zan zan.
zan zan.
Chiedevo perchè ho sempre pensato che tutti quei privilegi di insegne dell'Arciprete di Monza fosse stati dati come "contentino" perchè appunto non era e non poteva essere Vescovo.
Ma magari mi sbaglio.
Cosa diversa è per S. Ambrogio, lì le insegne derivano dal fatto che, almeno nominalmente, lì c'è ancora un Abate. E quelle sono le insegne proprie dell'Abate. Poi spessissimo è anche Vescovo ausiliare, ma questo è un di più.
Siamo così sicuri che la Ut Sive Sollicite sia inerente ai sacri Riti? Il sottotitolo è
Circa vestes, titulos et insignia generis Cardinalium, Episcoporum et Praelatorum ordine minorum.
Non si parla di riti e paramenti ma di vesti, titoli e stemmi, cioè di cose della vita di tutti i giorni, anche al di fuori dell'ambito del sacro.
Da una breve ricerca che ho fatto ieri sera non mi è sembrato di incontrare Arcipreti di Monza con la dignità episcopale.
C'è qualche caso in cui l'Arciprete è stato fatto Vescovo (di Milano, di Brescia e forse altri) ma l'elevazione all'episcopato dovrebbe essere contestuale al trasferimento.
Forse, però, bisognerebbe fare ricerche meno approssimative o sentire il parere di qualche brianzolo: l'argomento è interessante.![]()
Osservazione molto interessante.
In effetti la Ut sive sollicite non è un documento strettamente liturgico, tanto che non è stato emesso dalla Segreteria di Stato, non dall'allora Sacra Congregazione dei Riti o direttamente dal Pontefice, supremo legislatore in materia liturgica.
Sicuramente sono documenti liturgici le varie istruzioni emesse nel periodo di passaggio tra la fine del Concilio Vaticano II e la pubblicazione della prima edizione tipica del Messale di Paolo VI (Inter Oecumenici, Tres abhinc annos...) oppure il motu proprio Pontificalia insignia di Papa Montini. Nel caso di questi documenti, si può affermare con certezza che non si applichino alla Forma Straordinaria (quindi nella FS il manipolo resta obbligatorio, il Vescovo oltre alla dalmatica indossa anche la tunicella.e via dicendo), ma per la USS il discorso non è così scontato.
Oboedientia et Pax
Arcipreti in senso proprio insigniti di dignità vescovile non ce ne sono stati, a parte due casi dove però il titolare era anche arvicescovo di Milano (Oberto da Terzago e Guglielmo dalla Pusterla)...
E comunque per quanti riguarda i pontificali concessi dai papi all'arciprete "contentino" un puffo!!!!