La visita del Santo Padre in Canada è stata, come lui stesso l'ha definita, un viaggio di penitenza. Ha chiesto perdono, come è già stato fatto in passato in più occasioni, per tutte le nefandezze che la Chiesa ha perpetrato nei confronti dei nativi americani. Una scelta pienamente condivisibile, però mi chiedo se sia necessario e quanto possa giovare alla Chiesa di oggi continuare a rivangare fatti non proprio recenti. Per inciso è come se il cancelliere tedesco chiedesse scusa per quello che hanno fatto i nazisti, e questo solo per portare un esempio ma di queste efferatezze nel corso dei secoli ce ne sono state a bizzeffe e tutte le nazioni hanno i loro scheletri nell'armadio. Non mi risulta, e spero vivamente di essere contraddetto, che né le chiese ortodosse né quelle protestanti abbiano mai fatto nulla del genere. Non sarebbe il momento di mettere una pietra tombale sul passato, pur non dimenticando gli errori commessi e concentrarsi sul presente di una Chiesa proiettata verso il futuro?