Se una persona muore improvvisamente e non può disporre dei conforti della fede, non avendo avuto la possibilità di confessare un peccato mortale grave nonostante si fosse proposto di farlo a breve quando era ancora in vita, la sua anima è destinata alla dannazione eterna?
Se aveva intenzione di confessarsi e non ha potuto farlo per motivazioni indipendenti dalla propria volontà, l'intenzione supplisce all'azione. Voler confessare un peccato indica già la consapevolezza di aver sbagliato e la volontà di emendarsi, che sono fondamentali per ottenere il perdono del Signore.
vi prego, vi imploro con umiltà e con fiducia – permettete a Cristo di parlare all’uomo.
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