Territorio
Il territorio della diocesi di Mazara abbraccia 13 comuni della provincia di Trapani: Mazara del Vallo, Marsala, Petrosino, Campobello di Mazara, Castelvetrano, Salemi, Vita, Partanna, Santa Ninfa, Gibellina, Salaparuta, Poggioreale e Pantelleria, con una popolazione nel complesso di oltre 250.000 abitanti. Sede vescovile è la città di Mazara del Vallo, dove si trova la cattedrale del Santissimo Salvatore.
Il territorio si estende su 1.374 km² ed è suddiviso in 63 parrocchie, raggruppate in 5 foranie (Mazara del Vallo, Marsala, Castelvetrano, Partanna e Salemi) e una zona pastorale (Pantelleria).
Forania di Mazara del Vallo:Parrocchia Basilica Cattedrale "SS. Salvatore", Parrocchia "Maria S.S. del Paradiso", Parrocchia "Cristo Re", Parrocchia "San Pietro", Parrocchia "Sacro Cuore in Santa Maria di Gesù", Parrocchia "Santa Rosalia", Parrocchia "Santa Gemma Galgani", Parrocchia "San Giuseppe" (Costiera), Parrocchia "San Lorenzo", Parrocchia "Sant'Antonio di Padova".
Forania di Marsala:Parrocchia matrice "San Tommaso da Canterbury", Parrocchia "San Matteo evangelista", Parrocchia "Sant'Anna", Parrocchia "Maria S.S. Ausiliatrice", Unità pastorale parrocchia "San Francesco da Paola e Maria S.S. Madre della Chiesa", Parrocchia "Madonna della Sapienza", Unità pastorale parrocchia "San Francesco da Paola e Maria S.S. della Cava", Parrocchia "Maria S.S. Bambina", Parrocchia "Maria S.S. Addolorata", Parrocchia "Maria S.S. delle Grazie al Puleo", Unità pastorale parrocchia"S.S. Filippo e Giacomo e S.S. Trinità", Parrocchia "Maria S.S. Addolorata (2)", Parrocchia "San Leonardo abate", Parrocchia "Maria S.S. del Rosario", Parrocchia "Maria S.S. Immacolata", Parrocchia "San Giovanni Maria Vianney", Parrocchia matrice (PETROSINO) "Maria S.S. delle Grazie".
Forania di Castelvetrano:Unità pastorale: Matrice "Maria Assunta", Parrocchia "San Giovanni Battista e San Bartolomeo", Parrocchia "San Francesco da Paola", Unità pastorale: Parrocchia "Maria S.S. Annunziata e Maria S.S. della Salute", Parrocchia "Sacro Cuore di Maria", Parrocchia "Sacra Famiglia", Parrocchia "Santa Lucia". CAMPOBELLO DI MAZARA:Parrocchia matrice "Santa Maria al Presepe", Parrocchia "San Giovanni Battista", Parrocchia "Maria S.S. di Fatima", Parrocchia "Maria S.S. Immacolata", Parrocchia "Maria Assunta - Stella del mare".
Forania di Partanna:Unità pastorale parrocchia matrice "Trasfigurazione di Nostro Signore Gesù Cristo e San Nicolò da Tolentino", Parrocchia "Santa Lucia vergine e martire". POGGIOREALE:Parrocchia matrice "Maria S.S. Immacolata". SALAPARUTA:Parrocchia matrice "Santa Caterina vergine e martire". SANTA NINFA:Parrocchia matrice "Santa Ninfa".
Forania di Salemi:Unità pastorale parrocchia matrice "San Nicolò di Bari e Maria S.S. della Misericordia", Parrocchia "San Francesco da Paola", Parrocchia "Maria S.S. della Confusione", Parrocchia "Maria S.S. di Trapani", Parrocchia "Maria S.S. del Paradiso". GIBELLINA:Parrocchia matrice "San Nicola di Bari". VITA:Parrocchia matrice "San Vito", Parrocchia "Maria S.S. del Rosario di Tagliavia".
Zona pastorale di Pantelleria:Parrocchia matrice "S.S. Salvatore", Parrocchia "San Francesco d'Assisi", Parrocchia "San Gaetano da Thiene".
Storia
La diocesi di Mazara del Vallo, una delle più antiche della Sicilia, fu eretta nel 1093 dai Normanni e precisamente dal "gran conte" Ruggero d'Altavilla, che aveva conquistato la città nel 1072. Essa è l'erede dell'antica diocesi di Lilibeo. Inizialmente molto vasta, si estendeva dalla foce del Belice sin nelle vicinanze della città di Palermo, comprendendo quindi l'attuale provincia di Trapani e parte di quella del capoluogo. Il primo vescovo ad essere nominato fu Stefano Ferro di Rouen (1093-1142), parente del conte Ruggero, benedettino proveniente dall'abbazia di Sant'Eufemia in Calabria e fautore dell'insediamento di parecchi conventi benedettini (femminili e maschili) nel territorio. Papa Pasquale II approvò l'erezione della diocesi con una bolla del 15 ottobre 1100. Fin dall'inizio la diocesi divenne suffraganea dell'arcidiocesi di Palermo.
Nel 1584 il vescovo Bernardo Gascó istituì il seminario diocesano.
Tra il 1690 ed il 1694 fu ricostruita l'antica cattedrale normanna, ristrutturata nel 1970 a seguito del terremoto del 1968.
Nel 1797 davanti al vescovo, al clero e a una grande folla di fedeli l'immagine raffigurante la Madonna del Paradiso fu vista abbassare ripetutamente gli occhi. Ne seguì un regolare processo canonico, al termine del quale l'effigie fu incoronata nel 1803.
Nel maggio del 1844, in occasione del riordino delle Chiese siciliane, Mazara cedette la parte settentrionale della diocesi a vantaggio dell'erezione della diocesi di Trapani; inoltre cedette alcuni comuni all'arcidiocesi di Monreale.
Un'ulteriore cessione territoriale avvenne il 24 settembre 1950, quando furono trasferiti alla diocesi di Trapani i comuni di Alcamo, Castellammare del Golfo e Calatafimi, mentre l'isola di Pantelleria tornò a far parte della diocesi di Mazara.
La diocesi ha festeggiato, nel 1993, il nono centenario della sua fondazione, in occasione del quale fu visitata da papa Giovanni Paolo II: in ricordo dell'avvenimento il vescovo Emanuele Catarinicchia fece collocare nello spazio antistante la cattedrale una colonna dell'antica cattedrale normanna, con iscrizione alla base.
Cronotassi dei vescovi
Stefano Ferro di Rouen, O.S.B. †
Umberto o Oberto †
Tustino †
Matteo †
Lorenzo †
Anonimo †
Anonimo †
Pietro †
Anonimo †
Anonimo †
Giuliano †
Giovanni †
Benvenuto †
Nicolò, O.Cist. †
Giovanni De Ferro †
Guglielmo †
Giovanni †
Folco †
Goffredo De Roncioni †
Pellegrino De Pactis, O.P. †
Pietro Rogato (o Rauna o Ragona), O.P. †
Ferrer De Abella, O.P. †
Ugone da Vich o da Vicenza, O.P. †
Bernardo †
Raimondo De Montechateno †
Guglielmo Monstrio †
Gregorio, O.S.B. †
Francesco Di Catania †
Ruggero Da Piazza, O.F.M. †
Francesco De Regno, O.F.M. †
Francesco, O.P. †
Anastasio †
Francesco Vitale o De Vitalis †
Pietro, O.F.M. †
Giovanni De Rosa †
Basilio Bessarione †
Giovanni Burgio †
Paolo Visconti, O.Carm. †
Giovanni Montaperto-Chiaromonte †
Giovanni Castrioto †
Giovanni Villamarino †
Agostino De Francisco †
Girolamo De Francisco †
Giovanni Omodei †
Girolamo Termine o De Terminis †
Giacomo Lomellino Del Campo †
Juan Beltrán de Guevara †
Antonio Lombardo †
Bernardo Gascó †
Luciano Rosso o De Rubeis †
Giovanni De Gantes †
Marco La Cava †
Sede vacante (1626-1630)
Francisco Sánchez Villanueva y Vega †
Giovanni Domenico Spinola †
Diego Requesens †
Carlo Impellizzeri †
Juan Lozano, O.S.A. †
Giuseppe Cigala, C.R. †
Sede vacante (1678-1681)
Carlo Reggio †
Francesco Maria Graffeo, O.F.M.Conv. †
Bartolomeo Castelli, C.R. †
Alessandro Caputo, O.Carm. †
Giuseppe Stella †
Girolamo Palermo, C.R. †
Michele Scavo †
Ugone Papé di Valdina †
Orazio Della Torre †
Sede vacante (1811-1816)
Emmanuele Custo †
Sede vacante (1829-1832)
Luigi Scalabrini †
Sede vacante (1842-1845)
Antonio Salomone †
Carmelo Valenti, C.SS.R. †
Antonio Maria Saeli, C.SS.R. †
Gaetano Quattrocchi †
Nicola Maria Audino †
Salvatore Ballo Guercio †
Gioacchino Di Leo †
Giuseppe Mancuso †
Costantino Trapani, O.F.M. †
Emanuele Catarinicchia
Calogero La Piana, S.D.B.
Domenico Mogavero (attuale)
Il vescovo
Mons. Domenico Mogavero
Mons. Domenico Mogavero è nato a Castelbuono (Palermo) il 31 marzo 1947. Ha seguito gli studi filosofici e teologici nel Seminario Arcivescovile di Palermo. È stato ordinato presbitero a Palermo il 12 luglio 1970. Ha conseguito il dottorato in diritto canonico presso la Pontificia Università Lateranense nel 1976. È stato professore straordinario di diritto canonico presso la Pontificia Facoltà Teologica di Sicilia «San Giovanni Evangelista» di Palermo dall’anno accademico 1987-1988 all’anno accademico 2000-2001; ma aveva già insegnato nella stessa fin dal 1981, anno della fondazione. È stato cultore di diritto canonico nella Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Palermo. Socio dell’Associazione Canonistica Italiana; componente del Consiglio nazionale dal 1992; vice presidente dal 1997 al 2000; presidente dal settembre del 2000 al settembre 2006. Membro del Gruppo Italiano Docenti di Diritto Canonico. Dall’anno scolastico 1979-1980 all’anno scolastico 1984-1985 ha svolto l’incarico di vice rettore del Seminario arcivescovile di Palermo. Nel 1983 ha fatto parte del gruppo di lavoro, incaricato dalla Conferenza Episcopale Italiana di redigere un regolamento degli studi teologici nel seminari maggiori d’Italia. Dall’anno accademico 1985/86 all’anno accademico 1992/93 ha svolto l’ufficio di vice preside nella Pontificia Facoltà Teologica di Sicilia «San Giovanni Evangelista» di Palermo. Dal giugno 1991 al febbraio 1992 ha fatto parte del gruppo di lavoro istitutito presso la CEI per la redazione di un direttorio sul diaconato permanente. Dal 1993 al 1997 ha esercitato l’ufficio di vicario giudiziale aggiunto presso il Tribunale Ecclesiastico Regionale Siculo, dove dal 1975 al 1992 aveva esercitato l’ufficio di difensore del vincolo. Dal 1994 al 2001 è stato rettore della chiesa Santa Maria della Catena, in Palermo. Nel 1995 è stato componente del gruppo di lavoro presso la Congregazione per il clero per la redazione dell’Instrumentum laboris in vista della Congregazione plenaria sul diaconato permanente, tenuta in Vaticano nel novembre 1995; ai lavori della stessa ha partecipato in qualità di esperto. Nel 1995 è stato nominato dal Card. Camillo Ruini, Presidente della Conferenza Episcopale Italiana, membro del «Comitato della CEI per gli enti e i beni ecclesiastici e per la promozione del sostegno economico alla Chiesa Cattolica». Nel settembre 1997 è stato nominato dal Consiglio Episcopale Permanente della Conferenza Episcopale Italiana condirettore dell’Ufficio Nazionale della CEI per i problemi giuridici. Il 27 dicembre 1997, con decreto del Presidente della Repubblica On. Oscar Luigi Scalfaro, è stato nominato commendatore dell’Ordine Al Merito della Repubblica Italiana. Il 12 giugno 1999, con decreto dell’Arcivescovo Card. Salvatore De Giorgi, è stato nominato canonico del Capitolo Metropolitano della Cattedrale di Palermo. Nel mese di agosto del 1999 è stato nominato cappellano di Sua Santità. Il 15 settembre 1999 dal Card. Salvatore De Giorgi è stato nominato postulatore della causa di beatificazione di Don Giuseppe Puglisi. Nel settembre 1999 dal Consiglio Episcopale Permanente della Conferenza Episcopale Italiana è stato nominato direttore dell’Ufficio nazionale della CEI per i problemi giuridici. Nel maggio 2001 dal Consiglio Episcopale Permanente della Conferenza Episcopale Italiana è stato nominato sottosegretario della medesima CEI. Nel maggio 2006 dal Consiglio Episcopale Permanente della Conferenza Episcopale Italiana è stato nominato sottosegretario della medesima Conferenza per un secondo quinquennio. Nominato Vescovo di Mazara del Vallo il 22 febbraio 2007, ha ricevuto l’Ordinazione episcopale nella Cattedrale di Palermo il 24 marzo 2007 dal Card. Camillo Ruini e ha iniziato il ministero episcopale in Diocesi il 1° aprile 2007, Domenica delle Palme. Da marzo 2007 a settembre 2010 ha svolto l’incarico di Presidente del Consiglio per gli Affari Giuridici della Conferenza Episcopale Italiana. All’interno della Conferenza Episcopale Siciliana è vescovo delegato per le migrazioni. Nel mese di settembre 2010 è stato nominato membro della Commissione episcopale della CEI per le migrazioni.
Santo della diocesi

San Vito martire (Mazara, III secolo – Lucania, 15 giugno 303)
San Vito, venerato anche come san Vito martire o san Vito di Lucania (Mazara, III secolo – Lucania, 15 giugno 303), fu un giovane cristiano che subì il martirio per la fede nel 303 ed è venerato come santo da tutte le chiese che ammettono il culto dei santi. La memoria liturgica è da ricordare nei giorni 15 giugno, 20 marzo. Non si hanno dati storicamente accertati sulla sua origine, ma la tradizione lo vuole nato in Sicilia da padre pagano. Secondo una passio del VII secolo il fanciullo siciliano Vito, dopo aver operato già molti miracoli, sarebbe stato fatto arrestare dal preside Valeriano su istigazione del proprio padre. Avrebbe subito torture e sarebbe stato gettato in carcere senza che però avesse rinnegato la propria fede; sarebbe stato liberato miracolosamente da un angelo e si sarebbe recato, insieme al precettore Modesto e alla nutrice Crescenzia, in Lucania per continuare il suo apostolato. Acquistata sempre maggior fama presso il popolo dei fedeli, condotto a Roma, sarebbe stato perfino supplicato dall'imperatore Diocleziano di liberare il figlio dal demonio, ma, ottenuto il miracolo, Diocleziano gli si sarebbe scagliato contro, facendolo imprigionare e uccidere. Un'altra leggenda devozionale lo vede protagonista sempre in Sicilia, a Regalbuto, dove, fermatosi per riposare nel luogo dove ora sorge la chiesa dei cappuccini, avrebbe incontrato dei pastori disperati perché alcuni cani avevano sbranato un bambino; allora il Santo, richiamati i cani, si sarebbe fatto restituire da essi i resti del corpo del bambino a cui avrebbe ridonato la vita. Si dice che dopo il martirio le ossa di San Vito furono gettate nel fiume Sele, ma è molto probabile che sia stato seppellito accanto alla chiesa eburina di San Vito al Sele e questa ipotesi si consolida grazie ai vari ritrovamenti.
Santuari diocesani
- Santuario Madonna dell'Alto
- Santuario Madonna del Paradiso