Mercoledì 25 Benedizione in Piazza
Domenica 29 la risalita al Santuario
La Madonna di San Luca, patrona della città e della diocesi di Bologna, è in città. Ieri pomeriggio è scesa dal suo santuario, per raggiungere la Cattedrale, dove si fermerà fino a domenica prossima 29 maggio. La tradizionale visita ai bolognesi si concluderà con la risalita nella festa dell’Ascensione. L’effige della Madonna è scesa dal Colle della Guardia a bordo di un automezzo dei Vigili del Fuoco e ha visitato alcuni luoghi significativi del Vicariato di Bologna Ovest. Dapprima l’Icona è stata accolta dall’Arcivescovo a Villa Pallavicini per poi giungere al cimitero di Borgo Panigale alle ore 16.30 e alla parrocchia ortodossa rumena. Ulteriore sosta alla Residenza per anziani Villa Ranuzzi e alla Casa di cura Nuova Villa Bellombra prima di giungere al Centro tecnico «Bologna football club» di Casteldebole. Il tragitto è poi ripreso verso la Cattedrale passando davanti alle chiese San Giuseppe Cottolengo, Santa Maria delle Grazie, Santa Maria della Carità attraversando le vie Salvemini, Togliatti, Marzabotto, Emilia Ponente, Saffi, San Felice, Ugo Bassi per arrivare in via Indipendenza e fare ingresso in San Pietro. La prima Messa ai piedi dell’Immagine della Vergine è stata presieduta da monsignor Stefano Ottani, Vicario generale per la Sinodalità. Alle 21 l’Arcivescovo ha guidato la Veglia per la pace animata dall’Ufficio diocesano per la Pastorale giovanile, proseguito fino alle 2 con riflessioni, preghiere e canti proposti dalla Piccola Famiglia dell’Annunziata.
Oggi, alle ore 10.30 monsignor Giacomo Morandi, Vescovo di Reggio Emilia-Guastalla, celebrerà la Messa e alle ore 14.45 il cardinal Zuppi presiederà la funzione lourdiana per i malati. Alle 21 don Pietro Giuseppe Scotti, Vicario episcopale per l’Evangelizzazione, presiederà la recita del Rosario con benedizione eucaristica che lunedì 23, alla stessa ora, sarà guidata da padre Enzo Brena, Vicario episcopale per la Vita consacrata.
Martedì 24 alle 17.30 monsignor Giovanni Silvagni, Vicario generale per l’Amministrazione, celebrerà la Messa per le consacrate e alle 21 don Davide Baraldi, Vicario episcopale per il laicato, la famiglia e il lavoro, presiederà la recita del Rosario.
Mercoledì 25 alle 17.15 l’Immagine della Madonna di San Luca raggiungerà processionalmente la Basilica di San Petronio e alle ore 18.00, dal sagrato, l’Arcivescovo impartirà la Benedizione alla città e a tutti i bolognesi, ovunque si trovino nel mondo. Alle 21 monsignor Juan Andres Caniato, direttore dell’Ufficio diocesano e regionale di «Migrantes», guiderà la recita del Rosario.
Giovedì 26, Solennità della Beata Vergine di San Luca, alle 10 nella cripta si svolgerà il ritiro del clero diocesano, appuntamento riservato a sacerdoti e diaconi, predicato dal teologo monsignor Severino Dianich, alle 11.15 in Cattedrale l’Arcivescovo presiederà la Messa col presbiterio ricordando gli anniversari di ordinazione sacerdotale. A seguire il pranzo con i sacerdoti e l’Arcivescovo in Seminario. Quest’anno non ci sarà la navetta dalla Cattedrale al Seminario. Per le prenotazioni ogni prete si rivolga al moderatore della propria zona oppure al Rettore del seminario. Alle 21 monsignor Marco Bonfiglioli, rettore del Seminario arcivescovile, guiderà la preghiera del Rosario che sarà recitata anche venerdì 27 alla stessa ora da don Massimo Ruggiano, Vicario episcopale per la Carità.
Sabato 28 alle 14 monsignor Dionisio Lachovicz, Esarca apostolico per i fedeli ucraini in Italia, celebrerà la Messa e alle 21 monsignor Adriano Pinardi, Direttore dell’Ufficio diocesano per i Ministeri, guiderà la recita del Rosario.
Domenica 29, Solennità dell’Ascensione, alle ore 10.30 presiederà la Messa il cardinal Mario Grech, Segretario generale del Sinodo dei Vescovi.
Alle 17 l’Icona della Madonna di San Luca verrà accompagnata in processione al Santuario dall’Arcivescovo e dai fedeli sostando per la benedizione a Piazza Malpighi, Porta Saragozza e all’Arco del Meloncello. Alla processione, che avrà una speciale intenzione di preghiera per la pace, parteciperanno con gli stendardi e i segni distintivi: parrocchie, comunità religiose, confraternite, comunità dei migranti cattolici, comunità ortodosse, associazioni ecclesiali e in particolare la parrocchia grecocattolica ucraina di San Michele e le parrocchie ortodosse del Patriarcato di Mosca. Saranno presenti il Vescovo Ambrozie, vicario per i fedeli ortodossi moldavi in Italia e Mons. Dionisio Lachovicz, Esarca apostolico per gli ucraini greco-cattolici in Italia.
Alla processione parteciperanno tutte le comunità che ormai compongono il volto variegato della cristianità bolognese, comprese le parrocchie ortodosse e le comunità cattoliche nate dall’immigrazione, ciascuna riconoscibile con i suoi segni distintivi e i suoi abiti caratteristici. In questi tempi difficili in cui la guerra in Europa accentua le distinzioni ed esaspera i nazionalismi, il cammino insieme di tutti coloro che si riconoscono figli della stessa Madre è un grande segno di speranza. Alle 20, all’arrivo dell’Immagine nel Santuario sul Colle della Guardia, sarà celebrata la Messa. La Cattedrale rimarrà aperta tutti i giorni dalle 6.30 alle 22.30, e l’Arcidiocesi ha reso noto che si potrà accedere indossando la mascherina. «Accoglieremo l’Imamgine della Beata Vergine di San Luca nella Cattedrale - ha scritto il cardinale Zuppi nel suo messaggio ai bolognesi per la discesa annuale - e vivremo con lei, introno a lei giorni grande comunione. Ricordiamoci di pregare tanto per la Chiesa, perché sia sempre fedele al vangelo di Cristo e, nella comunione, lo renda presente nei cuori e nella città degli uomini». Informazioni e aggiornamenti sul sito www.chiesadibologna.it
Luca Tentori
La storia, le tradizioni e le confraternite
Nel 1433, l’icona della Madre di Dio Odighitria, custodita sul Colle della Guardia, venne portata in città, per implorare la cessazione di piogge che stavano minacciando la raccolta del grano: quando il 5 luglio l’Icona entrò in città per la Porta Saragozza, il sole bucò le nubi, e la città fu salva. L’icona fu portata in processione per le vie cittadine, poi fu riaccompagnata al suo Santuario con la promessa di non dimenticarsi della grazia: si fece voto di ripetere ogni anno, con fedele ritualità, la discesa, le processioni e la risalita. L’icona, attribuita a San Luca per la sua tipologia, era stata portata a Bologna alla fine del sec. XII, da un pellegrino greco che l’aveva trovata nella basilica di Santa Sofia a Constantinopoli, destinata a un «Colle della Guardia» che trovò appunto a Bologna. Graziolo Accarisi, ricordò che anche i Fiorentini, che pure avevano una icona attribuita a San Luca, sempre ricorrevano alla Vergine portandola in processione per ogni loro necessità. Così si decise la discesa e il miracolo non mancò. Ogni anno fu ripetuto il rito: con il solo mutamento dell’aver spostato la data dal 5 luglio alle Rogazioni dell’Ascensione. L’Icona incontra i bolognesi secondo un programma ampio, con Messe in Cattedrale di molte comunità, e vede un punto essenziale nella benedizione del mercoledì alle 18 dal sagrato di San Petronio, che si ripete dal 1588, da quando il senatore Ettore Ghislieri la volle per dar comoda occasione di prendere l’ultima benedizione in città (all’epoca, l’Ascensione si festeggiava di giovedì). A questa grande manifestazione di affetto alla Vergine e fiducia nella sua intercessione hanno contribuito nei secoli tutti i cittadini: con i progressivi ampliamenti del santuario, la costruzione del portico, e con l’azione svolta dalle compagnie laicali. Quando l’Icona scese la prima volta, fu portata a spalle dai confratelli dalla Compagnia di Santa Maria della Morte: all’epoca numerosissime erano le compagnie laicali, poi soppresse all’epoca dei governi napoleonici. A sostituirle sono sorte altre compagnie, nate da devozioni di gruppi particolari che solevano salire al Santuario spesso alle prime luci dell’alba, per non tardare al lavoro. Sono i Sabattini, che salivano, e salgono, di sabato mattina, e oggi hanno spesso la compagnia del Vescovo; i Domenichini, che salgono la domenica, e da sempre portano a spalla la fioriera e l’Icona ovunque vada; i Raccoglitori, che, con il frack alla francese si occupano della raccolta delle offerte in Cattedrale; infine, dal 1927, anno del Congresso Eucaristico Nazionale, è stato Costituito il Comitato Femminile per le Onoranze, che allora portavano di casa in casa la lettera dell’Arcivescovo che annunciava la prossima discesa dell’Icona, e che prestano servizio di accoglienza al Santuario. Nel 2004 poi è stato costituito il Museo della Beata Vergine di San Luca, che, nei locali della Porta Saragozza dedicata dal 1890 alla Vergine, espone documenti e immagini che aiutano ad avere presente la storia e i segni della devozione bolognese alla sua Patrona.
Gioia Lanzi
Fonte: Bologna7 di oggi, pp. 1-2