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Discussione: Proposte per una nuova riforma dell'Ordo Missæ e del Calendario Romano

  1. #31
    portodimare
    visitatore
    Citazione Originariamente Scritto da giancarlo80 Visualizza Messaggio
    La croce rimane dietro alla mensa, io l'avrei preferita senza il Cristo.Starebbe più in sintonia con l'atmosfera austera del luogo.


    scusami giancarlo ma, proprio non mi riesce di comprendere qs tua avversione per l'immagine di Cristo in Croce?

    forse una croce senza il Cristo sarebbe più austera o solenne che se il Cristo non ci fosse??:msn4: :msn4:

    forse la Croce vuota è, a tuo giudizio, evocativa di un qualsiasi mistero "superiore" o di maggiore dignità rispetto a quanto possa evocare la Croce col Cristo appeso???

    PS: trovo anch'io molto bella la chiesa della foto che hai postato.


  2. #32
    Servus Servorum Dei
    visitatore

    Cattedra (o sede)

    A destra, a sinistra o dietro l'altare? (ovviamente guardando l'altare dalla parte del popolo)

    Ci sono consuetudini, tradizioni o norme al riguardo?
    Vorrei conoscere la vostra opinione...

  3. #33
    Juventutem meam
    visitatore
    Citazione Originariamente Scritto da Servus Servorum Dei Visualizza Messaggio
    A destra, a sinistra o dietro l'altare? (ovviamente guardando l'altare dalla parte del popolo)

    Ci sono consuetudini, tradizioni o norme al riguardo?
    Vorrei conoscere la vostra opinione...
    Non mi sembra che esistano norme restrittive al riguardo, penso comunque che, in relazione ai luoghi, debba essere scelta una posizione dalla quale il celebrante possa essere visibile da tutta l'assemblea.
    Nella Cattedrale di Parma attualmente la sede è dietro l'altare ma, essendo il presbiterio molto sopraelevato rispetto alle navate, il progetto di rinnovo del presbiterio prevede che la nuova cattedra sia posta a destra dell'altare, da dove il Vescovo può essere visto più facilmente dai fedeli, mentre il nuovo ambone (ancorché nuovo) rimarrebbe sulla sinistra, ma più avanzato, ai limiti del presbiterio.
    Personalmente non mi convince la soluzione della sede posta proprio davanti al tabernacolo (in corrispondenza del vecchio altare coram Deo), con il celebrante che volge le spalle e "copre" il tabernacolo (ad esempio nella Chiesa conventuale Santa Maria delle Grazie di San Giovanni Rotondo).

    Per il resto ti cito il numero 310 dell'OGMR:
    "La sede del sacerdote celebrante deve mostrare il compito che egli ha di presiedere l'assemblea e di guidare la preghiera. Perciò la collocazione più adatta è quella rivolta al popolo, al fondo del presbiterio, a meno che non vi si oppongano la struttura dell' edificio e altri elementi, ad esempio la troppa distanza che rendesse difficile la comunicazione tra il sacerdote e i fedeli riuniti, o se il tabernacolo occupa un posto centrale dietro l'altare. Si eviti ogni forma di trono. È conveniente che la sede sia benedetta, prima di esser destinata all'uso liturgico, secondo il rito descritto nel Rituale Romano.
    Nel presbiterio siano collocate inoltre le sedi per i sacerdoti concelebranti e quelle per i presbiteri che, indossando la veste corale, sono presenti alla celebrazione, senza concelebrare.
    La sede del diacono sia posta vicino alla sede del celebrante. Per gli altri i ministri le sedi siano disposte in modo che si distinguano dalle sedi del clero e che sia permesso loro di esercitare con facilità il proprio ufficio."

  4. #34
    camerlengo
    visitatore
    COMMISSIONE EPISCOPALE PER LA LITURGIA


    L'adeguamento delle chiese
    secondo la riforma liturgica


    NOTA PASTORALE


    La sede del presidente

    La sede è il luogo liturgico che esprime il ministero di colui che guida l'assemblea e presiede la celebrazione nella persona di Cristo, Capo e Pastore, e nella persona della Chiesa, suo Corpo[1].
    Per la sua collocazione, essa deve essere ben visibile da tutti e in diretta comunicazione con l'assemblea, in modo da favorire la guida della preghiera, il dialogo e l'animazione[2].
    La sede del presidente é unica e non abbia forma di trono; possibilmente, non sia collocata né a ridosso dell'altare preesistente, né davanti a quello in uso, ma in uno spazio proprio e adatto.

    In ogni chiesa cattedrale, dove risulta possibile, si proceda all'adeguamento della cattedra episcopale e, inoltre, sia prevista una sede per il presidente non vescovo[3].

    Nelle chiese cattedrali, monastiche, conventuali e in tutte quelle in cui vi sono frequenti concelebrazioni, si prevedano adeguate sedi per i concelebranti.

    Ove possibile, è bene prevedere opportune sedi per gli altri ministri liturgici e per i ministranti distinte da quelle del presidente e dei concelebranti.

    [1] Cfr. Prenotanda al Rito dell'Ordinazione, nn. 1-10; vedi anche CEI, Commissione episcopale per la liturgia, Nota pastorale, La progettazione di nuove chiese, Roma 18 febbraio 1993, n.10.

    [2] Cfr. MESSALE ROMANO, Principi e norme, n. 271; vedi anche Precis. C.E.I., n. 15; CEI, Commissione episcopale per la liturgia, Nota pastorale, La progettazione di nuove chiese, Roma 18 febbraio 1993, n. 10.

    [3] Cfr. Caerimoniale Episcoporum, Romae 1984, n. 47.




    Ufficio Liturgico Nazionale e Servizio Nazionale per l'Edilizia di Culto - Nota pastorale


    La progettazione di nuove chiese


    . La sede del presidente

    La sede esprime la distinzione del ministero di colui che guida e presiede la celebrazione nella persona di Cristo, capo e pastore della sua chiesa. Per collocazione sia ben visibile a tutti, in modo da consentire la guida della preghiera, il dialogo e l'animazione. Essa deve designare il presidente non solo come capo, ma anche come parte integrante dell'assemblea: per questo dovrà essere in diretta comunicazione con l'assemblea dei fedeli, pur restando abitualmente collocata in presbiterio.
    Si ricordi però che non è la cattedra del vescovo, e che comunque non è un trono. La sede è unica e può essere dotata di un apposito leggio a servizio di chi presiede.
    Si preveda inoltre la disponibilità di altri posti destinati ai concelebranti, al diacono e agli altri ministri e ai ministranti.
    Non si trascuri di progettare un luogo accessibile e discreto per la credenza

    VI. La sede per il celebrante e per i ministri, ossia il luogo della presidenza

    271.
    La sede del sacerdote celebrante deve mostrare il compito che egli ha di presiedere l'assemblea e di guidare la preghiera. Perciò la collocazione più adatta è quella rivolta al popolo, al fondo del presbiterio, a meno che non vi si oppongano la struttura dell'edificio e altri elementi, ad esempio la troppa distanza che rendesse difficile la comunicazione tra il sacerdote e l'assemblea. Si eviti ogni forma di trono. Le sedi per i ministri, invece, siano collocate in presbiterio nel posto più adatto perché essi possano compiere con facilità il proprio ufficio.


    maggiori riferimenti

    Sede del presidente
    PNMR 271*
    Precis. CEI 15*
    CE 42, 47
    BEN 1214-1218



  5. #35
    turiferaio
    visitatore
    La mia idea è che nel caso della sede essa dovrebbe essere in presbiterio sempre da un lato in modo che il celebrante non dia le spalle ne al popolo ne all'altare ma, anzi, in piedi, possa rivolgersi verso l'uno e verso l'altro senza problemi.... (è poi il caso di parecchie cattedrali che hanno/ avevano la cattedra da un lato...)

    invece per la cattedra preferirei in fondo al presbiterio (abside) rivolta al popolo, proprio per sottolineare la differenza che c'è tra la sede e la cattedra episcopale... (vista la data d'oggi direi nella stessa posizione della Cattedra dell'Arcibasilica di S.Giovanni in Laterano)

  6. #36
    chierichetto87
    visitatore
    Citazione Originariamente Scritto da giancarlo80 Visualizza Messaggio
    [...] La croce rimane dietro alla mensa, io l'avrei preferita senza il Cristo.[...]
    tu, ma fortunatamente non tutti la pensano così, comunque nostre opinioni a parte il messale romano dice:

    117. [...] Inoltre, sull'altare, o vicino ad esso, si collochi la croce con l'immagine di Cristo crocifisso.

  7. #37
    CierRino L'avatar di Marcianus
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    Habemus ad Dominum.

    Quando ero piccolo, proprio piccolo e cominciai verso i 6 anni a servir Messa mi ricordo che chiesi ad un frate a cosa servisse un "altare" dietro all'altare e lui mi rispose che un tempo si celebrava su quell'altare ma dopo il Papa decise che era meglio che si celebrasse guardandosi tutti in faccia, lo disse con una leggera ironia...

    Mi rimase negli anni la curiosità sul perchè prima si celebrasse a quel modo e riempii il suddetto frate di domande, mi sembrava strano che si potesse celebrare senza guardare i fedeli, poi studiando Liturgia ho capito il perchè.

    E infatti ora penso sia liturgicamente più corretta la celebrazione dell'Eucaristia coram Deo (ciò non significa che la celebrazione versus populum sia errata, eh? ).

    I Riti di introduzione si svolgerebbero, come ora, dalla Sede, la Liturgia della Parola all'ambone, la Preghiera dei fedeli dalla Sede o dall'ambone e poi la Liturgia Eucaristica all'altare. In questo momento della Liturgia la posizione migliore del sacerdote è quella coram Deo, a tal proposito si è espresso magistralmente l'allora card. Ratzinger in numerosi suoi libri, ricordiamo che nella Liturgia Eucaristica tutto il popolo e anche il Celebrante sono rivolti verso la Croce, Cristo, l'Oriens, tanto che al Praefatium diciamo solennemente "Sursum corda: habemus ad Dominum".

    Una celebrazione sul cosiddetto altare a muro renderebbe il Rito ancora più significativo di quanto non lo sia adesso perchè in questo caso le parole della Liturgia esprimerebbero più precisamente quanto dicono e soprattutto farebbero sì che nel punto culminante del Sacrificio incruento di Cristo sia proprio Lui e non il Celebrante il punto unico di riferimento evitando quanto Ratzinger affermava nei suoi libri ossia l'eccessivo protagonismo del Sacerdote nella Liturgia.

    Terminata la Liturgia Eucaristica si tornerebbe alla Sede, e dunque nuovamente versus populum per svolgere i Riti di conclusione.

    Sinceramente non ci vedrei proprio nulla di male, anzi per i motivi sopra spiegati lo troverei davvero più corretto e non influirebbe per nulla sulla partecipazione attiva del popolo santo di Dio alla Liturgia, cosa alla quale io tengo molto.

    P.S. Se proprio si vuol celebrare versus populum si potrebbe sempre porre al centro dell'altare la Croce e ai lati i candelieri, anche in questo caso trovo che sarebbe corretto in quanto rispetterebbe le effettive parole della Liturgia e specialmente quel cruciale "Habemus ad Dominum".
    Ultima modifica di Marcianus; 21-02-2008 alle 15:24 Motivo: errore di sintassi e punteggiatura
    «Renditi conto di ciò che farai,
    imita ciò che celebrerai,
    conforma la tua vita
    al mistero della Croce di Cristo Signore»
    .
    Dal Pontificale Romano



  8. #38
    Moderatore Globale L'avatar di Ambrosiano
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    Citazione Originariamente Scritto da alexanderw4 Visualizza Messaggio
    Vi posso assicurare che soprattutto i più giovani rimangono esterrefatti, in senso positivo, nel vedere la celebrazione "versus Deum".
    Provare per credere!!!
    Bah, vedi, anche io quando ero giovane e mi capitava di vedere celebrazioni "versus populum" (perchè ce n'erano anche prima della riforma) rimanevo esterefatto in senso positivo......

    Spesso lo stupore è solo dovuto a qualche cosa diverso dal solito.....

  9. #39
    alexanderw4
    visitatore
    Citazione Originariamente Scritto da Ambrosiano Visualizza Messaggio
    Bah, vedi, anche io quando ero giovane e mi capitava di vedere celebrazioni "versus populum" (perchè ce n'erano anche prima della riforma) rimanevo esterefatto in senso positivo......

    Spesso lo stupore è solo dovuto a qualche cosa diverso dal solito.....

    Bella considerazione !
    Ho la presunzione di pensare che oltre all'aspetto della diversità dalla "normalità" ci possa anche essere un senso arcano di religiosità che viene risvegliata nel nostro animo dagli orientamenti della preghiera e dalle gestualità antiche.
    Ci ricordano qualcosa anche se non lo capiamo !

  10. #40
    alexanderw4
    visitatore
    Citazione Originariamente Scritto da Cor Jesu sacratissimum miserere
    Mi sto allontanando dallo spirito del concilio

    ma rimani ancorato allo spirito della Tradizione della Chiesa e ai veri "dettati" del Concilio Vaticano II !!!!
    Ultima modifica di Marcianus; 03-07-2007 alle 11:37 Motivo: quote

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