vi prego, vi imploro con umiltà e con fiducia – permettete a Cristo di parlare all’uomo.
Guardando lo streaming da Piazza San Pietro di Vatican News ho notato che fortunatamente per le Canonizzazioni di domani si è tornati ai tradizionali arazzi singoli per ciascun santo e non sono più state riproposte le "figurine Panini" dello scorso maggio.
Oboedientia et Pax
Più che "figurine Panini" sembravano i fotomontaggi dei manifesti funebri, come disse il caro Abbas.
C'era da notare però che a maggio erano ben 10 i santi da canonizzare e quindi era un po' difficile organizzare lo spazio sulla facciata di San Pietro, questa volta invece sono soltanto 2 e il problema perciò non si pone.
Semmai, devo dire che tra i 2 arazzi preferisco quello di Artemide Zatti: quello di Mons. Scalabrini sembra preso da un videogioco con questi colori poco luminosi.
In spiritu et veritate oportet adorare.
In realtà solo quello di Scalabrini era fatto more antiquo, l'altro arazzo era proprio del genere fotomontaggio da necrologio. Ma, a questo punto, penso che quello sia il tipo standard che si prepara in Vaticano quando non c'è un arazzo proposto dalla Postulazione.
vi prego, vi imploro con umiltà e con fiducia – permettete a Cristo di parlare all’uomo.
Come sono realizzati gli arazzi?
Immagino si cambi la figura centrale e siano stampati da plotter, chi ne sa qualcosa?
Sulle rese grafiche concordo con le critiche.
Ultima modifica di Laudato Si’; 09-10-2022 alle 23:37
«Chi ha conservato la fede in Dio non ha perduto niente,
quand’anche avesse perduto il resto del mondo» (Axel Oxenstierna).
Nel corso del tempo ci sono state varie fasi. Inizialmente gli arazzi erano dei veri e propri arazzi ed erano realizzati integralmente per ogni occasione, contenevano, quindi, sia l'immagine del santo, sia la cornice con lo stemma papale e gli altri ornamenti.
Nella seconda fase (non so dire di preciso quando ma ritengo negli ultimi due secoli, più probabilmente nel XX) l'arazzo vero e proprio era la cornice con lo stemma papale e gli ornamenti, sopra cui venivano apposte le immagini dei santi realizzate artisticamente. Non ho mai avuto modo di vedere di presenza le immagini più vecchie, ma dalle foto credo che, almeno da quando esiste la documentazione fotografica, non siano mai stati degli arazzi ma dei dipinti (che sono più facili da realizzare e meno dispendiosi di un arazzo).
La terza fase ha visto anche la progressiva scomparsa dell'arazzo-cornice, sostituito da una tela dipinta (più recentemente penso sia addirittura una stampa), sopra cui venivano poste delle stampe artistiche (ovvero riproduzioni di dipinti o disegni creati in genere per la beatificazione/canonizzazione) e più raramente dei veri e propri dipinti.
Ultimamente le stampe artistiche sono diventate rare e hanno ceduto il posto alle foto da necrologio, che abbiamo visto anche in quest'ultima canonizzazione (alle foto in stime manga giapponese, come per Giovanni Paolo I, o ancora in modalità cartoonizzate di photoshop), chiaramente realizzate tramite fotomontaggi a computer, di qualità davvero discutibile, considerando che un qualunque fotografo di paese riesce ormai a fare fotomontaggi stratosferici.
vi prego, vi imploro con umiltà e con fiducia – permettete a Cristo di parlare all’uomo.
Concordo in parte con quello che dici, perché non mi risulta (forse ricorderò male io) che nella Terza fase o in quella attuale sia scomparsa la cornice con lo stemma papale, fino a ieri c'era...poi non so cosa vuoi dire tu...
Per quanto riguarda l'arazzo della beatificazione di papa Luciani...beh non mi stupisce che possa somigliare ad un manga giapponese o che comunque abbia un tratto orientale, perché l'artista che l'ha realizzato è cinese...Anche se comunque a parer mio non è venuto male, anzi è abbastanza semplice ed è molto più gradevole di quei fotomontaggi fatti lo scorso maggio....
Infine, sono d'accordo con Laudato sul fatto che l'arazzo di Artemide Zatti sia fatto bene. Non ci vedo nulla di male, d'altra parte, nella realizzazione di una semplice stampa con sfondo blu/azzurro su cui campeggia la sagoma di un novello Santo, perché ripeto meglio così che un dipinto in stile apocalittico come quello di mons. Scalabrini.
In spiritu et veritate oportet adorare.
Semmai si dovesse ricorrere a mettere in un unico arazzo tutti i santi da canonizzare in quel giorno, credo che la soluzione migliore sia quella di cui parlavo in uno dei miei precedenti post e cioè con un unico dipinto (e non fotomontaggi) in cui vengono ritratti i nuovi santi così come si faceva almeno dai tempi di Pio XII e credo fino a quelli di Paolo VI.
In spiritu et veritate oportet adorare.