continuando e sta crescendo, l’unica crescita che registriamo sono stati 100 mila migranti – tra i 300 mila sbarcati – che sono in Italia scappati dalle guerre e che oggi chiedono protezione». Lo ha detto monsignor Gian Carlo Perego, direttore generale della Fondazione Migrantes, intervistato dal nostro direttore Max Firreri, a margine della relazione che monsignor Perego ha tenuto ai giornalisti delle testate cattoliche riuniti a Messina per il Master di aggiornamento professionale “Alfio Inserra”, organizzato dalla Fisc e dall’Arcidiocesi di Messina. «Dobbiamo pensare a un’Italia diversa – dice Perego – la sfida è di fare dell’incontro non un luogo di scontro e conflittuale ma un luogo dove si ripensano questi luoghi fondamentali della nostra vita».

    VEDI QUI L’INTERVISTA



    FONTE: [L’INTERVISTA] Migranti, Perego (Migrantes): «La sfida è fare dell’incontro non luogo di scontro e conflittuale» – VIDEO
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    [13 SETTEMBRE] Il Quindicinale

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