Il Santo Padre ha promulgato una Lettera Apostolica in forma di Motu Proprio circa l'accesso delle donne ai ministeri istituiti del lettorato e accolitato.
Qui una lettera al Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede.
Il Santo Padre ha promulgato una Lettera Apostolica in forma di Motu Proprio circa l'accesso delle donne ai ministeri istituiti del lettorato e accolitato.
Qui una lettera al Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede.
Ultima modifica di SantoSubito; 11-01-2021 alle 11:47
Crediamo in un solo Dio, non in un Dio solo!
niente di così scandaloso o straordinario ma, a mio parere, semplicemente una regolamentazione di quanto già avviene da fatto in tutte le chiese del mondo, dove già da tempo le donne dai fatto leggono dall'ambone e servono all'altare (anche se in questo ultimo caso è abbastanza raro vederle in presbiterio, fatta eccezione per le chierichette, o almeno è cosa rara dalle nostre parti, forse in qualche altra zona del mondo saranno già diffuse...)
Quid quaeritis viventem cum mortuis? (Lc 24, 5)
Io sono davvero soddisfatto, sia perchè come qualcuno sa ho dedicato la mia tesi triennale allo studio della faccenda, sia perchè anche il Motu Proprio e la Lettera di accompagnamento sono scritte con un equilibrio invidiabile. Soprattutto il passaggio della lettera che ricorda "la Chiesa non ha alcun potere di ordinare donne al sacerdozio", che aiuta a comprendere la differenza tra questi ministeri ordinati (per gli uomini) e i ministeri laicali, che sono per tutti!
Ma anche, si recupera a mio parere l'individuazione del carisma di ognuno, se necessario: non dei gradini da percorrere, ma un dono da comprendere e valorizzare.
Crediamo in un solo Dio, non in un Dio solo!
vi prego, vi imploro con umiltà e con fiducia – permettete a Cristo di parlare all’uomo.
Per correttezza, anche se è linkata, riporto in quote il passaggio bellissimo:
Una più chiara distinzione fra le attribuzioni di quelli che oggi sono chiamati “ministeri non-ordinati (o laicali)” e “ministeri ordinati” consente di sciogliere la riserva dei primi ai soli uomini. Se rispetto ai ministeri ordinati la Chiesa «non ha in alcun modo la facoltà di conferire alle donne l’ordinazione sacerdotale» (cf. San Giovanni Paolo II, Lettera apostolica Ordinatio sacerdotalis, 22 maggio 1994), per i ministeri non ordinati è possibile, e oggi appare opportuno, superare tale riserva.
Crediamo in un solo Dio, non in un Dio solo!
Purtroppo non sarà così, nel senso che non solo non aiuterà a comprendere, ma verrà volontariamente creata maggiore confusione. Non ho ancora aperto nessun sito di notizie ma non ci vuole molto ad immaginare che verrà pubblicizzata quasi ovunque come una apertura del Papa all'ordinazione femminile (tanto praticamente nessuno sa cosa vuol dire e sa nemmeno cosa siano Lettori e Accoliti) e quel che è peggio è verrà letta in questo modo anche da quei vescovi che fremono per ordinare le donne (poco importa cosa c'è chiaramente scritto nel documento, tanto il testo non lo legge mai nessuno).
Inoltre non ci sarà nessuna conseguenza pratica di questa modifica: le donne continueranno a fare quello che facevano prima (sia ciò che era lecito, sia ciò che non lo era).
Purtroppo alcuni siti già criticano la scelta del Papa Francesco perchè hanno paura dell'apertura del sacerdozio alle donne. Il motu proprio mi pare abbastanza chiaro ma la gente deve sempre criticare e questo non fa altro che aumentare "l'odio" verso il Sommo Pontefice per il quale dovremmo solo pregare per il suo ministero.
Io sono d'accordo con il Motu Propio del Papa anche perchè come già detto da SantoSubito e Paolovac non è niente di scandaloso e si mette in pratica ciò che viene già fatto.
Tu ci hai redenti, o Signore, con il tuo Sangue!
Se non sono diventato improvvisamente sordo, il TG1 ha appena annunciato così la notizia:
”Papa: le donne potranno dispensare Ostie”.
Mi complimento per l’uso del linguaggio![]()
"Non quod ego volo, sed quod tu" (Mc 14,36)