Lo Staff del Forum dichiara la propria fedeltà al Magistero. Se, per qualche svista o disattenzione, dovessimo incorrere in qualche errore o inesattezza, accettiamo fin da ora, con filiale ubbidienza, quanto la Santa Chiesa giudica e insegna. Le affermazioni dei singoli forumisti non rappresentano in alcun modo la posizione del forum, e quindi dello Staff, che ospita tutti gli interventi non esplicitamente contrari al Regolamento di CR (dalla Magna Charta). O Maria concepita senza peccato prega per noi che ricorriamo a Te.
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Discussione: TESTI LITURGICI DELLA MESSA in Rito Romano

  1. #71
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    Venerdì della IV settimana del Tempo Ordinario

    Prima Lettura
    Eb 13, 1-8
    Gesù Cristo è lo stesso ieri e oggi e per sempre!


    Dalla lettera agli Ebrei
    Fratelli, l’amore fraterno resti saldo. Non dimenticate l’ospitalità; alcuni, praticandola, senza saperlo hanno accolto degli angeli. Ricordatevi dei carcerati, come se foste loro compagni di carcere, e di quelli che sono maltrattati, perché anche voi avete un corpo. Il matrimonio sia rispettato da tutti e il letto nuziale sia senza macchia. I fornicatori e gli adùlteri saranno giudicati da Dio.
    La vostra condotta sia senza avarizia; accontentatevi di quello che avete, perché Dio stesso ha detto: «Non ti lascerò e non ti abbandonerò». Così possiamo dire con fiducia:
    «Il Signore è il mio aiuto, non avrò paura.
    Che cosa può farmi l’uomo?».
    Ricordatevi dei vostri capi, i quali vi hanno annunciato la parola di Dio. Considerando attentamente l’esito finale della loro vita, imitatene la fede.
    Gesù Cristo è lo stesso ieri e oggi e per sempre!

    Salmo Responsoriale Dal Salmo 26 (27)
    Il Signore è mia luce e mia salvezza.

    Il Signore è mia luce e mia salvezza:
    di chi avrò timore?
    Il Signore è difesa della mia vita:
    di chi avrò paura?

    Se contro di me si accampa un esercito,
    il mio cuore non teme;
    se contro di me si scatena una guerra,
    anche allora ho fiducia.

    Nella sua dimora mi offre riparo
    nel giorno della sventura.
    Mi nasconde nel segreto della sua tenda,
    sopra una roccia m’innalza.

    Il tuo volto, Signore, io cerco.
    Non nascondermi il tuo volto,
    non respingere con ira il tuo servo.
    Sei tu il mio aiuto, non lasciarmi.

    Canto al Vangelo Cf. Lc 8, 15
    Alleluia, alleluia.
    Beati coloro che custodiscono la parola di Dio
    con cuore integro e buono
    e producono frutto con perseveranza.
    Alleluia.

    Vangelo Mc 6, 14-29
    Quel Giovanni che io ho fatto decapitare, è risorto.


    Dal Vangelo secondo Marco
    In quel tempo, il re Erode sentì parlare di Gesù, perché il suo nome era diventato famoso. Si diceva: «Giovanni il Battista è risorto dai morti e per questo ha il potere di fare prodigi». Altri invece dicevano: «È Elìa». Altri ancora dicevano: «È un profeta, come uno dei profeti». Ma Erode, al sentirne parlare, diceva: «Quel Giovanni che io ho fatto decapitare, è risorto!».
    Proprio Erode, infatti, aveva mandato ad arrestare Giovanni e lo aveva messo in prigione a causa di Erodìade, moglie di suo fratello Filippo, perché l’aveva sposata. Giovanni infatti diceva a Erode: «Non ti è lecito tenere con te la moglie di tuo fratello». Per questo Erodìade lo odiava e voleva farlo uccidere, ma non poteva, perché Erode temeva Giovanni, sapendolo uomo giusto e santo, e vigilava su di lui; nell’ascoltarlo restava molto perplesso, tuttavia lo ascoltava volentieri.
    Venne però il giorno propizio, quando Erode, per il suo compleanno, fece un banchetto per i più alti funzionari della sua corte, gli ufficiali dell’esercito e i notabili della Galilea. Entrata la figlia della stessa Erodìade, danzò e piacque a Erode e ai commensali. Allora il re disse alla fanciulla: «Chiedimi quello che vuoi e io te lo darò». E le giurò più volte: «Qualsiasi cosa mi chiederai, te la darò, fosse anche la metà del mio regno». Ella uscì e disse alla madre: «Che cosa devo chiedere?». Quella rispose: «La testa di Giovanni il Battista». E subito, entrata di corsa dal re, fece la richiesta, dicendo: «Voglio che tu mi dia adesso, su un vassoio, la testa di Giovanni il Battista». Il re, fattosi molto triste, a motivo del giuramento e dei commensali non volle opporle un rifiuto.
    E subito il re mandò una guardia e ordinò che gli fosse portata la testa di Giovanni. La guardia andò, lo decapitò in prigione e ne portò la testa su un vassoio, la diede alla fanciulla e la fanciulla la diede a sua madre. I discepoli di Giovanni, saputo il fatto, vennero, ne presero il cadavere e lo posero in un sepolcro.

    _________________________________

    Memorie facoltative:

    San Biagio, vescovo e martire


    Dal Comune dei martiri: per un martire, o dal Comune dei pastori: per un vescovo.

    Colletta

    Esaudisci, o Padre, il popolo che ti invoca:
    l’intercessione del martire san Biagio
    ottenga da te pace e salute nel tempo presente
    e l’aiuto per giungere alla gioia dei beni eterni.
    Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
    e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo,
    per tutti i secoli dei secoli.


    Sant’Ansgario (Oscar), vescovo

    Dal Comune dei pastori: per i missionari, o per un vescovo.

    Colletta

    O Dio, che hai inviato il santo vescovo Oscar
    per illuminare molti popoli con l’annuncio del Vangelo,
    concedi a noi per sua intercessione
    di camminare sempre nella luce della tua verità.
    Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
    e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo,
    per tutti i secoli dei secoli.

  2. #72
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    4 febbraio 2023
    Sabato della IV settimana del Tempo Ordinario

    Prima Lettura
    Eb 13, 15-17.20-21
    Il Dio della pace, che ha ricondotto dai morti il Pastore grande delle pecore vi renda perfetti in ogni bene.


    Dalla lettera agli Ebrei
    Fratelli, per mezzo di Gesù offriamo a Dio continuamente un sacrificio di lode, cioè il frutto di labbra che confessano il suo nome.
    Non dimenticatevi della beneficenza e della comunione dei beni, perché di tali sacrifici il Signore si compiace.
    Obbedite ai vostri capi e state loro sottomessi, perché essi vegliano su di voi e devono renderne conto, affinché lo facciano con gioia e non lamentandosi. Ciò non sarebbe di vantaggio per voi.
    Il Dio della pace, che ha ricondotto dai morti il Pastore grande delle pecore, in virtù del sangue di un’alleanza eterna, il Signore nostro Gesù, vi renda perfetti in ogni bene, perché possiate compiere la sua volontà, operando in voi ciò che a lui è gradito per mezzo di Gesù Cristo, al quale sia gloria nei secoli dei secoli. Amen.

    Salmo Responsoriale Salmo 22 (23)
    Il Signore è il mio pastore: non manco di nulla.

    Il Signore è il mio pastore:
    non manco di nulla.
    Su pascoli erbosi mi fa riposare,
    ad acque tranquille mi conduce.
    Rinfranca l’anima mia.

    Mi guida per il giusto cammino
    a motivo del suo nome.
    Anche se vado per una valle oscura,
    non temo alcun male, perché tu sei con me.
    Il tuo bastone e il tuo vincastro
    mi danno sicurezza.

    Davanti a me tu prepari una mensa
    sotto gli occhi dei miei nemici.
    Ungi di olio il mio capo;
    il mio calice trabocca.

    Sì, bontà e fedeltà mi saranno compagne
    tutti i giorni della mia vita,
    abiterò ancora nella casa del Signore
    per lunghi giorni.

    Canto al Vangelo Gv 10, 27
    Alleluia, alleluia.
    Le mie pecore ascoltano la mia voce, dice il Signore,
    e io le conosco ed esse mi seguono.
    Alleluia.

    Vangelo Mc 6, 30-34
    Erano come pecore che non hanno pastore.


    Dal Vangelo secondo Marco
    In quel tempo, gli apostoli si riunirono attorno a Gesù e gli riferirono tutto quello che avevano fatto e quello che avevano insegnato. Ed egli disse loro: «Venite in disparte, voi soli, in un luogo deserto, e riposatevi un po’». Erano infatti molti quelli che andavano e venivano e non avevano neanche il tempo di mangiare.
    Allora andarono con la barca verso un luogo deserto, in disparte. Molti però li videro partire e capirono, e da tutte le città accorsero là a piedi e li precedettero.
    Sceso dalla barca, egli vide una grande folla, ebbe compassione di loro, perché erano come pecore che non hanno pastore, e si mise a insegnare loro molte cose.

    _________________________________

    Memoria facoltativa:
    Santa Maria in sabato


    Dal Comune della beata Vergine Maria.

  3. #73
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    5 febbraio 2023
    V DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

    Antifona d'Ingresso
    Cf. Sal 94, 6-7
    Venite: prostrati adoriamo,
    in ginocchio davanti al Signore che ci ha fatti.
    È lui il Signore, nostro Dio.

    Si dice il Gloria.

    Colletta

    Custodisci sempre con paterna bontà
    la tua famiglia, o Signore,
    e poiché unico fondamento della nostra speranza
    è la grazia che viene da te,
    aiutaci sempre con la tua protezione.
    Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
    e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo,
    per tutti i secoli dei secoli.

    Oppure:
    O Dio, che fai risplendere la tua gloria
    nelle opere di giustizia e di carità,
    dona alla tua Chiesa di essere
    luce del mondo e sale della terra,
    per testimoniare con la vita
    la potenza di Cristo crocifisso e risorto.
    Egli è Dio, e vive e regna con te,
    nell’unità dello Spirito Santo,
    per tutti i secoli dei secoli.

    Prima Lettura Is 58, 7-10
    La tua luce sorgerà come l'aurora.


    Dal libro del profeta Isaìa
    Così dice il Signore:
    «Non consiste forse [il digiuno che voglio]
    nel dividere il pane con l’affamato,
    nell’introdurre in casa i miseri, senza tetto,
    nel vestire uno che vedi nudo,
    senza trascurare i tuoi parenti?
    Allora la tua luce sorgerà come l’aurora,
    la tua ferita si rimarginerà presto.
    Davanti a te camminerà la tua giustizia,
    la gloria del Signore ti seguirà.
    Allora invocherai e il Signore ti risponderà,
    implorerai aiuto ed egli dirà: “Eccomi!”.
    Se toglierai di mezzo a te l’oppressione,
    il puntare il dito e il parlare empio,
    se aprirai il tuo cuore all’affamato,
    se sazierai l’afflitto di cuore,
    allora brillerà fra le tenebre la tua luce,
    la tua tenebra sarà come il meriggio».

    Salmo Responsoriale Dal Salmo 111 (112)
    Il giusto risplende come luce.

    Spunta nelle tenebre, luce per gli uomini retti:
    misericordioso, pietoso e giusto.
    Felice l’uomo pietoso che dà in prestito,
    amministra i suoi beni con giustizia.

    Egli non vacillerà in eterno:
    eterno sarà il ricordo del giusto.
    Cattive notizie non avrà da temere,
    saldo è il suo cuore, confida nel Signore.

    Sicuro è il suo cuore, non teme,
    egli dona largamente ai poveri,
    la sua giustizia rimane per sempre,
    la sua fronte s’innalza nella gloria.

    Seconda Lettura 1 Cor 2, 1-5
    Vi ho annunciato il mistero di Cristo crocifisso.


    Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi
    Io, fratelli, quando venni tra voi, non mi presentai ad annunciarvi il mistero di Dio con l’eccellenza della parola o della sapienza. Io ritenni infatti di non sapere altro in mezzo a voi se non Gesù Cristo, e Cristo crocifisso.
    Mi presentai a voi nella debolezza e con molto timore e trepidazione. La mia parola e la mia predicazione non si basarono su discorsi persuasivi di sapienza, ma sulla manifestazione dello Spirito e della sua potenza, perché la vostra fede non fosse fondata sulla sapienza umana, ma sulla potenza di Dio.

    Canto al Vangelo Cf. Gv 8, 12
    Alleluia, alleluia.
    Io sono la luce del mondo, dice il Signore;
    chi segue me, avrà la luce della vita.
    Alleluia.

    Vangelo Mt 5, 13-16
    Voi siete la luce del mondo.


    Dal Vangelo secondo Matteo
    In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
    «Voi siete il sale della terra; ma se il sale perde il sapore, con che cosa lo si renderà salato? A null’altro serve che ad essere gettato via e calpestato dalla gente.
    Voi siete la luce del mondo; non può restare nascosta una città che sta sopra un monte, né si accende una lampada per metterla sotto il moggio, ma sul candelabro, e così fa luce a tutti quelli che sono nella casa. Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al Padre vostro che è nei cieli».

    Si dice il Credo.

    Sulle Offerte

    Signore Dio nostro,
    il pane e il vino, che hai creato
    a sostegno della nostra debolezza,
    diventino per noi sacramento di vita eterna.
    Per Cristo nostro Signore.

    Antifona alla Comunione Cf. Sal 106, 8-9
    Ringraziamo il Signore per il suo amore,
    per le sue meraviglie a favore degli uomini,
    perché ha saziato un animo assetato,
    un animo affamato ha ricolmato di bene.

    Oppure: Mt 5, 4-6
    Beati quelli che sono nel pianto:
    saranno consolati.
    Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia:
    saranno saziati.

    Oppure: Mt 5, 16
    Risplenda la vostra luce davanti agli uomini,
    perché vedano le vostre opere buone
    e rendano gloria al Padre vostro che è nei cieli.

    Dopo la Comunione
    O Dio, che ci hai resi partecipi
    di un solo pane e di un solo calice,
    fa’ che uniti a Cristo in un solo corpo
    portiamo con gioia frutti di vita eterna per la salvezza del mondo.
    Per Cristo nostro Signore.

  4. #74
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    6 febbraio 2023
    Santi Paolo Miki, presbitero, e compagni, martiri
    Memoria


    Dal Comune dei martiri: per più martiri.

    Colletta

    O Dio, forza di tutti i santi,
    che hai chiamato alla gloria eterna san Paolo [Miki]
    e i suoi compagni attraverso il martirio della croce,
    concedi a noi, per loro intercessione,
    di testimoniare con coraggio fino alla morte
    la fede che professiamo.
    Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
    e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo,
    per tutti i secoli dei secoli.

    Prima Lettura Gn 1, 1-19
    Dio disse, e così avvenne.


    Dal libro della Gènesi
    In principio Dio creò il cielo e la terra. La terra era informe e deserta e le tenebre ricoprivano l’abisso e lo spirito di Dio aleggiava sulle acque.
    Dio disse: «Sia la luce!». E la luce fu. Dio vide che la luce era cosa buona e Dio separò la luce dalle tenebre. Dio chiamò la luce giorno, mentre chiamò le tenebre notte. E fu sera e fu mattina: giorno primo.
    Dio disse: «Sia un firmamento in mezzo alle acque per separare le acque dalle acque». Dio fece il firmamento e separò le acque che sono sotto il firmamento dalle acque che sono sopra il firmamento. E così avvenne. Dio chiamò il firmamento cielo. E fu sera e fu mattina: secondo giorno.
    Dio disse: «Le acque che sono sotto il cielo si raccolgano in un unico luogo e appaia l’asciutto». E così avvenne. Dio chiamò l’asciutto terra, mentre chiamò la massa delle acque mare. Dio vide che era cosa buona. Dio disse: «La terra produca germogli, erbe che producono seme e alberi da frutto, che fanno sulla terra frutto con il seme, ciascuno secondo la propria specie». E così avvenne. E la terra produsse germogli, erbe che producono seme, ciascuna secondo la propria specie, e alberi che fanno ciascuno frutto con il seme, secondo la propria specie. Dio vide che era cosa buona. E fu sera e fu mattina: terzo giorno.
    Dio disse: «Ci siano fonti di luce nel firmamento del cielo, per separare il giorno dalla notte; siano segni per le feste, per i giorni e per gli anni e siano fonti di luce nel firmamento del cielo per illuminare la terra». E così avvenne. E Dio fece le due fonti di luce grandi: la fonte di luce maggiore per governare il giorno e la fonte di luce minore per governare la notte, e le stelle. Dio le pose nel firmamento del cielo per illuminare la terra e per governare il giorno e la notte e per separare la luce dalle tenebre. Dio vide che era cosa buona. E fu sera e fu mattina: quarto giorno.

    Salmo Responsoriale Dal Salmo 103 (104)
    Gioisca il Signore per tutte le sue creature.

    Benedici il Signore, anima mia!
    Sei tanto grande, Signore, mio Dio!
    Sei rivestito di maestà e di splendore,
    avvolto di luce come di un manto.

    Egli fondò la terra sulle sue basi:
    non potrà mai vacillare.
    Tu l’hai coperta con l’oceano come una veste;
    al di sopra dei monti stavano le acque.

    Tu mandi nelle valli acque sorgive
    perché scorrano tra i monti,
    In alto abitano gli uccelli del cielo
    e cantano tra le fronde.

    Quante sono le tue opere, Signore!
    Le hai fatte tutte con saggezza;
    la terra è piena delle tue creature.
    Benedici il Signore, anima mia.

    Canto al Vangelo Cf. Mt 4, 23
    Alleluia, alleluia.
    Gesù annunciava il vangelo del Regno
    e guariva ogni sorta di malattie e infermità nel popolo.
    Alleluia.

    Vangelo Mc 6, 53-56
    Quanti lo toccavano venivano salvati.


    Dal Vangelo secondo Marco
    In quel tempo, Gesù e i suoi discepoli, compiuta la traversata fino a terra, giunsero a Gennèsaret e approdarono.
    Scesi dalla barca, la gente subito lo riconobbe e, accorrendo da tutta quella regione, cominciarono a portargli sulle barelle i malati, dovunque udivano che egli si trovasse.
    E là dove giungeva, in villaggi o città o campagne, deponevano i malati nelle piazze e lo supplicavano di poter toccare almeno il lembo del suo mantello; e quanti lo toccavano venivano salvati.

  5. #75
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    7 febbraio 2023
    Martedì della V settimana del Tempo Ordinario

    Prima Lettura
    Gn 1, 20 – 2, 4a
    Facciamo l'uomo a nostra immagine, secondo la nostra somiglianza.


    Dal libro della Gènesi
    Dio disse: «Le acque brùlichino di esseri viventi e uccelli volino sopra la terra, davanti al firmamento del cielo». Dio creò i grandi mostri marini e tutti gli esseri viventi che guizzano e brùlicano nelle acque, secondo la loro specie, e tutti gli uccelli alati, secondo la loro specie. Dio vide che era cosa buona. Dio li benedisse: «Siate fecondi e moltiplicatevi e riempite le acque dei mari; gli uccelli si moltiplichino sulla terra». E fu sera e fu mattina: quinto giorno.
    Dio disse: «La terra produca esseri viventi secondo la loro specie: bestiame, rettili e animali selvatici, secondo la loro specie». E così avvenne. Dio fece gli animali selvatici, secondo la loro specie, il bestiame, secondo la propria specie, e tutti i rettili del suolo, secondo la loro specie. Dio vide che era cosa buona.
    Dio disse: «Facciamo l’uomo a nostra immagine, secondo la nostra somiglianza: domini sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo, sul bestiame, su tutti gli animali selvatici e su tutti i rettili che strisciano sulla terra».
    E Dio creò l’uomo a sua immagine;
    a immagine di Dio lo creò:
    maschio e femmina li creò.
    Dio li benedisse e Dio disse loro:
    «Siate fecondi e moltiplicatevi,
    riempite la terra e soggiogatela,
    dominate sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo
    e su ogni essere vivente che striscia sulla terra».
    Dio disse: «Ecco, io vi do ogni erba che produce seme e che è su tutta la terra, e ogni albero fruttifero che produce seme: saranno il vostro cibo. A tutti gli animali selvatici, a tutti gli uccelli del cielo e a tutti gli esseri che strisciano sulla terra e nei quali è alito di vita, io do in cibo ogni erba verde». E così avvenne. Dio vide quanto aveva fatto, ed ecco, era cosa molto buona. E fu sera e fu mattina: sesto giorno.
    Così furono portati a compimento il cielo e la terra e tutte le loro schiere. Dio, nel settimo giorno, portò a compimento il lavoro che aveva fatto e cessò nel settimo giorno da ogni suo lavoro che aveva fatto. Dio benedisse il settimo giorno e lo consacrò, perché in esso aveva cessato da ogni lavoro che egli aveva fatto creando.
    Queste sono le origini del cielo e della terra quando vennero creati.

    Salmo Responsoriale Dal Salmo 8
    O Signore, quanto è mirabile il tuo nome su tutta la terra!

    Quando vedo i tuoi cieli, opera delle tue dita,
    la luna e le stelle che tu hai fissato,
    che cosa è mai l’uomo perché di lui ti ricordi,
    il figlio dell’uomo, perché te ne curi?

    Davvero l’hai fatto poco meno di un dio,
    di gloria e di onore lo hai coronato.
    Gli hai dato potere sulle opere delle tue mani,
    tutto hai posto sotto i suoi piedi.

    Tutte le greggi e gli armenti
    e anche le bestie della campagna,
    gli uccelli del cielo e i pesci del mare,
    ogni essere che percorre le vie dei mari.

    Canto al Vangelo Sal 118 (119), 36.29b
    Alleluia, alleluia.
    Piega il mio cuore, o Dio, verso i tuoi insegnamenti;
    donami la grazia della tua legge.
    Alleluia.

    Vangelo Mc 7, 1-13
    Trascurando il comandamento di Dio, voi osservate la tradizione degli uomini.


    Dal Vangelo secondo Marco
    In quel tempo, si riunirono attorno a Gesù i farisei e alcuni degli scribi, venuti da Gerusalemme.
    Avendo visto che alcuni dei suoi discepoli prendevano cibo con mani impure, cioè non lavate – i farisei infatti e tutti i Giudei non mangiano se non si sono lavati accuratamente le mani, attenendosi alla tradizione degli antichi e, tornando dal mercato, non mangiano senza aver fatto le abluzioni, e osservano molte altre cose per tradizione, come lavature di bicchieri, di stoviglie, di oggetti di rame e di letti –, quei farisei e scribi lo interrogarono: «Perché i tuoi discepoli non si comportano secondo la tradizione degli antichi, ma prendono cibo con mani impure?».
    Ed egli rispose loro: «Bene ha profetato Isaìa di voi, ipocriti, come sta scritto:
    “Questo popolo mi onora con le labbra,
    ma il suo cuore è lontano da me.
    Invano mi rendono culto,
    insegnando dottrine che sono precetti di uomini”.
    Trascurando il comandamento di Dio, voi osservate la tradizione degli uomini».
    E diceva loro: «Siete veramente abili nel rifiutare il comandamento di Dio per osservare la vostra tradizione. Mosè infatti disse: “Onora tuo padre e tua madre”, e: “Chi maledice il padre o la madre sia messo a morte”. Voi invece dite: “Se uno dichiara al padre o alla madre: Ciò con cui dovrei aiutarti è korbàn, cioè offerta a Dio”, non gli consentite di fare più nulla per il padre o la madre. Così annullate la parola di Dio con la tradizione che avete tramandato voi. E di cose simili ne fate molte».

  6. #76
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    Mercoledì della V settimana del Tempo Ordinario

    Prima Lettura
    Gn 2, 4b-9.15-17
    Il Signore Dio prese l'uomo e lo pose nel giardino di Eden.


    Dal libro della Gènesi
    Nel giorno in cui il Signore Dio fece la terra e il cielo nessun cespuglio campestre era sulla terra, nessuna erba campestre era spuntata, perché il Signore Dio non aveva fatto piovere sulla terra e non c’era uomo che lavorasse il suolo, ma una polla d’acqua sgorgava dalla terra e irrigava tutto il suolo. Allora il Signore Dio plasmò l’uomo con polvere del suolo e soffiò nelle sue narici un alito di vita e l’uomo divenne un essere vivente.
    Poi il Signore Dio piantò un giardino in Eden, a oriente, e vi collocò l’uomo che aveva plasmato. Il Signore Dio fece germogliare dal suolo ogni sorta di alberi graditi alla vista e buoni da mangiare, e l’albero della vita in mezzo al giardino e l’albero della conoscenza del bene e del male.
    Il Signore Dio prese l’uomo e lo pose nel giardino di Eden, perché lo coltivasse e lo custodisse.
    Il Signore Dio diede questo comando all’uomo: «Tu potrai mangiare di tutti gli alberi del giardino, ma dell’albero della conoscenza del bene e del male non devi mangiare, perché, nel giorno in cui tu ne mangerai, certamente dovrai morire».

    Salmo Responsoriale Dal Salmo 103 (104)
    Benedici il Signore, anima mia!

    Benedici il Signore, anima mia!
    Sei tanto grande, Signore, mio Dio!
    Sei rivestito di maestà e di splendore,
    avvolto di luce come di un manto.

    Tutti da te aspettano
    che tu dia loro cibo a tempo opportuno.
    Tu lo provvedi, essi lo raccolgono;
    apri la tua mano, si saziano di beni.

    Togli loro il respiro: muoiono,
    e ritornano nella loro polvere.
    Mandi il tuo spirito, sono creati,
    e rinnovi la faccia della terra.

    Canto al Vangelo Cf. Gv 17, 17b.a
    Alleluia, alleluia.
    La tua parola, Signore, è verità:
    consacraci nella verità.
    Alleluia.

    Vangelo Mc 7, 14-23
    Ciò che esce dall’uomo è quello che rende impuro l’uomo.


    Dal Vangelo secondo Marco
    In quel tempo, Gesù, chiamata di nuovo la folla, diceva loro: «Ascoltatemi tutti e comprendete bene! Non c’è nulla fuori dell’uomo che, entrando in lui, possa renderlo impuro. Ma sono le cose che escono dall’uomo a renderlo impuro».
    Quando entrò in una casa, lontano dalla folla, i suoi discepoli lo interrogavano sulla parabola. E disse loro: «Così neanche voi siete capaci di comprendere? Non capite che tutto ciò che entra nell’uomo dal di fuori non può renderlo impuro, perché non gli entra nel cuore ma nel ventre e va nella fogna?». Così rendeva puri tutti gli alimenti.
    E diceva: «Ciò che esce dall’uomo è quello che rende impuro l’uomo. Dal di dentro infatti, cioè dal cuore degli uomini, escono i propositi di male: impurità, furti, omicidi, adultèri, avidità, malvagità, inganno, dissolutezza, invidia, calunnia, superbia, stoltezza. Tutte queste cose cattive vengono fuori dall’interno e rendono impuro l’uomo».

    _________________________________

    Memorie facoltative:

    San Girolamo Emiliani


    Dal Comune dei santi: per gli educatori.

    Colletta

    O Dio, Padre di misericordia,
    che hai dato agli orfani san Girolamo [Emiliani]
    come sostegno e padre,
    concedi a noi per sua intercessione
    di custodire fedelmente lo spirito di adozione,
    per il quale ci chiamiamo e siamo realmente tuoi figli.
    Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
    e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo,
    per tutti i secoli dei secoli.


    Santa Giuseppina Bakhita, vergine

    Dal Comune delle vergini: per una vergine.

    Colletta

    O Dio, che hai elevato santa Giuseppina [Bakhita]
    dalla misera condizione di schiava
    alla dignità di figlia tua e sposa di Cristo,
    concedi che, sul suo esempio,
    seguiamo con amore fedele il Signore Gesù crocifisso
    e, dediti alle opere di misericordia,
    perseveriamo nella carità.
    Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
    e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo,
    per tutti i secoli dei secoli.

  7. #77
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    9 febbraio 2023
    Giovedì della V settimana del Tempo Ordinario

    Prima Lettura
    Gn 2, 18-25
    La condusse all’uomo. I due saranno un’unica carne.


    Dal libro della Gènesi
    Il Signore Dio disse: «Non è bene che l’uomo sia solo: voglio fargli un aiuto che gli corrisponda». Allora il Signore Dio plasmò dal suolo ogni sorta di animali selvatici e tutti gli uccelli del cielo e li condusse all’uomo, per vedere come li avrebbe chiamati: in qualunque modo l’uomo avesse chiamato ognuno degli esseri viventi, quello doveva essere il suo nome.
    Così l’uomo impose nomi a tutto il bestiame, a tutti gli uccelli del cielo e a tutti gli animali selvatici, ma per l’uomo non trovò un aiuto che gli corrispondesse. Allora il Signore Dio fece scendere un torpore sull’uomo, che si addormentò; gli tolse una delle costole e richiuse la carne al suo posto. Il Signore Dio formò con la costola, che aveva tolta all’uomo, una donna e la condusse all’uomo.
    Allora l’uomo disse:
    «Questa volta
    è osso dalle mie ossa,
    carne dalla mia carne.
    La si chiamerà donna,
    perché dall’uomo è stata tolta».
    Per questo l’uomo abbandonerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie, e i due saranno un’unica carne.
    Ora tutti e due erano nudi, l’uomo e sua moglie, e non provavano vergogna.

    Salmo Responsoriale Dal Salmo 127 (128)
    Beato chi teme il Signore.

    Beato chi teme il Signore
    e cammina nelle sue vie.
    Della fatica delle tue mani ti nutrirai,
    sarai felice e avrai ogni bene.

    La tua sposa come vite feconda
    nell’intimità della tua casa;
    i tuoi figli come virgulti d’ulivo
    intorno alla tua mensa.

    Ecco com’è benedetto
    l’uomo che teme il Signore.
    Ti benedica il Signore da Sion.
    Possa tu vedere il bene di Gerusalemme
    tutti i giorni della tua vita!

    Canto al Vangelo Gc 1, 21bc
    Alleluia, alleluia.
    Accogliete con docilità la Parola che è stata piantata in voi
    e può portarvi alla salvezza.
    Alleluia.

    Vangelo Mc 7, 24-30
    I cagnolini sotto la tavola mangiano le briciole dei figli.


    Dal Vangelo secondo Marco
    In quel tempo, Gesù andò nella regione di Tiro. Entrato in una casa, non voleva che alcuno lo sapesse, ma non poté restare nascosto.
    Una donna, la cui figlioletta era posseduta da uno spirito impuro, appena seppe di lui, andò e si gettò ai suoi piedi. Questa donna era di lingua greca e di origine siro-fenicia.
    Ella lo supplicava di scacciare il demonio da sua figlia. Ed egli le rispondeva: «Lascia prima che si sazino i figli, perché non è bene prendere il pane dei figli e gettarlo ai cagnolini». Ma lei gli replicò: «Signore, anche i cagnolini sotto la tavola mangiano le briciole dei figli». Allora le disse: «Per questa tua parola, va’: il demonio è uscito da tua figlia».
    Tornata a casa sua, trovò la bambina coricata sul letto e il demonio se n’era andato.

  8. #78
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    10 febbraio 2023
    Santa Scolastica, vergine
    Memoria


    Dal Comune delle vergini: per una vergine, o dal Comune dei santi: per una monaca.

    Colletta

    Nella memoria della santa vergine Scolastica,
    ti preghiamo, o Padre:
    dona anche a noi, sul suo esempio,
    di amarti e servirti con cuore puro
    e di gustare la dolcezza del tuo amore.
    Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
    e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo,
    per tutti i secoli dei secoli.

    Prima Lettura Gn 3, 1-8
    Sareste come Dio, conoscendo il bene e il male.


    Dal libro della Gènesi
    Il serpente era il più astuto di tutti gli animali selvatici che Dio aveva fatto e disse alla donna: «È vero che Dio ha detto: “Non dovete mangiare di alcun albero del giardino”?». Rispose la donna al serpente: «Dei frutti degli alberi del giardino noi possiamo mangiare, ma del frutto dell’albero che sta in mezzo al giardino Dio ha detto: “Non dovete mangiarne e non lo dovete toccare, altrimenti morirete”». Ma il serpente disse alla donna: «Non morirete affatto! Anzi, Dio sa che il giorno in cui voi ne mangiaste si aprirebbero i vostri occhi e sareste come Dio, conoscendo il bene e il male».
    Allora la donna vide che l’albero era buono da mangiare, gradevole agli occhi e desiderabile per acquistare saggezza; prese del suo frutto e ne mangiò, poi ne diede anche al marito, che era con lei, e anch’egli ne mangiò. Allora si aprirono gli occhi di tutti e due e conobbero di essere nudi; intrecciarono foglie di fico e se ne fecero cinture.
    Poi udirono il rumore dei passi del Signore Dio che passeggiava nel giardino alla brezza del giorno, e l’uomo, con sua moglie, si nascose dalla presenza del Signore Dio, in mezzo agli alberi del giardino.

    Salmo Responsoriale Dal Salmo 31 (32)
    Beato l’uomo a cui è tolta la colpa.

    Beato l’uomo a cui è tolta la colpa
    e coperto il peccato.
    Beato l’uomo a cui Dio non imputa il delitto
    e nel cui spirito non è inganno.

    Ti ho fatto conoscere il mio peccato,
    non ho coperto la mia colpa.
    Ho detto: «Confesserò al Signore le mie iniquità»
    e tu hai tolto la mia colpa e il mio peccato.

    Per questo ti prega ogni fedele
    nel tempo dell’angoscia;
    quando irromperanno grandi acque
    non potranno raggiungerlo.

    Tu sei il mio rifugio, mi liberi dall’angoscia,
    mi circondi di canti di liberazione.

    Canto al Vangelo Cf. At 16, 14b
    Alleluia, alleluia.
    Apri, Signore, il nostro cuore
    e accoglieremo le parole del Figlio tuo.
    Alleluia.

    Vangelo Mc 7, 31-37
    Fa udire i sordi e fa parlare i muti.


    Dal Vangelo secondo Marco
    In quel tempo, Gesù, uscito dalla regione di Tiro, passando per Sidòne, venne verso il mare di Galilea in pieno territorio della Decàpoli.
    Gli portarono un sordomuto e lo pregarono di imporgli la mano. Lo prese in disparte, lontano dalla folla, gli pose le dita negli orecchi e con la saliva gli toccò la lingua; guardando quindi verso il cielo, emise un sospiro e gli disse: «Effatà», cioè: «Apriti!». E subito gli si aprirono gli orecchi, si sciolse il nodo della sua lingua e parlava correttamente.
    E comandò loro di non dirlo a nessuno. Ma più egli lo proibiva, più essi lo proclamavano e, pieni di stupore, dicevano: «Ha fatto bene ogni cosa: fa udire i sordi e fa parlare i muti!».

  9. #79
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    11 febbraio 2023
    Sabato della V settimana del Tempo Ordinario

    Prima Lettura
    Gn 3, 9-24
    Il Signore Dio lo scacciò dal giardino di Eden, perché lavorasse il suolo.


    Dal libro della Gènesi
    Il Signore Dio chiamò l’uomo e gli disse: «Dove sei?». Rispose: «Ho udito la tua voce nel giardino: ho avuto paura, perché sono nudo, e mi sono nascosto». Riprese: «Chi ti ha fatto sapere che sei nudo? Hai forse mangiato dell’albero di cui ti avevo comandato di non mangiare?». Rispose l’uomo: «La donna che tu mi hai posta accanto mi ha dato dell’albero e io ne ho mangiato». Il Signore Dio disse alla donna: «Che hai fatto?». Rispose la donna: «Il serpente mi ha ingannata e io ho mangiato».
    Allora il Signore Dio disse al serpente:
    «Poiché hai fatto questo,
    maledetto tu fra tutto il bestiame
    e fra tutti gli animali selvatici!
    Sul tuo ventre camminerai
    e polvere mangerai
    per tutti i giorni della tua vita.
    Io porrò inimicizia fra te e la donna,
    fra la tua stirpe e la sua stirpe:
    questa ti schiaccerà la testa
    e tu le insidierai il calcagno».
    Alla donna disse:
    «Moltiplicherò i tuoi dolori
    e le tue gravidanze,
    con dolore partorirai figli.
    Verso tuo marito sarà il tuo istinto,
    ed egli ti dominerà».
    All’uomo disse: «Poiché hai ascoltato la voce di tua moglie e hai mangiato dell’albero di cui ti avevo comandato: “Non devi mangiarne”,
    maledetto il suolo per causa tua!
    Con dolore ne trarrai il cibo
    per tutti i giorni della tua vita.
    Spine e cardi produrrà per te
    e mangerai l’erba dei campi.
    Con il sudore del tuo volto mangerai il pane,
    finché non ritornerai alla terra,
    perché da essa sei stato tratto:
    polvere tu sei e in polvere ritornerai!».
    L’uomo chiamò sua moglie Eva, perché ella fu la madre di tutti i viventi.
    Il Signore Dio fece all’uomo e a sua moglie tuniche di pelli e li vestì.
    Poi il Signore Dio disse: «Ecco, l’uomo è diventato come uno di noi quanto alla conoscenza del bene e del male. Che ora egli non stenda la mano e non prenda anche dell’albero della vita, ne mangi e viva per sempre!».
    Il Signore Dio lo scacciò dal giardino di Eden, perché lavorasse il suolo da cui era stato tratto. Scacciò l’uomo e pose a oriente del giardino di Eden i cherubini e la fiamma della spada guizzante, per custodire la via all’albero della vita.

    Salmo Responsoriale Dal Salmo 89 (90)
    Signore, tu sei stato per noi un rifugio di generazione in generazione.

    Prima che nascessero i monti
    e la terra e il mondo fossero generati,
    da sempre e per sempre tu sei, o Dio.

    Tu fai ritornare l’uomo in polvere,
    quando dici: «Ritornate, figli dell’uomo».
    Mille anni, ai tuoi occhi,
    sono come il giorno di ieri che è passato,
    come un turno di veglia nella notte.

    Tu li sommergi:
    sono come un sogno al mattino,
    come l’erba che germoglia;
    al mattino fiorisce e germoglia,
    alla sera è falciata e secca.

    Insegnaci a contare i nostri giorni
    E acquisteremo un cuore saggio.
    Ritorna, Signore: fino a quando?
    Abbi pietà dei tuoi servi!

    Canto al Vangelo Mt 4, 4b
    Alleluia, alleluia.
    Non di solo pane vivrà l'uomo,
    ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio.
    Alleluia.

    Vangelo Mc 8, 1-10
    Mangiarono a sazietà.


    Dal Vangelo secondo Marco
    In quei giorni, poiché vi era di nuovo molta folla e non avevano da mangiare, Gesù chiamò a sé i discepoli e disse loro: «Sento compassione per la folla; ormai da tre giorni stanno con me e non hanno da mangiare. Se li rimando digiuni alle loro case, verranno meno lungo il cammino; e alcuni di loro sono venuti da lontano».
    Gli risposero i suoi discepoli: «Come riuscire a sfamarli di pane qui, in un deserto?». Domandò loro: «Quanti pani avete?». Dissero: «Sette».
    Ordinò alla folla di sedersi per terra. Prese i sette pani, rese grazie, li spezzò e li dava ai suoi discepoli perché li distribuissero; ed essi li distribuirono alla folla. Avevano anche pochi pesciolini; recitò la benedizione su di essi e fece distribuire anche quelli.
    Mangiarono a sazietà e portarono via i pezzi avanzati: sette sporte. Erano circa quattromila. E li congedò.
    Poi salì sulla barca con i suoi discepoli e subito andò dalle parti di Dalmanutà.

    _________________________________

    Memoria facoltativa:
    Beata Vergine Maria di Lourdes


    Dal Comune della beata Vergine Maria.

    Colletta

    O Dio, Padre misericordioso, soccorri la nostra debolezza,
    e per intercessione di Maria,
    Madre immacolata del tuo Figlio,
    fa’ che risorgiamo dal peccato alla vita nuova.
    Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
    e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo,
    per tutti i secoli dei secoli.

  10. #80
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    12 febbraio 2023
    VI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

    Antifona d'Ingresso
    Cf. Sal 30, 3-4
    Sii per me una roccia di rifugio,
    un luogo fortificato che mi salva.
    Tu sei mia rupe e mia fortezza:
    guidami per amore del tuo nome.

    Si dice il Gloria.

    Colletta

    O Dio, che hai promesso di abitare
    in coloro che ti amano con cuore retto e sincero,
    donaci la grazia di diventare tua degna dimora.
    Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
    e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo,
    per tutti i secoli dei secoli.

    Oppure:
    O Dio, che hai rivelato la pienezza della legge
    nel comandamento dell’amore,
    dona al tuo popolo di conoscere le profondità
    della sapienza e della giustizia,
    per entrare nel tuo regno
    di riconciliazione e di pace.
    Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
    e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo,
    per tutti i secoli dei secoli.

    Prima Lettura Sir 15, 16-21 (NV) [gr. 15, 15-20]
    A nessuno ha comandato di essere empio.


    Dal libro del Siràcide
    Se vuoi osservare i suoi comandamenti, essi ti custodiranno;
    se hai fiducia in lui, anche tu vivrai.
    Egli ti ha posto davanti fuoco e acqua:
    là dove vuoi tendi la tua mano.
    Davanti agli uomini stanno la vita e la morte, il bene e il male:
    a ognuno sarà dato ciò che a lui piacerà.
    Grande infatti è la sapienza del Signore;
    forte e potente, egli vede ogni cosa.
    I suoi occhi sono su coloro che lo temono,
    egli conosce ogni opera degli uomini.
    A nessuno ha comandato di essere empio
    e a nessuno ha dato il permesso di peccare.

    Salmo Responsoriale Dal Salmo 118 (119)
    Beato chi cammina nella legge del Signore.

    Beato chi è integro nella sua via
    e cammina nella legge del Signore.
    Beato chi custodisce i suoi insegnamenti
    e lo cerca con tutto il cuore.

    Tu hai promulgato i tuoi precetti
    perché siano osservati interamente.
    Siano stabili le mie vie
    nel custodire i tuoi decreti.

    Sii benevolo con il tuo servo e avrò vita,
    osserverò la tua parola.
    Aprimi gli occhi perché io consideri
    le meraviglie della tua legge.

    Insegnami, Signore, la via dei tuoi decreti
    e la custodirò sino alla fine.
    Dammi intelligenza, perché io custodisca la tua legge
    e la osservi con tutto il cuore.

    Seconda Lettura 1 Cor 2, 6-10
    Dio ha stabilito una sapienza prima dei secoli per la nostra gloria.


    Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi
    Fratelli, tra coloro che sono perfetti parliamo, sì, di sapienza, ma di una sapienza che non è di questo mondo, né dei dominatori di questo mondo, che vengono ridotti al nulla. Parliamo invece della sapienza di Dio, che è nel mistero, che è rimasta nascosta e che Dio ha stabilito prima dei secoli per la nostra gloria.
    Nessuno dei dominatori di questo mondo l’ha conosciuta; se l’avessero conosciuta, non avrebbero crocifisso il Signore della gloria.
    Ma, come sta scritto:
    «Quelle cose che occhio non vide, né orecchio udì,
    né mai entrarono in cuore di uomo,
    Dio le ha preparate per coloro che lo amano».
    Ma a noi Dio le ha rivelate per mezzo dello Spirito; lo Spirito infatti conosce bene ogni cosa, anche le profondità di Dio.

    Canto al Vangelo Cf. Mt 11, 25
    Alleluia, alleluia.
    Ti rendo lode, Padre,
    Signore del cielo e della terra,
    perché ai piccoli hai rivelato
    i misteri del Regno.
    Alleluia.

    Vangelo Mt 5, 17-37
    Così fu detto agli antichi; ma io vi dico.

    forma breve: testo tra parentesi quadre

    Dal Vangelo secondo Matteo
    [In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:] «Non crediate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non sono venuto ad abolire, ma a dare pieno compimento. In verità io vi dico: finché non siano passati il cielo e la terra, non passerà un solo iota o un solo trattino della Legge, senza che tutto sia avvenuto. Chi dunque trasgredirà uno solo di questi minimi precetti e insegnerà agli altri a fare altrettanto, sarà considerato minimo nel regno dei cieli. Chi invece li osserverà e li insegnerà, sarà considerato grande nel regno dei cieli.
    [Io vi dico] infatti [: se la vostra giustizia non supererà quella degli scribi e dei farisei, non entrerete nel regno dei cieli.
    Avete inteso che fu detto agli antichi: “Non ucciderai; chi avrà ucciso dovrà essere sottoposto al giudizio”. Ma io vi dico: chiunque si adira con il proprio fratello dovrà essere sottoposto al giudizio.] Chi poi dice al fratello: “Stupido”, dovrà essere sottoposto al sinedrio; e chi gli dice: “Pazzo”, sarà destinato al fuoco della Geènna.
    Se dunque tu presenti la tua offerta all’altare e lì ti ricordi che tuo fratello ha qualche cosa contro di te, lascia lì il tuo dono davanti all’altare, va’ prima a riconciliarti con il tuo fratello e poi torna a offrire il tuo dono.
    Mettiti presto d’accordo con il tuo avversario mentre sei in cammino con lui, perché l’avversario non ti consegni al giudice e il giudice alla guardia, e tu venga gettato in prigione. In verità io ti dico: non uscirai di là finché non avrai pagato fino all’ultimo spicciolo!
    [Avete inteso che fu detto: “Non commetterai adulterio”. Ma io vi dico: chiunque guarda una donna per desiderarla, ha già commesso adulterio con lei nel proprio cuore.]
    Se il tuo occhio destro ti è motivo di scandalo, cavalo e gettalo via da te: ti conviene infatti perdere una delle tue membra, piuttosto che tutto il tuo corpo venga gettato nella Geènna. E se la tua mano destra ti è motivo di scandalo, tagliala e gettala via da te: ti conviene infatti perdere una delle tue membra, piuttosto che tutto il tuo corpo vada a finire nella Geènna.
    Fu pure detto: “Chi ripudia la propria moglie, le dia l’atto del ripudio”. Ma io vi dico: chiunque ripudia la propria moglie, eccetto il caso di unione illegittima, la espone all’adulterio, e chiunque sposa una ripudiata, commette adulterio.
    [Avete anche inteso che fu detto agli antichi: “Non giurerai il falso, ma adempirai verso il Signore i tuoi giuramenti”. Ma io vi dico: non giurate affatto], né per il cielo, perché è il trono di Dio, né per la terra, perché è lo sgabello dei suoi piedi, né per Gerusalemme, perché è la città del grande Re. Non giurare neppure per la tua testa, perché non hai il potere di rendere bianco o nero un solo capello. [Sia invece il vostro parlare: “sì, sì”, “no, no”; il di più viene dal Maligno».]

    Si dice il Credo.

    Sulle Offerte

    Questa offerta, o Signore,
    ci purifichi e ci rinnovi,
    e ottenga a chi è fedele alla tua volontà
    la ricompensa eterna.
    Per Cristo nostro Signore.

    Antifona alla Comunione Cf. Sal 77, 29-30
    Mangiarono fino a saziarsi
    e il Signore appagò il loro desiderio.
    La loro brama non andò delusa.

    Oppure: Gv 3, 16
    Dio ha tanto amato il mondo
    da dare il Figlio unigenito,
    perché chiunque crede in lui non vada perduto,
    ma abbia la vita eterna.

    Oppure: Cf. Mt 5, 19
    Chi osserverà e insegnerà i precetti del Signore
    sarà grande nel regno dei cieli.

    Dopo la Comunione
    O Signore, che ci hai fatto gustare il pane del cielo,
    fa’ che desideriamo sempre questo cibo che dona la vera vita.
    Per Cristo nostro Signore.

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