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Discussione: Cronache della Diocesi di Fidenza – Anno 2022.

  1. #311
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    I PRESEPI NEI LEGNI DEL PO IN ESPOSIZIONE, PER BENEFICENZA, A ZIBELLO


    Rinnovando una semplice ma significativa iniziativa avviata da un paio d’anni, a Zibello è possibile ammirare, per tutto il periodo delle festività natalizie, i presepi negli antichi legni del Grande fiume, realizzati dall’ "Eremita del Po" Paolo Panni.

    Sono esposti nel cortile della sua abitazione, nell'immediata periferia del paese, e sono visitabili, con ingresso libero, tutti i giorni.

    “Non hanno certo la pretesa di essere opere d’arte – spiega l’Eremita del Po: si tratta di legni che ho raccolto, negli anni, durante le mie camminate lungo le spiagge del fiume, sia sulla riva parmense che su quella cremonese, e ho pensato di dar loro vita ricavandovi semplici presepi. Con la speranza che possano essere apprezzati da coloro che avranno modo di vederli”.

    Ma anche con l’obiettivo di fare del bene. Infatti, come è scritto anche nel cartello all’ingresso del cortile, tutti potranno lasciare una libera offerta che sarà destinata all’acquisto di prodotti alimentati, in negozi del territorio comunale. Prodotti che saranno poi consegnati a persone e a famiglie in difficoltà.



    (Dalla categoria “Attualità dal Territorio” del sito del settimanale “Il Risveglio” (webmaster: Roberto Mori), link all’articolo).
    «Ego sum resurrectio et vita.
    Qui credit in me, etsi mortuus fuerit, vivet»
    (Io. 11, 25).



  2. #312
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    TRADOTTO IN LINGUA INGLESE IL LIBRO DI DON GUGLIELMONI SU G. B. SCALABRINI


    La Congregazione dei missionari scalabriniani, dediti alla cura pastorale degli italiani all'estero e degli immigrati nel nostro Paese, ha voluto tradurre in inglese il libro scritto nel 2021 da don Luigi Guglielmoni con il titolo: "Pope Francis & Saint John Baptist Scalabrini. Evangelization and solidarity towards migrants: interventions, initiatives, aspirations".
    Il cardinale scalabriniano Silvano Tomasi era venuto da Roma a Busseto per conoscere di persona don Guglielmoni, che ha poi consegnato anche a Papa Francesco il suo libro, molto documentato dal punto di vista teologico, storico e pastorale.

    Appena pubblicato, in Australia si è subito proceduto alla traduzione del libro per facilitarne la lettura nei Paesi di lingua inglese.

    Il 9 ottobre scorso monsignor Scalabrini è stato canonizzato, cioè riconosciuto "santo" dalla Chiesa. Ora la pubblicazione faciliterà la conoscenza del Santo, già vescovo di Piacenza fino al 1905.
    È certamente motivo di grande soddisfazione per il parroco di Busseto, anche se non è la prima volta che i suoi libri sono stati tradotti in altre lingue.



    (Dalla categoria “Attualità dal Territorio” del sito del settimanale “Il Risveglio” (webmaster: Roberto Mori), link all’articolo).
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  3. #313
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    "RIFIUTO E ACCOGLIENZA": IL MESSAGGIO DEL VESCOVO OVIDIO PER IL SANTO NATALE 2022


    La Parola di Dio fin dall’inizio dell’evangelo di Giovanni, in riferimento al mistero del Natale del Signore, si esprime in modo severo e che, al contempo, infastidisce disturbando quell’aureola di luce effimera e ingenua che spesso circonda l’evento della nascita di Gesù di Nazareth: «Il mondo non lo riconobbe. Venne tra la sua gente, ma i suoi non l’hanno accolto» (Gv 1,10-11). La Parola intraprende un viaggio e attraverso un cammino di condiscendenza giunge al mondo come dono della prossimità di Dio all’umanità stanca e senza speranza; ma la risposta del mondo parla il linguaggio della inospitalità. Il venire a noi della Parola è mosso da un atto di libertà e di amore di Dio, come quello che ha presieduto alla creazione del cosmo. È proprio della libertà di chi ama sottoporsi anche al rischio di non essere riamato e riconosciuto nella sua intenzione più profonda: «Eppure il mondo non lo riconobbe». Il mondo pagano immerso nel proprio culto idolatrico e asservito ai falsi dèi è stato incapace di scorgere i segni della presenza misericordiosa di Dio nella storia. Ma anche Israele, eredità preziosa e particolare del Signore, popolo delle benedizioni e sua proprietà esclusiva (cfr. Dt 7,6), non ha saputo discernere il giorno della sua visita perché paralizzato nella propria infedeltà; Israele non si è preso cura di far posto alla Parola, misconoscendo la compassione e la premurosa fedeltà del suo Dio.

    Un piccolo resto, però, fa posto alla Parola dichiarandola ospite gradito e aprendole il proprio cuore. L’infedeltà di Israele e la cecità dei pagani non sono l’ultima risposta all’iniziativa amante di Dio. Un piccolo resto di poveri e di umili, sia che appartengano a Israele o che provengano dalle nazioni, è costituito da Dio stesso un popolo di figli, non per merito o per conquista o per concorso umano, ma per grazia. Questo piccolo resto è chiamato ad iniziare un cammino che lo introduce nel progetto di misericordia e di comunione con il Signore.

    La Parola che si fa carne, prendendo su di sé tutta la debolezza e il limite della natura umana, rivela tutta la prossimità di Dio alle sue creature, anche nella loro condizione di peccato. Se questo caratterizza il cuore del Natale, noi con quale atteggiamento l’accogliamo? Quando la Chiesa ci consegna la parola di Dio contenuta nelle Sante Scritture, quale ascolto trova in noi? Le facciamo posto? Sappiamo fare nostro il rischio dell’incontro con la Parola, che non è un libro, ma è Gesù il Signore che chiama alla sua sequela per avere vita in lui? Come Giovanni il Battista, siamo testimoni della speranza che viene nel mondo? Siamo pronti a scomparire perché la potenza della Parola appaia? Siamo segni di risurrezione e di speranza in un mondo spesso abitato dalla notte, dal rifiuto e dalla paura? Allora ci renderemo conto che l’evento della nascita del Signore non si presenta come un racconto patetico, circondato da un ingenuo folklore, ma è appello a camminare nella luce, ad uscire dalle nostre grettezze per stare dietro a Gesù Parola eterna di Dio fatta carne, che ci rivela il Padre quale Dio-con-noi, l’Emmanuele, consegnandosi a noi come dono.

    Natale del Signore, ben oltre ogni retorica, è accoglienza della Parola nel volto dell’altro che ci visita, nello straniero che bussa ai nostri confini, in chi consideriamo diverso per cultura, per credo religioso, per condizione sociale. Il mistero del Natale del Signore, quale vera alternativa alla cultura dello scarto, è rifiuto di ogni discriminazione, di ogni pregiudizio che acceca, di tutto ciò che offende la dignità dell’altro/a, di tutto ciò che concorre a tracciare distanze generando sospetti e conflitti, di tutto ciò che paralizza nella paura rendendoci incapaci di una speranza audace. Celebrare e vivere l’evento del Natale del Signore significa non rinunciare a cercare vie di pace, di dialogo e di riconciliazione con la sapienza di chi sa scorgere nel cuore degli umani le tracce del bene e la volontà di una fraternità universale, in quanto figli/e dello stesso Dio. Questa luce di speranza cerca un posto, domanda di essere accolta e chiede di brillare nella tenebra di questa povera umanità, non solo a Natale.

    + Ovidio Vezzoli

    vescovo di Fidenza


    (Dalla categoria “Articolo principale” del sito del settimanale “Il Risveglio” (webmaster: Roberto Mori), link. Dicembre 21, 2022. Scritto da Martina Pacini).
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  4. #314
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    E' TORNATO ALLA CASA DEL PADRE DON CORRADO CANEPARI


    Don Corrado Canepari è nato il 30 ottobre 1939 a Fidenza ed è stato ordinato sacerdote da mons. Mario Zanchin il 23 giugno 1963. Dal 2011 era parroco di Sant'Andrea, frazione di Busseto.
    Nel 2013, in occasione dei suoi 50 anni di sacerdozio, don Corrado ripercorse sulle colonne del nostro settimanale diocesano (riprese anche da Ambrogio Ponzi nel suo blog "Fidenza") le tappe principali del suo ministero sacerdotale. Nel suo breve scritto raccontò degli inizi quando era un "ragazzo del Duomo" ed il suo cognome era legato al famoso mulino Canepari. Ne riportiamo di seguito uno stralcio.
    "Comincio dal mio servizio di chierichetto nella parrocchia di s. Faustino accanto a don Giovanni Cremonesi, ultimo parroco “dello Stirone”.
    E poi i campi estivi organizzati dall’Azione Cattolica negli anni ‘50: gli aspiranti seguiti da don Raimondi e da don Bonini, i giovani di AC del Duomo con don Lino Cassi. A questo punto il Vescovo, mons. Paolo Rota, mi invita ad entrare in seminario dopo aver frequentato la seconda classe del Liceo Romagnosi di Parma. Accolgo la proposta senza obiettare o rimandare: e così nel settembre 1956 ha inizio la mia “carriera ecclesiastica”. Dopo la mia ordinazione ho celebrato la prima Messa avendo accanto don Raimondi, don Bonini e don Cassi. All’inizio del 1968 ho sostituito don Luigi Mussi a Varano Marchesi e per venticinque anni ho potuto godere della compagnia e dell’amicizia dei fedeli di quel luogo. Molto utili sono stati gli incontri con i movimenti: prima con Comunione e Liberazione, poi con i sacerdoti focolarini di Parma e Piacenza, infine - su richiesta di don Igino Carini - con il Cammino Neocatecumenale.
    In tutti questi anni non posso dimenticare la fraterna amicizia che ho intrattenuto con i sacerdoti della nostra Diocesi, “ umili operai nella vigna del Signore”, a cominciare da don Primo Rizzardi, rettore del seminario".
    Il Vescovo di Fidenza, il Presbiterio Diocesano, i Diaconi, i Religiosi, le Religiose insieme con la comunità cristiana affidano il sacerdote fedele nel ministero e assiduo nell’annuncio del Vangelo, alla misericordia del Signore, rendendo grazie per il bene compiuto nella Comunità a lui affidata.
    La veglia funebre avrà luogo nella chiesa parrocchiale di S. Andrea Apostolo martedì 27 dicembre alle ore 20.30 mentre la Messa Esequiale avrà luogo mercoledì 28 dicembre alle ore 15.00.



    (Dalla categoria “Diocesi” del sito del settimanale “Il Risveglio” (webmaster: Roberto Mori), link all’articolo).
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  5. #315
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    IN PREGHIERA DAVANTI ALL'ICONA DELLA SANTA FAMIGLIA DI NAZARETH

    Dicembre 27, 2022


    Venerdì 30 dicembre in occasione della festa della Sacra Famiglia, l’immagine sacra di Gesù, Giuseppe e Maria fatta pervenire dall’Ufficio Diocesano per la Pastorale Familiare sarà a disposizione di tutte le parrocchie del Vicariato di Fidenza per sostarvi settimanalmente con l’accompagnamento della preghiera.
    Venerdì 30 dicembre alle ore 8 l'icona sarà benedetta dal Vescovo Ovidio durante la celebrazione eucaristica nella cripta della Cattedrale.
    Poi, fino al 6 gennaio, l’icona sarà presente nella chiesa di S. Maria Annunziata; dal 7 gennaio al 14 gennaio sarà presente nella chiesa di San Michele Arcangelo.



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  6. #316
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    NELLA CHIESA DI CABRIOLO IL PRESEPE DEDICATO AL CONGRESSO EUCARISTICO NAZIONALE DI MATERA


    Nella chiesetta di Cabriolo per tutto il periodo festivo è possibile ammirare il presepe realizzato dai parrocchiani a ricordo del Congresso Eucaristico Nazionale che si è svolto dal 22 al 25 settembre scorsi a Matera sul tema "Torniamo al gusto del pane. Per una Chiesa eucaristica e sinodale".
    La mangiatoia, che è situata all'interno del mulino, richiama Betlemme: in ebraico, infatti, questa parola significa proprio "Casa del Pane".
    Come tutti gli anni la parrocchia di Cabriolo festeggerà il santo patrono Thomas Becket: giovedì 29 dicembre alle ore 18 il Vescovo Ovidio presiederà la celebrazione eucaristica.



    (Dalla categoria “Dalle Parrocchie” del sito del settimanale “Il Risveglio” (webmaster: Roberto Mori), link all’articolo).
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  7. #317
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    CATTEDRALE, A PARTIRE DAL 24 DICEMBRE VISITABILE IL PRESEPE DI NATALE


    Siamo giunti al 50° anno (1972-2022) di allestimento del presepe della Cattedrale di Fidenza, ad opera di Luigino Aimi.
    Nel corso degli anni insieme a lui si sono succeduti diversi collaboratori: gli ultimi sono stati Andrea Giavarini e Marco Reggiani.
    Il paesaggio scelto è quello delle campagne del nostro territorio.
    Il presepe sarà visitabile dalla sera del 24 dicembre sino a metà gennaio, negli orari di apertura della Cattedrale.



    (Dalla categoria “Dalle Parrocchie” del sito del settimanale “Il Risveglio” (webmaster: Roberto Mori), link all’articolo).
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  8. #318
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    CELEBRAZIONI EUCARISTICHE IN LINGUA - GENNAIO 2023


    In alcuni giorni del mese di gennaio 2023 alle ore 18,00 nella chiesa di san Michele Arcangelo in Fidenza saranno celebrate le s. Messe in diverse lingue.
    L’iniziativa è stata sollecitata da alcuni gruppi di migranti cattolici presenti nel territorio diocesano. Essa rientra nelle attività promosse dall’Ufficio diocesano per la Pastorale dei Migranti finalizzate a garantire agli immigrati cattolici una specifica attenzione pastorale che favorisca l’espressione della fede anche nelle forme proprie dei Paesi di origine. Nel contempo è volta a favorire il graduale inserimento e la sempre più attiva partecipazione dei residenti stranieri alle normali articolazioni della comunità diocesana, in primo luogo nelle parrocchie dove risiedono.

    6 gennaio 2023: Messa in francese
    8 gennaio 2023: Messa in spagnolo
    15 gennaio 2023: Messa in polacco
    22 gennaio 2023: Messa in inglese



    (Dalla categoria “Dalle Parrocchie” del sito del settimanale “Il Risveglio” (webmaster: Roberto Mori), link all’articolo).
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  9. #319
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    Exclamation Avviso. Congedo finale.

    Carissimi lettori,

    vi comunico che, essendo terminato il 2022, in ossequio alle nuove norme introdotte dai Moderatori del Forum, concludo – assieme con questa discussione, e dopo aver riportata l’ultima notizia al momento disponibile – la mia esperienza come Cronista della Diocesi di Fidenza.

    Grazie per l’attenzione che m’avete prestata in questi anni.
    Grazie per il tempo trascorso assieme.

    Potrete continuare a lèggere le notizie e gli eventi nel sito ufficiale della Diocesi ed in quello del settimanale diocesano Il Risveglio.

    Buon 2023 e tante cose belle a tutti.

    Vostro,
    Laudato Si’.
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