30 OTTOBRE
DEDICAZIONE DELLA PROPRIA CHIESA CONSACRATA
Solennità (bianco)
Da celebrarsi solo nelle Chiese Francescane che non conoscono la propria data di Consacrazione.
ANTIFONA D'INGRESSO
Terribile tu sei, o Dio, nel tuo santuario.
È lui, il Dio d’Israele, che dà forza e vigore al suo popolo.
Sia benedetto Dio!
Si dice il Gloria.
COLLETTA
Ascolta, o Padre, le preghiere del tuo popolo
che ricorda con gioia
il giorno della dedicazione di questo santo tempio,
perché la comunità che qui si raduna
possa offrirti un servizio puro e irreprensibile
e ottenga pienamente i frutti della redenzione.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli. Amen.
PRIMA LETTURA (Ne 8, 2-4a.5-6.8-10)
Dal libro di Neemìa
In quei giorni, il sacerdote Esdra portò la legge davanti all’assemblea degli uomini, delle donne e di quanti erano capaci di intendere. Lesse il libro sulla piazza davanti alla porta delle Acque, dallo spuntare della luce fino a mezzogiorno, in presenza degli uomini, delle donne e di quelli che erano capaci d’intendere; tutto il popolo tendeva l’orecchio al libro della legge. Lo scriba Esdra stava sopra una tribuna di legno, che avevano costruito per l’occorrenza. Esdra aprì il libro in presenza di tutto il popolo, poiché stava più in alto di tutti; come ebbe aperto il libro, tutto il popolo si alzò in piedi. Esdra benedisse il Signore, Dio grande, e tutto il popolo rispose: «Amen, amen», alzando le mani; si inginocchiarono e si prostrarono con la faccia a terra dinanzi al Signore. I leviti leggevano il libro della legge di Dio a brani distinti e spiegavano il senso, e così facevano comprendere la lettura. Neemìa, che era il governatore, Esdra, sacerdote e scriba, e i leviti che ammaestravano il popolo dissero a tutto il popolo: «Questo giorno è consacrato al Signore, vostro Dio; non fate lutto e non piangete!». Infatti tutto il popolo piangeva, mentre ascoltava le parole della legge. Poi Neemìa disse loro: «Andate, mangiate carni grasse e bevete vini dolci e mandate porzioni a quelli che nulla hanno di preparato, perché questo giorno è consacrato al Signore nostro; non vi rattristate, perché la gioia del Signore è la vostra forza».
SALMO RESPONSORIALE (dal Salmo 18)
Le tue parole, Signore, sono spirito e vita
La legge del Signore è perfetta,
rinfranca l’anima;
la testimonianza del Signore è stabile,
rende saggio il semplice.
I precetti del Signore sono retti,
fanno gioire il cuore;
il comando del Signore è limpido,
illumina gli occhi.
Il timore del Signore è puro,
rimane per sempre;
i giudizi del Signore sono fedeli,
sono tutti giusti.
Ti siano gradite le parole della mia bocca;
davanti a te i pensieri del mio cuore,
Signore, mia roccia e mio redentore.
SECONDA LETTURA (1Pt 2, 4-9)
Dalla prima lettera di san Pietro apostolo
Carissimi, avvicinandovi al Signore, pietra viva, rifiutata dagli uomini ma scelta e preziosa davanti a Dio, quali pietre vive siete costruiti anche voi come edificio spirituale, per un sacerdozio santo e per offrire sacrifici spirituali graditi a Dio, mediante Gesù Cristo. Si legge infatti nella Scrittura: «Ecco, io pongo in Sion una pietra d’angolo, scelta, preziosa, e chi crede in essa non resterà deluso». Onore dunque a voi che credete; ma per quelli che non credono la pietra che i costruttori hanno scartato è diventata pietra d’angolo e sasso d’inciampo, pietra di scandalo. Essi v’inciampano perché non obbediscono alla Parola. A questo erano destinati. Voi invece siete stirpe eletta, sacerdozio regale, nazione santa, popolo che Dio si è acquistato perché proclami le opere ammirevoli di lui, che vi ha chiamato dalle tenebre alla sua luce meravigliosa.
CANTO AL VANGELO
Alleluia, alleluia.
In mezzo a loro sarà la mia dimora, dice il Signore:
io sarò il loro Dio ed essi saranno il mio popolo.
Alleluia.
VANGELO (Lc 19, 1-10)
Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: entrò nella città di Gèrico e la stava attraversando, quand’ecco un uomo, di nome Zaccheo, capo dei pubblicani e ricco, cercava di vedere chi era Gesù, ma non gli riusciva a causa della folla, perché era piccolo di statura. Allora corse avanti e, per riuscire a vederlo, salì su un sicomòro, perché doveva passare di là. Quando giunse sul luogo, Gesù alzò lo sguardo e gli disse: «Zaccheo, scendi subito, perché oggi devo fermarmi a casa tua». Scese in fretta e lo accolse pieno di gioia. Vedendo ciò, tutti mormoravano: «È entrato in casa di un peccatore!». Ma Zaccheo, alzatosi, disse al Signore: «Ecco, Signore, io do la metà di ciò che possiedo ai poveri e, se ho rubato a qualcuno, restituisco quattro volte tanto». Gesù gli rispose: «Oggi per questa casa è venuta la salvezza, perché anch’egli è figlio di Abramo. Il Figlio dell’uomo infatti è venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto».
Si dice il Credo.
SULLE OFFERTE
Accetta, o Signore, il sacrificio che ti o?riamo
nella memoria del giorno santo
in cui hai riempito della tua presenza
questo luogo a te dedicato,
e fa’ di noi un’offerta spirituale a te gradita.
Per Cristo nostro Signore.
PREFAZIO (Il mistero del tempio di Dio che è la Chiesa)
È veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
rendere grazie sempre e in ogni luogo
a te, Signore, Padre santo,
Dio onnipotente ed eterno,
per Cristo Signore nostro.
Tu ci hai dato la gioia
di costruirti una dimora visibile
dove continui a colmare di favori
la tua famiglia in cammino verso di te.
Qui manifesti e operi in modo mirabile
il mistero della tua comunione con noi.
Qui ci edifichi come tempio vivo,
e fai crescere come corpo del Signore
la tua Chiesa di?usa nel mondo,
finché raggiunga la sua pienezza nella visione di pace
della santa Gerusalemme del cielo.
E noi,
uniti alle schiere degli angeli e dei santi,
nel tempio della tua gloria
ti lodiamo e ti benediciamo
cantando la tua grandezza.
ANTIFONA ALLA COMUNIONE (1Cor 3,16-17)
Siete tempio di Dio e lo Spirito di Dio abita in voi.
Il tempio di Dio è santo, e questo tempio siete voi
DOPO LA COMUNIONE
Concedi, o Padre
i frutti e la gioia della tua benedizione
al popolo a te consacrato,
perché riconosca il dono spirituale
ricevuto nei santi misteri che ha celebrato
in questo giorno di festa.
Per Cristo nostro Signore. Amen.