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Discussione: Un misterioso personaggio

  1. #1
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    Un misterioso personaggio

    [IMG][/IMG]

    Buongiorno, vi presento un misterioso personaggio della Cattedrale di San Lorenzo a Genova. Se ne hanno poche notizie e non vi darò neanche quelle, perché non vorrei condizionarvi ... Infatti, la mia domanda è: in base al vestiario, al copricapo ai suoi piedi o ad altre caratteristiche, riuscite a dedurre che ruolo potesse avere nella gerarchia ecclesiastica? Sapete come si chiamano i capi di vestiario che indossa?
    Vi ringrazio molto.
    P.S. non fatevi condizionare dall'epigrafe alle sue spalle.

  2. #2
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    Il cappello è un galero, di solito nell'iconografia classica è simbolo cardinalizio, ma essendo la statua tutta bianca è difficile dire se sia in effetti un galero cardinalizio. Sicuramente era un prelato. Dovresti vedere se magari dall'altra parte ci sono le nappe, ovvero il cordoncino con i fiocchi che escono dal galero, perché in base al numero di quelle si potrebbe capire se era sacerdote, abate, vescovo o cardinale.
    Il "mantello" sembrerebbe una cappa o una cappamagna, anche questo appartiene al vestiario dei prelati in generale.
    Per quanto riguarda l'epoca, potrebbe benissimo essere della stessa epoca della lapide.
    vi prego, vi imploro con umiltà e con fiducia – permettete a Cristo di parlare all’uomo.

  3. #3
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    Aggiunta foto galero

    Purtroppo lo stato non è ottimale, ma spero che questa foto possa aiutare. Una curiosità: fra il panneggio e il galero è nascosto un piccolo libro (se riesco aggiungo la foto)

    [IMG][/IMG]

  4. #4
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    Aggiunta foto libretto

    Ed ecco la foto del libro "nascosto":
    [IMG][/IMG]

  5. #5
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    Grazie

    Citazione Originariamente Scritto da Abbas S:Flaviae Visualizza Messaggio
    Il cappello è un galero, di solito nell'iconografia classica è simbolo cardinalizio, ma essendo la statua tutta bianca è difficile dire se sia in effetti un galero cardinalizio. Sicuramente era un prelato. Dovresti vedere se magari dall'altra parte ci sono le nappe, ovvero il cordoncino con i fiocchi che escono dal galero, perché in base al numero di quelle si potrebbe capire se era sacerdote, abate, vescovo o cardinale.
    Il "mantello" sembrerebbe una cappa o una cappamagna, anche questo appartiene al vestiario dei prelati in generale.
    Per quanto riguarda l'epoca, potrebbe benissimo essere della stessa epoca della lapide.
    Grazie per queste notizie. Ho aggiunto sotto qualche altra immagine, se servisse.

  6. #6
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    Purtroppo le parti del galero che si vedono non aiutano l'identificazione, c'è una nappa ma è quella principale, le altre sarebbero dovute seguire a quella.
    Invece il libretto potrebbe essere un indizio. A prima vista si potrebbe pensare a un Vangelo ma il fatto che sia nascosto mi fa propendere per un testo scritto dalla persona raffigurata e nascosto per "umiltà" oppure potrebbe alludere al fatto che avesse degli studi particolari, cosa non così frequente all'epoca (fino al XIX secolo molti vescovi ricevevano il baccellierato il giorno prima dell'ordinazione espiscopale!).
    Quindi si potrebbe procedere su due linee, cercare tutti i prelati della città che hanno scritto qualcosa e cercare tutti quelli che avevano una laurea particolare, come ad esempio in Utroque Jure.
    Prima di questo, però, ci vorrebbe un esperto che dati l'opera, per restringere il campo di ricerca.
    vi prego, vi imploro con umiltà e con fiducia – permettete a Cristo di parlare all’uomo.

  7. #7
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    dubbia identificazione

    Gli studiosi si trovano in disaccordo sulla datazione e sull'identità del personaggio. E' per questo che non ho voluto scrivere dati biografici, perché secondo me la datazione è stata data in base al fatto che si seguisse una identificazione piuttosto che un'altra. La statua si trova infatti di fronte a due diversi monumenti sepolcrali e viene di volta in volta attribuito all'uno o all'altro come figura orante del defunto.

    Uno è quello di cui si vede l'epigrafe in foto, Cipriano Pallavicino, che lo fa eseguire già in vita nel 1575 (morirà nel 1586); l'altro è Giuliano Cybo, morto nel 1536, la cui tomba copre tutta la testata del transetto sinistro; in entrambi i casi si rileva come la statua risulti avulsa dal contesto ed evidentemente ricollocata in tempi successivi.

    Nelle ultime pubblicazioni lo si identifica preferibilmente come Cipriano.

    Grazie ad ogni modo per il consiglio. Cercherò se uno dei due avesse particolari velleità in campo culturale!

    Per completezza aggiungo la foto della tomba Cybo con, a sinistra, il sepolcro di Cipriano Pallavicino (e sotto, la nostra statua).

    [IMG][/IMG]

  8. #8
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    Date le proporzioni sembrerebbe più logico identificarlo con Cibo, perché la tomba del Pallavicini ha delle statue molto più piccole e "di nicchia" diciamo così, per cui sarebbe stato più consono vedere una piccola statua orante ai piedi, ad esempio, della Madonna che sta in alto.
    Invece il monumento Cibo ha statua più simili nelle proporzioni (un po' meno nello stile) a quella in questione. Però vorrei capire la figura distesa sotto e quella assisa sopra il sepolcro cosa rappresentano? Perché non si vedono bene in foto.
    vi prego, vi imploro con umiltà e con fiducia – permettete a Cristo di parlare all’uomo.

  9. #9
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    Ho letto qualcosa su Pallavicino e su Giuliano Cybo (di quest'ultimo non c'è quasi nulla in realtà) e se proprio dovessi scegliere fra i due, considerato proprio il particolare del libretto, direi che è più probabile il Pallavicino, che fu mecenate di vari scrittori e guidò anche un sinodo diocesano, il libretto potrebbe far riferimento proprio a una di queste circostanze o, in generale, alla sua erudizione e al suo amore per la cultura. Inoltre ho visto che la figura distesa nella tomba Cybo è un vescovo (quindi suppongo sia Giuliano), per cui mi sembra davvero difficile che nella stessa tomba vi fossero due immagini della stessa persona, tanto più che la lapide sotto la statua distesa sottolinea l'umiltà del Cybo, che volle essere sepolto a terra.
    Facendo una ricerca fotografica sulla tomba ho visto che ha subito delle modifiche artisticamente disastrose, su cui forse ci puoi illuminare tu.
    In una foto antica, che si trova QUI, si vede al posto del defunto disteso un altare e sopra l'altra una lapide incisa, che dovrebbe corrispondere a quella (mozzata) oggi presente sotto la statua del defunto distesto. In quella foto la statua del defunto orante è posta ai piedi dell'altare ma, comunque, si vede che è posticcia.
    La mia domanda, quindi, è:
    l'intervento di manomissione del monumento fu l'aggiunta o la rimozione dell'altare? Perché se fu l'aggiunta immagino che misero l'altare davanti la statua distesa, se fu la rimozione mi chiedo da dove hanno preso la statua distesa. In entrambi i casi è stato un vero e proprio scempio che mi fa temere che la statua dell'orante provenga da un monumento che fu distrutto completamente.
    All'interno della chiesa esistono altre statue fuori contesto? Perché mi pare che anche la Madonna con Bambino oggi posta sul monumento di Pallavicino, anticamente non fosse lì. Se ci sono altre statue e queste sono compatibili con lo stile della statua dell'orante, allora temo si tratti davvero di un sepolcro non più esistente, e l'identità del defunto può essere ricostruita solo con una ricerca documentale di cosa c'era in quella chiesa prima delle manomissioni.
    vi prego, vi imploro con umiltà e con fiducia – permettete a Cristo di parlare all’uomo.

  10. #10
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    Aggiunta info

    Grazie intanto per il tempo che stai dedicando a questa questione.

    Allora, cercherò di riassumere i salienti:

    entrambe le attribuzioni danno per acquisito il fatto che la collocazione odierna sia frutto di rimaneggiamenti, dovuti a due fatti principalmente: le indicazioni date a seguito della visita pastorale di Mons. Bossio del 1582, che diede indicazione di ridimensionare/modificare molti altari; il fatto che appena conclusa la tomba Cybo, i Padri del Comune ne chiesero il ridimensionamento perché si protendeva troppo verso il presbiterio (1537).

    Inoltre bisogna considerare che la figura demi-gisant del Cybo è stata riscoperta solo nel 1955, quando è stata rimossa la mensa che la celava, per cui - secondo me - nel passato molti hanno pensato che fosse il Cybo orante perché non vi erano altre sue immagini.

    La Cattedrale ha poi avuto una tornata di "restauri" ottocenteschi davvero molto invasivi, con smontaggio di vari altari e cappelle allo scopo di ritrovare l'aspetto medievale del Duomo, ma non considererei questa fase perché nel Settecento gli storici locali già non sanno più identificare la figura orante, tanto da indicarlo col nomignolo con cui è conosciuto tuttora, ovvero il "Canonico di marmo". Con questa denominazione infatti la statua è divenuta addirittura proverbiale nel linguaggio del popolo sette-ottocentesco, utilizzato persino come personaggio nei dialoghi satirici del tempo della rivoluzione francese!

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