Stamane ha lasciato questa terra per ricevere dalle mani del Signore il premio dei servi fedeli, mons. Liborio Campione, 96 anni, già Vicario Generale della Diocesi di Caltanissetta.
Sacerdote di grandissima carità, ha speso tutta la sua vita per la Chiesa Nissena, costruendo ponti laddove si erano innalzati muri e divenendo punto di riferimento per i vescovi, che si sono avvicendati nella guida della città, per i sacerdoti e per i laici.
Sin da seminarista si distinse per il suo grande amore verso i poveri e spesso si recava poco distante dal Seminario, dove vi era una struttura occupata da molte famiglie indigenti, per fare loro la carità. Ricostruì con le proprie braccia, coinvolgendo molte persone, le chiese distrutte dalla guerra e dall'occupazione militare. Negli anni 1948-50 guidò una grandiosa Peregrinatio diocesana della Madonna di Fatima, durante la quale avvennero molti miracoli, che si concluse con l'incoronazione della statua e la sua intronizzazione nella Chiesa di Santa Flavia, oggi Santuario fatimano.
Fu rettore del Seminario vescovile e, sotto l'episcopato di mons. Alfredo Maria Garsia, fu Vicario Generale, divenendo il vero e proprio cuore della diocesi.
Ha servito fino a pochi anni fa la Chiesa Nissena come Vicario Generale, lasciando poi per l'avanzata età e gli acciacchi conseguenti, ma rimaneva un testimone unico e lucido della storia della Chiesa negli anni difficili fra la II Guerra Mondiale e il nuovo millennio.
Lo ricordo con grandissimo affetto per la grande amicizia e attenzione che ha sempre avuto nei miei confronti, fino agli ultimi tempi, quando sono andato a trovarlo per raccogliere alcune sue testimonianze.
Il Signore lo ricompensi per tutto il bene che ha fatto e il suo nome possa rimanere per sempre come simbolo di carità e disinteressato servizio.
Un articolo a lui dedicato.