fabricius, il tuo discorso è un po' semplicistico e abbastanza di parte (come penso sia normale) ma non tiene conto di fattori che sono assai più importanti di quello geografico o numerico.
La diocesi di Porto Santa Rufina è una diocesi suburbicaria di storia antichissima (le due sedi da cui nasce risalgono, secondo i documenti certi, al III e VI secolo), con territorio 2000 km quadrati; 148 presbiteri; 56 parrocchie.
La diocesi di Civitavecchia Tarquinia è una sede ordinaria con storia recente (infatti entrambe le sedi, seppur attestate in antichità, risalgono nella storia attuale al XV e XIX secolo), con territorio di 876 km quadrati; 71 presbiteri; 27 parrocchie.
Sostanzialmente possiamo dire che Civitavecchia corrisponde alla metà di Porto in tutto.
Per cui, facendo il tuo discorso, per varie motivazioni, un eventuale accorpamento dovrebbe privilegiare Porto e non Civitavecchia.
Ora tu, da fedele della diocesi di Civitavecchia, pensi sarebbe opportuno che questa venisse accorpata a Porto Santa Rufina?
Questo discorso applicalo a qualunque diocesi di qualunque luogo del mondo e vedrai come non è così semplice procedere a un accorpamento o, addirittura, uno smembramento.
Le unioni in persona Episcopi sono, generalmente, preludio dell'accorpamento, che potrebbe avvenire fra 10, 20 o 50 anni, quando ormai entrambe le diocesi si saranno abituate alla situazione, ma fino ad allora è bene muoversi con intelligenza, ovvero mantenendo, almeno sulla carta, l'indipendenza di ciascuna diocesi.