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Discussione: Rito della canonizzazione

  1. #1
    CierRino L'avatar di Proculus Ianuarius
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    Rito della canonizzazione

    Rito prima della riforma liturgica

    In passato, quando il Papa si dirigeva verso la basilica vaticana per canonizzare, un cardinale vescovo, accompagnato da due signori, regalava al Papa due candele di cera, ognuna con un'immagine del nuovo santo.
    Già nella basilica, il Prefetto per le Cause dei Santi, accompagnato dal postulatore della causa e dal decano degli avvocati consistoriali, si inginocchiava davanti al Papa e gli chiedeva la canonizzazione del beato. Il Segretario dei Brevi, in nome del Papa, diceva che il Santo Padre era persuaso delle virtù del beato, ma che desiderava pregare. Poi si inginocchiava tra il trono e l'altare e si cantavano le litanie dei santi.
    Mentre il Papa tornava al trono, il cardinale si metteva nuovamente in ginocchio e chiedeva nuovamente la canonizzazione. In quel momento, i cardinali assistenti consegnavano una candela al Papa, che intonava il Veni Creator.
    Concluso l'inno allo Spirito Santo, il cardinale prefetto, in ginocchio, faceva la terza richiesta di canonizzazione. Immediatamente, il Papa, seduto sul trono, pronunciava la formula della canonizzazione.
    Al termine della formula, il cardinale prefetto chiedeva al papa che il protonotario redigesse la bolla corrispondente, a cui il Pontefice acconsentiva.
    In quel momento, le trombe iniziavano a suonare dalla cupola della Basilica di San Pietro. Poi il Papa intonava il Te Deum, che veniva accompagnato dal suono delle campane della basilica e di tutte le chiese di Roma.
    Mentre si cantava il Te Deum, nella Cappella Paolina venivano scoperti i doni fatti in occasione della canonizzazione; alcuni cardinali li prendevano e li portavano nella Basilica di San Pietro.
    Concluso il Te Deum, si intonava l'Ora terza, mentre il Papa si rivestiva per la Messa.
    La Messa si celebrava come al solito, ma all'offertorio, alcuni cardinali portavano i doni propri della canonizzazione: pane, colombe e vino.
    Queste offerte ricordavano le numerose oblazioni del Vecchio e Nuovo Testamento, come l'offerta di Caino e Abele, di Noè, di Mosè e quella fatta dai Re Magi. Il pane ricordava i sacrifici antichi come quello di Melchisedech, e il pane vivo, il Corpo di Cristo. Il vino alludeva alle pratiche sacrificali dell'antichità e, come prodotto del frutto del vino mistico, alla carità e alla penitenza. Le colombe simboleggiavano Spirito Santo e anche la pace dopo il diluvio.
    Queste offerte erano portate da tre coppie di cardinali, accompagnati da chierici e laici. Alcuni portavano due gabbie: una dorata e una argentata con le colombe. Altri portavano una nave dorata e una nave argentata con il pane. Alla fine portavano due piccole botti di vino, una dorata e l'altra argentata. Tutti si avvicinavano al Papa e gli presentavano i doni.
    La Messa continuava quindi come al solito e si concludeva con la benedizione papale.

    Dal pontificato di San Giovanni Paolo II al 2012

    Durante il pontificato di San Giovanni Paolo II, e nei primi anni del pontificato di Benedetto XVI, il rito di canonizzazione veniva eseguito durante la Santa Messa come segue:
    La Messa iniziava come al solito, fino all'atto penitenziale. Finito questo, il Prefetto della Congregazione per le Cause dei Santi si avvicinava alla sede insieme al postulatore o ai postulatori delle cause di canonizzazione. Il Cardinale Prefetto chiedeva al Papa di canonizzare il beato o i beati con una formula in latino, dopo di che leggeva una biografia del beato.
    Al termine della lettura della biografia, il Papa invitava tutti a pregare, e si intonavano le litanie dei santi, che concludevano con una preghiera pronunciata dal Santo Padre che, subito dopo, si sedeva e con la ferula in mano pronunciava formula di canonizzazione, che è la seguente:
    "Ad onore della Santissima Trinità,per l’esaltazione della fede cattolica e l’incremento della vita cristiana,
    con l’autorità di nostro Signore Gesù Cristo,
    dei Santi Apostoli Pietro e Paolo e Nostra,
    dopo aver lungamente riflettuto,
    invocato più volte l’aiuto divino
    e ascoltato il parere di molti Nostri Fratelli nell’Episcopato,
    dichiariamo e definiamo
    Santi i Beati N. e N.
    e li iscriviamo nell’Albo dei Santi
    e stabiliamo che in tutta la Chiesa
    essi siano devotamente onorati tra i Santi.
    Nel nome del Padre e del Figlio
    e dello Spirito Santo.”
    Alla fine della formula, si cantava un triplo Amen e l'Alleluia. Durante il canto, alcune persone portavano reliquie dei nuovi santi, le collocavano su una pedana posta accanto all'altare, e mettevano candele e fiori intorno a loro.
    Conclusi i canti, il Cardinale Prefetto ringraziava il Papa per la canonizzazione a nome della Chiesa, e gli chiedeva di disporre la redazione delle Lettere Apostoliche dell'avvenuta canonizzazione realizzata, a cui il Santo Padre rispondeva: "Lo ordiniamo".
    Dopo, si intonava il Gloria, e la Messa continuava come al solito, ma incluso il nome dei nuovi santi nella preghiera Eucaristica.

    Dal 2012 al 2013


    Nel 2012 Papa Benedetto XVI ha modificato il rito della canonizzazione. Il nuovo rito si svolgeva prima dell'inizio della Santa Messa.
    Durante la processione d'entrata si intonavano le litanie dei santi. Il Papa arrivava all'altare, lo venerava e lo incensava. Poi andava alla sede. Lì, il Cardinale Prefetto della Congregazione per le Cause dei Santi faceva una prima richiesta che i beati fossero canonizzati. Dopo di che, il Papa faceva una preghiera.
    Dopo la preghiera del Papa, il Cardinale Prefetto faceva una seconda richiesta di canonizzazione, dopodiché il Papa invitava a invocare lo Spirito Santo con il canto del Veni Creator.
    Quindi, il Cardinale Prefetto faceva una terza richiesta di canonizzazione, dopodiché il Papa, seduto nella cattedra, con la mitra e tenendo la ferula nella mano sinistra, pronunciava la formula della canonizzazione, che era uguale a quella usata in precedenza da Giovanni Paolo II.
    Alla fine della formula, si intonava il Te Deum, mentre alcune persone portavano le reliquie dei nuovi santi, le collocavano su una pedana posta accanto all'altare e mettevano candele e fiori intorno a loro.
    Concluso il Te Deum, il Cardinale Prefetto ringraziava il Papa per la canonizzazione a nome della Chiesa, e gli chiedeva di disporre la redazione delle Lettere Apostoliche dell'avvenuta canonizzazione, a cui il Santo Padre rispondeva: "Lo ordiniamo".
    Dopo questo, il Santo Padre iniziava la Santa Messa con il segno della croce, e il Sacrificio veniva celebrato come al solito.
    Questo rito è seguito da Papa Benedetto XVI nelle canonizzazioni che ha compiuto nell'ottobre 2012 e da Papa Francesco nelle canonizzazioni che ha compiuto nel 2013.

    Rito attualmente in uso

    Nel 2014 Papa Francesco ha nuovamente modificato il rito della canonizzazione. Questo nuovo rito si svolge nella Santa Messa.
    Dopo il saluto iniziale (La pace sia con voi), si intona l'inno Veni Creator. Quando si conclude, si avvicinano alla sede il postulatore della causa di canonizzazione e il cardinale prefetto della Congregazione per le Cause dei Santi. Quest'ultimo chiede al papa di canonizzare il beato e leggere la sua biografia.
    Al termine della lettura, il Papa invita tutti a pregare, e si intonano le litanie dei santi, che concludono con una preghiera pronunciata dal Santo Padre che, subito dopo, siede con la mitra e la ferula e pronuncia la formula di canonizzazione, che è uguale a quella precedentemente usata.
    Dopo che il Papa pronuncia la formula, si intona l'antifona Iubilate Deo, mentre alcune persone portano le reliquie dei nuovi santi, le collocano su una pedana posta accanto all'altare e mettono candele e fiori intorno a loro. Posizionate le reliquie, un diacono le incensa.
    Concluso il canto, il Cardinale Prefetto ringrazia il Papa per la canonizzazione a nome della Chiesa, e gli chiede di preparare la redazione delle Lettere apostoliche dell'avvenuta canonizzazione, a cui il Santo Padre risponde: "Lo ordiniamo".
    Dopo questo, si omette l'atto penitenziale, si canta il Gloria e la Messa continua come al solito.

    fonte: Liturgia Papal | Facebook
    Ultima modifica di Gerensis; 16-07-2022 alle 16:23 Motivo: Miglioramenti stilistici
    Fedele al Papa!

  2. #2
    CierRino L'avatar di Proculus Ianuarius
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    ho trovato queste informazioni che potrebbero essere interessanti
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  3. #3
    Veterano di CR L'avatar di Thuriferarium
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    E il rito com'era prima di S. Giovanni Paolo II? Intendo durante il pontificato di S. Paolo VI.
    Et ego dico vobis: Petite, et dabitur vobis; Quaerite, et invenietis; Pulsate et aperietur vobis.

  4. #4
    CierRino L'avatar di Proculus Ianuarius
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    Citazione Originariamente Scritto da Thuriferarium Visualizza Messaggio
    E il rito com'era prima di S. Giovanni Paolo II? Intendo durante il pontificato di S. Paolo VI.
    non ho trovato niente in merito nella fonte originale era solo detto anticamente quindi non so se il precedente rito sia rimasto per tutto il pontificato di Papa Montini con qualche adattamento
    Fedele al Papa!

  5. #5
    Moderatore Globale L'avatar di Vox Populi
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    La prima canonizzazione presieduta da Paolo VI, cioè quella dei Martiri Ugandesi (8 ottobre 1964) sicuramente venne celebrata con tutte le particolarità del cerimoniale pre-riforma, in rete vi sono parecchie immagini di tale cerimonia più volte postate anche sul forum.

    Per le canonizzazioni successive, non sappiamo con certezza quali modifiche vennero apportate; ad esempio in questo video, nel quale vengono mostrati frammenti della canonizzazione dei Martiri d'Inghilterra e Galles (25 ottobre 1970, la datazione del video è ovviamente errata), al minuto 2:46 notiamo ancora la presenza delle gabbie con le colombe e delle botticelle di vino, pertanto possiamo essere certi che, almeno fino a quella data, pur essendo già in vigore il Messale Romano riformato, almeno tale aspetto cerimoniale era stato conservato.
    «Ego sum resurrectio et vita.
    Qui credit in me, etsi mortuus fuerit, vivet».
    (Io. 11, 25)

  6. #6
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    Ricordo che il mio vecchio parroco mi disse che la triplice richiesta di canonizzazione ricalcava l'episodio evangelico del capitolo 21 di Giovanni, dove Gesù chiede per tre volte a Pietro se lo ama. Che voi sappiate, questa interpretazione è corretta?

  7. #7
    Moderatore e Cronista di CR L'avatar di Abbas S:Flaviae
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    Citazione Originariamente Scritto da Vox Populi Visualizza Messaggio
    La prima canonizzazione presieduta da Paolo VI, cioè quella dei Martiri Ugandesi (8 ottobre 1964) sicuramente venne celebrata con tutte le particolarità del cerimoniale pre-riforma, in rete vi sono parecchie immagini di tale cerimonia più volte postate anche sul forum.

    Per le canonizzazioni successive, non sappiamo con certezza quali modifiche vennero apportate; ad esempio in questo video, nel quale vengono mostrati frammenti della canonizzazione dei Martiri d'Inghilterra e Galles (25 ottobre 1970, la datazione del video è ovviamente errata), al minuto 2:46 notiamo ancora la presenza delle gabbie con le colombe e delle botticelle di vino, pertanto possiamo essere certi che, almeno fino a quella data, pur essendo già in vigore il Messale Romano riformato, almeno tale aspetto cerimoniale era stato conservato.
    Ho trovato un breve estratto della canonizzazione del beato John Ogilvie, che avvenne nel 1976 e sono presenti ancora le gabbie (si vedono verso la fine del video e sono due gabbie come quelle che un po' tutti abbiamo o abbiamo avuto in casa), quindi ritengo che Paolo VI abbia celebrato lungo tutto il suo pontificato secondo l'antico rito e che il primo adeguamento sia avvenuto con Giovanni Paolo II.
    vi prego, vi imploro con umiltà e con fiducia – permettete a Cristo di parlare all’uomo.

  8. #8
    CierRino L'avatar di Proculus Ianuarius
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    bisognerebbe vedere se il rito continuava ad essere prima della Messa e se la struttura era la medesima. Per ora sappiamo che l'offertorio restò immutato con la sola sparizione dei cardinali diaconi per l'offertorio
    Fedele al Papa!

  9. #9
    CierRino L'avatar di Verbum Domini
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    Ero in dubbio se postare qui o nella sezione "Sacrestia di liturgie Papali" provo qui in caso moderatori, spostate.

    Secondo voi quando saranno le Canonizzazioni? A Cristo Re oppure in Avvento (tipo all'Immacolata o alla Domenica Gaudete) oppure dobbiamo aspettare la primavera/estate?
    O Cristo, tu regnerai! O Croce, tu ci salverai!

  10. #10
    Collaboratore di "Dottrina della Fede" L'avatar di SantoSubito
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    Citazione Originariamente Scritto da Verbum Domini Visualizza Messaggio
    Ero in dubbio se postare qui o nella sezione "Sacrestia di liturgie Papali" provo qui in caso moderatori, spostate.

    Secondo voi quando saranno le Canonizzazioni? A Cristo Re oppure in Avvento (tipo all'Immacolata o alla Domenica Gaudete) oppure dobbiamo aspettare la primavera/estate?
    Di solito sono intorno alla terza/quarta domenica di ottobre.
    Crediamo in un solo Dio, non in un Dio solo!

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