20 Febbraio
PENULTIMA DOMENICA DOPO L’EPIFANIA
Domenica della Divina Clemenza
Anno C
Liturgia vigiliare vespertina:
SALUTO
Il Signore sia con voi.
E con il tuo spirito.
RITO DELLA LUCE
La tenebra passa
e la vera luce già risplende.Chi ama veramente i suoi fratelli,
dimora nella luce.
Non trovi inciampo nel tuo cammino,
se l’amore ti illumina.Chi ama veramente i suoi fratelli,
dimora nella luce.
La tenebra passa
e la vera luce già risplende.Chi ama veramente i suoi fratelli,
dimora nella luce.
INNO
Testo originale latino
O lux, beáta Trínitas
et principális Únitas,
iam sol recédit ígneus:
infúnde lumen córdibus.
Te mane laudum cármine,
te deprecémur véspere;
te nostra supplex glória
per cuncta laudet saécula.
Christum rogémus et Patrem
Christi Patrísque Spíritum;
unum potens per ómnia,
fove precántes Trínitas.
Amen. |
Traduzione ritmica
O Dio, trino e unico,
ora che il giorno è al termine,
con la tua luce splendida
i nostri cuori illumina.
Noi t’innalziamo il cantico
all’alba e ancora al vespero;
cantiamo a Te la gloria
ora e per tutti i secoli.
O Trinità santissima,
che l’universo domini,
Padre e Figlio e Spirito,
sostieni chi ti supplica.
Amen. |
Versione italiana cantabile
O Dio, Signore uno e trino,
nell'ora in cui il giorno tramonta
accendi all'eterna tua luce
i cuori che invocano pace.
La lode il mattino eleviamo,
a te il nostro inno la sera:
felici e adoranti, la gloria
nei secoli a te canteremo.
Il Cristo e il Padre preghiamo
nell'unico Amore infinito:
ascolta, Signore uno e trino,
chi implora con umile cuore.
Amen. |
Traduzione
O Trinità beata, unico Dio,
ora che muore il giorno
all’eterna tua luce
accendi i nostri cuori.
Ascende a te la lode mattutina,
a te nel vespero il canto:
a te, adoranti, la gloria
eleveremo nei secoli.
A Cristo e al Padre salga la preghiera,
salga allo Spirito del Padre e di Cristo:
unico Dio, Trinità beata,
riscalda del tuo amore chi ti implora.
Amen. |
RESPONSORIO
La tua grazia, Signore, mi ha sostenuto;
quand’ero oppresso dall’angoscia,il tuo conforto mi ha consolato.
Il Signore è la mia difesa;
roccia del mio rifugio tu sei, mio Dio:il tuo conforto mi ha consolato.
VANGELO DELLA RISURREZIONE
Annuncio della Risurrezione del Signore Nostro Gesù Cristo secondo Luca (24, 13-35)
Le parti [ ] si possono omettere.
In quello stesso giorno due di loro erano in cammino per un villaggio di nome Èmmaus, distante circa undici chilometri da Gerusalemme, e conversavano tra loro di tutto quello che era accaduto. Mentre conversavano e discutevano insieme, il Signore Gesù in persona si avvicinò e camminava con loro. [Ma i loro occhi erano impediti a riconoscerlo. Ed egli disse loro: «Che cosa sono questi discorsi che state facendo tra voi lungo il cammino?». Si fermarono, col volto triste; uno di loro, di nome Clèopa, gli rispose: «Solo tu sei forestiero a Gerusalemme! Non sai ciò che vi è accaduto in questi giorni?». Domandò loro: «Che cosa?». Gli risposero: «Ciò che riguarda Gesù, il Nazareno, che fu profeta potente in opere e in parole, davanti a Dio e a tutto il popolo; come i capi dei sacerdoti e le nostre autorità lo hanno consegnato per farlo condannare a morte e lo hanno crocifisso. Noi speravamo che egli fosse colui che avrebbe liberato Israele; con tutto ciò, sono passati tre giorni da quando queste cose sono accadute. Ma alcune donne, delle nostre, ci hanno sconvolti; si sono recate al mattino alla tomba e, non avendo trovato il suo corpo, sono venute a dirci di aver avuto anche una visione di angeli, i quali affermano che egli è vivo. Alcuni dei nostri sono andati alla tomba e hanno trovato come avevano detto le donne, ma lui non l’hanno visto». Disse loro: «Stolti e lenti di cuore a credere in tutto ciò che hanno detto i profeti! Non bisognava che il Cristo patisse queste sofferenze per entrare nella sua gloria?». E, cominciando da Mosè e da tutti i profeti, spiegò loro in tutte le Scritture ciò che si riferiva a lui.]
Quando furono vicini al villaggio dove erano diretti, egli fece come se dovesse andare più lontano. Ma essi insistettero: «Resta con noi, perché si fa sera e il giorno è ormai al tramonto». Egli entrò per rimanere con loro. Quando fu a tavola con loro, prese il pane, recitò la benedizione, lo spezzò e lo diede loro. Allora si aprirono loro gli occhi e lo riconobbero. Ma egli sparì dalla loro vista. Ed essi dissero l’un l’altro: «Non ardeva forse in noi il nostro cuore mentre egli conversava con noi lungo la via, quando ci spiegava le Scritture?». Partirono senza indugio e fecero ritorno a Gerusalemme, dove trovarono riuniti gli Undici e gli altri che erano con loro, i quali dicevano: «Davvero il Signore è risorto ed è apparso a Simone!». Ed essi narravano ciò che era accaduto lungo la via e come l’avevano riconosciuto nello spezzare il pane.
Cristo Signore è risorto!
SALMELLO
«Io sono il Primo e l’Ultimo e il Vivente
– dice il Signore –.Ero morto,
ma ora vivo per sempre». Alleluia.
«Dio mi ha detto: “Tu sei mio figlio:
oggi ti ho generato”.Ero morto,
ma ora vivo per sempre». Alleluia.
ORAZIONE
Dio forte e clemente, che hai portato a compimento nella verità i presagi e le antiche figure della salvezza, e hai colmato della grazia divina i nostri riti sacramentali, esaudisci la preghiera della Chiesa, che vivendo nel mondo ti implora di conformarsi sempre più intimamente al Signore Gesù, vincitore della morte, che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Segue la Messa del Giorno con l'EPISTOLA, il CANTO AL VANGELO e il VANGELO.
Dopo il Vangelo tutto prosegue come di solito fino alla Comunione e dopo la Comunione si canta il Magnificat con la relativa antifona.
ANTIFONA
Dio guarda al suo popolo dall’alto dei cieli; *
porge l’orecchio e ascolta
la voce della Sposa del Signore.
CANTICO DELLA BEATA VERGINE MARIA
L'anima mia *
magnifica il Signore
e il mio spirito esulta *
in Dio, mio salvatore,
perché ha guardato l'umiltà della sua serva. *
D'ora in poi tutte le generazioni
mi chiameranno beata.
Grandi cose ha fatto in me l'Onnipotente *
e Santo è il suo nome:
di generazione in generazione la sua misericordia *
si stende su quelli che lo temono.
Ha spiegato la potenza del suo braccio, *
ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;
ha rovesciato i potenti dai troni, *
ha innalzato gli umili;
ha ricolmato di beni gli affamati, *
ha rimandato i ricchi a mani vuote.
Ha soccorso Israele, suo servo, *
ricordandosi della sua misericordia,
come aveva promesso ai nostri padri, *
ad Abramo e alla sua discendenza, per sempre.
Gloria.
L'anima mia magnifica il Signore.
Alla fine, ripetuta l’antifona si aggiungono i tre Kyrie eleison. La celebrazione si conclude con l’orazione dopo la comunione e la benedizione, prima della quale si potranno dare eventuali avvisi.
Messa del giorno:
ALL’ INGRESSO
Sperate in Dio, popoli di ogni luogo,
aprite al suo cospetto il vostro cuore;
egli è il nostro rifugio.
Si dice il Gloria.
ALL’ INIZIO DELL’ ASSEMBLEA LITURGICA
O Dio, certezza e forza di chi spera in te, ascolta la nostra preghiera: concedi l’aiuto della tua grazia alla debolezza umana che senza di te non può nulla perché possiamo piacerti con la fedeltà alla tua legge nelle intenzioni e nelle opere. Per Gesù Cristo, tuo Figlio, nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
LETTURA
Lettura del profeta Daniele (9, 15-19)
Ascolta le nostre suppliche non per la nostra giustizia, ma per la tua grande misericordia. Ascolta e perdona.
In quei giorni. Daniele pregò il Signore dicendo: «Signore, nostro Dio, che hai fatto uscire il tuo popolo dall'Egitto con mano forte e ti sei fatto un nome qual è oggi, noi abbiamo peccato, abbiamo agito da empi. Signore, secondo la tua giustizia, si plachi la tua ira e il tuo sdegno verso Gerusalemme, tua città, tuo monte santo, poiché per i nostri peccati e per l’iniquità dei nostri padri Gerusalemme e il tuo popolo sono oggetto di vituperio presso tutti i nostri vicini.
Ora ascolta, nostro Dio, la preghiera del tuo servo e le sue suppliche e per amor tuo, o Signore, fa’ risplendere il tuo volto sopra il tuo santuario, che è devastato. Porgi l’orecchio, mio Dio, e ascolta: apri gli occhi e guarda le nostre distruzioni e la città sulla quale è stato invocato il tuo nome! Noi presentiamo le nostre suppliche davanti a te, confidando non sulla nostra giustizia, ma sulla tua grande misericordia.
Signore, ascolta! Signore, perdona! Signore, guarda e agisci senza indugio, per amore di te stesso, mio Dio, poiché il tuo nome è stato invocato sulla tua città e sul tuo popolo».
Parola di Dio.
SALMO
dal Sal 106(107)
R. Rendete grazie al Signore, il suo amore è per sempre.
Rendete grazie al Signore perché è buono,
perché il suo amore è per sempre.
Lo dicano quelli che il Signore ha riscattato,
che ha riscattato dalla mano dell’oppressore
e ha radunato da terre diverse. R.
Nella giustizia gridarono al Signore
ed egli li liberò dalle loro angosce.
Li guidò per una strada sicura,
perché andassero verso una città in cui abitare.
Ringrazino il Signore per il suo amore. R.
Vedano i giusti e ne gioiscano,
e ogni malvagio chiuda la bocca.
Chi è saggio osservi queste cose
e comprenderà l’amore del Signore. R.
EPISTOLA
Prima lettera di san Paolo apostolo a Timoteo (1, 12-17)
Gesù è venuto a salvare i peccatori, dei quali io sono il primo, e ha chiamato al ministero me che per l’innanzi fui bestemmiatore.
Fratelli, rendo grazie a colui che mi ha reso forte, Cristo Gesù Signore nostro, perché mi ha giudicato degno di fiducia mettendo al suo servizio me, che prima ero un bestemmiatore, un persecutore e un violento. Ma mi è stata usata misericordia, perché agivo per ignoranza, lontano dalla fede, e così la grazia del Signore nostro ha sovrabbondato insieme alla fede e alla carità che è in Cristo Gesù.
Questa parola è degna di fede e di essere accolta da tutti: Cristo Gesù è venuto nel mondo per salvare i peccatori, il primo dei quali sono io. Ma appunto per questo ho ottenuto misericordia, perché Cristo Gesù ha voluto in me, per primo, dimostrare tutta quanta la sua magnanimità, e io fossi di esempio a quelli che avrebbero creduto in lui per avere la vita eterna.
Al Re dei secoli, incorruttibile, invisibile e unico Dio, onore e gloria nei secoli dei secoli. Amen.
Parola di Dio.
CANTO AL VANGELO
Alleluia.
Dio ci ha amati per primo
e ha mandato il suo Figlio a liberarci dai nostri peccati.
Alleluia.
VANGELO
Lettura del Vangelo secondo Marco (2, 13-17)
La chiamata di Levi, il pubblicano.
In quel tempo. Il Signore Gesù uscì di nuovo lungo il mare; tutta la folla veniva a lui ed egli insegnava loro. Passando, vide Levi, il figlio di Alfeo, seduto al banco delle imposte, e gli disse: «Seguimi». Ed egli si alzò e lo seguì.
Mentre stava a tavola in casa di lui, anche molti pubblicani e peccatori erano a tavola con Gesù e i suoi discepoli; erano molti infatti quelli che lo seguivano. Allora gli scribi dei farisei, vedendolo mangiare con i peccatori e i pubblicani, dicevano ai suoi discepoli: «Perché mangia e beve insieme ai pubblicani e ai peccatori?». Udito questo, Gesù disse loro: «Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati; io non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori».
Parola del Signore.
DOPO IL VANGELO
Porgimi orecchio, Signore, e ascoltami.
Salva il tuo servo, o Dio, che spera in te.
Abbi pietà di me perché sempre ti invoco.
A CONCLUSIONE DELLA LITURGIA DELLA PAROLA
O Dio, che ci hai rivelato di voler abitare in chi è retto e sincero, donaci la sete di verità e di giustizia che fa del nostro cuore il tempio della divina presenza. Per Cristo nostro Signore.
Si dice il Credo.
SUI DONI
Accetta, o Dio misericordioso, le offerte che ti consacriamo e concedi che siano per noi sicuro e perenne sostegno. Per Cristo nostro Signore.
PREFAZIO
È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, rendere grazie sempre, qui e in ogni luogo, a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno. Mirabile è l’opera compiuta da Cristo tuo Figlio nel mistero pasquale: egli ci ha tratto dalla schiavitù del peccato e della morte alla gloria di proclamarci stirpe eletta, regale sacerdozio, gente santa, popolo di sua conquista per annunziare al mondo la tua potenza, o Padre, che dalle tenebre ci hai chiamato allo splendore della tua luce. Riconoscenti e gioiosi, ci uniamo concordi alle schiere degli angeli che elevano a te il loro inno di lode: Santo, Santo, Santo…
ALLO SPEZZARE DEL PANE
Canterò senza fine
la pietà del Signore.
Con la mia bocca
annunzierò a tutte le genti la tua verità.
O Signore, ricordati di me.
ALLA COMUNIONE
Chi degnamente si ciba dei doni di Cristo
non sarà condannato,
ma salvato per grazia di Dio.
DOPO LA COMUNIONE
O Dio, Padre santo, che ci hai saziato col Pane di vita, serbaci nel canto della tua lode e portaci a eterna salvezza. Per Cristo nostro Signore.