Una volta nella mia parrocchia l'Aspersione fu fatta dopo l'omelia.
«Io sono la risurrezione e la vita, chi crede in me non morirà in eterno»
Nel Messale, al rito di aspersione domenicale, non è previsto il Kyrie. la rubrica, attualmente quella della II edizione per ovvie ragioni, afferma: "Il sacerdote torna alla sede. Terminato il canto, rivolto al popolo, a mani giunte dice...[...] Quindi, quando è prescritto, si canta o si dice l'Inno Gloria a Dio".
Crediamo in un solo Dio, non in un Dio solo!
Domenica della Divina Misericordia (II di Pasqua)
«Io sono la risurrezione e la vita, chi crede in me non morirà in eterno»
«Ego sum resurrectio et vita.
Qui credit in me, etsi mortuus fuerit, vivet».
(Io. 11, 25)
Stessa cosa per la processione della Candelora e delle Palme: occorrerebbe cantarlo. Io lo faccio cantare
Anche perché, se si dovesse omettere, la rubrica reciterebbe "si omette atto penitenziale E Kyrie". Ma così non è. Siamo noi che associamo due cose distinte.
Ultima modifica di Card.Petrucci; 21-09-2020 alle 19:47
"L'anima che si dà tutta a Dio è tutta di Dio" San Filippo Neri
Scusate, volevo sapere se é possibile fare il rito di aspersione al posto dell'atto penitenziale con acqua gia benedetta (notte di pasqua) anche se é fuori dal tempo pasquale ? Rendendo direttamente lode e compiendo l'aspersione ?
Il rito domenicale di aspersione fuori dal tempo Pasquale, a mio parere, dovrebbe essere fatto sempre con acqua da benedire. Questo perchè l'acqua della Notte di Pasqua non ha poteri magici particolari rispetto a quella benedetta "normalmente" (fatemi passare il termine). Anzi, nella eucologia (escludendo quella imperativa sull'acqua) l'accento è posto sul popolo che rinnova la sua fede Battesimale nel segno dell'acqua, non nell'acqua stessa.
Comunque, al di la delle mie considerazioni, il Formulario II prevede che si possa usare l'acqua già benedetta al di là del tempo Pasquale.
Quindi: (pag. 993-994 del Messale III Ediz.)
Fratelli e sorelle carissimi,
invochiamo la benedizione di Dio nostro Padre
perché questo rito di aspersione
ravvivi in noi la grazia del Battesimo,
per mezzo del quale siamo stati immersi
nella morte redentrice del Signore
per risorgere con lui alla vita nuova.
Tutti pregano in silenzio per qualche momento.
Quindi il sacerdote dice:
Dio creatore, nell’acqua e nello Spirito
tu hai dato forma e volto all’uomo e all’universo.
R/. Purifica e benedici la tua Chiesa.
Cristo, dal costato trafitto sulla croce
hai fatto scaturire i sacramenti della nostra salvezza.
R/. Purifica e benedici la tua Chiesa.
Spirito Santo, dal grembo battesimale della Chiesa
ci hai fatto rinascere come nuove creature.
R/. Purifica e benedici la tua Chiesa.
O Dio, che raduni la tua Chiesa,
sposa e corpo del Signore,
nel giorno memoriale della risurrezione,
benedici il tuo popolo
e ravviva in noi per mezzo di quest’acqua
il gioioso ricordo e la grazia
della prima Pasqua nel Battesimo.
Per Cristo nostro Signore.
R/. Amen.
N.B. L'orazione di benedizione qui sopra, se leggi, non benedice l'acqua in sè ma il popolo.
Il sacerdote prende l’aspersorio e asperge se stesso e i ministri, poi il clero e il popolo,
attraversando, se lo ritiene opportuno, la chiesa.
Nel frattempo si canta una delle antifone proposte al n. 5 o un altro canto adatto.
Quindi il sacerdote torna alla sede.
Ultima modifica di SantoSubito; 25-06-2021 alle 20:56
Crediamo in un solo Dio, non in un Dio solo!
Carissimi mi sorge un dubbio... ma alla Veglia di Pentecoste in caso di aspersione si deve fare il solito canto di aspersione (scusate la ripetizione) o si può fare un canto di invocazione allo Spirito che parla anche dell'Acqua come ad esempio il canto che dice, tra le altre parole, "acqua viva d'amore questo cuore apriamo a te"?
«Io sono la risurrezione e la vita, chi crede in me non morirà in eterno»