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Discussione: ***** Il Rito Ambrosiano *****

  1. #21
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    Omelia di Mons. Manganini (Arciprete emerito del Duomo) durante la Messa Vigiliare per la Festa della Dedicazione del Duomo 2012


    Interessante l'omelia di Mons. Manganini, che al tempo era ancora Arciprete del Duomo, durante la Messa Vigiliare per la Festa della Dedicazione del Duomo del 2012.

    Parla diffusamente dei riti liturgici e specificamente del rito ambrosiano e di quella che è forse la sua caratteristica principale: fare ritualmente e liturgicamente di Cristo il centro della spiritualità ambrosiana.

    Invito ad ascoltarla.



  2. #22
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    Note liturgiche relative alla celebrazione del giorno della Commemorazione dei defunti quando cade in domenica


    Monsignor Claudio Magnoli, responsabile del Servizio diocesano per la Pastorale liturgica, fornisce alcune importanti indicazioni in merito alle celebrazioni del 2 novembre: «Seguendo l’ordine di precedenza indicato nella Tabella dei giorni liturgici riportata in apertura del Messale Ambrosiano al termine delle Norme generali per l’ordinamento dell’anno liturgico e del calendario (p. LVI), la Commemorazione di tutti i fedeli defunti (2 novembre), che quest’anno 2014 cade in Domenica, vince sulla II Domenica dopo la Dedicazione.
    Di conseguenza, il formulario liturgico (preghiere e canti) e le letture della domenica 2 novembre, a cominciare dalla messa vigiliare del sabato 1 novembre, sono della Commemorazione di tutti i fedeli defunti.

    La ragione di questa speciale indicazione, che pare contraddire il principio dell’assoluta preminenza della Domenica su ogni altra ragione festiva che non sia strettamente cristologica, sta nel fatto che tutta la liturgia della Commemorazione dei fedeli defunti è a forte impronta pasquale ed esalta la risurrezione del Signore come primizia della futura risurrezione dei nostri cari defunti proprio come la Domenica. Ciò significa che essa non è una celebrazione in onore dei defunti, quasi fosse in analogia con la festa del 1 novembre in onore di tutti i santi, ma una celebrazione di suffragio universale (per tutti i defunti) alla luce della pasqua di risurrezione.

    Alcune precisazioni per ben celebrare questa domenica: - Tutte le messe omettono il Gloria, conservando il Credo; - Per la liturgia della Parola il Lezionario offre tre schemi di Letture tra i quali è possibile scegliere liberamente a ogni messa. È pastoralmente utile, specialmente in ordine alla predicazione, che, nell’ambito di una Parrocchia, Unità Pastorale o Comunità Pastorale, ci sia un accordo previo tra i presbiteri e i diaconi sulla scelta degli schemi da usare nelle varie celebrazioni eucaristiche; - la messa vigiliare di sabato 1 novembre dovrà prevedere la proclamazione del Vangelo della Risurrezione della II domenica dopo la Dedicazione nella forma semplice (non con la liturgia vigiliare tra i Vespri); - la Liturgia delle Ore, a cominciare dai Vespri I è quella della Domenica (XXXI del Tempo per annum).
    Qualora nel pomeriggio / sera di sabato 1 novembre si celebrassero i Vespri con il popolo, si possono celebrare i Vespri dei defunti.
    Mentre incoraggiano e promuovono la pia pratica della visita al cimitero presso la tomba dei propri cari defunti per onorarne il ricordo e sostare in preghiera, i sacerdoti abbiano anche cura di illuminare i fedeli sull’importanza della partecipazione alla santa messa per unirsi al suffragio di tutta la Chiesa e rinnovare la propria fede personale nella risurrezione di Cristo dai morti, primizia della nostra futura risurrezione e di quella dei nostri cari defunti».
    (da: www.chiesadimilano.it)

  3. #23
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    Video di spiegazione dei Riti e dei principali gesti liturgici del Triduo Pasquale Ambrosiano

    La Parrocchia di Gorla Maggiore, sempre molto attenta per tutto quanto riguarda la liturgia, in occasione della Pasqua 2021 ha preparato questi tre video che presentano i Riti e il significato dei principali gesti liturgici che si vivono nel Triduo Pasquale.
    La presentazione è stata intelligentemente affidata ad alcuni cerimonieri della parrocchia che in tal modo svolgono efficacemente i compiti liturgici a loro affidati, che non sono solo quelli di regolare lo svolgimento delle celebrazioni, ma anche di chiarirne il senso ed il valore ai fedeli che vi assistono.

    Come dicevo sono video di quella Parrocchia e quindi vengono citati anche alcuni usi particolari non previsti dalle norme liturgiche attuali; sono comunque usi che derivano dalle norme in vigore prima della riforma litrurgica e che qui si sono conservati.
    Se devo fare un mio commento: sono contento che li abbiano conservati perchè, sempre secondo me, colmano alcune carenze e/o poca enfasi che le norme attuali danno ad alcuni gesti.

    Prima di ogni video cerco di evidenziare questi usi particolari e aggiungo anche qualche parola di chiarimento che ritengo utile per la corretta comprensione di altri punti.


    COENE TUAE: Messa in Coena Domini

    Commenti esplicativi:
    • L'arredamento del presbiterio con tappeti era abbastanza comune prima della riforma liturgica proprio per la ragione che viene detta nel video. E' significativa l'importanza che viene data alle candele alla cui sola luce si svolge tutta la celebrazione.
    • Il testo del Canone a cui si accenna e che un tempo, inserito nel Canone normale, era usato solo per questa celebrazione, è ora la Preghiera Eucaristica V ambrosiana, obbligatoria per questa Messa, ma utilizzabile anche durante tutto l'anno liturgico soprattutto per celebrazioni che hanno come tema il mistero dell'Eucaristia e della Passione, nelle ordinazioni e nelle riunioni e anniversari sacerdotali.
    • Nel video si fa riferimento all'Altare della Reposizione anche come Sepolcro di Cristo. Non c'è dubbio che il significato di quell'altare sia anche questo, ma pare che ciò non sia più di moda perchè le varie istruzioni vietano espressamente di intenderlo così. Cosa che è nè più nè meno una giravolta di 180 gradi rispetto al modo di intenderlo prima della riforma in cui il significato prevalente era proprio quello del Sepolcro. Non capisco perchè non si possa tenere la giusta via di mezzo come fanno qui.
    • La Lavanda dei piedi qui viene fatta dopo la Messa. Ricordo che nel Rito ambrosiano è un rito a sè stante, che può essere fatto in qualsiasi momento della giornata, ma mai durante la Messa.





    TENEBRAE: Celebrazione della Passione e Adorazione della Croce

    Commenti esplicativi:
    • Nel video si dice che "il canto della Passione è celebrato come un dramma sacro".
      Ciò non si deve intendere come "lettura dialogata" come nel Rito romano, cosa che è invece espressamente vietato nel rito ambrosiano in cui la lettura del Vangelo compete solo e soltanto al sacerdote o al diacono, ma va inteso invece come sottolineatura dei punti salienti della lettura con azioni specifiche (campane, spegnimento delle candele, spogliazione dell'altare, chiusura del padiglione).
    • Le norme in vigore dicono solo che al momento della morte del Signore si suonano le campane. Come suonarle è lasciato agli usi delle singole realtà parrocchiali: qui fanno così.
    • La deposizione delle vesti non è più prevista dalle norme liturgiche attuali, anzi esiste un'istruzione che invita a non farla. Ma con questo non mi sento di criticare chi la fa: ha il suo significato, che non è banale.
    • La chiusura del padiglione intorno all'altare era espressamente previsto dalle norme liturgiche precedenti la riforma. Nelle attuali non se ne parla, anche perchè il padiglione stesso è caduto nell'oblio. Penso però che dove esso è ancora usato sia un gesto pieno di significato e che si faccia dunque bene a farlo.
    • Le norme attuali non parlano anche del togliersi le scarpe per adorare la Croce. Ma dalle spiegazioni che il video dà al gesto mi pare si capisca come non sia una cattiva idea farlo.





    EXULTET: Celebrazione della Veglia pasquale

    Commenti esplicativi:
    • Vengono descritte l'accensione del Cero e dei lumi come erano fatte prima della riforma e come parzialmente viene fatto ancora in Duomo. Le nuove norme hanno appiattito tutto prescrivendo di accendere cero e lumi subito dopo la benedizione del fuoco nuovo. Ciò, secondo me, ha creato una sorta di rottura con il Preconio che abbastanza espressamente indica i momenti in cui si devono fare quelle cerimonie.
    • L'inserimento dei grani di incenso nel Cero non è più previsto dalle nuove norme.
    • Osservando le immagini proposte nel video pare di capire che nell'acqua benedetta venga infuso, come si faceva una volta, il Crisma, cosa non più prevista. Pare anche di capire che quest'acqua sia conservata ed usata per tutti i battesimi dell'anno, cosa anche questa non più prevista.
    • Le norme attuali prevedono che il ritorno dell'Eucaristia nel tabernacolo dell'altare maggiore sia fatta senza alcuna cerimonia durante la Comunione.
      E' una norma che non ho mai capito: si para solennemente un altare, vi si porta solennemente l'Eucaristia, vi ci si reca per l'adorazione, e poi... sostanzialmente ci se ne dimentica. Mah!
      Bene fanno qui a riportarla in modo solenne al momento dello spezzare del Pane.



  4. #24
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    L'azione liturgica degli Arcivescovi Schuster, Montini, Colombo, Martini e Tettamanzi

    Interviste realizzate da Annamaria Braccini per Telenova nel 2005/2006.

    Le interviste sono relative ai punti più significativi dell'azione liturgica degli Arcivescovi Schuster, Montini, Colombo, Martini e Tettamanzi (che a quei tempi era ancora l'Arcivescovo in carica).

    Probabilmente erano inserite in "Chiesa nella città", la rubrica di informazione ecclesiale di Telenova ed i relativi video erano stati da me scaricati da Youtube nel 2006.

    Nel 2017 mi sono accorto che non erano più presenti online ed allora li ho riuniti e ricaricati con questo titolo.


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