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Discussione: Cronache dell’Arcidiocesi Metropolitana di Milano

  1. #21
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    L'Epifania in Duomo

    Giovedi 6 gennaio alle 11 il Pontificale presieduto dall’Arcivescovo: diretta tv e web


    Giovedì 6 gennaio è la Festa dell’Epifania, che ricorda la visita dei Magi a Gesù Bambino, come rappresentanti simbolici di tutti i popoli della terra: per questo l’Epifania è anche Festa dei Popoli (da non confondersi con la Festa delle Genti, che nella Chiesa ambrosiana si celebra in occasione della Pentecoste).

    Alle 11, nel Duomo di Milano, solenne Pontificale presieduto dall’Arcivescovo, monsignor Mario Delpini: attivo il linguaggio dei segni e il servizio di sottotitolatura a beneficio delle persone con disabilità uditiva. Diretta su Chiesa Tv (canale 195 del digitale terrestre), www.chiesadimilano.it e youtube.com/chiesadimilano.


    (Dal sito dell’Arcidiocesi di Milano, fonte; PUBBLICATO MERCOLEDÌ 22 DICEMBRE 2021).
    «Chi ha conservato la fede in Dio non ha perduto niente,
    quand’anche avesse perduto il resto del mondo» (Axel Oxenstierna).



  2. #22
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    Sant’Eustorgio, Epifania in comunione con Colonia

    Il 6 gennaio alle 11 la celebrazione presieduta dal cardinale Coccopalmerio, con Corteo storico in forma ridotta in Basilica; alle 17 celebrazione presieduta da un Canonico del Duomo della città tedesca, che condivide con Milano la devozione per i Magi


    Nella solennità liturgica dell’Epifania, la parrocchia di Sant’Eustorgio a Milano organizza il tradizionale Corteo storico, quest’anno in formato ridotto in Basilica. La particolare devozione ai Magi è patrimonio storico di Milano e della Basilica di Sant’Eustorgio fin dal XIV secolo, insieme alla Chiesa di Colonia, per questo invitata ufficialmente a partecipare alle celebrazioni
    Ecco il programma.

    Mercoledì 5 gennaio, alle 17, celebrazione vigiliare presieduta da don Giorgio Riva, Canonico del Duomo di Milano.

    Giovedì 6 gennaio, alle 11 celebrazione presieduta dal cardinale Francesco Coccopalmerio, alla presenza di monsignor Carlo Azzimonti e monsignor Luca Bressan, Vicari episcopali. A conclusione della celebrazione, il Corteo dei Magi si muoverà all’interno della Basilica per confluire all’altare maggiore, dove avrà luogo la consegna dei doni alla Sacra Famiglia. Saranno presenti numerose autorità, in rappresentanza della Giunta comunale, civili e militari.
    Alle 17 celebrazione presieduta da monsignor Markus Bosbach, Canonico del Duomo di Colonia; saranno esposte le sacre reliquie dei Magi custodite in Basilica.

    […].


    (Dal sito dell’Arcidiocesi di Milano, fonte; PUBBLICATO LUNEDÌ 20 DICEMBRE 2021).
    «Chi ha conservato la fede in Dio non ha perduto niente,
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  3. #23
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    Negri, il ricordo di Scola e di altri presuli

    Dall’Arcivescovo emerito di Milano e da diversi Cardinali e Vescovi manifestazioni di cordoglio per la scomparsa dell’Arcivescovo emerito di Ferrara-Comacchio


    Nei giorni seguiti alla scomparsa di monsignor Luigi Negri, Arcivescovo emerito di Ferrara-Comacchio, diversi Cardinali e Vescovi hanno manifestato il loro cordoglio attraverso scritti e messaggi. Li pubblichiamo a partire da quello del cardinale Angelo Scola, Arcivescovo emerito di Milano, letto durante la celebrazione del 5 gennaio in Duomo.

    Scola: una amicizia che dura da una vita

    Carissimi,
    non potendo prendere parte di persona al congedo del carissimo Don Luigi, intendo, attraverso di Voi, porgere il mio saluto nella preghiera e nell’affetto.
    La mia amicizia con Don Luigi dura da una vita. Insieme abbiamo cercato di vivere la fede nella attrattiva di Gesù, della Vergine sua Madre e di tutti i Santi. L’impegno missionario è per noi la naturale conseguenza del dono della fede a cui ci ha conquistato, fin da ragazzi, il Servo di Dio Mons. Luigi Giussani.
    L’impegno episcopale è stato per Don Luigi l’occasione per testimoniare l’amabilità della Chiesa. In questo impegno Don Luigi ha profuso la sua competenza teologica e storica e ha segnato la personalità di molti fedeli.
    Mentre lo affidiamo al Padre, vogliamo raccogliere la sua testimonianza perché quanto ci resta di vita terrena ci spalanchi del tutto alla misericordia del Padre.
    In Domino
    Cardinale Angelo Scola, Arcivescovo emerito di Milano

    […].


    (Dal sito dell’Arcidiocesi di Milano, fonte; PUBBLICATO MERCOLEDÌ 5 GENNAIO 2022).
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  4. #24
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    MILANO
    «Monsignor Negri ha vissuto intensamente la sua appartenenza alla Chiesa»

    In Duomo la celebrazione presieduta da monsignor Delpini per l'Arcivescovo emerito di Ferrara-Comacchio, deceduto il 31 dicembre: «Il suo zelo trovi nel Signore il premio delle sue fatiche»


    Il feretro di monsignor Luigi Negri – proveniente da Ferrara, della cui diocesi era stato pastore dal 2012 al 2017 -, accolto sul sagrato del Duomo. L’ingresso nel silenzio e nella commozione dei tanti fedeli presenti. La benedizione e l’incensazione della bara, con sopra il Vangelo aperto, adagiata semplicemente a terra, ai piedi dell’altare maggiore della Cattedrale, dove le esequie vengono presiedute dall’Arcivescovo, come tributo di riconoscenza della Chiesa ambrosiana per il sacerdote e vescovo scomparso a 80 anni, lo scorso 31 dicembre a Cesano Boscone.

    Concelebranti e autorità

    Dieci gli arcivescovi e vescovi concelebranti, tra cui alcuni presuli di Diocesi lombarde, gli ausiliari di Milano, monsignori Stucchi, Martinelli e Raimondi, l’assistente generale dell’Università Cattolica monsignor Giuliodori e il successore di monsignor Negri alla guida della Diocesi di Ferrara-Comacchio, monsignor Gian Carlo Perego. Una quarantina i presbiteri presenti, tra i quali il Vicario episcopale della Zona I monsignor Carlo Azzimonti e l’assistente diocesano di Cl, don Mario Garavaglia. In prima fila siedono i parenti dello scomparso, tanti membri di Comunione e Liberazione, il presidente ad interim della Fraternità di Cl Davide Prosperi, l’assessore Raffaele Cattaneo in rappresentanza di Regione Lombardia, e, con la fascia del Sindaco di Milano, il consigliere comunale Matteo Forte. E, poi tanti amici, magari di tutta una vita, come il cardinale Angelo Scola che invia un suo messaggio, letto in apertura del rito dall’Arcivescovo

    Il messaggio del cardinale Scola

    «La mia amicizia con don Luigi – ha scritto l’Arcivescovo emerito – dura da una vita. L’impegno missionario è per noi la naturale conseguenza del dono della fede a cui ci ha conquistato, fin da ragazzi, il Servo di Dio monsignor Luigi Giussani. L’impegno episcopale è stato per Don Luigi l’occasione per testimoniare l’amabilità della Chiesa. In questo impegno Don Luigi ha profuso la sua competenza teologica e storica ed ha segnato la personalità di molti fedeli».

    L’omelia

    Dopo le letture proprie dei funerali di presbiteri e vescovi – con brani della Passione secondo Luca, Matteo e Giovanni – monsignor Delpini, avviando la sua omelia proprio in riferimento alla pagina evangelica giovannea, invita tutti a «considerare la comunità dei discepoli che Gesù ha radunato intorno a sé», fatta di «uomini come tutti, santi e peccatori, mediocri e litigiosi, generosi e disponibili, che si riconoscono perché sono quelli che si radunano nella memoria e nel nome di Gesù. L’obbedienza contrastata e inquieta dei discepoli, prende la forma dell’appartenenza alla comunità che si raduna nel suo nome».

    Il pensiero va all’individualismo di oggi, quello che «l’epoca moderna ha insinuato anche nella gente della nostra terra» e che, invece, «suggerisce di indebolire le appartenenze, di cercare nel privato il principio della propria tranquillità e la condizione per realizzare la propria identità». Al contrario, «monsignor Luigi Negri ha vissuto con intensità la sua appartenenza alla Chiesa, al movimento di Comunione e Liberazione con i suoi modi perentori e con il suo linguaggio tagliente».

    Un’appartenenza «che è sempre grazia», anche se «la comunità dei discepoli non è una città ideale costruita nella sua perfezione ammirevole, non è una organizzazione perfetta definita per un funzionamento garantito. È una comunità di peccatori perdonati, è sempre una trama di rapporti da ricucire, è sempre una fraternità che chiede riconciliazione, è sempre un popolo un cammino che conosce le stanchezze e le tentazioni, l’ardore per giungere infine alla terra promessa. E se, «la comunità dei discepoli non può restare un luogo chiuso per timore delle ostilità e antipatie del mondo che sta intorno», è perché il compito è la missione.

    […].



    (Dal sito dell’Arcidiocesi di Milano, fonte; di Annamaria BRACCINI; PUBBLICATO MERCOLEDÌ 5 GENNAIO 2022).
    «Chi ha conservato la fede in Dio non ha perduto niente,
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  5. #25
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    MILANO
    La preghiera in Sant’Ambrogio apre la Visita pastorale

    Presieduta dall’Arcivescovo alle 15.30. Invitati in particolare i Gruppi Barnaba decanali e almeno un rappresentante per ogni parrocchia cittadina


    Domenica 9 gennaio, alle 15.30, nella Basilica di Sant’Ambrogio a Milano un incontro di preghiera presieduto dall’Arcivescovo apre la Visita pastorale alla città.

    A partire dalle letture degli Atti al capitolo 11, con l’invio di Barnaba ad Antiochia, e del Vangelo di Luca 15, 8-9, con la parabola della donna che perse e ritrovò la dracma (l’icona scelta per la Visita), si invocherà lo Spirito perché questo cammino porti frutto.

    […].


    (Dal sito dell’Arcidiocesi di Milano, fonte; PUBBLICATO MERCOLEDÌ 5 GENNAIO 2022).
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  6. #26
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    SOLENNITÀ
    «I cristiani non sono estranei al mondo in cui vivono e non sono esonerati dalla pratica politica»

    L’Arcivescovo ha presieduto in Duomo il Pontificale nella solennità dell’Epifania. Forte il suo richiamo alla necessità di impegnarsi in politica e nella società per il bene comune. Annunciata anche la data della Pasqua 2022, che sarà il 17 aprile


    I cristiani che non sono esonerati dall’impegno politico, che devono decidere, pensare, fare discernimento; che non sono autorizzati all’indifferenza.

    È un monito a non tirarsi mai indietro, a impegnarsi «nel nome di una libertà che non si piega al potere», quello che l’Arcivescovo rivolge, nel Pontificale da lui presieduto in Duomo nell’Epifania del Signore, ai molti fedeli presenti e, idealmente, a tutti coloro che «continuano a cercare la luce, ad adorare il bambino». Quel piccolo simboleggiato, in altare maggiore, dalla statua lignea del Dio che si fa uomo, in una festa liturgica la cui solennità è sottolineata dalla concelebrazione dei Canonici del capitolo metropolitano con l’arciprete, monsignor Gianantonio Borgonovo – presente anche il presidente della Veneranda Fabbrica del Duomo, Fedele Confalonieri, e altre autorità – e dalle esecuzioni della Cappella musicale della Cattedrale arricchite dalle sonorità dell’ensemble di orchestrali professionisti sia ambrosiani che provenienti da Roma.

    L’omelia

    Dopo la proclamazione del Vangelo, nella pagina di Matteo con la venuta dei Magi, e del tradizionale l’annuncio della Pasqua che verrà celebrata, quest’anno, il 17 aprile prossimo, l’omelia del vescovo Mario si fa richiamo e, insieme, precisa indicazione per il presente, nel riferimento alle Letture appena proclamate. A partire dalla lettera paolina a Tito, con la raccomandazione per i cristiani “di essere sottomessi alle autorità che governano e di obbedire”, inserendosi, quindi, «nel sistema come buoni cittadini, contribuendo a costruire un contesto sociale riconciliato e la serenità della società», fino al Vangelo. Laddove, invece, a causa dei Magi, Erode è turbato, sospettoso, ordisce una persecuzione violenta, sanguinaria, spietata. Il confronto con il potere è, così, uno scontro e il comportamento raccomandato è la trasgressione».

    Il dilemma dei cristiani di fronte al potere

    Evidente quello che l’Arcivescovo definisce il dilemma su «come devono comportarsi coloro che hanno visto la luce, che hanno adorato il mistero di Dio che si è rivelato in Gesù. Come buoni cittadini, miti e sottomessi, integrati nel sistema o come ribelli, che trasgrediscono gli ordini del re?».

    Un dilemma che ha percorso i secoli, «ha segnato la storia della Chiesa e anche diviso i credenti in fazioni opposte, in partiti che si sono confrontati con asprezza».

    Dunque, che fare di fronte a una complessità che non ammette facili ricette risolutive?

    Anzitutto, scandisce il Vescovo, avendo ben chiara la consapevolezza che «i cristiani non sono esonerati da responsabilità pubbliche e da scelte politiche. I discepoli di Gesù non sono gente che vive fuori dalla storia, che coltivano una religione fatta di devozioni che non incidono nelle scelte pratiche».

    […].



    (Dal sito dell’Arcidiocesi di Milano, fonte; di Annamaria BRACCINI; PUBBLICATO GIOVEDÌ 6 GENNAIO 2022).
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  7. #27
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    ANNIVERSARIO
    Al via le celebrazioni per il sesto centenario della Collegiata di Castiglione Olona

    Gli eventi hanno inizio venerdì 7 gennaio, alle 17.30, con la solenne celebrazione liturgica. Alla quale seguirà, sabato 8, alle 10.30, la Lectio magistralis di mons. Thimothy Verdon. Anche papa Francesco manderà il suo augurio.


    Anche papa Francesco rivolge un messaggio augurale per l’inizio del sesto centenario della Collegiata di Castiglione Olona, con un lungo telegramma a firma del cardinale Segretario di Stato Pietro Parolin.

    Le bellissime parole di papa Francesco, indirizzate all’arciprete don Ambrogio Cortesi e alla comunità parrocchiale di Castiglione Olona, risuoneranno in Collegiata il 7 gennaio prossimo, durante la Messa d’inaugurazione a 600 anni esatti dal 7 gennaio 1422, quando un altro papa, Martino V, inviò al cardinale Branda Castiglioni la bolla Apostolicae sedis providentia con la concessione di istituire la Collegiata, poi consacrata il 25 marzo 1425.

    Un dono importante, quello di papa Francesco, accompagnato dall’esortazione a guardare al futuro con speranza: per la Collegiata il prossimo futuro saranno tre anni di appuntamenti per celebrare i primi 600 anni della sua storia (2022- 2025).

    Sei secoli di storia
    L’arciprete don Ambrogio Cortesi evidenzia con emozione la grandezza dell’evento: «Seicento anni sono un lasso di tempo che mette i brividi, perché non è commensurabile con la nostra breve esistenza. Ma la bellezza e la straordinarietà del genio umano e cristiano diedero un’impronta alla nostra città che ancora oggi non possiamo smettere di ammirare, custodire e tramandare. In questo anniversario noi ci sentiamo dunque come nani sulle spalle dei giganti, così che possiamo ripercorrere un cammino di sei secoli di storia, arte e fede, ma solo grazie alla grandezza del Cardinale Branda Castiglioni, che nel 1422 “edificavit una cum castro” la nostra Collegiata. Alla sua figura dedicheremo uno speciale rilievo fin dai primi mesi del 2022».

    Due eventi
    Venerdì 7 gennaio alle ore 17.30 il seicentesimo anniversario sarà aperto con una solenne celebrazione liturgica. Mentre sabato 8 gennaio, alle ore 10.30, si terrà la lectio magistralis: «Castiglione Olona. Il cardinale, la chiesa, la città». Entrambi gli eventi si svolgeranno presso la Collegiata e vedranno protagonista un ospite d’eccezione: mons. Timothy Verdon.

    […].


    (Dal sito dell’Arcidiocesi di Milano, fonte; PUBBLICATO LUNEDÌ 3 GENNAIO 2022).
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  8. #28
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    INCONTRI
    Quell'epistolario con Martini

    Giovedì 13 gennaio, alle 18, presso la Centrale dell'Acqua, Silvia Giacomoni presenta la sua corrispondenza con l’Arcivescovo gesuita. Evento in presenza e online


    Per trent’anni due persone che vivevano nel centro di Milano – lui in piazza Fontana, lei in via Bagutta – si scambiavano lettere. Lui era l’Arcivescovo, lei era giornalista, moglie di Giorgio Bocca, madre di tre figli.

    È la giornalista a prendere l’iniziativa, e lui risponde. Le lettere approfondiscono il rapporto di lavoro. Lei lo segue per la Repubblica da quando papa Wojtyla ha mandato lui, biblista, a Milano come Arcivescovo. Carlo Maria Martini è ben contento di conoscere le reazioni di una persona agnostica al suo impegno pastorale. Silvia Giacomoni è felice di colmare le sue lacune in campo religioso. Parlano del comunicare personale e mediatico, progettano cattedre dei non credenti, discutono di ecumenismo, si interrogano sull’aborto, sulla preghiera. Insomma, lo scibile di quegli anni milanesi è per loro materia quotidiana sullo sfondo delle grandi questioni poste dalla Bibbia. Ed è proprio la parafrasi che Silvia scriverà dell’Antico Testamento, nel tempo della pensione di Martini, la spia del gran cambiamento, conversione compresa, avvenuto in lei nel corso di quegli anni.

    Giovedì 13 gennaio, alle 18, presso la Centrale dell’Acqua (piazza Diocleziano 5, Milano), Silvia Giacomoni presenta il suo epistolario con Carlo Maria Martini in dialogo con Alberto Porro della Fondazione Carlo Maria Martini.

    […].


    (Dal sito dell’Arcidiocesi di Milano, fonte; di Luca FRIGERIO; PUBBLICATO MARTEDÌ 4 GENNAIO 2022).
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  9. #29
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    RICORDO
    La «beatitudine di mezzanotte» di don Vittorio Ferrari

    A Cesano Maderno l’Arcivescovo ha celebrato la Messa in suffragio del sacerdote ambrosiano “fidei donum” in Perù, morto il 30 dicembre: pubblichiamo l'omelia


    La «beatitudine di mezzanotte» – quella proprio di coloro ai quali «il giorno non basta per il servizio che devono rendere al Signore», perché «c’è ancora una persona che aspetta, c’è ancora un aiuto da dare, c’è ancora un messaggio da mandare» e quindi «le ore del giorno non bastano, il tempo non basta mai» – è il cuore dell’omelia che l’Arcivescovo ha pronunciato ieri sera nella parrocchia di Santo Stefano a Cesano Maderno, in suffragio per don Vittorio Ferrario, il sacerdote ambrosiano fidei donum in Perù, morto improvvisamente nel Paese sudamericano nella notte tra il 29 e il 30 dicembre, a 82 anni.

    Don Vittorio aveva deciso di partire in missione come fidei donum ormai in età avanzata e svolgeva il suo ministero nella parrocchia di San Jeronimo a Sayan dal 2005. Come era suo desiderio, è stato tumulato proprio a Sayan, dopo la Messa funebre celebrata nella piazza del paese venerdì 31 dicembre (qui il ricordo del confratello don Antonio Colombo).

    […].


    (Dal sito dell’Arcidiocesi di Milano, fonte; PUBBLICATO SABATO 8 GENNAIO 2022).
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  10. #30
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    RELIGIONI
    Dialogo ebraico-cristiano, incontro a Milano

    Domenica 16 gennaio, nell’Auditorium di San Marco e su YouTube, Cp Paolo VI, Sae e Rosa Bianca promuovono un dibattito con Milena Santerini, Bruno Segre e Claudia Milani


    Domenica 16 gennaio, alle 15.30, nell’Auditorium di San Marco (piazza San Marco 2, Milano), la Comunità pastorale Paolo VI, il Segretariato Attività Ecumeniche Milano e la Rosa Bianca invitano a un’iniziativa per la Giornata del dialogo ebraico-cristiano, giunta quest’anno alla 33esima edizione.

    Partecipano all’incontro Milena Santerini (coordinatrice nazionale per la lotta contro l’antisemitismo), Bruno Segre (filosofo e scrittore) e Claudia Milani (docente di Filosofia morale ed Ebraismo).

    […].


    (Dal sito dell’Arcidiocesi di Milano, fonte; di Marta VALAGUSSA; PUBBLICATO VENERDÌ 7 GENNAIO 2022).
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