I Frati Francescani, in occasione di alcune memorie, feste e solennità francescane, celebrano l'Eucarestia utilizzando il Lezionario Serafico ed Orazioni proprie.
I testi che verranno riportati sono presi dal Messale Serafico.
I Frati Francescani, in occasione di alcune memorie, feste e solennità francescane, celebrano l'Eucarestia utilizzando il Lezionario Serafico ed Orazioni proprie.
I testi che verranno riportati sono presi dal Messale Serafico.
Vergine felice, che hai generato il Signore; beata Madre della Chiesa che fai ardere in noi lo Spirito del tuo Figlio Gesù Cristo!
FESTIVITA' PROPRIE DELL'ORDINE FRANCESCANO
GENNAIO
3 GENNAIO Santissimo Nome di Gesù (Memoria)
4 GENNAIO Santa Angela da Foligno, penitente del Terz'Ordine (Memoria)
12 GENNAIO San Bernardo da Corleone, religioso (Memoria)
14 GENNAIO Beato Odorico da Pordenone, sacerdote (Memoria)
16 GENNAIO San Berardo e Compagni, protomartiri Francescani (Festa)
FEBBRAIO
4 FEBBRAIO San Giuseppe da Leonessa, sacerdote (Memoria)
6 FEBBRAIO San Pietro Battista, Paolo Miki e Compagni, martiri (Memoria)
7 FEBBRAIO Santa Coleta, clarissa (Memoria facoltativa)
APRILE
21 APRILESan Corrado da Parzham (Memoria)
23 APRILE Beato Egidio D'Assisi (Memoria in Assisi / Memoria Facoltativa nelle altre Chiese Francescane)
24 APRILE San Fedele da Sigmaringen, martire (Memoria)
MAGGIO
11 MAGGIO Sant'Ignazio da Laconi, religioso (Memoria)
12 MAGGIO San Leopoldo Mandic da Castelnuovo, religioso cappuccino (Memoria)
16 MAGGIO Santa Margherita da Cortona, clarissa (Memoria)
17 MAGGIO San Pasquale Baylon (Memoria)
18 MAGGIO San Felice da Cantalice (Festa)
20 MAGGIO San Bernardino da Siena (Festa)
24 MAGGIO Dedicazione della Basilica Papale di San Francesco D'Assisi (Solennità a San Francesco, Festa in Assisi e nelle altre Chiese Francescane)
GIUGNO
13 GIUGNO Sant'Antonio di Padova (Festa)
30 GIUGNO Beato Raimondo Lullo (Memoria Facoltativa)
LUGLIO
8 LUGLIO Sant'Antonino Fantosati e Compagni, Martiri del Primo e del Terz'Ordine (Festa)
9 LUGLIO San Nicola Picl, Willaldo e Compagni, Martiri (Memoria)
10 LUGLIO Santa Veronica Giuliani (Memoria)
15 LUGLIO San Bonaventura (Festa)
21 LUGLIO San Lorenzo da Brindisi, sacerdote del I Ordine e dottore (Memoria)
AGOSTO
2 AGOSTO Dedicazione della Basilica Papale di Santa Maria degli Angeli alla Porziuncola (Perdono d'Assisi) (Solennità alla Porziuncola, Festa nel resto delle Chiese Francescane)
8 AGOSTO Santo Padre Domenico (Festa)
11 AGOSTO Santa Madre Chiara (Solennità per Assisi e per le Clarisse, Festa nel resto delle Chiese Francescane)
14 AGOSTO San Massimiliano Maria Kolbe, martire (Festa)
19 AGOSTO San Ludovico, Vescovo (Memoria)
25 AGOSTO San Ludovico IX, Re (Memoria)
SETTEMBRE
2 SETTEMBRE Beati Gianfranco Burtè, Severino Girault e compagni, martiri (Memoria)
4 SETTEMBRE Santa Rosa da Viterbo, vergine (Memoria)
17 SETTEMBRE Impressione delle Stigmate di San Francesco (Festa)
18 SETTEMBRE San Giuseppe da Copertino (Memoria)
19 SETTEMBRE San Francesco Maria da Camporosso (Memoria)
23 SETTEMBRE San Pio da Pietrelcina (Memoria)
OTTOBRE
4 OTTOBRE Santo Padre nostro Francesco (Solennità)
10 OTTOBRE San Daniele e compagni, martiri (Memoria)
12 OTTOBRE San Serafino da Montegranaro, religioso (Memoria)
19 OTTOBRE San Pietro d'Alcantara (Memoria)
20 OTTOBRE Beato Giacomo degli Sterpa (Memoria)
23 OTTOBRE San Giovanni da Capestrano (Memoria)
26 OTTOBRE Beato Bonaventura da Potenza, sacerdote (Memoria)
30 OTTOBRE Dedicazione della propria Chiesa consacrata, solennità (Memoria)
NOVEMBRE
8 NOVEMBRE Beato Giovanni Duns Scoto, presbitero del primo ordine (Memoria)
13 NOVEMBRE Santo Diego d'Alcala (Memoria Facoltativa)
14 NOVEMBRE San Nicola Tavelic e Compagni, martiri (Memoria)
17 NOVEMBRE Santa Elisabetta d'Ungheria, patrona dell'Ordine Francescano Secolare (III O.) (Solennità per l'OFS, Festa nel resto delle Chiese Francescane)
18 NOVEMBRE Commemorazione di Tutti i Defunti dell'Ordine Serafico (Memoria)*
19 NOVEMBRE Santa Agnese d'Assisi (Festa in Assisi, Memoria nel resto delle Chiese Francescane)
26 NOVEMBRE San Leonardo da Porto Maurizio (Memoria)
27 NOVEMBRE San Francesco Antonio Fasani (Memoria)
28 NOVEMBRE San Giacomo della Marca (Memoria)
29 NOVEMBRE Tutti i Santi dell'Ordine Serafico (Festa)
* Questa memoria non ha un giorno fisso. Mi sono permesso di metterla nel giorno in cui la mia Parrocchia la celebra ovvero dopo la Patrona dell'OFS. Questa celebrazione di solito, viene anche celebrata immediatamente dopo la Solennità di San Francesco.
Ultima modifica di Ambrosiano; 23-05-2023 alle 21:00
Vergine felice, che hai generato il Signore; beata Madre della Chiesa che fai ardere in noi lo Spirito del tuo Figlio Gesù Cristo!
8 AGOSTO
SANTO PADRE DOMENICO
Festa (bianco)
SAN DOMENICO (dal Messale Serafico)
Nacque nel 1170 a Caleruega, vicino a Burgos (Spagna). A Pallenza si dedicò allo studio della teologia e venne fatto canonico della chiesa di Osma. Sentendosi chiamato all’evangelizzazione, si recò nella Francia meridionale, dove si adoperò con grande frutto a combattere l’eresia degli albigesi per mezzo della predicazione e con l’esempio di una vita santa. Per rendere più efficace la sua opera, raccolse intorno a sé alcuni compagni e fondò l’Ordine dei Predicatori. Insigne per purezza di vita e devozione alla Vergine Maria, fu iniziatore della preghiera del rosario. Venuto in Italia, si incontrò con san Francesco, al quale fu unito da profonda amicizia. Morì a Bologna il 6 agosto 1221 e fu iscritto nell’albo dei santi da Gregorio IX il 3 luglio 1234.
ANTIFONA D'INGRESSO (Sir 15,5)
Il Signore lo innalzerà sopra i suoi compagni
e gli farà aprire bocca in mezzo all’assemblea.
Troverà gioia e una corona di esultanza
e un nome eterno egli erediterà.
Si dice il Gloria.
COLLETTA
Guida e proteggi, Signore, la tua Chiesa per i meriti e gli insegnamenti di san Domenico:
egli, che fu insigne predicatore della tua verità, interceda come nostro patrono davanti a te.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te,
nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.
PRIMA LETTURA (2Tm 4,1-5)
Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo a Timòteo
Carissimo, ti scongiuro davanti a Dio e a Cristo Gesù, che verrà a giudicare i vivi e i morti, per la sua manifestazione e il suo regno: annuncia la Parola, insisti al momento opportuno e non opportuno, ammonisci, rimprovera, esorta con ogni magnanimità e insegnamento. Verrà giorno, infatti, in cui non si sopporterà più la sana dottrina, ma, pur di udire qualcosa, gli uomini si circonderanno di maestri secondo i propri capricci, rifiutando di dare ascolto alla verità per perdersi dietro alle favole. Tu però vigila attentamente, sopporta le sofferenze, compi la tua opera di annunciatore del Vangelo, adempi il tuo ministero.
SALMO RESPONSORIALE (dal Salmo 36)
Risplende nei giusti la sapienza del Signore.
Confida nel Signore e fa’ il bene:
abiterai la terra e vi pascolerai con sicurezza.
Cerca la gioia nel Signore:
esaudirà i desideri del tuo cuore.
Affida al Signore la tua via,
confida in lui ed egli agirà:
farà brillare come luce la tua giustizia,
il tuo diritto come il mezzogiorno.
La bocca del giusto medita la sapienza
e la sua lingua esprime il diritto;
la legge del suo Dio è nel suo cuore:
i suoi passi non vacilleranno.
CANTO AL VANGELO
Alleluia, alleluia.
Il giusto fiorirà per sempre
come un giglio al cospetto del Signore.
Alleluia.
VANGELO
Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Voi siete il sale della terra; ma se il sale perde il sapore, con che cosa lo si renderà salato? A null’altro serve che ad essere gettato via e calpestato dalla gente. Voi siete la luce del mondo; non può restare nascosta una città che sta sopra un monte, né si accende una lampada per metterla sotto il moggio, ma sul candelabro, e così fa luce a tutti quelli che sono nella casa. Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al Padre vostro che è nei cieli».
SULLE OFFERTE
Accogli con bontà, o Signore, per l’intercessione di san Domenico,
le preghiere e le offerte che ti presentiamo
e con la forza di questo sacrificio conferma
e sostieni i predicatori del Vangelo.
Per Cristo nostro Signore. Amen.
PREFAZIO
È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza,
rendere grazie sempre e in ogni luogo a te, Signore, Padre santo,
Dio onnipotente ed eterno, per Cristo Signore nostro.
Nella tua provvidenza inviasti all’umanità assetata san Domenico,
araldo della tua verità attinta alle sorgenti del Salvatore.
Sempre sorretto dalla Madre del tuo Figlio e arso di zelo per la salvezza delle anime,
assunse per sé e per i suoi discepoli raccolti nello Spirito Santo, l’ufficio del Verbo,
portando a Cristo con la dottrina e con l’esempio innumerevoli fratelli.
Intento sempre a parlare con te e di te, crebbe nella sapienza e facendo
scaturire l’azione dalla pienezza della contemplazione,
si dedicò totalmente all’edificazione della Chiesa.
Per questo, uniti agli angeli e agli arcangeli
e a tutti i santi del cielo, cantiamo senza fine l’inno della tua lode:
Oppure:
È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza,
rendere grazie sempre e in ogni luogo a te, Signore, Padre santo,
Dio onnipotente ed eterno, per Cristo Signore nostro.
Tu, a ornamento e difesa della tua santa Chiesa,
hai voluto rinnovare la vita del servizio apostolico per mezzo di san Domenico.
Imitando Cristo povero, attraverso la sua predicazione,
ha ricondotto la mente degli erranti alla verità del Vangelo
e ha guadagnato a Cristo innumerevoli anime.
Guidato dalla tua saggezza ha radunato attorno a sé i predicatori della fede
perché rafforzati con la luce della tua sapienza possano servire
costantemente all’opera dell’evangelizzazione.
Per questo, uniti agli angeli e agli arcangeli
e a tutti i santi del cielo, cantiamo senza fine l’inno della tua lode:
ANTIFONA ALLA COMUNIONE (Cf Lc 12,42)
Questo è l’amministratore fidato e prudente
che il Signore metterà a capo della sua servitù,
per dare la razione di cibo a tempo debito.
DOPO LA COMUNIONE
O Dio, che ci hai nutriti del pane di vita eterna,
nel ricordo glorioso di san Domenico, fa’ che la tua Chiesa,
illuminata dalla sua predicazione e sostenuta dalle sue preghiere,
raggiunga la piena comunione con te. Per Cristo nostro Signore. Amen.
Vergine felice, che hai generato il Signore; beata Madre della Chiesa che fai ardere in noi lo Spirito del tuo Figlio Gesù Cristo!
11 AGOSTO
SANTA MADRE CHIARA
Solennità in Assisi e per i Monasteri delle Clarisse / Festa nelle Chiese Francescane (bianco)
SANTA MADRE CHIARA (dal Messale Serafico)
Fu la prima donna che si entusiasmò dell’ideale di san Francesco d’Assisi, con il quale fu sempre in profondi rapporti spirituali; aveva allora 18 anni. Si può dire che la sua vita religiosa, da quando fuggì da casa, seguita una quindicina di giorni dopo dalla sorella, sant’Agnese di Assisi, fu un continuo sforzo per giungere alla totale e perfetta povertà. Fondò con san Francesco il secondo ordine francescano che porta il suo nome: le Clarisse, in cui entrò pure la madre, Ortolana, e l’altra sorella, Beatrice. Passò la seconda metà della vita quasi sempre a letto perché ammalata, pur partecipando sovente ai divini uffici. Portando l’Eucaristia, salvò il convento da un attacco di Saraceni nel 1240. Morì a san Damiano, fuori le mura di Assisi, l’11 agosto, a sessant’anni.
ANTIFONA D'INGRESSO (Sir 15,5)
Oggi è sorta una stella:
oggi santa Chiara, poverella di Cristo,
è volata alla gloria dei cielo.
Si dice il Gloria.
COLLETTA
Dio misericordioso, che hai ispirato a santa Chiara un ardente amore
per la povertà evangelica, per sua intercessione
concedi anche a noi di seguire Cristo povero e umile,
per godere della tua visione nella perfetta letizia del tuo regno.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te,
nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.
Si propongono tre letture per i luoghi dove Santa Chiara è celebrata come Solennità.
Dove si celebra con il grado di Festa si sceglie come prima lettura una delle due proposte che precedono il Vangelo.
Il Salmo rimane invariato.
PRIMA LETTURA (Os 2,14-15.19-20)
Dal libro del profeta Osea
Così dice il Signore: «Ecco, la attirerò a me, la condurrò nel deserto e parlerò al suo cuore.
Là canterà come nei giorni della sua giovinezza, come quando uscì dal paese d’Egitto.
Ti farò mia sposa per sempre, ti farò mia sposa nella giustizia e nel diritto, nella benevolenza e nell’amore, ti fidanzerò con me nella fedeltà e tu conoscerai il Signore».
SALMO RESPONSORIALE (dal Salmo 44)
Ecco lo sposo: andate incontro a Cristo Signore!
Ascolta, figlia, guarda, porgi l’orecchio,
dimentica il tuo popolo e la casa di tuo padre;
al re piacerà la tua bellezza.
Egli è il tuo Signore: pròstrati a lui.
La figlia del re è tutta splendore,
gemme e tessuto d’oro è il suo vestito.
È presentata al re in preziosi ricami.
Con lei le vergini compagne a te sono condotte;
guidate in gioia ed esultanza
entrano insieme nel palazzo dei re.
SECONDA LETTURA (2Cor 4,6-10.16-18)
Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi
Fratelli, Dio rifulse nei nostri cuori, per far risplendere la conoscenza della gloria divina che rifulge sul volto di Cristo. Però noi abbiamo questo tesoro in vasi di creta, perché appaia che questa potenza straordinaria viene da Dio e non da noi. Siamo infatti tribolati da ogni parte, ma non schiacciati; siamo sconvolti, ma non disperati; perseguitati, ma non abbandonati; colpiti, ma non uccisi, portando sempre e dovunque nei nostro corpo la morte di Gesù, perché anche la vita di Gesù si manifesti nei nostro corpo. Per questo non ci scoraggiamo, ma se anche il nostro uomo esteriore si va disfacendo, quello interiore si rinnova di giorno in giorno. Infatti il momentaneo, leggero peso della nostra tribolazione, ci procura una quantità smisurata ed eterna di gloria.
CANTO AL VANGELO
Alleluia, alleluia.
Vieni, Sposa di Cristo, ricevi la corona
che il Signore ti ha preparata per la vita eterna.
Alleluia.
VANGELO
Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Rimanete in me e io in voi. Come il tralcio non può far frutto da se stesso, se non rimane nella vite, così anche voi se non rimanete in me. Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me e io in lui, fa molto frutto, perché senza di me non potete far nulla. Chi non rimane in me, viene gettato via come il tralcio e si secca, e poi lo raccolgono e lo gettano nel fuoco e lo bruciano. Se rimanete in me e le mie parole rimangono in voi, chiedete quel che volete e vi sarà dato. In questo è glorificato il Padre mio: che portiate molto frutto e diventiate miei discepoli. Come il Padre ha amato me, così anch’io ho amato voi. Rimanete nel mio amore. Se osserverete i miei comandamenti, rimarrete nel mio amore, come io ho osservato i comandamenti dei Padre mio e rimango nel suo amore».
Si dice il Credo (dove è Solennità).
SULLE OFFERTE
Accetta, Signore, l’umile servizio che ti offriamo riuniti
nel ricordo di santa Chiara vergine,
e per il santo sacrificio del Cristo tuo Figlio
trasformaci in ardenti apostoli del tuo amore.
Per Cristo nostro Signore.
PREFAZIO
È veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
rendere grazie sempre e in ogni luogo a te,
Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno.
Tu hai ispirato a santa Chiara di seguire fedelmente,
sull’esempio di san Francesco, le orme del tuo Figlio,
sposandola a lui misticamente con vincolo di perenne fedeltà e amore:
e avendola innalzata, per la via della più eroica povertà,
alle altezze della seràfica perfezione,
l’hai costituita Madre e Maestra di una moltitudine di vergini.
Per questo dono della tua benevolenza,
uniti agli Angeli e ai Santi,
con voce unanime cantiamo l’inno della tua lode:
ANTIFONA ALLA COMUNIONE (Cfr Gv 14,21.23)
«Chi mi ama sarà amato dal Padre mio,
e noi verremo a lui e presso di lui prenderemo dimora».
DOPO LA COMUNIONE
O Dio, che ci hai saziato con il pane della vita,
fa' che, sull’esempio di santa Chiara,
portiamo nel nostro corpo mortale
la passione di Cristo Gesù per aderire a te,
unico e sommo bene. Per Cristo nostro Signore.
Ultima modifica di Verbum Domini; 11-08-2022 alle 09:10
Vergine felice, che hai generato il Signore; beata Madre della Chiesa che fai ardere in noi lo Spirito del tuo Figlio Gesù Cristo!
14 AGOSTO
SAN MASSIMILIANO MARIA KOLBE, sacerdote e martire
Festa (rosso)
SAN MASSIMILIANO MARIA KOLBE (dal Messale Serafico)
Massimiliano Maria Kolbe è entrato nell'elenco dei santi con i titolo di sacerdote e martire. La sua testimonianza illumina di luce pasquale l’orrido mondo dei lager. Nacque in Polonia nel 1894; si consacrò al Signore nella famiglia Francescana dei Minori Conventuali. Innamorato della Vergine, fondò « La milizia di Maria Immacolata» e svolse, con la parola e con la stampa, un intenso apostolato missionario in Europa e in Asia. Deportato ad Auschwitz durante la seconda guerra mondiale, in uno slancio di carità offrì la sua vita di sacerdote in cambio di quella di un padre di famiglia, suo compagno di prigionia. Morì nel bunker della fame il 14 agosto 1941. Giovanni Paolo II lo ha chiamato «patrono del nostro difficile secolo ». La sua figura si pone al crocevia dei problemi emergenti del nostro tempo: la fame, la pace tra i popoli, la riconciliazione, il bisogno di dare senso alla vita e alla morte.
ANTIFONA D'INGRESSO
«Venite, o benedetti dal Padre mio», dice il Signore.
«ero malato e mi avete visitato. In verità vi dico:
ogni volta che voi avete fatto queste cose
a uno dei più piccoli di questi miei fratelli, l’avete fatto a me».
Si dice il Gloria.
COLLETTA
O Dio, che hai dato alla Chiesa e al mondo san Massimiliano Maria Kolbe,
sacerdote e martire, ardente di amore per la Vergine Immacolata,
interamente dedito alla missione apostolica
e al servizio eroico del prossimo,
per sua intercessione concedi a noi,
a gloria del tuo nome, di impegnarci
senza riserve al bene dell'umanità per imitare,
in vita e in morte, il Cristo tuo Figlio.
Egli è Dio e vive e regna con Te
nell'unità dello Spirito Santo
per tutti i secoli dei secoli. Amen.
PRIMA LETTURA (1Gv 3,14-18)
Dalla prima lettera di san Giovanni apostolo
Fratelli, noi sappiamo che siamo passati dalla morte alla vita, perché amiamo i fratelli. Chi non ama rimane nella morte. Chiunque odia il proprio fratello è omicida, e voi sapete che nessun omicida possiede in se stesso la vita eterna. Da questo abbiamo conosciuto l’amore: Egli ha dato la sua vita per noi; quindi anche noi dobbiamo dare la vita per i fratelli. Ma se uno ha ricchezze di questo mondo e vedendo il suo fratello in necessità gli chiude il proprio cuore, come dimora in lui l’amore di Dio?
Figlioli, non amiamo a parole né con la lingua, ma coi fatti e nella verità.
SALMO RESPONSORIALE (dal Salmo 15)
Preziosa agli occhi dei Signore è la morte dei suoi fedeli
Ho creduto anche quando dicevo:
«Sono troppo infelice».
Ho detto con sgomento:
«Ogni uomo è inganno».
Che cosa renderò al Signore per quanto mi ha dato?
Alzerò il calice della salvezza
e invocherò il nome dei Signore.
Sì, io sono il tuo servo, Signore,
io sono tuo servo, figlio della tua ancella;
hai spezzato le mie catene.
A te offrirò sacrifici di lode
e invocherò il nome dei Signore.
CANTO AL VANGELO
Alleluia, alleluia.
«Chi odia la sua vita in questo mondo,
la conserverà per la vita eterna».
Alleluia.
VANGELO (Gv 15,12-16)
Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri, come io vi ho amati. Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la vita per i propri amici. Voi siete miei amici, se farete ciò che io vi comando. Non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo padrone; ma vi ho chiamati amici, perché tutto ciò che ho udito dal Padre, l’ho fatto conoscere a voi. Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga; perché tutto quello che chiederete al Padre nel mio nome, ve lo conceda».
SULLE OFFERTE
Accogli, Signore, i doni e le preghiere
che ti presentiamo nel ricordo di san Massimiliano Maria,
e fa' che impariamo ad offrirti
come lui il sacrificio della nostra vita.
Per Cristo nostro Signore. Amen.
PREFAZIO
E’ veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
rendere grazie sempre e in ogni luogo a te,
Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno.
A imitazione del Cristo tuo Figlio
il santo martire Massimiliano Maria
ha reso gloria al tuo nome e ha testimoniato
con il sangue i tuoi prodigi, o Padre,
che riveli nei deboli la tua potenza
e doni agli inermi la forza del martirio,
per Cristo nostro Signore.
E noi con tutti gli angeli del cielo,
innalziamo a te il nostro canto,
e proclamiamo insieme la tua gloria:
ANTIFONA ALLA COMUNIONE (Gv 15,13)
«Nessuno ha un amore più grande di questo:
dar la vita per i propri amici », dice il Signore.
DOPO LA COMUNIONE
O Dio, premio e gloria dei martiri,
che ci hai nutriti del corpo e sangue del tuo Figlio,
suscita anche in noi da questo sacro convito il fuoco della carità,
che infiammò san Massimiliano Maria
e lo spinse a donare la vita per i fratelli.
Per Cristo nostro Signore. Amen.
Vergine felice, che hai generato il Signore; beata Madre della Chiesa che fai ardere in noi lo Spirito del tuo Figlio Gesù Cristo!
19 AGOSTO
SAN LUDOVICO, vescovo
Memoria (bianco)
SAN LUDOVICO VESCOVO (dal Messale Serafico)
È figlio di Carlo d’Angiò, re di Napoli. Insieme ai due fratelli Roberto e Raimondo fu tenuto come ostaggio dal 1288 al 1294 dal re Alfonso III d’Aragona. Per volontà del padre vivevano con loro due francescani. Essi influirono sulla vocazione francescana di Ludovico. Colpito da tisi polmonare era in fin di vita. Guarì improvvisamente facendo il voto di entrare nell’Ordine. Ricevette la tonsura e i quattro Ordini minori, indossando l’abito ecclesiastico. I francescani di Montpellier non lo ricevettero perché designato al trono. Indossò l’abito sotto la talare. A Castel dell’Ovo, presso Napoli, vive in preghiera e meditazione. Viene ordinato sacerdote il 19 maggio1296. Rimane presso la corte di suo padre, compiendo infinite opere di beneficenza. Bonifacio VIII lo vuole vescovo di Tolosa nel dicembre dello stesso anno, quando deve ancora compiere 22 anni. Accetta, ma prima desidera farsi francescano. Pronuncia i voti religiosi a Roma nella chiesa francescana di Aracoeli il 24 dicembre 1296 ed è ordinato vescovo in San Pietro il 30 dicembre dello stesso anno. Torna a Napoli e poi parte per Tolosa. Accolto festosamente, aiuta e conforta tutti. Nel luglio del 1297 a dorso di un mulo va a Brignoles per far visita a suo padre e muore un mese dopo. Le sue spoglie sono nella cattedrale di Valenza. Fu canonizzato da Giovanni XXII nel 1317.
ANTIFONA D'INGRESSO
«Farò sorgere al mio sevizio un sacerdote fedele,
che agirà secondo il mio cuore e secondo i miei desideri», dice il Signore.
COLLETTA
O Dio, che hai ispirato a san Ludovico vescovo
di anteporre il regno dei Cieli al fascino del potere terreno,
per servire i poveri in semplicità e carità:
infondi in noi la forza di superare ogni egoismo
e di essere in terra testimoni del tuo amore.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio,
che è Dio, e vive e regna con te,
nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.
PRIMA LETTURA (Sap, 4, 7-14)
Dalla libro della Sapienza
Il giusto, anche se muore prematuramente, troverà riposo.
Vecchiaia veneranda non è la longevità,
né si calcola dal numero degli anni;
ma la canizie per gli uomini sta nella sapienza;
e un'età senile è una vita senza macchia.
Divenuto caro a Dio, fu amato da lui
e poiché viveva fra peccatori, fu trasferito.
Fu rapito, perché la malizia non ne mutasse i sentimenti
o l'inganno non ne traviasse l'animo,
poiché il fascino del vizio deturpa anche il bene
e il turbine della passione travolge una mente semplice.
Giunto in breve alla perfezione,
ha compiuto una lunga carriera.
La sua anima fu gradita al Signore;
perciò egli lo tolse in fretta da un ambiente malvagio.
I popoli vedono senza comprendere;
non riflettono nella mente a questo fatto.
SALMO RESPONSORIALE (dal Salmo 39)
Ecco, io vengo, o Signore, per compiere il tuo volere
Ho sperato: ho sperato nel Signore
ed egli su di me si è chinato,
mi ha messo sulla bocca un canto nuovo,
lode al nostro Dio.
Sacrificio e offerta non gradisci,
gli orecchi mi hai aperto.
Non hai chiesto olocausto e vittima per la colpa.
Allora ho detto: «Ecco, io vengo.
Sul rotolo del libro di me è scritto,
che io faccia il tuo volere.
Mio Dio, questo io desidero,
la tua legge è nel profondo del mio cuore.
Signore, tu lo sai.
Non ho nascosto la tua giustizia in fondo al cuore,
la tua fedeltà e la tua salvezza ho proclamato.
CANTO AL VANGELO
Alleluia, alleluia.
Non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo padrone;
ma vi ho chiamati amici, perché tutto ciò che ho udito
dal Padre l'ho fatto conoscere a voi.
Alleluia.
VANGELO (Lc 22,24-30)
Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, sorse una discussione, chi di loro poteva esser considerato il più grande. Egli disse: «I re delle nazioni le governano, e coloro che hanno il potere su di esse si fanno chiamare benefattori. Per voi però non sia così; ma chi è il più grande tra voi diventi come il più piccolo e chi governa come colui che serve. Infatti chi è più grande, chi sta a tavola o chi serve? Non è forse colui che sta a tavola? Eppure io sto in mezzo a voi come colui che serve. Voi siete quelli che avete perseverato con me nelle mie prove; e io preparo per voi un regno, come il Padre l'ha preparato per me, 30 perché possiate mangiare e bere alla mia mensa nel mio regno e siederete in trono a giudicare le dodici tribù di Israele.
SULLE OFFERTE
Accogli, o Signore, le offerte
che ti presentiamo nella festa di san Ludovico,
e concedi ai tuoi fedeli i benefici da te promessi.
Per Cristo nostro Signore. Amen.
PREFAZIO (dei Santi I)
È veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
rendere grazie sempre e in ogni luogo
a te, Signore, Padre santo,
Dio onnipotente ed eterno.
nella festosa assemblea dei santi
risplende la tua gloria,
e il loro trionfo celebra i doni della tua misericordia.
nella vita di san Ludovico
ci offri un esempio,
nella comunione con lui
un vincolo di amore fraterno,
nella sua intercessione aiuto e sostegno.
Confortati da così grande testimonianza,
affrontiamo il buon combattimento della fede,
per condividere al di là della morte
la stessa corona di gloria,
per Cristo Signore nostro.
E noi, uniti agli angeli e agli arcangeli
e a tutti i santi del cielo,
cantiamo senza fine
l’inno della tua lode:
ANTIFONA ALLA COMUNIONE (Mt25,23)
Bene, servo buono e fedele,
gli rispose il padrone, sei stato fedele nel poco,
ti darò autorità su molto; prendi parte alla gioia del tuo padrone.
DOPO LA COMUNIONE
Signore, Dio nostro, la comunione ai tuoi santi misteri
susciti in noi la fame di carità,
che alimentò incessantemente la vita di san Ludovico
e lo spinse a consumarsi per la tua Chiesa.
Per Cristo nostro Signore. Amen.
Vergine felice, che hai generato il Signore; beata Madre della Chiesa che fai ardere in noi lo Spirito del tuo Figlio Gesù Cristo!
25 AGOSTO
SAN LUDOVICO IX, Re e Patrono del Terz'Ordine Francescano
Memoria (bianco)
SAN LUDOVICO IX, RE (dal Messale Serafico)
Ludovico (Luigi) nacque nell’anno 1214 e fu educato piamente dalla madre Bianca di Castiglia, la quale, dopo la morte prematura del marito, esercitò la reggenza del regno fino alla maggiore età del figlio. Divenuto re di Francia, Ludovico si distinse subito per il culto della giustizia e per il rispetto dei diritti altrui; curò non solo il bene temporale del popolo, ma anche quello spirituale. Fu vero modello di laico che lavora per il Regno di Dio, cooperando all’edificazione della città terrena. Dal matrimonio con Margherita di Provenza ebbe undici figli, che educò molto rettamente. Si iscrisse al Terz’Ordine francescano e fu esemplare nella vita di preghiera, di mortificazione e di carità verso i poveri. Protesse e difese gli Ordini mendicanti. Intraprese due crociate per liberare il sepolcro di Cristo e morì, colpito dalla peste, vicino a Tunisi il 25 agosto 1270. Il papa Bonifacio VIII lo dichiarò santo nei 1297. È patrono del Terz’Ordine francescano.
ANTIFONA D'INGRESSO
Un insegnamento fedele era sulla sua bocca,
né c’era falsità sulle sue labbra;
con pace e rettitudine ha camminato davanti a me,
e ha trattenuto molti dal male.
COLLETTA
O Dio, che hai colmato dei tuoi doni il re san Ludovico,
e lo hai innalzato dalla regalità terrena alla corona eterna,
fa’ che anche noi, cooperando all’edificazione della città terrena,
teniamo viva la speranza della città eterna.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli. Amen.
PRIMA LETTURA (Sap, 10, 10-14)
Dalla libro della Sapienza
Il Signore condusse per diritti sentieri
il giusto in fuga dall'ira del fratello,
gli mostrò il regno di Dio
e gli diede la conoscenza delle cose sante;
gli diede successo nelle sue fatiche
e moltiplicò i frutti del suo lavoro.
Lo assistette contro l'avarizia dei suoi avversari
e lo fece ricco;
lo custodì dai nemici,
lo protesse da chi lo insidiava,
gli assegnò la vittoria in una lotta dura,
perché sapesse che la pietà è più potente di tutto.
Essa non abbandonò il giusto venduto,
ma lo preservò dal peccato.
Scese con lui nella prigione,
non lo abbandonò mentre era in catene,
finché gli procurò uno scettro regale
e potere sui propri avversari,
smascherò come mendaci i suoi accusatori
e gli diede una gloria eterna.
SALMO RESPONSORIALE (dal Salmo 88)
Tu sei mio Padre, mio Dio
Dio è nella grande assemblea dei Santi.
Tuoi sono i cieli, tua è la terra,
tu hai fondato il mondo e quanto contiene;
il settentrione e il meridione tu li hai creati.
Un tempo parlasti in visione ai tuoi santi dicendo:
«Ho portato aiuto a un prode,
ho innalzato un eletto tra il mio popolo.
La mia mano è il suo sostegno,
il mio braccio è la sua forza.
Egli mi invocherà: Tu sei mio padre,
mio Dio e roccia della mia salvezza.
Io lo costituirò mio primogenito,
il più alto tra i re della terra.
CANTO AL VANGELO
Alleluia, alleluia.
La mia fedeltà e la mia grazia saranno con lui
e nel mio nome si innalzerà la sua potenza.
Alleluia.
VANGELO (Lc 19,12-19)
Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo Gesù disse ai suoi discepoli: «Un uomo di nobile stirpe partì per un paese lontano per ricevere un titolo regale e poi ritornare. Chiamati dieci servi, consegnò loro dieci mine, dicendo: Impiegatele fino al mio ritorno. Ma i suoi cittadini lo odiavano e gli mandarono dietro un'ambasceria a dire: Non vogliamo che costui venga a regnare su di noi. Quando fu di ritorno, dopo aver ottenuto il titolo di re, fece chiamare i servi ai quali aveva consegnato il denaro, per vedere quanto ciascuno avesse guadagnato. Si presentò il primo e disse: Signore, la tua mina ha fruttato altre dieci mine. Gli disse: Bene, bravo servitore; poiché ti sei mostrato fedele nel poco, ricevi il potere sopra dieci città. Poi si presentò il secondo e disse: La tua mina, signore, ha fruttato altre cinque mine. Anche a questo disse: Anche tu sarai a capo di cinque città.
SULLE OFFERTE
Accogli, o Signore, le offerte che portiamo
al tuo altare nel devoto ricordo di san Ludovico,
e concedi al tuo popolo i doni dell’unità e della pace.
Per Cristo nostro Signore. Amen.
PREFAZIO (dei Santi I)
È veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
rendere grazie sempre e in ogni luogo
a te, Signore, Padre santo,
Dio onnipotente ed eterno.
nella festosa assemblea dei santi
risplende la tua gloria,
e il loro trionfo celebra i doni della tua misericordia.
nella vita di san Ludovico
ci offri un esempio,
nella comunione con lui
un vincolo di amore fraterno,
nella sua intercessione aiuto e sostegno.
Confortati da così grande testimonianza,
affrontiamo il buon combattimento della fede,
per condividere al di là della morte
la stessa corona di gloria,
per Cristo Signore nostro.
E noi, uniti agli angeli e agli arcangeli
e a tutti i santi del cielo,
cantiamo senza fine
l’inno della tua lode:
ANTIFONA ALLA COMUNIONE (Mt 6,33)
«Cercate prima il regno i Dio e la sua giustizia,
e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta».
DOPO LA COMUNIONE
Signore, Dio nostro, il sacramento che abbiamo ricevuto
nel ricordo di san Ludovico,
ci rinnovi nella mente e nel cuore,
perché possiamo comunicare alla tua vita immortale.
Per Cristo nostro Signore. Amen.
Vergine felice, che hai generato il Signore; beata Madre della Chiesa che fai ardere in noi lo Spirito del tuo Figlio Gesù Cristo!
2 SETTEMBRE
BEATI GIANFRANCO BURTE', SEVERINO GIRAULT E COMPAGNI, martiri
Memoria (rosso)
BEATI GIANFRANCO BURTE', SEVERINO GIRAULT E COMPAGNI, MARTIRI (dal Martirologio Romano)
A Parigi in Francia, passione dei beati martiri Giovanni Maria du Lau d’Allemans, Francesco Giuseppe e Pietro Ludovico de la Rochefoucauld, vescovi, e novantatrè compagni, chierici o religiosi, che, radunati nel convento dei Carmelitani, furono trucidati per Cristo in odio alla religione per essersi rifiutati di prestare l’empio giuramento imposto al clero durante la rivoluzione francese.
ANTIFONA D'INGRESSO
Esultano in cielo i santi martiri,
che hanno seguito le orme di Cristo;
per suo amore hanno versato il sangue
e si allietano per sempre nel Signore.
COLLETTA
O Dio, che ai Beati Gianfrancesco,
Severino e compagni, hai dato la grazia e la gloria del martirio
fa' che onoriamo il loro servizio imitandone
la totale dedizione alla tua Chiesa.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli. Amen.
PRIMA LETTURA (Rm, 8,31-39)
Dalla Lettera di San Paolo Apostolo ai Romani
Fratelli, che diremo dunque in proposito? Se Dio è per noi, chi sarà contro di noi? Egli che non ha risparmiato il proprio Figlio, ma lo ha dato per tutti noi, come non ci donerà ogni cosa insieme con lui? Chi accuserà gli eletti di Dio? Dio giustifica. Chi condannerà? Cristo Gesù, che è morto, anzi, che è risuscitato, sta alla destra di Dio e intercede per noi? Chi ci separerà dunque dall'amore di Cristo? Forse la tribolazione, l'angoscia, la persecuzione, la fame, la nudità, il pericolo, la spada? Proprio come sta scritto:
Per causa tua siamo messi a morte tutto il giorno,
siamo trattati come pecore da macello.
Ma in tutte queste cose noi siamo più che vincitori per virtù di colui che ci ha amati.
Io sono infatti persuaso che né morte né vita, né angeli né principati, né presente né avvenire, né potenze, né altezza né profondità, né alcun'altra creatura potrà mai separarci dall'amore di Dio, in Cristo Gesù, nostro Signore.
SALMO RESPONSORIALE (dal Salmo 88)
Chi semina nel pianto, raccoglie nella gioia
Quando il Signore ricondusse i prigionieri di Sion,
ci sembrava di sognare.
Allora la nostra bocca si aprì al sorriso,
la nostra lingua si sciolse in canti di gioia.
Allora si diceva tra i popoli:
«Il Signore ha fatto grandi cose per loro».
Grandi cose ha fatto il Signore per noi,
ci ha colmati di gioia.
Riconduci, Signore, i nostri prigionieri,
come i torrenti del Negheb.
Chi semina nelle lacrime
mieterà con giubilo.
Nell'andare, se ne va e piange,
portando la semente da gettare,
ma nel tornare, viene con giubilo,
portando i suoi covoni.
CANTO AL VANGELO
Alleluia, alleluia.
Noi ti lodiamo o Dio e ti benediciamo
ti dà testimonianza la candida schiera dei martiri
Alleluia.
VANGELO (Gv 15,18-21)
Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo Gesù disse ai suoi discepoli: Se il mondo vi odia, sappiate che prima di voi ha odiato me. Se foste del mondo, il mondo amerebbe ciò che è suo; poiché invece non siete del mondo, ma io vi ho scelti dal mondo, per questo il mondo vi odia. Ricordatevi della parola che vi ho detto: Un servo non è più grande del suo padrone. Se hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi; se hanno osservato la mia parola, osserveranno anche la vostra. Ma tutto questo vi faranno a causa del mio nome, perché non conoscono colui che mi ha mandato.
SULLE OFFERTE
Accogli, o Signore, la nostra offerta
nel ricordo dei beati martiri
Gianfranco, Severino e compagni:
tu che hai dato loro una meravigliosa luce di fede,
dona a noi il perdono e la pace.
Per Cristo nostro Signore. Amen.
PREFAZIO (dei Santi Martiri I)
È veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
rendere grazie sempre e in ogni luogo
a te, Signore, Padre santo,
Dio onnipotente ed eterno.
Il sangue versato dal santo martire,
a imitazione di Cristo e per la gloria del tuo nome,
manifesta i tuoi prodigi, o Padre,
che riveli nei deboli la tua potenza
e doni agli inermi la forza del martirio,
per Cristo Signore nostro.
E noi,
con tutti gli angeli del cielo,
a te innalziamo sulla terra il nostro canto
e proclamiamo senza fine
la tua gloria:
ANTIFONA ALLA COMUNIONE (2 Cor 4,11)
Sempre infatti, noi che siamo vivi,
veniamo esposti alla morte a causa di Gesù,
perché anche la vita di Gesù
sia manifesta nella nostra carne mortale.
DOPO LA COMUNIONE
Signore, che ci hai accolti alla tua mensa
nel giorno dedicato ai santi Martiri
Gianfrancesco, Severino e compagni,
donaci multiforme ricchezza della tua grazia,
perchè dal loro glorioso martirio
impariamo ad essere forti nell'ora della prova
e ad esultare nella speranza della vittoria.
Per Cristo nostro Signore. Amen.
Ultima modifica di Verbum Domini; 05-09-2022 alle 09:52
Vergine felice, che hai generato il Signore; beata Madre della Chiesa che fai ardere in noi lo Spirito del tuo Figlio Gesù Cristo!
4 SETTEMBRE
SANTA ROSA DA VITERBO, vergine
Memoria (bianco)
SANTA ROSA DA VITERBO, VERGINE (dalla Agiografia del sito "Santo del Giorno")
Nel secolo XIII la Chiesa era travagliata da funestissime eresie e da frequenti guerre e turbolenze. Viterbo era allora in tristissime condizioni. Eretici, atei, si diffondevano per la città ed i cristiani s'erano talmente intiepiditi, che la loro vita poco si distingueva da quella degli altri. Ma la misericordia di Dio ebbe pietà di quel popolo e mandò loro questa Santa che doveva essere la salvatrice dei suoi concittadini. Nata da virtuosi genitori nel 1234. la piccina crebbe nella virtù. Fin dagli anni più teneri i genitori si accorsero che quella non era una fanciulla comune, ma che la grazia lavorava in lei in modo veramente straordinario. Aborriva ogni specie di vanità nell'abbigliamento, fuggiva le compagnie frivole e divagate ed amava con tutto il cuore Dio e la SS. Vergine. Da giovanetta cadde gravemente inferma, e già si disperava della sua salute quando fu visitata dalla Madonna che, ridonatale la sanità, le ingiunse di vestire l'abito del terz'ordine di S. Francesco, e di percorrere la città incitando a penitenza. Così fece Rosa: ogni strada fu da essa battuta ed ogni uomo potè sentire il suo salutare invito: « O uomini, fate penitenza, ritornate a Dio ». I più la credettero pazza, ma i buoni, uditala disputare cogli eretici e confonderli, la reputavano ispirata da Dio. La forza dei cattivi però prevalse e Rosa fu costretta ad uscire dalla città e rifugiarsi coi genitori sul monte Soriano. Più tardi Rosa potè entrare nuovamente nella città natale per ivi continuare la sua opera restauratrice. Disputando cogli eretici spesso operò miracoli a prova della verità che lo Spirito Santo le metteva sulle labbra. Era in quei tempi in uso il giudizio di Dio, e Rosa, sfidata dagli eretici, davanti a tutto il popolo, passò tra le fiamme e ne usci illesa: prova manifesta che il Signore era con lei. Ridotta a penitenza quella città e infervorati i buoni, voleva ritirarsi nel chiostro, ma per la sua estrema povertà non fu accettata. Allora la Santa si ritirò in una stanzetta della sua casa vivendo nella contemplazione e nel lavoro. In età ancora giovane (17 anni) fu chiamata al cielo e la sua anima, bella e pura, se ne volò tra le braccia del suo Sposo Divino. Tre anni dopo il suo corpo fu trovato incorrotto e fresco. Fu trasferito solennemente nel monastero di S. Maria della Rosa, là dove un giorno ella aveva detto: « Non mi volete vivente, mi riceverete dopo morte ». Le sue sacre spoglie sono conservate in Viterbo nella chiesa a lei dedicata ed il popolo le tributa un culto grandissimo, mentre la città è posta sotto la sua protezione. Canonizzata nel 1457 da Papa Callisto III.
ANTIFONA D'INGRESSO
Davanti ai re parlerò della tua alleanza
senza temere la vergogna.
Gioirò per i tuoi comandi
che ho amati.
COLLETTA
O Dio, che hai unito Santo Rosa da Viterbo
nel fiore della sua giovinezza,
il candore dell'innocenza con una mirabile fortezza d'animo,
concedici che, imitando in terra le sue virtù,
siamo anche partecipi con lei dei gaudi eterni.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli. Amen.
PRIMA LETTURA (Cnt, 8,6-7)
Dalla Cantico dei Cantici
Mettimi come sigillo sul tuo cuore,
come sigillo sul tuo braccio;
perché forte come la morte è l'amore,
tenace come gli inferi è la passione:
le sue vampe son vampe di fuoco,
una fiamma del Signore!
Le grandi acque non possono spegnere l'amore
né i fiumi travolgerlo.
Se uno desse tutte le ricchezze della sua casa
in cambio dell'amore, non ne avrebbe che dispregio.
SALMO RESPONSORIALE (dal Salmo 44)
Ascolta, figlia, guarda e porgi l'orecchio
Ascolta, figlia, guarda, porgi l'orecchio,
dimentica il tuo popolo e la casa di tuo padre;
al re piacerà la tua bellezza.
Egli è il tuo Signore: pròstrati a lui.
La figlia del re è tutta splendore,
gemme e tessuto d'oro è il suo vestito.
È presentata al re in preziosi ricami;
Con lei le vergini compagne a te sono condotte;
guidate in gioia ed esultanza
entrano insieme nel palazzo del re.
CANTO AL VANGELO
Alleluia, alleluia.
Vieni, sposa di Cristo, ricevi la corona
che il Signore ti ha preparata per la vita eterna.
Alleluia.
VANGELO (Mt 25,1-13)
Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo Gesù disse ai suoi discepoli: Il regno dei cieli è simile a dieci vergini che, prese le loro lampade, uscirono incontro allo sposo. Cinque di esse erano stolte e cinque sagge; le stolte presero le lampade, ma non presero con sé olio; le sagge invece, insieme alle lampade, presero anche dell'olio in piccoli vasi. Poiché lo sposo tardava, si assopirono tutte e dormirono. A mezzanotte si levò un grido: Ecco lo sposo, andategli incontro! Allora tutte quelle vergini si destarono e prepararono le loro lampade. E le stolte dissero alle sagge: Dateci del vostro olio, perché le nostre lampade si spengono. Ma le sagge risposero: No, che non abbia a mancare per noi e per voi; andate piuttosto dai venditori e compratevene. Ora, mentre quelle andavano per comprare l'olio, arrivò lo sposo e le vergini che erano pronte entrarono con lui alle nozze, e la porta fu chiusa. Più tardi arrivarono anche le altre vergini e incominciarono a dire: Signore, signore, aprici! Ma egli rispose: In verità vi dico: non vi conosco. Vegliate dunque, perché non sapete né il giorno né l'ora.
SULLE OFFERTE
O Dio, mirabile nei tuoi Santi,
accogli questi doni
che ti presentiamo nel ricordo di Santa Rosa
e, come ti fu gradita nella testimonianza verginale,
ti sia ben accetta l'offerta del nostro sacrificio.
Per Cristo nostro Signore. Amen.
PREFAZIO (delle Sante Vergini e dei Santi Religiosi)
È veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
rendere grazie sempre e in ogni luogo
a te, Signore, Padre santo,
Dio onnipotente ed eterno.
Nei tuoi santi, che per il regno dei cieli
hanno consacrato la vita a Cristo,
noi celebriamo
la mirabile opera della tua provvidenza,
che richiama l’uomo
alla santità dell’origine
e gli fa pregustare i doni
per lui preparati nel mondo nuovo.
E noi,
uniti agli angeli e ai santi,
con voce unanime
cantiamo senza fine l’inno della tua gloria:
ANTIFONA ALLA COMUNIONE (Mt 25,10)
Ora, mentre quelle andavano per comprare l'olio,
arrivò lo sposo e le vergini che erano pronte
entrarono con lui alle nozze, e la porta fu chiusa.
DOPO LA COMUNIONE
O Signore, nutriti dei tuoi sacramenti,
ti preghiamo di poter partecipare
al convito nuziale dell'Agnello:
che vive e regna nei secoli dei secoli. Amen.
Vergine felice, che hai generato il Signore; beata Madre della Chiesa che fai ardere in noi lo Spirito del tuo Figlio Gesù Cristo!
17 SETTEMBRE
IMPRESSIONE DELLE STIMMATE DEL SERAFICO PADRE NOSTRO FRANCESCO
Festa (bianco)
IMPRESSIONE DELLE STIMMATE DEL SERAFICO PADRE NOSTRO FRANCESCO (dal Messale Serafico)
Il Serafico Padre San Francesco nutrì, fin dalla sua conversione, una fervidissima devozione a Cristo Crocifisso, devozione che diffuse sempre con le parole e la vita. Nel settembre del 1224, mentre sul monte della Verna era immerso nella meditazione, il Signore Gesù, con un prodigio singolare, gli impresse nel corpo le Stimmate della sua Passione. Benedetto XI concesse all'Ordine Francescano di celebrare annualmente il ricordo. Francesco, mediante le sacre Stimmate, prese l’immagine del Crocifisso.
ANTIFONA D'INGRESSO
Quanto a me non ci sia altro vanto
che nella croce dei Signore nostro Gesù Cristo,
per mezzo della quale
il mondo per me è stato crocifisso,
come io per il mondo.
Si dice il Gloria.
COLLETTA
O Dio, che per infiammare il nostro spirito con il fuoco del tuo amore,
hai impresso nel corpo dei serafico Padre san Francesco
i segni della passione del Figlio tuo: concedi a noi,
per sua intercessione, di conformarci
alla morte del Cristo per essere partecipi della sua risurrezione.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli. Amen.
PRIMA LETTURA (Gal 6,14-18)
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Gàlati
Fratelli, quanto a me non ci sia altro vanto che nella croce del Signore nostro Gesù Cristo, per mezzo della quale il mondo per me è stato crocifisso, come io per il mondo. Non è infatti la circoncisione che conta, né la non circoncisione, ma l’essere nuova creatura. E su quanti seguiranno questa norma, sia pace e misericordia, come su tutto l’Israele di Dio.
D’ora innanzi nessuno mi procuri fastidi : difatti io porto le stimmate di Gesù nel mio corpo.
La grazia dei Signore nostro Gesù Cristo sia con il vostro spirito, fratelli. Amen.
SALMO RESPONSORIALE (da Gal 2; Fil 1)
Sono stato crocifisso con Cristo
L’uomo è giustificato
per mezzo della fede in Gesù Cristo.
Abbiamo creduto in Gesù Cristo
per essere giustificati per la fede.
Cristo sarà glorificato nel mio corpo,
sia che io viva sia che io muoia.
Cristo mi ha amato
e ha dato se stesso per me.
Per me il vivere è Cristo
e il morire un guadagno;
perciò desidero di essere sciolto dal corpo
per essere con Lui.
CANTO AL VANGELO
Alleluia, alleluia.
Sono stato crocifisso con Cristo
e non sono più io che vivo,
ma Cristo vive in me.
Alleluia.
VANGELO (Lc 9,23-26)
Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù diceva a tutti: «Se qualcuno vuol venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce ogni giorno e mi segua. Chi vorrà salvare la propria vita, la perderà, ma chi perderà la propria vita per me, la salverà. Che giova all'uomo guadagnare il mondo intero, se poi si perde o rovina se stesso?
Chi si vergognerà di me e delle mie parole, di lui si vergognerà il Figlio dell'uomo, quando verrà nella gloria sua e del Padre e degli angeli santi».
SULLE OFFERTE
Ci soccorra, Signore, l'intercessione del serafico Padre san Francesco:
fa' che, per la virtù di questo sacrificio,
sperimentiamo i frutti salvifici
della Passione del tuo Figlio.
Egli vive e regna nei secoli dei secoli. Amen.
PREFAZIO (proprio della Solennità di San Francesco)
È veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
rendere grazie sempre e in ogni luogo
a te, Signore, Padre santo,
Dio onnipotente ed eterno.
Tu hai innalzato san Francesco,
per le vie della più sublime povertà ed umiltà,
alle vette della perfezione evangelica;
lo hai infervorato di ardore serafico
per glorificarti con ineffabile giubilo del suo spirito
in tutte le opere delle tue mani;
e insignito delle sacre stimmate,
l’hai additato al mondo quale fedelissima
immagine di Cristo crocifisso nostro Signore.
Per mezzo di lui si allietano gli Angeli
e nell’eternità adorano la gloria dei tuo volto.
Al loro canto concedi, o Signore,
che si uniscano le nostre umili voci nell’inno di lode:
ANTIFONA ALLA COMUNIONE (Mt 16,24)
«Chi vuoi venire dietro a me, rinneghi se stesso,
prenda la sua croce e mi segua», dice il Signore.
DOPO LA COMUNIONE
O Dio, nella vita del nostro Padre san Francesco
hai messo in luce in molti modi
il sublime mistero della croce:
fa' che possiamo seguire gli esempi della sua pietà
e infervorarci nella costante meditazione dello stesso mistero.
Per Cristo nostro Signore. Amen.
Vergine felice, che hai generato il Signore; beata Madre della Chiesa che fai ardere in noi lo Spirito del tuo Figlio Gesù Cristo!