
Originariamente Scritto da
Laudato Si’
Così come sulle precauzioni legate a prevenire l’infezione da COVID-19 (
in primis la norma che vieta la Comunione in bocca), anche vedendo questa frase, permettimi di dirtelo, rimango sbigottito. E non è la prima volta che leggo aberrazioni simili.
Questa volta, Pivialista, voglio parlarti con durezza, ma al contempo con rammarico: quale autorità ritieni d’avere nel momento in cui scrivi certe cose? Il Papa (a ciò credi, spero) ha il potere di proclamare un nuovo dogma, ossia una verità di fede, e, secondo te, non di limitare (perché, ribadisco, è stata limitata, non vietata, anche se a taluni par essere il contrario) la celebrazione della Messa secondo l’
usus antiquior? Ma stai scherzando? La Chiesa Cattolica non è una democrazia. L’obbedienza e l’umiltà sono virtù fondamentali del cattolico e nelle tue recenti esternazioni io onestamente scorgo l’esatto contrario di esse. E non credo d’essere l’unico a notare che da certi tuoi interventi traspare un’acida e presuntuosa saccenteria. Adesso non ti basta più ritenerti superiore ad un’intera Conferenza Episcopale (il riferimento è sempre alla faccenda della Comunione in bocca), ma ti ritieni addirittura più in alto del Papa. Complimenti, davvero, permettimi il commento! Mi rattrista dirlo, credimi, ma ancora una volta dalla mia mente tenta d’uscire il termine «scisma» per commentare quest’affermazione. Ripeto, mi dispiace per te, per il modo in cui vivi la tua fede. E se ciò che scrivo io conta quanto il due di briscola, come sicuramente è, mi permetto di ricordarti quest’antiche ma sempre attuali parole di San Paolo:
Ciascuno sia sottomesso alle autorità costituite. Infatti non c'è autorità se non da Dio: quelle che esistono sono stabilite da Dio. Quindi chi si oppone all'autorità, si oppone all'ordine stabilito da Dio. E quelli che si oppongono attireranno su di sé la condanna.
(Rm 13, 1-2 - da: La Sacra Bibbia, Libreria Editrice Vaticana, Conferenza Episcopale Italiana, © Fondazione di Religione Santi Francesco d’Assisi e Caterina da Siena, 2008).