Lo Staff del Forum dichiara la propria fedeltà al Magistero. Se, per qualche svista o disattenzione, dovessimo incorrere in qualche errore o inesattezza, accettiamo fin da ora, con filiale ubbidienza, quanto la Santa Chiesa giudica e insegna. Le affermazioni dei singoli forumisti non rappresentano in alcun modo la posizione del forum, e quindi dello Staff, che ospita tutti gli interventi non esplicitamente contrari al Regolamento di CR (dalla Magna Charta). O Maria concepita senza peccato prega per noi che ricorriamo a Te.
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Discussione: il peccato

  1. #1
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    il peccato

    Buongiorno a tutti, ho bisogno di due chiarimenti... 1. Per poter commettere peccato occorre l'avvertenza morale, cioè bisogna accorgersi prima di farla che questa determinata cosa è un peccato, ma quindi mi viene in mente per quanto riguarda i peccati veniali, se ad esempio in un'occasione ho perso un pò troppo la pazienza, per essere stato un peccato, è necessario che mi ero accorto che stavo peccando, giusto? Di esempi ne posso fare a non finire...2. Questo riguarda più che altro i religiosi, sacerdoti o anime ferventi, ecco ho nella mia mente un problema con la confessione, il punto è questo, si sa che è buona cosa confessarsi ogni settimana, per confessare i peccati veniali, le imperfezioni... ma se un fedele, dopo una settimana non sa in coscienza cosa confessare, come fa? E se un fedele volesse addirittura diventare religioso o sacerdote, come fa? Perchè si sa che i religiosi si confessano ogni settimana, al massimo ogni due direi.Grazie per i chiarimenti!

  2. #2
    Moderatore e Cronista di CR L'avatar di Abbas S:Flaviae
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    Per quanto riguarda la prima è difficile che tu non ti renda conto di aver perso la pazienza, a meno che tale perdita di pazienza non sia un tuo habitus, ossia una cosa che ti accade talmente spesso che non te ne rendi più conto. In quel caso il peccato non consiste nella perdita di panzienza in sé ma nella negligenza (omissione) che hai nel non correggere il difetto.
    Per quanto riguarda la seconda, un'intera settimana senza aver commesso neanche una mancanza? Davvero molto difficile a meno che non si sia ad alti livelli nel cammino verso la santità. Probabilmente ciò è frutto di un esame di coscienza incompleto o superficiale. I religiosi in genere hanno come regola quella di fare un esame di coscienza al giorno (i gesuiti addirittura 3 esami al giorno), fra l'altro tale pratica era sempre consigliata nei libretti di preghiera antichi anche ai laici. Se ti accorgi che l'esame di coscienza settimanale non ti permette di portare in luce alcuna mancanza, inizia a farne uno quotidiano, magari ti sarà più facile individuare e ricordare i peccati commessi. Poi è ovvio che se non ci dovesse essere proprio nulla da confessare non ha neanche senso andarsi a confessare, ti confesserai quando peccherai.
    vi prego, vi imploro con umiltà e con fiducia – permettete a Cristo di parlare all’uomo.

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