
Originariamente Scritto da
Messa
Io non sono d'accordo del tutto con questa tua visione delle cose. Sì, la morale della Chiesa è universale, ma il modo in cui va letta cambia di tempo in tempo a seconda delle sensibilità e delle possibilità di ogni popolo.
La schiavitù in un'epoca in cui non se ne poteva fare a meno per far funzionare il mondo non era necessariamente un male se il rapporto tra schiavo e padrone era cristianamente improntato, con rispetto reciproco e consapevolezza dei propri doveri (il padrone garantire vitto, alloggio e aiuto economico allo schiavo, e quest'ultimo rendendo servizio al padrone).
Analogamente la tortura è facile additarla oggi come inumana, ma all'epoca, senza disporre di test per il DNA, prove forensi e scientifica, il peso della confessione era fondamentale, e la tortura poteva sì squalificarla, ma anche al contrario essere la prova del nove per confermare le accuse se ben dosata.
La concezione delle donne è cambiata e oggi è maturata, la Chiesa oggi infatti rinnega alcune delle cose che scrisse San Paolo perchè riconosce fosse figlio del suo tempo, e parliamo di uno dei grandi santi della cristianità. Allo stesso modo è maturata l'idea degli indigeni da popolo primitivo e da acculturare a popolo indipendente da rispettare.
Sembrano sciocchezze, ma a seconda del modo in cui si vede l'argomento per via dell'epoca storica cambia il modo in cui agire moralmente.
Qualche esempio:
- il sistema della schiavitù è rimasto in piedi perchè garantiva il mantenimento della società, come cosa non era dunque in sè malvagia; ecco quindi che in un'epoca quale quella antica il cristianesimo doveva intervenire perchè non ci fossero soprusi in questo rapporto, oggi invece, epoca in cui la schiavitù non ha più senso di esistere grazie alla rivoluzione industriale e tecnologica, è giusto condannarne ogni forma
- in passato le donne avevano un ruolo fondamentale nel mantenimento della società accudendo i numerosi figli e gestendo la casa, ecco dunque che il cristianesimo è intervenuto a disciplinarne i ruoli; oggi il sistema sociale è radicalmente cambiato con la rivoluzione industriale, non è più necessario che la donna si occupi dei figli e della casa quanto faceva in passato, per cui il cristianesimo si adatta sempre invitando al rispetto del ruolo della donna nella società di oggi
- nel corso della storia la pluralità di pensiero era un pericolo per la società, quindi la Chiesa aveva il dovere di evitare il collasso sociale; oggi la società è arricchita dalla pluralità di pensiero, e la Chiesa la protegge
- in passato gli indigeni erano considerati come esseri umani da civilizzare, quindi la Chiesa prestava il suo aiuto a questo scopo per il loro bene secondo la mentalità dell'epoca; oggi non si vede più l'indigeno in questo modo, per cui la Chiesa ricorda il diritto all'autodeterminazione di ogni popolo
Non è che in passato la Chiesa non avrebbe potuto comportarsi diversamente, è che farlo avrebbe significato gravi conseguenze. Ha cercato dunque di applicare il cristianesimo alla società e alla cultura di ogni tempo, spesso finendo per peccare e fare male (vedi appunto le scuole per gli indigeni, o alcune regole eccessive sul ruolo delle donne nella famiglia), spesso incatenandosi dietro alla società piuttosto che essendo forza per il suo rinnovamento.