Nessuno qui ha messo in dubbio che il papa possa proclamare dogmi (che vuol dire proclamare ex-cathedra quello che la Chiesa già crede: l'ultima volta fu Pio XII con l'Assunzione, e -forse- GPII quando ha proclamato l'impossibilità del sacerdozio femminile)
Una costituzione apostolica, un motu proprio (come la Traditionis Custodes) non è dogma.
Il papa non è un oracolo, non è il Profeta, non può aggiungere nulla. Il suo potere, (riconosciuto solo negli ultimi 1000 anni in occidente) è innanzitutto di tipo giurisdizionale. Di tipo legale. Relativo al Diritto Canonico. Relativo all'aprire e chiudere, ovvero a concedere atti di grazia e nell'imporre scomuniche. Nell'organizzare la macchina Chiesa.
E peraltro molti atti papali (specie le scomunche), furono talmente abusati nel passato che spesso lasciano il tempo che trovano (la grazie del Signore è superiore agli atti del papa)
Per questo l'introduzione della Nuova Messa, e i successivi motu propri,non sono dogma, non sono dottrina.
Sono atti giurisdizionali. Si possono benissimo criticare. Ma si dovrebbero seguire (a meno che sia convincente il fatto che siano stati atti illeciti, come gli atti papali che autorizzavano a fare schiavi, a dicriminare gli eretici, ad escludere dal sacerdozio chi era figlio illegittimo etc ect)
Come si può anche criticare i papi rimanendo ottimi cattolici. Dante ne mise sei o sette all'inferno, e sono innumerevoli i papi peccatori, con figli e amanti, in corazza che guidavano eserciti in guerra, o anche solo dediti solo alla politica.