Se un Canonico del Capitolo di una Cattedrale viene nominato Parroco (o Prevosto), può continuare ad indossare gli abiti propri del Capitolo a cui appartiene anche nel suo nuovo incarico?
Se un Canonico del Capitolo di una Cattedrale viene nominato Parroco (o Prevosto), può continuare ad indossare gli abiti propri del Capitolo a cui appartiene anche nel suo nuovo incarico?
A lui acclamiamo con canti di gioia! (Salmo 95)
L’argomento è disperso in varie discussioni. Credo allora che sia utile sapere che il più recente documento pontificio in materia è su “Acta Apostolicae Sedis” n. 61 (1969) alle pagine 334-340. Si tratta dell’Istruzione “Ut sive sollicite” del Segretario di Stato Card. Amleto Giovanni Cicognani datata 31 marzo 1969 e approvata il 28 marzo dal Papa San Paolo VI. Il documento (in latino) è a https://www.vatican.va/archive/aas/d...1-1969-ocr.pdf ed è entrato in vigore la successiva Domenica “in albis” (oggi seconda di Pasqua, della Divina Misericordia), il 13 aprile di quell'anno. Questa una traduzione della parte che riguarda i "prelati minori”, cioè né cardinali né vescovi. 18. I Prelati Superiori dei Dicasteri della Curia Romana non investiti della dignità episcopale, gli Uditori della Sacra Romana Rota, il Promotore Generale di Giustizia e il Difensore del Vincolo del Tribunale Supremo della Segnatura Apostolica, i Protonotari Apostolici "de numero", i Prelati Domestici e i Prelati di anticamera mantengono la talare paonazza, la mantelletta paonazza, il rocchetto, la talare nera bordata di rosso senza mantello, la fascia paonazza con frange di seta alle due estremità, il "ferraiolo" paonazzo (che tuttavia non è necessario portare), il fiocco rosso sulla berretta. Sono abolite la fascia di seta con nappe, le calze paonazze e le fibbie sulle scarpe. 19. Per i Protonotari Apostolici Soprannumerari e per i Prelati d'Onore di Sua Santità sono aboliti la mozzetta paonazza, la fascia di seta con fiocchi, le calze paonazze, le fibbie sulle scarpe e il fiocco rosso della berretta. Sono mantenute invece la talare paonazza, la talare nera bordata di rosso senza mantello e la fascia con frange. Se opportuno, sopra la talare paonazza, al posto del rocchetto, può essere indossata la cotta non pieghettata. Il "ferraiolo" paonazzo, pur non essendo obbligatorio, è mantenuto per i Protonotari Apostolici Soprannumerari, ma non per i Prelati d'Onore di Sua Santità. 20. Per i Cappellani di Sua Santità si mantiene la talare nera con il bordo e gli altri ornamenti e la fascia paonazza, che sarà portata anche nelle cerimonie sacre. Sono abolite la talare paonazza, il mantellone dello stesso colore, la fascia con fiocchi e le fibbie sulle scarpe.
Ultima modifica di Guido5; 24-09-2023 alle 23:46
Per risponderti dovrei citare Qoelet, o più semplicemente Branduardi...
Oboedientia et Pax
Io non lo capisco proprio, dal modello Giuditta siam passati al modello Annabella. Ma forse era un modo per non separarsi dal vecchio mico che lo ha lasciato.
Citiamolo fino in fondo, sia mai che al prete passi la conclamata episcpite bordata alla papale.
https://www.youtube.com/watch?v=NGWSmJQcc18
In effetti, con tutto il rispetto per Mons. Marini, lo preferivo senza barba!
Un po’ va anche bene, ma così, a parer mio, è troppo lunga.
«Chi ha conservato la fede in Dio non ha perduto niente,
quand’anche avesse perduto il resto del mondo» (Axel Oxenstierna).
Ma guardate… Mons. Marini o qualsiasi Vescovo, può avere anche una barba come quella di Padre Carlo Laborde. Se è ordinata, é bella!
Poi… OT: sta nettamente meglio con la Barba!
Cantate al Signore un canto nuovo perchè ha compiuto meraviglie! (Salmo 97)