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Discussione: Se i peccatori di impurità contaminino o offendano la sacralità delle cose sante

  1. #1
    Veterano di CR L'avatar di Doctor Subtilis
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    Se i peccatori di impurità contaminino o offendano la sacralità delle cose sante

    Una mia curiosità....un po' puritana!

    Volevo chiedere se quelle persone che hanno peccato di atti impuri (indipendentemente se da soli o con altri) e poi entrano in luoghi consacrati, ad esempio Santuari o Chiese all'aperto, oppure toccano oggetti sacri, ad esempio baciando una reliquia o una statua di un Santo, possano arrecare "un danno" o comunque un'offesa alla santità di queste cose, considerate l'indegnità e la miseria con cui hanno trattato i loro corpi, rendendoli impuri anziché santificarli. Mi chiedo, quindi, se in un certo senso con il loro corpo impuro rischino di contaminare queste cose sante compiendo una "mezza profanazione" o una profanazione che io chiamerei "imperfetta o involontaria" anche se si agisce con fede sincera, oppure no.

    Vorrei avere un parere esperto in merito a ciò, anche per capire se la mia è una esagerazione analoga a quella dei farisei e legata soltanto ad un'ossessione o alla Contaminazione mentale oppure se in quel che ho scritto possa esserci qualcosa di vero nell'ambito della fede e della vita spirituale. Grazie.

    Spero di aver posto bene il quesito e di essere stato chiaro...in caso fatemi sapere, grazie.

    P.S. Nel porre il quesito ho tenuto in considerazione che molte Chiese in Italia e nel Mondo spesso vengono visitate da numerosi turisti, tra i quali spesso possono esserci non credenti o comunque non cristiani che ovviamente non prestano attenzione all'aspetto morale o spirituale del cattolicesimo e certamente fra loro ci saranno persone che avranno compiuti atti impuri. Tuttavia ho anche pensato che questi tipi di persone sono come i "cani e i porci" di cui parla Gesù nel Vangelo che non comprendono il valore delle cose sacre, perché per loro le Chiese e le altre cose sacre non hanno lo stesso valore che hanno per noi cristiani e soprattutto per noi cattolici. Se per noi la Chiesa è il tempio consacrato a Dio nel quale si raduna l'assemblea, per il loro è una semplice opera d'arte o una bellezza architettonica, nulla di più. Se per noi la statua di un Santo è un simbolo della nostra fede, affinché possiamo imitare l'esempio di colui che è rappresentato, per loro è solo un pezzo di legno o un blocco di marmo, che magari è riccamente colorato o pieno di decori.

    (Scusate la brutalità all'ultimo, ma purtroppo così è)

    Attendo risposte!
    Ultima modifica di Doctor Subtilis; 26-08-2022 alle 18:01
    In spiritu et veritate oportet adorare.

  2. #2
    Moderatore e Cronista di CR L'avatar di Abbas S:Flaviae
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    Se i nostri peccati avessero il potere di contaminare le cose sacre, ahimé non esisterebbe alcuna cosa sacra su questa terra.
    Prendendo spunto dalla famosa definizione che Ambrogio dà della Chiesa, Casta Meretrix, la Casta Meretrice, possiamo dire che, allo stesso modo in cui la santità della Chiesa proviene non dalla degnità dei suoi membri ma dalla santità dello Sposo, che è Cristo; così la sacralità delle cose sante proviene da Cristo e non da noi, non è nostro merito e, come non abbiamo alcun merito nella santificazione di esse così non abbiamo alcun potere per scalfirne la santità. Solo la Chiesa, su mandato del suo Fondatore, ha il potere di consacrare e sconsacrare qualcosa.
    E questo discorso io lo faccio non guardando ai turisti, ma guardando ai cattolici, ai praticanti, ai ministri sacri, che, quando si avvicinano alle cose sacre pur essendo nel peccato (e ciò accade), compiono un'azione peggiore di quella che fa un turista ateo, perché mentre il turista può essere accusato di mancanza di rispetto, un cattolico praticante può anche porre in atto un vero e proprio sacrilegio (penso ad esempio a una certa moda di indossare la corona del Rosario come collana, o farsi tatuare immagini sacre addosso, e poi compiere atti peccaminosi gravi mentre si indossa la corona o con l'immagine sacra in bella vista).
    Sicuramente queste cose fanno più male a noi stessi che alle cose sacre.
    vi prego, vi imploro con umiltà e con fiducia – permettete a Cristo di parlare all’uomo.

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