25 Giugno
NATIVITÀ DI SAN GIOVANNI BATTISTA (solennità)
Anno C
ALL’ INGRESSO
Venne un uomo mandato da Dio,
e il suo nome era Giovanni.
Venne come testimone
per rendere testimonianza alla luce
e preparare al Signore un popolo ben disposto.
Si dice il Gloria.
ALL’ INIZIO DELL’ ASSEMBLEA LITURGICA
O Dio, che hai mandato san Giovanni Battista a preparare la via al tuo Figlio unigenito, allieta la tua Chiesa con l’abbondanza dei doni dello Spirito e guidala sul cammino della salvezza e della pace incontro a Cristo Signore, che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito santo, per tutti i secoli dei secoli.
LETTURA
Lettura del profeta Geremia (1, 4-19)
Prima di formarti nel grembo materno, ti ho stabilito profeta.
In quei giorni. Mi fu rivolta questa parola del Signore:
«Prima di formarti nel grembo materno, ti ho conosciuto,
prima che tu uscissi alla luce, ti ho consacrato;
ti ho stabilito profeta delle nazioni».
Risposi: «Ahimè, Signore Dio!
Ecco, io non so parlare, perché sono giovane».
Ma il Signore mi disse: «Non dire: “Sono giovane”.
Tu andrai da tutti coloro a cui ti manderò
e dirai tutto quello che io ti ordinerò.
Non aver paura di fronte a loro,
perché io sono con te per proteggerti».
Oracolo del Signore.
Il Signore stese la mano
e mi toccò la bocca,
e il Signore mi disse:
«Ecco, io metto le mie parole sulla tua bocca.
Vedi, oggi ti do autorità
sopra le nazioni e sopra i regni
per sradicare e demolire,
per distruggere e abbattere,
per edificare e piantare».
Mi fu rivolta questa parola del Signore: «Che cosa vedi, Geremia?». Risposi: «Vedo un ramo di mandorlo». Il Signore soggiunse: «Hai visto bene, poiché io vigilo sulla mia parola per realizzarla».
Mi fu rivolta di nuovo questa parola del Signore: «Che cosa vedi?». Risposi: «Vedo una pentola bollente, la cui bocca è inclinata da settentrione». Il Signore mi disse:
«Dal settentrione dilagherà la sventura
su tutti gli abitanti della terra.
Poiché, ecco, io sto per chiamare
tutti i regni del settentrione.
Oracolo del Signore.
Essi verranno
e ognuno porrà il proprio trono
alle porte di Gerusalemme,
contro le sue mura, tutt’intorno,
e contro tutte le città di Giuda.
Allora pronuncerò i miei giudizi contro di loro,
per tutta la loro malvagità,
poiché hanno abbandonato me
e hanno sacrificato ad altri dèi
e adorato idoli fatti con le proprie mani.
Tu, dunque, stringi la veste ai fianchi,
àlzati e di’ loro tutto ciò che ti ordinerò;
non spaventarti di fronte a loro,
altrimenti sarò io a farti paura davanti a loro.
Ed ecco, oggi io faccio di te
come una città fortificata,
una colonna di ferro
e un muro di bronzo
contro tutto il paese,
contro i re di Giuda e i suoi capi,
contro i suoi sacerdoti e il popolo del paese.
Ti faranno guerra, ma non ti vinceranno,
perché io sono con te per salvarti».
Oracolo del Signore.
Parola di Dio.
SALMO
dal Sal 70(71)
R. La mia lingua, Signore, proclamerà la tua giustizia.
In te, Signore, mi sono rifugiato.
Sii tu la mia roccia,
una dimora sempre accessibile.
Mio Dio, liberami dalle mani del malvagio. R.
Sei tu, mio Signore, la mia speranza,
la mia fiducia, Singore, fin dalla mia giovinezza.
Su di te mi appoggiai fin dal grembo materno,
dal seno di mia madre sei tu il mio sostegno. R.
La mia bocca racconterà la tua giustizia,
ogni giorno la tua salvezza.
Fin dalla giovinezza, o Dio, mi hai istruito
e oggi ancora proclamo le tue meraviglie. R.
EPISTOLA
Lettera di san Paolo apostolo ai Gàlati (1, 11-19)
Dio mi scelse fin dal seno di mia madre e si compiacque di rivelare in me il Figlio suo perché lo annunciassi.
Vi dichiaro, fratelli, che il Vangelo da me annunciato non segue un modello umano; infatti io non l’ho ricevuto né l’ho imparato da uomini, ma per rivelazione di Gesù Cristo. Voi avete certamente sentito parlare della mia condotta di un tempo nel giudaismo: perseguitavo ferocemente la Chiesa di Dio e la devastavo, superando nel giudaismo la maggior parte dei miei coetanei e connazionali, accanito com’ero nel sostenere le tradizioni dei padri. Ma quando Dio, che mi scelse fin dal seno di mia madre e mi chiamò con la sua grazia, si compiacque di rivelare in me il Figlio suo perché lo annunciassi in mezzo alle genti, subito, senza chiedere consiglio a nessuno, senza andare a Gerusalemme da coloro che erano apostoli prima di me, mi recai in Arabia e poi ritornai a Damasco.
In seguito, tre anni dopo, salii a Gerusalemme per andare a conoscere Cefa e rimasi presso di lui quindici giorni; degli apostoli non vidi nessun altro, se non Giacomo, il fratello del Signore.
Parola di Dio.
CANTO AL VANGELO
Alleluia.
Fra i nati da donna
Non è sorto alcuno più grande di Giovanni Battista:
il più grande tra i Profeti, inferiore solo agli Angeli.
Alleluia.
VANGELO
Lettura del vangelo secondo Luca (1, 57-68)
Giovanni è il suo nome.
In quel tempo. Per Elisabetta intanto si compì il tempo del parto e diede alla luce un figlio. I vicini e i parenti udirono che il Signore aveva manifestato in lei la sua grande misericordia, e si rallegravano con lei.
Otto giorni dopo vennero per circoncidere il bambino e volevano chiamarlo con il nome di suo padre, Zaccaria. Ma sua madre intervenne: «No, si chiamerà Giovanni». Le dissero: «Non c’è nessuno della tua parentela che si chiami con questo nome». Allora domandavano con cenni a suo padre come voleva che si chiamasse. Egli chiese una tavoletta e scrisse: «Giovanni è il suo nome». Tutti furono meravigliati. All’istante gli si aprì la bocca e gli si sciolse la lingua, e parlava benedicendo Dio. Tutti i loro vicini furono presi da timore, e per tutta la regione montuosa della Giudea si discorreva di tutte queste cose. Tutti coloro che le udivano, le custodivano in cuor loro, dicendo: «Che sarà mai questo bambino?». E davvero la mano del Signore era con lui.
Zaccaria, suo padre, fu colmato di Spirito Santo e profetò dicendo:
«Benedetto il Signore, Dio d’Israele».
perché ha visitato e redento il suo popolo
Parola del Signore.
DOPO IL VANGELO
«Ecco, invierò il profeta Elia – dice il Signore –
perché rivolga il cuore dei padri verso i figli
e il cuore dei figli verso i padri».
A CONCLUSIONE DELLA LITURGIA DELLA PAROLA
Donaci, Dio onnipotente, di seguire senza incertezze la via della giustizia, indicata dalla voce chiara e forte di san Giovanni Battista. Per Cristo nostro Signore.
Si dice il Credo.
SUI DONI
Accogli, o Padre, i nostri doni nel solenne ricordo della nascita del precursore Giovanni, che annunziò la venuta e indicò la presenza di Cristo Signore e Salvatore del mondo, che vive e regna nei secoli dei secoli.
PREFAZIO
È veramente cosa buona e giusta venerarti, o Padre santo, in questo giorno di festa, illuminato dalla nascita di san Giovanni Battista. Prima che fosse concepito, tu gli assegnasti un nome profetico; prima che nascesse, fu pieno di Spirito santo. Ancora nel grembo, meritò di sentire la voce della Madre del Signore e, trasalendo di arcana esultanza, salutò l’inizio dell’umana redenzione. Egli diventò il precursore di Cristo, che lo proclamò il più grande tra i nati di donna. Celebrando questi doni di grazia, cantiamo, o Padre, la tua gloria, e con le schiere celesti intoniamo l’inno di lode: Santo, Santo, Santo…
ALLO SPEZZARE DEL PANE
Giovanni, fissando lo sguardo su Gesù che passava:
«Ecco – disse – l’Agnello di Dio».
ALLA COMUNIONE
Nella bontà misericordiosa del nostro Dio
ci ha visitato dall’alto un sole che sorge.
DOPO LA COMUNIONE
Esulti, o Dio, la tua Chiesa, che si è nutrita alla cena dell’Agnello, e riconosca l’autore della sua rinascita nel Cristo, che la parola profetica del Precursore annunziò presente in mezzo agli uomini e che, risorto e glorioso, vive e regna nei secoli dei secoli.