Lo Staff del Forum dichiara la propria fedeltà al Magistero. Se, per qualche svista o disattenzione, dovessimo incorrere in qualche errore o inesattezza, accettiamo fin da ora, con filiale ubbidienza, quanto la Santa Chiesa giudica e insegna. Le affermazioni dei singoli forumisti non rappresentano in alcun modo la posizione del forum, e quindi dello Staff, che ospita tutti gli interventi non esplicitamente contrari al Regolamento di CR (dalla Magna Charta). O Maria concepita senza peccato prega per noi che ricorriamo a Te.
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Discussione: TESTI LITURGICI DELLA MESSA seguendo il Messale Serafico

  1. #21
    CierRino L'avatar di Verbum Domini
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    30 OTTOBRE

    DEDICAZIONE DELLA PROPRIA CHIESA CONSACRATA
    Solennità (bianco)


    Da celebrarsi solo nelle Chiese Francescane che non conoscono la propria data di Consacrazione.


    ANTIFONA D'INGRESSO

    Terribile tu sei, o Dio, nel tuo santuario.
    È lui, il Dio d’Israele, che dà forza e vigore al suo popolo.
    Sia benedetto Dio!


    Si dice il Gloria.


    COLLETTA

    Ascolta, o Padre, le preghiere del tuo popolo
    che ricorda con gioia
    il giorno della dedicazione di questo santo tempio,
    perché la comunità che qui si raduna
    possa offrirti un servizio puro e irreprensibile
    e ottenga pienamente i frutti della redenzione.
    Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
    e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo,
    per tutti i secoli dei secoli. Amen.


    PRIMA LETTURA (Ne 8, 2-4a.5-6.8-10)

    Dal libro di Neemìa

    In quei giorni, il sacerdote Esdra portò la legge davanti all’assemblea degli uomini, delle donne e di quanti erano capaci di intendere. Lesse il libro sulla piazza davanti alla porta delle Acque, dallo spuntare della luce fino a mezzogiorno, in presenza degli uomini, delle donne e di quelli che erano capaci d’intendere; tutto il popolo tendeva l’orecchio al libro della legge. Lo scriba Esdra stava sopra una tribuna di legno, che avevano costruito per l’occorrenza. Esdra aprì il libro in presenza di tutto il popolo, poiché stava più in alto di tutti; come ebbe aperto il libro, tutto il popolo si alzò in piedi. Esdra benedisse il Signore, Dio grande, e tutto il popolo rispose: «Amen, amen», alzando le mani; si inginocchiarono e si prostrarono con la faccia a terra dinanzi al Signore. I leviti leggevano il libro della legge di Dio a brani distinti e spiegavano il senso, e così facevano comprendere la lettura. Neemìa, che era il governatore, Esdra, sacerdote e scriba, e i leviti che ammaestravano il popolo dissero a tutto il popolo: «Questo giorno è consacrato al Signore, vostro Dio; non fate lutto e non piangete!». Infatti tutto il popolo piangeva, mentre ascoltava le parole della legge. Poi Neemìa disse loro: «Andate, mangiate carni grasse e bevete vini dolci e mandate porzioni a quelli che nulla hanno di preparato, perché questo giorno è consacrato al Signore nostro; non vi rattristate, perché la gioia del Signore è la vostra forza».


    SALMO RESPONSORIALE (dal Salmo 18)

    Le tue parole, Signore, sono spirito e vita

    La legge del Signore è perfetta,
    rinfranca l’anima;
    la testimonianza del Signore è stabile,
    rende saggio il semplice.

    I precetti del Signore sono retti,
    fanno gioire il cuore;
    il comando del Signore è limpido,
    illumina gli occhi.

    Il timore del Signore è puro,
    rimane per sempre;
    i giudizi del Signore sono fedeli,
    sono tutti giusti.

    Ti siano gradite le parole della mia bocca;
    davanti a te i pensieri del mio cuore,
    Signore, mia roccia e mio redentore.


    SECONDA LETTURA (1Pt 2, 4-9)

    Dalla prima lettera di san Pietro apostolo

    Carissimi, avvicinandovi al Signore, pietra viva, rifiutata dagli uomini ma scelta e preziosa davanti a Dio, quali pietre vive siete costruiti anche voi come edificio spirituale, per un sacerdozio santo e per offrire sacrifici spirituali graditi a Dio, mediante Gesù Cristo. Si legge infatti nella Scrittura: «Ecco, io pongo in Sion una pietra d’angolo, scelta, preziosa, e chi crede in essa non resterà deluso». Onore dunque a voi che credete; ma per quelli che non credono la pietra che i costruttori hanno scartato è diventata pietra d’angolo e sasso d’inciampo, pietra di scandalo. Essi v’inciampano perché non obbediscono alla Parola. A questo erano destinati. Voi invece siete stirpe eletta, sacerdozio regale, nazione santa, popolo che Dio si è acquistato perché proclami le opere ammirevoli di lui, che vi ha chiamato dalle tenebre alla sua luce meravigliosa.


    CANTO AL VANGELO

    Alleluia, alleluia.
    In mezzo a loro sarà la mia dimora, dice il Signore:
    io sarò il loro Dio ed essi saranno il mio popolo.
    Alleluia.


    VANGELO (Lc 19, 1-10)

    Dal Vangelo secondo Luca

    In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: entrò nella città di Gèrico e la stava attraversando, quand’ecco un uomo, di nome Zaccheo, capo dei pubblicani e ricco, cercava di vedere chi era Gesù, ma non gli riusciva a causa della folla, perché era piccolo di statura. Allora corse avanti e, per riuscire a vederlo, salì su un sicomòro, perché doveva passare di là. Quando giunse sul luogo, Gesù alzò lo sguardo e gli disse: «Zaccheo, scendi subito, perché oggi devo fermarmi a casa tua». Scese in fretta e lo accolse pieno di gioia. Vedendo ciò, tutti mormoravano: «È entrato in casa di un peccatore!». Ma Zaccheo, alzatosi, disse al Signore: «Ecco, Signore, io do la metà di ciò che possiedo ai poveri e, se ho rubato a qualcuno, restituisco quattro volte tanto». Gesù gli rispose: «Oggi per questa casa è venuta la salvezza, perché anch’egli è figlio di Abramo. Il Figlio dell’uomo infatti è venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto».


    Si dice il Credo.


    SULLE OFFERTE

    Accetta, o Signore, il sacrificio che ti o?riamo
    nella memoria del giorno santo
    in cui hai riempito della tua presenza
    questo luogo a te dedicato,
    e fa’ di noi un’offerta spirituale a te gradita.
    Per Cristo nostro Signore.


    PREFAZIO (Il mistero del tempio di Dio che è la Chiesa)

    È veramente cosa buona e giusta,
    nostro dovere e fonte di salvezza,
    rendere grazie sempre e in ogni luogo
    a te, Signore, Padre santo,
    Dio onnipotente ed eterno,
    per Cristo Signore nostro.
    Tu ci hai dato la gioia
    di costruirti una dimora visibile
    dove continui a colmare di favori
    la tua famiglia in cammino verso di te.
    Qui manifesti e operi in modo mirabile
    il mistero della tua comunione con noi.
    Qui ci edifichi come tempio vivo,
    e fai crescere come corpo del Signore
    la tua Chiesa di?usa nel mondo,
    finché raggiunga la sua pienezza nella visione di pace
    della santa Gerusalemme del cielo.
    E noi,
    uniti alle schiere degli angeli e dei santi,
    nel tempio della tua gloria
    ti lodiamo e ti benediciamo
    cantando la tua grandezza.


    ANTIFONA ALLA COMUNIONE (1Cor 3,16-17)

    Siete tempio di Dio e lo Spirito di Dio abita in voi.
    Il tempio di Dio è santo, e questo tempio siete voi


    DOPO LA COMUNIONE

    Concedi, o Padre
    i frutti e la gioia della tua benedizione
    al popolo a te consacrato,
    perché riconosca il dono spirituale
    ricevuto nei santi misteri che ha celebrato
    in questo giorno di festa.
    Per Cristo nostro Signore. Amen.
    Vergine felice, che hai generato il Signore; beata Madre della Chiesa che fai ardere in noi lo Spirito del tuo Figlio Gesù Cristo!

  2. #22
    CierRino L'avatar di Verbum Domini
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    8 NOVEMBRE

    BEATO GIOVANNI DUNS SCOTO, presbitero del Primo Ordine
    Memoria (bianco)


    BEATO GIOVANNI DUNS SCOTO, PRESBITERO DEL PRIMO ORDINE (dal Messale Serafico)
    Nacque a Duns, in Scozia, verso la fine del 1265 e fu accolto molto giovane nell’Ordine di San Francesco d’Assisi. Fu ordinato presbitero il 17 marzo 1291. Conseguiti i gradi accademici presso l’università della Sorbona a Parigi, fu professore presso le università di Cambridge, di Oxford e di Parigi, nonché a Colonia. Vero figlio di Francesco di Assisi, indagò con acutezza la divina Rivelazione, producendo molte opere filosofiche e teologiche. Annunziò con vigore il mistero del Verbo incarnato e fu convinto assertore dell’Immacolata Concezione della Vergine Maria e dell’autorità del Romano Pontefice. Il 23 giugno 1303, per essersi rifiutato di sottoscrivere il libello di Filippo IV il Bello, Re di Francia, contro il papa Bonifacio VIII, fu esiliato da Parigi. A Colonia, nel pieno della sua attività didattica, fu colto da morte prematura l’8 novembre 1308. La grande fama di santità di cui l’insigne teologo fu circondato in vita per le sue eccezionali virtù cristiane, gli meritò ben presto, non solo nell’ambito dell’Ordine Serafico, ma anche a Colonia, in Germania, dove è sepolto, a Edimburgo, in Scozia e a Nola, in Italia, un culto pubblico che il papa Giovanni Paolo II ha confermato il 6 luglio 1991 e gli ha dichiarato il riconoscimento del culto liturgico20 marzo 1993.


    ANTIFONA D'INGRESSO

    Darò a voi dei pastori secondo il mio cuore,
    essi vi guideranno con sapienza e dottrina.


    COLLETTA

    O Padre, fonte di ogni sapienza,
    che nel beato Giovanni Duns Scoto,
    sacerdote, assertore della Vergine Immacolata,
    ci hai dato un maestro di vita e di pensiero
    fa’ che, illuminati dal suo esempio
    e nutriti dalla sua dottrina,
    aderiamo fedelmente a Cristo.
    Egli è Dio e vive e regna con te
    nell’unita dello Spirito Santo,
    per tutti i secoli dei secoli. Amen.


    PRIMA LETTURA (Tt 2, 1-8.12-14)

    Dalla lettera di san Paolo apostolo a Tito
    Carissimo, insegna ciò che è secondo la sana dottrina: i vecchi siano sobri, dignitosi, assennati, saldi nella fede, nell'amore e nella pazienza. Ugualmente le donne anziane si comportino in maniera degna dei credenti; non siano maldicenti né schiave di molto vino; sappiano piuttosto insegnare il bene, per formare le giovani all'amore del marito e dei figli, ad essere prudenti, caste, dedite alla famiglia, buone, sottomesse ai propri mariti, perché la parola di Dio non debba diventare oggetto di biasimo. Esorta ancora i più giovani a essere assennati, offrendo te stesso come esempio in tutto di buona condotta, con purezza di dottrina, dignità, linguaggio sano e irreprensibile, perché il nostro avversario resti confuso, non avendo nulla di male da dire sul conto nostro. È apparsa infatti la grazia di Dio, apportatrice di salvezza per tutti gli uomini, che ci insegna a rinnegare l'empietà e i desideri mondani e a vivere con sobrietà, giustizia e pietà in questo mondo, nell'attesa della beata speranza e della manifestazione della gloria del nostro grande Dio e salvatore Gesù Cristo; il quale ha dato se stesso per noi, per riscattarci da ogni iniquità e formarsi un popolo puro che gli appartenga, zelante nelle opere buone.


    SALMO RESPONSORIALE (da Salmo 36)

    La salvezza dei giusti, viene dal Signore

    Confida nel Signore e fa' il bene;
    abita la terra e vivi con fede.
    Cerca la gioia del Signore,
    esaudirà i desideri del tuo cuore.

    Conosce il Signore la vita dei buoni,
    la loro eredità durerà per sempre.
    Il Signore fa sicuri i passi dell'uomo
    e segue con amore il suo cammino.

    Sta' lontano dal male e fa' il bene,
    e avrai sempre una casa.
    I giusti possederanno la terra
    e la abiteranno per sempre.


    CANTO AL VANGELO

    Alleluia, alleluia.
    Se uno mi ama, osserverà la mia parola, dice il Signore,
    e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui.
    Alleluia.


    VANGELO (Lc 17,7-10)

    Dal Vangelo secondo Luca

    In quel tempo Gesù disse: Chi di voi, se ha un servo ad arare o a pascolare il gregge, gli dirà quando rientra dal campo: Vieni subito e mettiti a tavola? Non gli dirà piuttosto: Preparami da mangiare, rimboccati la veste e servimi, finché io abbia mangiato e bevuto, e dopo mangerai e berrai anche tu? Si riterrà obbligato verso il suo servo, perché ha eseguito gli ordini ricevuti? Così anche voi, quando avrete fatto tutto quello che vi è stato ordinato, dite: Siamo servi inutili. Abbiamo fatto quanto dovevamo fare».


    SULLE OFFERTE

    Accogli, o Padre, le offerte che portiamo
    sul tuo altare nella festa del Beato Giovanni
    e concedi al tuo popolo di esprimere nelle opere
    la Passione del tuo Figlio che celebriamo
    in questi misteri. Per Cristo nostro Signore.


    PREFAZIO (delle Sante Vergini e dei Santi Religiosi)

    È veramente cosa buona e giusta,
    nostro dovere e fonte di salvezza,
    rendere grazie sempre e in ogni luogo
    a te, Signore, Padre santo,
    Dio onnipotente ed eterno.
    Nei tuoi santi, che per il regno dei cieli
    hanno consacrato la vita a Cristo,
    noi celebriamo
    la mirabile opera della tua provvidenza,
    che richiama l’uomo
    alla santità dell’origine
    e gli fa pregustare i doni
    per lui preparati nel mondo nuovo.
    E noi,
    uniti agli angeli e ai santi,
    con voce unanime
    cantiamo senza fine l’inno della tua gloria:


    ANTIFONA ALLA COMUNIONE (Sal 33, 9)

    Gustate e vedete quanto è buono il Signore;
    beato l'uomo che in lui si rifugia.


    DOPO LA COMUNIONE

    Dio onnipotente, che in questa eucarestia
    ci comunichi la forza del tuo Spirito,
    concedi che sull'esempio del Beato Giovanni,
    impariamo a cercare te sopra ogni cosa,
    per portare in noi, l'impronta di Cristo crocifisso e risorto.
    Egli vive e regna nei secoli dei secoli. Amen.
    Vergine felice, che hai generato il Signore; beata Madre della Chiesa che fai ardere in noi lo Spirito del tuo Figlio Gesù Cristo!

  3. #23
    CierRino L'avatar di Verbum Domini
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    13 NOVEMBRE

    SAN DIEGO D'ALCALA', religioso
    Memoria Facoltativa (bianco)


    SAN DIEGO D'ALCALA', RELIGIOSO (dal Messale Serafico)
    Diego nacque nell'Andalusia (Spagna) verso il 1400. Ancora giovane si sentì chiamato ad una vita solitaria, dedita all'orazione ed al lavoro. Entrato poi nell'Ordine dei Minori, si dedicò ai più umili uffici. Nel 1441 partì missionario per le isole Canarie, ove affrontò molte difficoltà e disagi per la gloria di Dio. Nel 1450 fu a Roma: per qualche tempo si dedicò alla cura degli appestati, e con le sue preghiere ridonò la salute a molti infermi. Ritornato in Spagna morì in Alcalà de Henares, presso Madrid, il 12 novembre 1463. San Diego, essendo il primo dei religiosi fratelli francescani canonizzato solennemente da Sisto V, è venerato come dai religiosi fratelli dell'Ordine minoritico come loro speciale patron


    ANTIFONA D'INGRESSO

    Umiliò se stesso in tutto e trovò grazia davanti al Signore,
    perché grande è la potenza di Dio e dagli umili egli è glorificato.


    COLLETTA

    O Dio onnipotente ed eterno,
    che scegli le creature più umili
    per confondere ogni tipo di orgoglio,
    concedi a noi di imitare in ogni circostanza
    della vita le virtù di san Diego,
    per poter condividere la sua gloria nel cielo.
    Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
    e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo,
    per tutti i secoli dei secoli. Amen.


    PRIMA LETTURA (1Cor 1, 26-31)

    Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi
    Fratelli, guardate la vostra vocazione; non ci sono tra di voi molti sapienti secondo la carne, né molti potenti, né molti nobili; ma Dio ha scelto le cose pazze del mondo per svergognare i sapienti; Dio ha scelto le cose deboli del mondo per svergognare le forti; Dio ha scelto le cose ignobili del mondo e le cose disprezzate, anzi le cose che non sono, per ridurre al niente le cose che sono, perché nessuno si vanti di fronte a Dio. Ed è grazie a lui che voi siete in Cristo Gesù, che da Dio è stato fatto per noi sapienza, giustizia, santificazione e redenzione; affinché, com'è scritto: «Chi si vanta, si vanti nel Signore».


    SALMO RESPONSORIALE (dal Salmo 91)

    Il giusto fiorirà come palma, crescerà come cedro del Libano

    È bello dar lode al Signore
    e cantare al tuo nome, o Altissimo,
    annunziare al mattino il tuo amore,
    la tua fedeltà lungo la notte.

    Il giusto fiorirà come palma,
    crescerà come cedro del Libano;
    piantati nella casa del Signore,
    fioriranno negli atri del nostro Dio.

    Nella vecchiaia daranno ancora frutti,
    saranno vegeti e rigogliosi,
    per annunziare quanto è retto il Signore.


    CANTO AL VANGELO

    Alleluia, alleluia.
    Se uno mi ama, osserverà la mia parola, dice il Signore,
    e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui.
    Alleluia.


    VANGELO (Lc 22,24-29)

    Dal Vangelo secondo Luca

    In quel tempo sorse anche una discussione, chi di loro poteva esser considerato il più grande. Egli disse: «I re delle nazioni le governano, e coloro che hanno il potere su di esse si fanno chiamare benefattori. Per voi però non sia così; ma chi è il più grande tra voi diventi come il più piccolo e chi governa come colui che serve. Infatti chi è più grande, chi sta a tavola o chi serve? Non è forse colui che sta a tavola? Eppure io sto in mezzo a voi come colui che serve. Voi siete quelli che avete perseverato con me nelle mie prove; e io preparo per voi un regno, come il Padre l'ha preparato per me.


    SULLE OFFERTE

    O Padre misericordioso,
    che in san Diego hai impresso l'immagine dell'uomo nuovo,
    creato nella giustizia e nella santità,
    concedi anche a noi di rinnovarci nello spirito,
    per essere degni di offrirti il sacrificio di lode.
    Per Cristo nostro Signore.


    PREFAZIO (delle Sante Vergini e dei Santi Religiosi)

    È veramente cosa buona e giusta,
    nostro dovere e fonte di salvezza,
    rendere grazie sempre e in ogni luogo
    a te, Signore, Padre santo,
    Dio onnipotente ed eterno.
    Nei tuoi santi, che per il regno dei cieli
    hanno consacrato la vita a Cristo,
    noi celebriamo
    la mirabile opera della tua provvidenza,
    che richiama l’uomo
    alla santità dell’origine
    e gli fa pregustare i doni
    per lui preparati nel mondo nuovo.
    E noi,
    uniti agli angeli e ai santi,
    con voce unanime
    cantiamo senza fine l’inno della tua gloria:


    ANTIFONA ALLA COMUNIONE (Mt 11, 9)

    «Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me,
    che sono mite ed umile di cuore,
    e troverete ristoro per le vostre anime».


    DOPO LA COMUNIONE

    Signore, con la luce e la forza di questo sacramento
    guidaci nelle vie del tuo amore,
    conferma l'opera che hai iniziato in noi
    e portala a compimento fino al giorno di Cristo Gesù.
    Egli vive e regna nei secoli dei secoli.
    Vergine felice, che hai generato il Signore; beata Madre della Chiesa che fai ardere in noi lo Spirito del tuo Figlio Gesù Cristo!

  4. #24
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    14 NOVEMBRE

    SAN NICOLA TAVELIC E COMPAGNI, martiri
    Memoria (rosso)


    SAN NICOLA TAVELIC E COMPAGNI, MARTIRI (dal Messale Serafico)
    Nicola nacque intorno al 1340 a Sebenico, in Dalmazia. Fu prima missionario in Bosnia, quindi, nel 1381, partì per la Palestina. Con i confratelli Stefano da Cuneo, Pietro da Narbona e Deodato da Ruticinio, preparò un discorso in difesa della fede cristiana, che pronunciò dinanzi al Cadì di Gerusalemme. Invitati tutti a ritrattare quanto avevano affermato, essi si rifiutarono decisamente, e per questo furono messi a morte. il loro martirio avvenne il 14 novembre 1391. Sono stati canonizzati da Paolo VI il 21 giugno 1970.


    ANTIFONA D'INGRESSO

    La salvezza dei giusti viene dal Signore;
    egli è loro difesa nel tempo della prova.


    COLLETTA

    O Dio, che a san Nicola e ai suoi compagni
    hai dato la grazia di concludere con il martirio
    la loro infaticabile opera apostolica,
    concedi anche a noi di camminare
    con cuore ardente sulla via dei tuoi comandamenti,
    per essere degni del premio riservato ai giusti.
    Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
    e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo,
    per tutti i secoli dei secoli. Amen.


    PRIMA LETTURA (Eb 10, 32-36)

    Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi
    Fratelli, ricordatevi di quei primi giorni in cui, dopo essere stati illuminati, voi avete dovuto sostenere una lotta lunga e dolorosa: talvolta esposti agli oltraggi e alle vessazioni; altre volte facendovi solidali con quelli che erano trattati in questo modo. Infatti, voi simpatizzaste con i carcerati e accettaste con gioia la ruberia dei vostri beni, sapendo di possedere una ricchezza migliore e duratura. Non abbandonate la vostra franchezza che ha una grande ricompensa! Infatti avete bisogno di costanza, affinché, fatta la volontà di Dio, otteniate quello che vi è stato promesso.


    SALMO RESPONSORIALE (dal Salmo 123)

    Il nostro aiuto è nel nome del Signore

    Se il Signore non fosse stato con noi,
    quando uomini ci assalirono,
    ci avrebbero inghiottiti vivi,
    nel furore della loro ira.

    Le acque ci avrebbero travolti;
    un torrente ci avrebbe sommersi,
    ci avrebbero travolti acque impetuose.

    Noi siamo stati liberati come un uccello
    dal laccio dei cacciatori:
    il laccio si è spezzato
    e noi siamo scampati.
    Il nostro aiuto è nel nome del Signore
    che ha fatto cielo e terra.


    CANTO AL VANGELO

    Alleluia, alleluia.
    A voi è stata concessa la grazia non solo
    di credere in Cristo; ma anche di soffrire per lui.
    Alleluia.


    VANGELO (Gv 15, 18-21)

    Dal Vangelo secondo Giovanni

    In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: "Se il mondo vi odia, sappiate che prima di voi ha odiato me. Se foste del mondo, il mondo amerebbe ciò che è suo; poiché invece non siete del mondo, ma io vi ho scelti dal mondo, per questo il mondo vi odia. Ricordatevi della parola che vi ho detto: Un servo non è più grande del suo padrone. Se hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi; se hanno osservato la mia parola, osserveranno anche la vostra. Ma tutto questo vi faranno a causa del mio nome, perché non conoscono colui che mi ha mandato".


    SULLE OFFERTE

    Scenda come rugiada la tua benedizione,
    o Signore, sull'offerta che ti presentiamo
    e ci confermi nella fede,
    che i santi martiri Nicola e compagni
    testimoniarono a prezzo della vita.
    Per Cristo nostro Signore.


    PREFAZIO (dei Santi Martiri I)

    È veramente cosa buona e giusta,
    nostro dovere e fonte di salvezza,
    rendere grazie sempre e in ogni luogo
    a te, Signore, Padre santo,
    Dio onnipotente ed eterno.
    Il sangue versato dal santo martire,
    a imitazione di Cristo e per la gloria del tuo nome,
    manifesta i tuoi prodigi, o Padre,
    che riveli nei deboli la tua potenza
    e doni agli inermi la forza del martirio,
    per Cristo Signore nostro.
    E noi,
    con tutti gli angeli del cielo,
    a te innalziamo sulla terra il nostro canto
    e proclamiamo senza fine
    la tua gloria:


    ANTIFONA ALLA COMUNIONE (Mc 8, 35)

    "Chi perderà la propria vita
    per causa mia e del vangelo, la salverà", dice il Signore.


    DOPO LA COMUNIONE

    O Dio, che nella memoria dei santi martiri Nicola e compagni
    ci hai nutrito con l'unico pane della vita eterna,
    confermaci nel tuo amore,
    perché possiamo camminare
    verso di te in una vita nuova.
    Per Cristo nostro Signore.
    Vergine felice, che hai generato il Signore; beata Madre della Chiesa che fai ardere in noi lo Spirito del tuo Figlio Gesù Cristo!

  5. #25
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    17 NOVEMBRE

    SANTA ELISABETTA D'UNGHERIA, patrona del Terz'Ordine
    Festa (bianco)


    SANTA ELISABETTA D'UNGHERIA, PATRONA DEL TERZ'ORDINE (dal Messale Serafico)
    Figlia del re Andrea II d’Ungheria, fu data sposa assai giovane al duca Ludovico IV di Turingia. Vivacissima di carattere, molto dedita alla preghiera, era piena di carità attiva verso i poveri, i malati, gli appestati, operando contro ogni ingiustizia fatta al popolo, assecondata in ciò dal marito. Morto lui in una crociata, dovette coi suoi tre bambini, ventenne, lasciare la corte. Allora abbandonò ogni cosa per darsi tutta al Cristo «vivo», i poveri. Iscrittasi al terz’ordine di san Francesco (morto un anno prima), si dedicò con umiltà e amore alle cure dei malati nell’ospedale che aveva eretto in suo onore a Marburgo. Visse come una «religiosa» fino alla morte, avvenuta il 17 novembre 1231. Fu canonizzata nel 1235. La «pista» evangelica da lei tracciata alle spose dei crociati fu percorsa come più luminosa che non quella di una conquista terrena.


    ANTIFONA D'INGRESSO

    Rallegriamoci tutti nel Signore nel ricordo di santa Elisabetta:
    con noi gioiscono gli Angeli e lodano in coro il Figlio di Dio.


    COLLETTA

    O Dio, che a sant'Elisabetta,
    hai dato la grazia di riconoscere e onorare Cristo nei poveri,
    concedi anche noi, per sua intercessione,
    di servire con instancabile carità
    coloro che si trovano nella sofferenza e nel bisogno.
    Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
    e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo,
    per tutti i secoli dei secoli. Amen.


    PRIMA LETTURA (Sir 26,1-4.13-21)

    Dal libro del Siracide
    Beato il marito di una donna virtuosa; il numero dei suoi giorni sarà doppio. Una brava moglie è la gioia del marito, questi trascorrerà gli anni in pace. Una donna virtuosa è una buona sorte, viene assegnata a chi teme il Signore. Ricco o povero il cuore di lui ne gioisce, in ogni tempo il suo volto appare sereno. La grazia di una donna allieta il marito, la sua scienza gli rinvigorisce le ossa. E' un dono del Signore una donna silenziosa, non c'è compenso per una donna educata. Grazia su grazia è una donna pudica, non si può valutare il peso di un'anima modesta. Il sole risplende sulle montagne del Signore, la bellezza di una donna virtuosa adorna la sua casa.


    Oppure: (1Tm 5,3-10)

    Dalla prima lettera di san Paolo apostolo a Timòteo
    Carissimo, onora le vedove, quelle che sono veramente vedove; ma se una vedova ha figli o nipoti, questi imparino prima a praticare la pietà verso quelli della propria famiglia e a rendere il contraccambio ai loro genitori, poiché è gradito a Dio. La donna veramente vedova e che sia rimasta sola, ha riposto la speranza in Dio e si consacra all'orazione e alla preghiera giorno e notte; al contrario quella che si dà ai piaceri, anche se vive, è gia morta. Proprio questo raccomanda, perché siano irreprensibili. Se poi qualcuno non si prende cura dei suoi cari, soprattutto di quelli della sua famiglia, costui ha rinnegato la fede ed è peggiore di un infedele. Una vedova sia iscritta nel catalogo delle vedove quando abbia non meno di sessant'anni, sia andata sposa una sola volta, abbia la testimonianza di opere buone: abbia cioè allevato figli, praticato l'ospitalità, lavato i piedi ai santi, sia venuta in soccorso agli afflitti, abbia esercitato ogni opera di bene.


    SALMO RESPONSORIALE (dal Salmo 30)

    Tu sei, o Dio, la mia roccia, e il mio baluardo

    In te, o Signore, mi sono rifugiato,
    non sarò mai deluso.
    Scioglimi dal laccio che mi hanno teso,
    perché sei tu la mia difesa.

    Esulterò di gioia per la tua grazia,
    perché hai guardato alla mia miseria,
    hai conosciuto le mie angosce;
    hai guidato al largo i miei passi.

    Quanto è grande la tua bontà, Signore!
    La riservi per coloro che ti temono,
    ne ricolmi chi in te si rifugia
    davanti agli occhi di tutti.

    Amate il Signore, voi tutti suoi santi;
    il Signore protegge i suoi fedeli.
    Siate forti, riprendete coraggio,
    o voi tutti che sperate nel Signore.


    CANTO AL VANGELO

    Alleluia, alleluia.
    Come il sole che brilla nel più alto dei cieli,
    così è la bellezza di una donna buona nell'ordine della sua casa:
    una lampada splendente su un candelabro sacro.
    Alleluia.


    VANGELO (Mt 25,31-40

    Dal Vangelo secondo Matteo

    In quel tempo, Gesù disse: «Quando il Figlio dell'uomo verrà nella sua gloria con tutti i suoi angeli, si siederà sul trono della sua gloria. E saranno riunite davanti a lui tutte le genti, ed egli separerà gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dai capri, e porrà le pecore alla sua destra e i capri alla sinistra. Allora il re dirà a quelli che stanno alla sua destra: Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il regno preparato per voi fin dalla fondazione del mondo. Perché io ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere; ero forestiero e mi avete ospitato, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, carcerato e siete venuti a trovarmi. Allora i giusti gli risponderanno: Signore, quando mai ti abbiamo veduto affamato e ti abbiamo dato da mangiare, assetato e ti abbiamo dato da bere? Quando ti abbiamo visto forestiero e ti abbiamo ospitato, o nudo e ti abbiamo vestito? E quando ti abbiamo visto ammalato o in carcere e siamo venuti a visitarti? Rispondendo, il re dirà loro: In verità vi dico: ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l'avete fatto a me».


    SULLE OFFERTE

    Accetta, o Signore, l'offerta
    del nostro servizio sacerdotale
    nel ricordo di Santa Elisabetta,
    e concedi che, liberi dagli affanni
    e dagli egoismi del mondo,
    diventiamo ricchi di te, unico bene.
    Per Cristo nostro Signore.


    PREFAZIO (proprio della Festa di Santa Elisabetta)

    È veramente cosa buona e giusta,
    nostro dovere e fonte di salvezza,
    rendere grazie sempre e in ogni luogo a te,
    Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno.
    Tu hai ispirato a santa Elisabetta di seguire fedelmente,
    sull’esempio di san Francesco,
    le orme del tuo Figlio, che ella ha amato,
    servito e curato nelle membra dei poveri e dei sofferenti.
    Nel breve corso della sua vita
    Tu l’hai colmata di molteplici grazie:
    nella via del matrimonio l’hai resa
    sposa fedele e madre premurosa,
    nella solitudine della vedovanza
    le hai donato fortezza e castità
    perché si dedicasse a Cristo con cuore indiviso.
    Avendola innalzata per la via
    della più eroica povertà
    alle altezze della serafica perfezione
    l’hai costituita Madre e Maestra
    di una moltitudine di figli e figlie,
    chiamati ad essere lievito di Vangelo
    nell’impasto del mondo.
    Per questo dono della tua benevolenza,
    uniti agli Angeli e ai Santi,
    con voce unanime cantiamo l’inno della tua lode:


    ANTIFONA ALLA COMUNIONE (Gv 13,35)

    «Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli, se vi amerete gli uni gli altri»,
    dice il Signore.


    DOPO LA COMUNIONE

    O Padre, che ci hai fatti tuoi commensali,
    donaci di imitare l'esempio di santa Elisabetta
    che si consacrò a te con tutto il cuore,
    e si prodigò instancabilmente per il bene del tuo popolo.
    Per Cristo nostro Signore.
    Vergine felice, che hai generato il Signore; beata Madre della Chiesa che fai ardere in noi lo Spirito del tuo Figlio Gesù Cristo!

  6. #26
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    18 NOVEMBRE

    COMMEMORAZIONE DI TUTTI I DEFUNTI DELL'ORDINE SERAFICO
    Memoria (viola)


    La data può variare in base alle usanze di ogni convento o di ogni provincia.


    COMMEMORAZIONE DI TUTTI I DEFUNTI DELL'ORDINE SERAFICO (dal Messale Serafico)
    L’Ordine francescano, come celebra la festa di tutti i suoi figli santi, che contemplano il volto di Dio nel cielo, così dedica un giorno alla commemorazione di tutti i suoi defunti del Primo, del Secondo e del Terzo Ordine, unendovi anche il ricordo dei parenti e dei benefattori. Tutto ciò corrisponde allo spirito di san Francesco che ha comandato ai suoi frati di pregare per i morti; ed è segno dell’amore e dell’unità che lega i vivi ai fratelli che li hanno preceduti nella pratica della stessa Regola.


    ANTIFONA D'INGRESSO

    Gesù è morto ed è risorto;
    così anche quelli che sono morti in Gesù,
    Dio li radunerà insieme con lui.
    E come tutti muoiono in Adamo,
    così tutti in Cristo riavranno la vita.


    COLLETTA

    O Dio, gloria dei credenti e vita dei giusti,
    che ci hai salvati con la morte e risurrezione del tuo Figlio,
    sii misericordioso con i nostri fratelli, sorelle,
    parenti e benefattori defunti:
    quando erano in mezzo a noi essi
    hanno professato la fede nella risurrezione,
    e tu dona loro la beatitudine senza fine.
    Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
    e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo,
    per tutti i secoli dei secoli. Amen.


    PRIMA LETTURA (Sap 3,1-9)

    Dal libro della Sapienza
    Le anime dei giusti sono nelle mani di Dio, nessun tormento le toccherà. Agli occhi degli stolti parve che morissero; la loro fine fu ritenuta una sciagura, la loro partenza da noi una rovina, ma essi sono nella pace. Anche se agli occhi degli uomini subiscono castighi, la loro speranza è piena di immortalità. Per una breve pena riceveranno grandi benefìci, perché Dio li ha provati e li ha trovati degni di sé: li ha saggiati come oro nel crogiuolo e li ha graditi come un olocausto. Nel giorno del loro giudizio risplenderanno; come scintille nella stoppia, correranno qua e là. Governeranno le nazioni, avranno potere sui popoli e il Signore regnerà per sempre su di loro. Quanti confidano in lui comprenderanno la verità; coloro che gli sono fedeli vivranno presso di lui nell'amore, perché grazia e misericordia sono riservate ai suoi eletti.


    SALMO RESPONSORIALE (dal Salmo 22)

    Se dovessi camminare in una valle oscura, non temerei alcun male, perché tu sei con me

    Il Signore è il mio pastore:
    non manco di nulla;
    su pascoli erbosi mi fa riposare,
    ad acque tranquille mi conduce.
    Mi rinfranca, mi guida
    per il giusto cammino,
    per amore del suo nome.

    Se dovessi camminare in una valle oscura,
    non temerei alcun male,
    perché tu sei con me.
    Il tuo bastone e il tuo vincastro
    mi danno sicurezza.

    Davanti a me apparecchi
    una mensa sotto gli occhi
    dei miei nemici;
    cospargi di olio il mio capo.
    Il mio calice trabocca.

    Felicità e grazia
    mi saranno compagne
    tutti i giorni della mia vita,
    e abiterò nella casa del Signore
    per lunghissimi anni.


    CANTO AL VANGELO

    Alleluia, alleluia.
    Se moriamo con lui, vivremo anche con lui;
    se con lui perseveriamo, con lui anche regneremo.
    Alleluia.


    VANGELO (Gv 6,37-40)

    Dal Vangelo secondo Giovanni

    In quel tempo, Gesù disse alle folle: «Tutto ciò che il Padre mi dà, verrà a me; colui che viene a me, non lo respingerò, perché sono disceso dal cielo non per fare la mia volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato. E questa è la volontà di colui che mi ha mandato, che io non perda nulla di quanto egli mi ha dato, ma lo risusciti nell'ultimo giorno. Questa infatti è la volontà del Padre mio, che chiunque vede il Figlio e crede in lui abbia la vita eterna; io lo risusciterò nell'ultimo giorno».


    SULLE OFFERTE

    Accetta, Signore, i doni che ti offriamo
    in questo sacramento di amore
    che ci unisce a Cristo tuo Figlio,
    e accogli i nostri fratelli defunti
    nella gloria del tuo regno.
    Per Cristo nostro Signore.


    PREFAZIO (dei Defunti I)

    È veramente cosa buona e giusta,
    nostro dovere e fonte di salvezza,
    rendere grazie sempre e in ogni luogo
    a te, Signore, Padre santo,
    Dio onnipotente ed eterno,
    per Cristo Signore nostro.
    In lui rifulge a noi
    la speranza della beata risurrezione
    e, se ci rattrista la certezza di dover morire,
    ci consola la promessa dell’immortalità futura.
    Ai tuoi fedeli, o Signore,
    la vita non è tolta, ma trasformata;
    e mentre si distrugge la dimora
    di questo esilio terreno,
    viene preparata un’abitazione eterna nel cielo.
    Per questo mistero di salvezza,
    uniti agli Angeli e agli Arcangeli,
    ai Troni e alle Dominazioni
    e alla moltitudine delle schiere celesti,
    cantiamo con voce incessante
    l’inno della tua gloria:


    ANTIFONA ALLA COMUNIONE (Gv 11,25-26)

    Dice il Signore: «Io sono la risurrezione e la vita.
    Chi crede in me, anche se muore, vivrà;
    e chiunque vive e crede in me, non morrà in eterno».


    DOPO LA COMUNIONE

    O Padre, che in questo sacramento pasquale
    ci hai unito al tuo Figlio,
    vincitore del peccato e della morte,
    fa' che i nostri fratelli, sorelle,
    parenti e benefattori defunti,
    liberi da ogni colpa,
    partecipino alla gloria del Signore risorto.
    Egli vive e regna nei secoli dei secoli.
    Vergine felice, che hai generato il Signore; beata Madre della Chiesa che fai ardere in noi lo Spirito del tuo Figlio Gesù Cristo!

  7. #27
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    19 NOVEMBRE

    SANT'AGNESE D'ASSISI, vergine e sorella di Santa Chiara
    Festa in Assisi / Memoria nelle altre Chiese Francescane (bianco)


    SANT'AGNESE D'ASSISI, VERGINE E SORELLA DI SANTA CHIARA (dal Messale Serafico)
    Sant’Agnese nata ad Assisi nel 1197, a quindici anni volle seguire la sorella Chiara e abbraccio l’ideale di povertà francescana. Resistette con forza sovrumana alle lusinghe, alle minacce e alle percosse dei parenti che volevano distoglierla dal suo proposito. Dopo essere rimasta per alcuni anni a San Damiano, fu mandata come abbadessa a Firenze nel Monastero di Monticelli. Giudò le sorelle con prudenza e amore, dando per prima l’esempio di austerità, povertà e di operosità. Ebbe anche il conforto di consolazioni e visioni celesti. Ritornata ad Assisi, assistette alla morte della sorella e si spense poco dopo, il 16 novembre 1253. Il papa Benedetto XIV la dichiarò santa, confermandone l’antichissimo culto. Il suo corpo riposa nella Basilica di Santa Chiara.


    ANTIFONA D'INGRESSO

    Rallegriamoci ed esultiamo, perché il Signore
    ha amato questa vergine santa e gloriosa.


    COLLETTA

    O Dio, che a molte anime consacrate
    hai dato Sant’Agnese d’Assisi
    quale modello di perfezione serafica,
    concedici di emulare il suo ideale di santità,
    per essere uniti a te nella gloria dei santi.
    Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
    e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo,
    per tutti i secoli dei secoli. Amen.


    PRIMA LETTURA (Col 3,12-17)

    Dalla Lettera di san Paolo apostolo ai Colossesi
    Rivestitevi dunque, come amati di Dio, santi e diletti, di sentimenti di misericordia, di bontà, di umiltà, di mansuetudine, di pazienza; sopportandovi a vicenda e perdonandovi scambievolmente, se qualcuno abbia di che lamentarsi nei riguardi degli altri. Come il Signore vi ha perdonato, così fate anche voi. Al di sopra di tutto poi vi sia la carità, che è il vincolo di perfezione. E la pace di Cristo regni nei vostri cuori, perché ad essa siete stati chiamati in un solo corpo. E siate riconoscenti! La parola di Cristo dimori tra voi abbondantemente; ammaestratevi e ammonitevi con ogni sapienza, cantando a Dio di cuore e con gratitudine salmi, inni e cantici spirituali. E tutto quello che fate in parole ed opere, tutto si compia nel nome del Signore Gesù, rendendo per mezzo di lui grazie a Dio Padre.


    SALMO RESPONSORIALE (dal Salmo 44)

    Il Signore ti ha scelta e consacrata

    Ascolta, figlia, guarda, porgi l’orecchio,
    dimentica il tuo popolo e la casa di tuo padre;
    al re piacerà la tua bellezza.
    Egli è il tuo Signore: pròstrati a lui.

    La figlia del re è tutta splendore,
    gemme e tessuto d’oro è il suo vestito.
    È presentata al re in preziosi ricami.

    Con lei le vergini compagne a te sono condotte;
    guidate in gioia ed esultanza
    entrano insieme nel palazzo del re.


    CANTO AL VANGELO

    Alleluia, alleluia.
    Chi fa la volontà del padre mio,
    questi è per me fratello,
    sorella e madre, dice il Signore.
    Alleluia.


    VANGELO (Mc 3,31-35)

    Dal Vangelo secondo Marco

    Giunsero sua madre e i suoi fratelli e, stando fuori, lo mandarono a chiamare. Tutto attorno era seduta la folla e gli dissero: «Ecco tua madre, i tuoi fratelli e le tue sorelle sono fuori e ti cercano». Ma egli rispose loro: «Chi è mia madre e chi sono i miei fratelli?». Girando lo sguardo su quelli che gli stavano seduti attorno, disse: «Ecco mia madre e i miei fratelli! Chi compie la volontà di Dio, costui è mio fratello, sorella e madre».


    SULLE OFFERTE

    Benedici, Signore, i doni
    che ti offriamo nel ricordo di sant’Agnese,
    e rinnova profondamente il nostro spirito perché,
    liberi dai fermenti del male,
    viviamo una vita nuova,
    nella luce del Vangelo.
    Per Cristo nostro Signore.


    PREFAZIO (delle Sante Vergini e dei Santi Religiosi)

    È veramente cosa buona e giusta,
    nostro dovere e fonte di salvezza,
    rendere grazie sempre e in ogni luogo
    a te, Signore, Padre santo,
    Dio onnipotente ed eterno.
    Nei tuoi santi, che per il regno dei cieli
    hanno consacrato la vita a Cristo,
    noi celebriamo
    la mirabile opera della tua provvidenza,
    che richiama l’uomo
    alla santità dell’origine
    e gli fa pregustare i doni
    per lui preparati nel mondo nuovo.
    E noi,
    uniti agli angeli e ai santi,
    con voce unanime
    cantiamo senza fine l’inno della tua gloria:


    ANTIFONA ALLA COMUNIONE

    La vergine prudente si è scelta
    la parte migliore, che non le sarà tolta.


    DOPO LA COMUNIONE

    La comunione alla mensa del corpo e sangue
    del tuo Figlio ci distolga, Signore,
    dalla seduzione delle cose che passano,
    e sull’esempio di sant’Agnese ci aiuti
    a crescere nel tuo amore,
    per godere in cielo la visione del tuo volto.
    Per Cristo nostro Signore.
    Vergine felice, che hai generato il Signore; beata Madre della Chiesa che fai ardere in noi lo Spirito del tuo Figlio Gesù Cristo!

  8. #28
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    26 NOVEMBRE

    SAN LEONARDO DA PORTO MAURIZIO, sacerdote del Primo Ordine
    Memoria (bianco)


    SAN LEONARDO DA PORTO MAURIZIO, SACERDOTE DEL PRIMO ORDINE (dal Messale Serafico)
    Leonardo nacque a Porto Maurizio (Imperia) nel 1676. Compiuti gli studi presso il Collegio Romano, a vent'anni entrò nell'Ordine dei Frati Minori. Ordinato sacerdote, si dedicò con zelo apostolico alla predicazione, percorrendo gran parte d'Italia. Speciale importanza assunsero le sue "missioni" al popolo, le quaresime e gli esercizi spirituali. Fu grande propagatore della pia pratica della Via Crucis. Scrisse varie opere di predicazione e di vita spirituale, da cui traspaiono i lineamenti caratteristici della spiritualità francescana. Morì a Roma il 26 novembre 1751 e fu canonizzato da Pio IX.


    ANTIFONA D'INGRESSO

    Come sono belli sui monti
    i piedi del messaggero che annunzia la pace,
    che reca la buona novella,
    che proclama la salvezza.


    COLLETTA

    O Dio onnipotente ed eterno,
    che ci hai dato in san Leonardo
    un apostolo ardente del mistero della Croce,
    concedi a noi, per sua intercessione,
    di penetrare le insondabili ricchezze
    di Cristo crocefisso per godere in cielo i frutti della redenzione.
    Egli è Dio e vive e regna con te
    nell’unita dello Spirito Santo,
    per tutti i secoli dei secoli. Amen.


    PRIMA LETTURA (Ef 1, 3-14)

    Dalla Lettera di san Paolo apostolo agli Efesini
    Benedetto sia Dio, Padre del Signore nostro Gesù Cristo, che ci ha benedetti con ogni benedizione spirituale nei cieli, in Cristo. In lui ci ha scelti prima della creazione del mondo, per essere santi e immacolati al suo cospetto nella carità, predestinandoci a essere suoi figli adottivi per opera di Gesù Cristo, secondo il beneplacito della sua volontà. E questo a lode e gloria della sua grazia, che ci ha dato nel suo Figlio diletto; nel quale abbiamo la redenzione mediante il suo sangue, la remissione dei peccati secondo la ricchezza della sua grazia. Egli l'ha abbondantemente riversata su di noi
    con ogni sapienza e intelligenza, poiché egli ci ha fatto conoscere il mistero della sua volontà, secondo quanto nella sua benevolenza aveva in lui prestabilito per realizzarlo nella pienezza dei tempi:
    il disegno cioè di ricapitolare in Cristo tutte le cose, quelle del cielo come quelle della terra. In lui siamo stati fatti anche eredi, essendo stati predestinati secondo il piano di colui che tutto opera efficacemente conforme alla sua volontà, perché noi fossimo a lode della sua gloria, noi, che per primi abbiamo sperato in Cristo. In lui anche voi, dopo aver ascoltato la parola della verità, il vangelo della vostra salvezza e avere in esso creduto, avete ricevuto il suggello dello Spirito Santo che era stato promesso, il quale è caparra della nostra eredità, in attesa della completa redenzione di coloro che Dio si è acquistato, a lode della sua gloria.


    SALMO RESPONSORIALE (dal Salmo 84)

    Mostraci, o Signore, la tua misericordia e donaci la tua salvezza

    Signore, sei stato buono con la tua terra,
    hai ricondotto i deportati di Giacobbe.
    Hai perdonato l'iniquità del tuo popolo,
    hai cancellato tutti i suoi peccati.
    Hai deposto tutto il tuo sdegno
    e messo fine alla tua grande ira.

    Non tornerai tu forse a darci vita,
    perché in te gioisca il tuo popolo?
    Mostraci, Signore, la tua misericordia
    e donaci la tua salvezza.

    Ascolterò che cosa dice Dio, il Signore:
    egli annunzia la pace
    per il suo popolo, per i suoi fedeli,
    per chi ritorna a lui con tutto il cuore.

    La sua salvezza è vicina a chi lo teme
    e la sua gloria abiterà la nostra terra.
    Misericordia e verità s'incontreranno,
    giustizia e pace si baceranno.


    CANTO AL VANGELO

    Alleluia, alleluia.
    Il Signore però mi è stato vicino
    e mi ha dato forza, perché per mio mezzo
    si compisse la proclamazione del messaggio
    e potessero sentirlo tutti i Gentili:
    e così fui liberato dalla bocca del leone.
    Alleluia.


    VANGELO (Mt 16,24-27)

    Dal Vangelo secondo Matteo

    In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Se qualcuno vuol venire dietro a me rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua. Perché chi vorrà salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la propria vita per causa mia, la troverà. Qual vantaggio infatti avrà l'uomo se guadagnerà il mondo intero, e poi perderà la propria anima? O che cosa l'uomo potrà dare in cambio della propria anima? Poiché il Figlio dell'uomo verrà nella gloria del Padre suo, con i suoi angeli, e renderà a ciascuno secondo le sue azioni.


    SULLE OFFERTE

    Guarda con benevolenza, Signore,
    i doni che portiamo al tuo altare
    nel ricordo di san Leonardo;
    la celebrazione di questo mistero,
    che ha meritato a lui una corona di gloria,
    sia per noi sorgente di perdono e di salvezza.
    Per Cristo nostro Signore.


    PREFAZIO (delle Sante Vergini e dei Santi Religiosi)

    È veramente cosa buona e giusta,
    nostro dovere e fonte di salvezza,
    rendere grazie sempre e in ogni luogo
    a te, Signore, Padre santo,
    Dio onnipotente ed eterno.
    Nei tuoi santi, che per il regno dei cieli
    hanno consacrato la vita a Cristo,
    noi celebriamo
    la mirabile opera della tua provvidenza,
    che richiama l’uomo
    alla santità dell’origine
    e gli fa pregustare i doni
    per lui preparati nel mondo nuovo.
    E noi,
    uniti agli angeli e ai santi,
    con voce unanime
    cantiamo senza fine l’inno della tua gloria:


    ANTIFONA ALLA COMUNIONE

    Noi fungiamo da ambasciatori per Cristo,
    come se Dio esortasse per mezzo nostro.
    Vi supplichiamo in nome di Cristo: riconciliatevi con Dio.


    DOPO LA COMUNIONE

    O Dio, fonte di consolazione e di pace,
    guarda a noi tuoi fedeli riuniti
    nella festa di san Leonardo a celebrare le tue lodi,
    e per la partecipazione a questi santi misteri
    donaci il pegno della redenzione eterna.
    Per Cristo nostro Signore.
    Vergine felice, che hai generato il Signore; beata Madre della Chiesa che fai ardere in noi lo Spirito del tuo Figlio Gesù Cristo!

  9. #29
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    27 NOVEMBRE

    SAN FRANCESCO ANTONIO FASANI, sacerdote del Primo Ordine
    Memoria (bianco)


    SAN FRANCESCO ANTONIO FASANI, SACERDOTE DEL PRIMO ORDINE (dal Messale Serafico)
    Francesco Antonio nacque nel 1681 a Lucera nelle Puglie e, ancor giovane, fu accolto tra i Minori Conventuali. Si distinse subito per la sua vita integerrima e fu esempio di austerità e zelo sacerdotale. Eletto Ministro Provinciale promosse la regolare disciplina in tutta la Provincia. Propagò la devozione alla Vergine Immacolata, e per circa 40 anni si rese famoso nelle Puglie per la sua ardente parola e per la grande carità verso i poveri, gli orfani e i carcerati. Arricchito di celesti carismi, si spense a Lucera il 29 novembre 1742. Fu santificato da Giovanni Paolo II il 13 aprile 1986.


    ANTIFONA D'INGRESSO

    Un insegnamento fedele era sulla sua bocca,
    né c'era falsità sulle sue labbra;
    con pace e rettitudine ha camminato
    davanti a me e ha trattenuto molti dal male.


    COLLETTA

    O Dio, che in San Francesco Antonio
    ci hai dato un modello di seràfica perfezione
    e un ardente apostolo della tua parola;
    concedici, ti preghiamo, per i suoi meriti
    e la sua intercessione, di essere sempre saldi
    nella fede e operosi nella carità, per meritare il premio eterno.
    Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
    e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo,
    per tutti i secoli dei secoli. Amen.


    PRIMA LETTURA (Ef 1, 3-14)

    Dal libro del Profeta Isaia
    Lo spirito del Signore Dio è su di me
    perché il Signore mi ha consacrato con l'unzione;
    mi ha mandato a portare il lieto annunzio ai miseri,
    a fasciare le piaghe dei cuori spezzati,
    a proclamare la libertà degli schiavi,
    la scarcerazione dei prigionieri,
    a promulgare l'anno di misericordia del Signore,
    un giorno di vendetta per il nostro Dio,
    per consolare tutti gli afflitti,
    per allietare gli afflitti di Sion,
    per dare loro una corona invece della cenere,
    olio di letizia invece dell'abito da lutto,
    canto di lode invece di un cuore mesto.
    Essi si chiameranno querce di giustizia,
    piantagione del Signore per manifestare la sua gloria.


    SALMO RESPONSORIALE (dal Salmo 39)

    Ecco, io vengo, o Signore per compiere il tuo volere

    Ho sperato: ho sperato nel Signore
    ed egli su di me si è chinato,
    ha dato ascolto al mio grido.

    Mi ha messo sulla bocca un canto nuovo,
    lode al nostro Dio.
    Molti vedranno e avranno timore
    e confideranno nel Signore.

    Non hai chiesto olocausto e vittima per la colpa.
    Allora ho detto: «Ecco, io vengo.
    Sul rotolo del libro di me è scritto,
    che io faccia il tuo volere.

    Mio Dio, questo io desidero,
    la tua legge è nel profondo del mio cuore».
    Ho annunziato la tua giustizia nella grande assemblea;
    vedi, non tengo chiuse le labbra, Signore, tu lo sai.


    CANTO AL VANGELO

    Alleluia, alleluia.
    «Io sono la luce del mondo; dice il Signore:
    Chi segue me, non camminerà nelle tenebre,
    ma avrà la luce della vita».
    Alleluia.


    VANGELO (Mt 5,13-16)

    Dal Vangelo secondo Matteo

    In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: Voi siete il sale della terra; ma se il sale perdesse il sapore, con che cosa lo si potrà render salato? A null'altro serve che ad essere gettato via e calpestato dagli uomini. Voi siete la luce del mondo; non può restare nascosta una città collocata sopra un monte, né si accende una lucerna per metterla sotto il moggio, ma sopra il lucerniere perché faccia luce a tutti quelli che sono nella casa. Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al vostro Padre che è nei cieli.


    SULLE OFFERTE

    Accogli, Signore, la nostra offerta,
    e donaci un'esperienza viva del tuo amore,
    perché, sull'esempio di San Francesco Antonio,
    serviamo al tuo altare con cuore puro e generoso,
    per celebrare degnamente
    la tua lode e ottenere i benefìci della salvezza.
    Per Cristo nostro Signore.


    PREFAZIO (delle Sante Vergini e dei Santi Religiosi)

    È veramente cosa buona e giusta,
    nostro dovere e fonte di salvezza,
    rendere grazie sempre e in ogni luogo
    a te, Signore, Padre santo,
    Dio onnipotente ed eterno.
    Nei tuoi santi, che per il regno dei cieli
    hanno consacrato la vita a Cristo,
    noi celebriamo
    la mirabile opera della tua provvidenza,
    che richiama l’uomo
    alla santità dell’origine
    e gli fa pregustare i doni
    per lui preparati nel mondo nuovo.
    E noi,
    uniti agli angeli e ai santi,
    con voce unanime
    cantiamo senza fine l’inno della tua gloria:


    ANTIFONA ALLA COMUNIONE

    «Chiunque mi vuoi servire, mi segua », dice il Signore,
    «e dove sono io, là sarà anche il mio servo».


    DOPO LA COMUNIONE

    Signore Dio nostro, questa celebrazione eucaristica,
    fonte e culmine della vita della Chiesa,
    ci aiuti, per intercessione di
    San Francesco Antonio, a progredire
    sempre più nel cammino della salvezza.
    Per Cristo nostro Signore.
    Vergine felice, che hai generato il Signore; beata Madre della Chiesa che fai ardere in noi lo Spirito del tuo Figlio Gesù Cristo!

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    SAN GIACOMO DELLA MARCA, sacerdote del Primo Ordine
    Memoria (bianco)


    SAN GIACOMO DELLA MARCA, SACERDOTE DEL PRIMO ORDINE (dal Messale Serafico)
    Nacque a Monteprandone Piceno nel 1394. Frequentò gli studi nella città di Perugia, dedicandosi soprattutto al diritto. Entrato tra i Frati Minori, studiò teologia e fu ordinato sacerdote. Dedicò tutta la sua vita alla predicazione del Vangelo percorrendo quasi tutta l'Italia e molte nazioni d'Europa; fu oratore efficace e suasivo e ricondusse a Dio molte anime. Discepolo di San Bernardino da Siena, divulgò con zelo la devozione al Nome di Gesù. Morì a Napoli nel 1476, e fu canonizzato da Benedetto XIII


    ANTIFONA D'INGRESSO

    Io come olivo verdeggiante nella casa di Dio;
    mi abbandono alla fedeltà di Dio ora e per sempre.


    COLLETTA

    O Dio, che hai dato alla Chiesa
    in san Giacomo della Marca un infaticabile
    missionario della tua parola, tutto dedito
    alla salvezza delle anime
    e alla conversione dei peccatori:
    la sua intercessione ci aiuti ad espiare i nostri peccati
    e a camminare speditamente sulla via della salvezza.
    Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
    e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo,
    per tutti i secoli dei secoli. Amen.


    PRIMA LETTURA (Sir 45, 1-6)

    Dal libro del Siracide
    Fu amato da Dio e dagli uomini:
    Mosè, il cui ricordo è benedizione.
    Lo rese glorioso come i santi
    e lo rese grande a timore dei nemici.
    Per la sua parola fece cessare i prodigi
    e lo glorificò davanti ai re;
    gli diede autorità sul suo popolo
    e gli mostrò una parte della sua gloria.
    Lo santificò nella fedeltà e nella mansuetudine;
    lo scelse fra tutti i viventi.
    Gli fece udire la sua voce;
    lo introdusse nella nube oscura
    e gli diede a faccia a faccia i comandamenti,
    legge di vita e di intelligenza,
    perché spiegasse a Giacobbe la sua alleanza,
    i suoi decreti a Israele.
    Egli innalzò Aronne, santo come lui,
    suo fratello, della tribù di Levi.


    SALMO RESPONSORIALE (dal Salmo 15)

    Sei tu, o Signore, l'unico mio bene

    Proteggimi, o Dio: in te mi rifugio.
    Ho detto al Signore: «Il mio Signore sei tu».
    Il Signore è mia parte di eredità e mio calice:
    nelle tue mani è la mia vita.

    Benedico il Signore che mi ha dato consiglio;
    anche di notte il mio animo mi istruisce.
    Io pongo sempre davanti a me il Signore,
    sta alla mia destra, non potrò vacillare.

    Mi indicherai il sentiero della vita,
    gioia piena alla tua presenza,
    dolcezza senza fine alla tua destra.


    CANTO AL VANGELO

    Alleluia, alleluia.
    Il regno di Dio non è questione di cibo o di bevanda
    ma è giustizia, gioia e pace nello Spirito Santo.
    Alleluia.


    VANGELO (Lc 10, 1-9)

    Dal Vangelo secondo Luca

    In quel tempo, il Signore designò altri settantadue discepoli e li inviò a due a due avanti a sé in ogni città e luogo dove stava per recarsi. Diceva loro: «La messe è molta, ma gli operai sono pochi. Pregate dunque il padrone della messe perché mandi operai per la sua messe. Andate: ecco io vi mando come agnelli in mezzo a lupi; non portate borsa, né bisaccia, né sandali e non salutate nessuno lungo la strada. In qualunque casa entriate, prima dite: Pace a questa casa. Se vi sarà un figlio della pace, la vostra pace scenderà su di lui, altrimenti ritornerà su di voi. Restate in quella casa, mangiando e bevendo di quello che hanno, perché l'operaio è degno della sua mercede. Non passate di casa in casa. Quando entrerete in una città e vi accoglieranno, mangiate quello che vi sarà messo dinanzi, curate i malati che vi si trovano, e dite loro: Si è avvicinato a voi il regno di Dio.


    SULLE OFFERTE

    Accogli, Signore, la nostra offerta,
    e donaci un'esperienza viva del tuo amore,
    perché, sull'esempio di san Giacomo,
    serviamo al tuo altare con cuore
    puro e generoso, per celebrare degnamente
    la tua lode e ottenere i benefici della salvezza.
    Per Cristo nostro Signore.


    PREFAZIO (delle Sante Vergini e dei Santi Religiosi)

    È veramente cosa buona e giusta,
    nostro dovere e fonte di salvezza,
    rendere grazie sempre e in ogni luogo
    a te, Signore, Padre santo,
    Dio onnipotente ed eterno.
    Nei tuoi santi, che per il regno dei cieli
    hanno consacrato la vita a Cristo,
    noi celebriamo
    la mirabile opera della tua provvidenza,
    che richiama l’uomo
    alla santità dell’origine
    e gli fa pregustare i doni
    per lui preparati nel mondo nuovo.
    E noi,
    uniti agli angeli e ai santi,
    con voce unanime
    cantiamo senza fine l’inno della tua gloria:


    ANTIFONA ALLA COMUNIONE

    «Rimanete in me e io in voi», dice il Signore.
    «Chi rimane in me e io in lui, fa molto frutto».


    DOPO LA COMUNIONE

    Ti supplichiamo, o Dio onnipotente:
    concedi a coloro che hai nutrito
    con i tuoi sacramenti di poterti degnamente
    servire con una vita a te gradita.
    Per Cristo nostro Signore.
    Vergine felice, che hai generato il Signore; beata Madre della Chiesa che fai ardere in noi lo Spirito del tuo Figlio Gesù Cristo!

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