Lo Staff del Forum dichiara la propria fedeltà al Magistero. Se, per qualche svista o disattenzione, dovessimo incorrere in qualche errore o inesattezza, accettiamo fin da ora, con filiale ubbidienza, quanto la Santa Chiesa giudica e insegna. Le affermazioni dei singoli forumisti non rappresentano in alcun modo la posizione del forum, e quindi dello Staff, che ospita tutti gli interventi non esplicitamente contrari al Regolamento di CR (dalla Magna Charta). O Maria concepita senza peccato prega per noi che ricorriamo a Te.
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Discussione: TESTI LITURGICI DELLA MESSA in Rito Romano

  1. #111
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    15 marzo 2023
    Mercoledì della III settimana di Quaresima

    Antifona d'Ingresso
    Sal 118, 133
    Rendi saldi i miei passi secondo la tua promessa;
    non permettere che mi domini alcun male.

    Colletta
    Concedi a noi, o Signore,
    che, nutriti dalla tua parola
    e formati nell’impegno quaresimale,
    ti serviamo con purezza di cuore
    e siamo sempre concordi nella preghiera.
    Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
    e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo,
    per tutti i secoli dei secoli.

    Prima Lettura Dt 4, 1.5-9
    Osserverete le leggi e le metterete in pratica.


    Dal libro del Deuteronòmio
    Mosè parlò al popolo e disse:
    «Ora, Israele, ascolta le leggi e le norme che io vi insegno, affinché le mettiate in pratica, perché viviate ed entriate in possesso della terra che il Signore, Dio dei vostri padri, sta per darvi.
    Vedete, io vi ho insegnato leggi e norme come il Signore, mio Dio, mi ha ordinato, perché le mettiate in pratica nella terra in cui state per entrare per prenderne possesso. Le osserverete dunque, e le metterete in pratica, perché quella sarà la vostra saggezza e la vostra intelligenza agli occhi dei popoli, i quali, udendo parlare di tutte queste leggi, diranno: “Questa grande nazione è il solo popolo saggio e intelligente”. Infatti quale grande nazione ha gli dèi così vicini a sé, come il Signore, nostro Dio, è vicino a noi ogni volta che lo invochiamo? E quale grande nazione ha leggi e norme giuste come è tutta questa legislazione che io oggi vi do?
    Ma bada a te e guàrdati bene dal dimenticare le cose che i tuoi occhi hanno visto, non ti sfuggano dal cuore per tutto il tempo della tua vita: le insegnerai anche ai tuoi figli e ai figli dei tuoi figli».

    Salmo Responsoriale Dal Salmo 147
    Celebra il Signore, Gerusalemme.

    Celebra il Signore, Gerusalemme,
    loda il tuo Dio, Sion,
    perché ha rinforzato le sbarre delle tue porte,
    in mezzo a te ha benedetto i tuoi figli.

    Manda sulla terra il suo messaggio:
    la sua parola corre veloce.
    Fa scendere la neve come lana,
    come polvere sparge la brina.

    Annuncia a Giacobbe la sua parola,
    i suoi decreti e i suoi giudizi a Israele.
    Così non ha fatto con nessun’altra nazione,
    non ha fatto conoscere loro i suoi giudizi.

    Canto al Vangelo Cf. Gv 6, 63c.68c
    Gloria e lode a te, o Cristo!
    Le tue parole, Signore, sono spirito e vita;
    tu hai parole di vita eterna.
    Gloria e lode a te, o Cristo!

    Vangelo Mt 5, 17-19
    Chi insegnerà e osserverà i precetti, sarà considerato grande nel regno dei cieli.


    Dal Vangelo secondo Matteo
    In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
    «Non crediate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non sono venuto ad abolire, ma a dare pieno compimento. In verità io vi dico: finché non siano passati il cielo e la terra, non passerà un solo iota o un solo trattino della Legge, senza che tutto sia avvenuto.
    Chi dunque trasgredirà uno solo di questi minimi precetti e insegnerà agli altri a fare altrettanto, sarà considerato minimo nel regno dei cieli. Chi invece li osserverà e li insegnerà, sarà considerato grande nel regno dei cieli».

    Sulle Offerte
    Accetta, o Signore,
    le offerte e le preghiere del tuo popolo
    e difendi da ogni pericolo
    i tuoi fedeli che celebrano i santi misteri.
    Per Cristo nostro Signore.

    Prefazio di Quaresima.

    Antifona alla Comunione Sal 15, 11

    Mi indicherai il sentiero della vita,
    gioia piena alla tua presenza.

    Oppure: Cf. Mt 5, 19
    Chi osserverà e insegnerà i precetti del Signore
    sarà grande nel regno dei cieli.

    Dopo la Comunione
    Il pane del cielo di cui ci siamo nutriti
    ci santifichi, o Signore,
    e, liberati da ogni colpa,
    ci renda degni delle tue promesse.
    Per Cristo nostro Signore.

    Orazione sul popolo ad libitum
    Concedi al tuo popolo, o Signore,
    di desiderare ciò che ti è gradito,
    perché solo nella conformità al tuo volere
    sarà ricolmato di ogni bene.
    Per Cristo nostro Signore.

  2. #112
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    16 marzo 2023
    Giovedì della III settimana di Quaresima

    Antifona d'Ingresso

    «Io sono la salvezza del popolo», dice il Signore.
    «In qualunque prova mi invocherete, vi esaudirò,
    e sarò il vostro Signore per sempre».

    Colletta
    Dio grande e misericordioso,
    quanto più si avvicina la festa della nostra redenzione,
    tanto più cresca in noi il fervore
    per celebrare santamente il mistero della Pasqua.
    Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
    e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo,
    per tutti i secoli dei secoli.

    Prima Lettura Ger 7, 23-28
    Questa è la nazione che non ascolta la voce del Signore, suo Dio.


    Dal libro del profeta Geremìa
    Così dice il Signore:
    «Questo ordinai loro: “Ascoltate la mia voce, e io sarò il vostro Dio e voi sarete il mio popolo; camminate sempre sulla strada che vi prescriverò, perché siate felici”.
    Ma essi non ascoltarono né prestarono orecchio alla mia parola; anzi, procedettero ostinatamente secondo il loro cuore malvagio e, invece di rivolgersi verso di me, mi hanno voltato le spalle.
    Da quando i vostri padri sono usciti dall’Egitto fino ad oggi, io vi ho inviato con assidua premura tutti i miei servi, i profeti; ma non mi hanno ascoltato né prestato orecchio, anzi hanno reso dura la loro cervìce, divenendo peggiori dei loro padri.
    Dirai loro tutte queste cose, ma non ti ascolteranno; li chiamerai, ma non ti risponderanno. Allora dirai loro: Questa è la nazione che non ascolta la voce del Signore, suo Dio, né accetta la correzione. La fedeltà è sparita, è stata bandita dalla loro bocca».

    Salmo Responsoriale Dal Salmo 94 (95)
    Ascoltate oggi la voce del Signore: non indurite il vostro cuore.

    Venite, cantiamo al Signore,
    acclamiamo la roccia della nostra salvezza.
    Accostiamoci a lui per rendergli grazie,
    a lui acclamiamo con canti di gioia.

    Entrate: prostràti, adoriamo,
    in ginocchio davanti al Signore che ci ha fatti.
    È lui il nostro Dio
    e noi il popolo del suo pascolo,
    il gregge che egli conduce.

    Se ascoltaste oggi la sua voce!
    «Non indurite il cuore come a Merìba,
    come nel giorno di Massa nel deserto,
    dove mi tentarono i vostri padri:
    mi misero alla prova
    pur avendo visto le mie opere».

    Canto al Vangelo Cf. Gl 2, 12-13
    Gloria e lode a te, o Cristo!
    Ritornate a me con tutto il cuore, dice il Signore,
    perché sono misericordioso e pietoso.
    Gloria e lode a te, o Cristo!

    Vangelo Lc 11, 14-23
    Chi non è con me, è contro di me.


    Dal Vangelo secondo Luca
    In quel tempo, Gesù stava scacciando un demonio che era muto. Uscito il demonio, il muto cominciò a parlare e le folle furono prese da stupore. Ma alcuni dissero: «È per mezzo di Beelzebùl, capo dei demòni, che egli scaccia i demòni». Altri poi, per metterlo alla prova, gli domandavano un segno dal cielo.
    Egli, conoscendo le loro intenzioni, disse: «Ogni regno diviso in se stesso va in rovina e una casa cade sull’altra. Ora, se anche satana è diviso in se stesso, come potrà stare in piedi il suo regno? Voi dite che io scaccio i demòni per mezzo di Beelzebùl. Ma se io scaccio i demòni per mezzo di Beelzebùl, i vostri figli per mezzo di chi li scacciano? Per questo saranno loro i vostri giudici. Se invece io scaccio i demòni con il dito di Dio, allora è giunto a voi il regno di Dio.
    Quando un uomo forte, bene armato, fa la guardia al suo palazzo, ciò che possiede è al sicuro. Ma se arriva uno più forte di lui e lo vince, gli strappa via le armi nelle quali confidava e ne spartisce il bottino.
    Chi non è con me è contro di me, e chi non raccoglie con me, disperde».

    Sulle Offerte
    Purificaci, o Signore, dal contagio del male,
    perché ti sia gradita la nostra offerta;
    non permettere che siamo attratti da falsi piaceri,
    tu che ci chiami a godere della vera gioia.
    Per Cristo nostro Signore.

    Prefazio di Quaresima.

    Antifona alla Comunione Cf. Sal 118, 4-5

    Tu hai dato, Signore, i tuoi precetti
    perché siano osservati interamente.
    Siano stabili le mie vie nel custodire i tuoi decreti.

    Oppure: Lc 11, 23
    «Chi non è con me, è contro di me,
    chi non raccoglie con me, disperde», dice il Signore.

    Dopo la Comunione
    O Dio, che ci hai nutriti in questo sacramento,
    fa’ che la forza della tua salvezza,
    operante nei santi misteri,
    trasformi tutta la nostra vita.
    Per Cristo nostro Signore.

    Orazione sul popolo ad libitum
    Nella tua misericordia
    guarda, o Signore, il popolo che implora la tua clemenza:
    come da te ha ricevuto la vita,
    così la tua grazia gli doni di ricercare il bene
    e di attuarlo ogni giorno.
    Per Cristo nostro Signore.

  3. #113
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    17 marzo 2023
    Venerdì della III settimana di Quaresima

    Antifona d'Ingresso
    Sal 85, 8.10
    Fra gli dèi nessuno è come te, Signore.
    Grande tu sei e compi meraviglie:
    tu solo sei Dio.

    Colletta
    Padre santo e misericordioso,
    infondi la tua grazia nei nostri cuori
    perché possiamo salvarci dagli sbandamenti umani
    e restare fedeli alla tua parola di vita eterna.
    Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
    e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo,
    per tutti i secoli dei secoli.

    Prima Lettura Os 14, 2-10
    Non chiameremo più dio nostro l'opera delle nostre mani.


    Dal libro del profeta Osèa
    Così dice il Signore:
    «Torna, Israele, al Signore, tuo Dio,
    poiché hai inciampato nella tua iniquità.
    Preparate le parole da dire
    e tornate al Signore;
    ditegli: “Togli ogni iniquità,
    accetta ciò che è bene:
    non offerta di tori immolati,
    ma la lode delle nostre labbra.
    Assur non ci salverà,
    non cavalcheremo più su cavalli,
    né chiameremo più “dio nostro”
    l’opera delle nostre mani,
    perché presso di te l’orfano trova misericordia”.
    Io li guarirò dalla loro infedeltà,
    li amerò profondamente,
    poiché la mia ira si è allontanata da loro.
    Sarò come rugiada per Israele;
    fiorirà come un giglio
    e metterà radici come un albero del Libano,
    si spanderanno i suoi germogli
    e avrà la bellezza dell’olivo
    e la fragranza del Libano.
    Ritorneranno a sedersi alla mia ombra,
    faranno rivivere il grano,
    fioriranno come le vigne,
    saranno famosi come il vino del Libano.
    Che ho ancora in comune con gli ìdoli, o Èfraim?
    Io l’esaudisco e veglio su di lui;
    io sono come un cipresso sempre verde,
    il tuo frutto è opera mia.
    Chi è saggio comprenda queste cose,
    chi ha intelligenza le comprenda;
    poiché rette sono le vie del Signore,
    i giusti camminano in esse,
    mentre i malvagi v’inciampano».

    Salmo Responsoriale Dal Salmo 80 (81)
    Io sono il Signore, tuo Dio: ascolta la mia voce.
    Oppure:
    Signore, tu hai parole di vita eterna.

    Un linguaggio mai inteso io sento:
    «Ho liberato dal peso la sua spalla,
    le sue mani hanno deposto la cesta.
    Hai gridato a me nell’angoscia
    e io ti ho liberato.

    Nascosto nei tuoni ti ho dato risposta,
    ti ho messo alla prova alle acque di Merìba.
    Ascolta, popolo mio:
    contro di te voglio testimoniare.
    Israele, se tu mi ascoltassi!

    Non ci sia in mezzo a te un dio estraneo
    e non prostrarti a un dio straniero.
    Sono io il Signore, tuo Dio,
    che ti ha fatto salire dal paese d’Egitto.

    Se il mio popolo mi ascoltasse!
    Se Israele camminasse per le mie vie!
    Lo nutrirei con fiore di frumento,
    lo sazierei con miele dalla roccia».

    Canto al Vangelo Mt 4, 17
    Gloria e lode a te, o Cristo!
    Convertitevi, dice il Signore,
    perché il regno dei cieli è vicino.
    Gloria e lode a te, o Cristo!

    Vangelo Mc 12, 28b-34
    Il Signore nostro Dio è l'unico Signore: lo amerai.


    Dal Vangelo secondo Marco
    In quel tempo, si avvicinò a Gesù uno degli scribi e gli domandò: «Qual è il primo di tutti i comandamenti?».
    Gesù rispose: «Il primo è: “Ascolta, Israele! Il Signore nostro Dio è l’unico Signore; amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore e con tutta la tua anima, con tutta la tua mente e con tutta la tua forza”. Il secondo è questo: “Amerai il tuo prossimo come te stesso”. Non c’è altro comandamento più grande di questi».
    Lo scriba gli disse: «Hai detto bene, Maestro, e secondo verità, che Egli è unico e non vi è altri all’infuori di lui; amarlo con tutto il cuore, con tutta l’intelligenza e con tutta la forza e amare il prossimo come se stesso vale più di tutti gli olocàusti e i sacrifici».
    Vedendo che egli aveva risposto saggiamente, Gesù gli disse: «Non sei lontano dal regno di Dio». E nessuno aveva più il coraggio di interrogarlo.

    Sulle Offerte
    Guarda con benevolenza, o Signore,
    questi doni che ti presentiamo
    perché siano a te graditi
    e diventino per noi sorgente di salvezza.
    Per Cristo nostro Signore.

    Prefazio di Quaresima.

    Antifona alla Comunione Cf. Mc 12, 33

    Amare Dio con tutto il cuore
    e amare il prossimo come se stessi
    vale più di tutti i sacrifici.

    Dopo la Comunione
    La forza del tuo Spirito
    ci pervada corpo e anima, o Signore,
    perché possiamo ottenere pienamente la redenzione
    alla quale abbiamo partecipato
    in questi santi misteri.
    Per Cristo nostro Signore.

    Orazione sul popolo ad libitum
    Volgi lo sguardo, o Signore,
    sui fedeli che implorano la tua misericordia,
    perché, confidando nella tua benevolenza,
    diffondano ovunque i doni del tuo amore.
    Per Cristo nostro Signore.

  4. #114
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    18 marzo 2023
    Sabato della III settimana di Quaresima

    Antifona d'Ingresso
    Sal 102, 2-3
    Benedici il Signore, anima mia,
    non dimenticare tutti i suoi benefici:
    egli perdona tutte le tue colpe.

    Colletta
    O Dio, nostro Padre,
    che nella celebrazione della Quaresima
    ci fai pregustare la gioia della Pasqua,
    donaci di contemplare e vivere
    i misteri della redenzione
    per godere la pienezza dei suoi frutti.
    Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
    e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo,
    per tutti i secoli dei secoli.

    Prima Lettura Os 6, 1-6
    Voglio l'amore e non il sacrificio.


    Dal libro del profeta Osèa
    «Venite, ritorniamo al Signore:
    egli ci ha straziato ed egli ci guarirà.
    Egli ci ha percosso ed egli ci fascerà.
    Dopo due giorni ci ridarà la vita
    e il terzo ci farà rialzare,
    e noi vivremo alla sua presenza.
    Affrettiamoci a conoscere il Signore,
    la sua venuta è sicura come l’aurora.
    Verrà a noi come la pioggia d’autunno,
    come la pioggia di primavera che feconda la terra».
    Che dovrò fare per te, Èfraim,
    che dovrò fare per te, Giuda?
    Il vostro amore è come una nube del mattino,
    come la rugiada che all’alba svanisce.
    Per questo li ho abbattuti per mezzo dei profeti,
    li ho uccisi con le parole della mia bocca
    e il mio giudizio sorge come la luce:
    poiché voglio l’amore e non il sacrificio,
    la conoscenza di Dio più degli olocàusti.

    Salmo Responsoriale Dal Salmo 50 (51)
    Voglio l’amore e non il sacrificio.
    Oppure:
    Tu gradisci, o Dio, gli umili di cuore.

    Pietà di me, o Dio, nel tuo amore;
    nella tua grande misericordia
    cancella la mia iniquità.
    Lavami tutto dalla mia colpa,
    dal mio peccato rendimi puro.

    Tu non gradisci il sacrificio;
    se offro olocàusti, tu non li accetti.
    Uno spirito contrito è sacrificio a Dio;
    un cuore contrito e affranto tu, o Dio, non disprezzi.

    Nella tua bontà fa’ grazia a Sion,
    ricostruisci le mura di Gerusalemme.
    Allora gradirai i sacrifici legittimi,
    l’olocàusto e l’intera oblazione.

    Canto al Vangelo Cf. Sal 94 (95), 8ab
    Gloria e lode a te, o Cristo!
    Oggi non indurite il vostro cuore,
    ma ascoltate la voce del Signore.
    Gloria e lode a te, o Cristo!

    Vangelo Lc 18, 9-14
    Il pubblicano tornò a casa sua giustificato, a differenza del fariseo.


    Dal Vangelo secondo Luca
    In quel tempo, Gesù disse ancora questa parabola per alcuni che avevano l’intima presunzione di essere giusti e disprezzavano gli altri:
    «Due uomini salirono al tempio a pregare: uno era fariseo e l’altro pubblicano.
    Il fariseo, stando in piedi, pregava così tra sé: “O Dio, ti ringrazio perché non sono come gli altri uomini, ladri, ingiusti, adùlteri, e neppure come questo pubblicano. Digiuno due volte alla settimana e pago le decime di tutto quello che possiedo”.
    Il pubblicano invece, fermatosi a distanza, non osava nemmeno alzare gli occhi al cielo, ma si batteva il petto dicendo: “O Dio, abbi pietà di me peccatore”.
    Io vi dico: questi, a differenza dell’altro, tornò a casa sua giustificato, perché chiunque si esalta sarà umiliato, chi invece si umilia sarà esaltato».

    Sulle Offerte
    O Dio, che ci doni la grazia
    di accostarci con animo purificato ai tuoi misteri,
    concedi che, facendo memoria
    di quanto ci è stato trasmesso,
    innalziamo la lode a te gradita.
    Per Cristo nostro Signore.

    Prefazio di Quaresima.

    Antifona alla Comunione Lc 18,13

    Il pubblicano, fermatosi a distanza,
    si batteva il petto dicendo:
    «O Dio, abbi pietà di me peccatore».

    Dopo la Comunione
    Dio di misericordia, concedi a noi
    di celebrare sempre con sincera devozione
    e di ricevere con spirito di fede
    i sacramenti che ci doni
    con inesauribile larghezza.
    Per Cristo nostro Signore.

    Orazione sul popolo ad libitum
    Stendi la tua mano, o Signore, a difesa dei tuoi fedeli
    perché ti cerchino con tutto il cuore
    e vedano esauditi i loro giusti desideri.
    Per Cristo nostro Signore.

  5. #115
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    19 marzo 2023
    IV DOMENICA DI QUARESIMA Laetare

    Antifona d'Ingresso
    Cf. Is 66, 10-11
    Rallegrati, Gerusalemme,
    e voi tutti che l’amate radunatevi.
    Sfavillate di gioia con essa,
    voi che eravate nel lutto.
    Così gioirete e vi sazierete al seno delle sue consolazioni.

    Non si dice il Gloria.

    Colletta

    O Padre, che per mezzo del tuo Figlio
    operi mirabilmente la redenzione del genere umano,
    concedi al popolo cristiano di affrettarsi
    con fede viva e generoso impegno
    verso la Pasqua ormai vicina.
    Per il nostro Signore Gesù Cristo,
    tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te,
    nell’unità dello Spirito Santo,
    per tutti i secoli dei secoli.

    Oppure:
    O Dio, Padre della luce,
    che conosci le profondità dei cuori,
    apri i nostri occhi con la grazia del tuo Spirito,
    perché vediamo colui che hai mandato
    a illuminare il mondo e crediamo in lui solo:
    Gesù Cristo, tuo Figlio, nostro salvatore.
    Egli è Dio, e vive e regna con te,
    nell’unità dello Spirito Santo,
    per tutti i secoli dei secoli.

    Prima Lettura 1 Sam 16, 1b.4.6-7.10-13
    Davide è consacrato con l’unzione re d’Israele.


    Dal primo libro di Samuele
    In quei giorni, il Signore disse a Samuele: «Riempi d’olio il tuo corno e parti. Ti mando da Iesse il Betlemmita, perché mi sono scelto tra i suoi figli un re». Samuele fece quello che il Signore gli aveva comandato.
    Quando fu entrato, egli vide Eliàb e disse: «Certo, davanti al Signore sta il suo consacrato!». Il Signore replicò a Samuele: «Non guardare al suo aspetto né alla sua alta statura. Io l’ho scartato, perché non conta quel che vede l’uomo: infatti l’uomo vede l’apparenza, ma il Signore vede il cuore». Iesse fece passare davanti a Samuele i suoi sette figli e Samuele ripeté a Iesse: «Il Signore non ha scelto nessuno di questi». Samuele chiese a Iesse: «Sono qui tutti i giovani?». Rispose Iesse: «Rimane ancora il più piccolo, che ora sta a pascolare il gregge». Samuele disse a Iesse: «Manda a prenderlo, perché non ci metteremo a tavola prima che egli sia venuto qui». Lo mandò a chiamare e lo fece venire. Era fulvo, con begli occhi e bello di aspetto.
    Disse il Signore: «Àlzati e ungilo: è lui!». Samuele prese il corno dell’olio e lo unse in mezzo ai suoi fratelli, e lo spirito del Signore irruppe su Davide da quel giorno in poi.

    Salmo Responsoriale Dal Salmo 22 (23)
    Il Signore è il mio pastore: non manco di nulla.

    Il Signore è il mio pastore:
    non manco di nulla.
    Su pascoli erbosi mi fa riposare,
    ad acque tranquille mi conduce.
    Rinfranca l’anima mia.

    Mi guida per il giusto cammino
    a motivo del suo nome.
    Anche se vado per una valle oscura,
    non temo alcun male, perché tu sei con me.
    Il tuo bastone e il tuo vincastro
    mi danno sicurezza.

    Davanti a me tu prepari una mensa
    sotto gli occhi dei miei nemici.
    Ungi di olio il mio capo;
    il mio calice trabocca.

    Sì, bontà e fedeltà mi saranno compagne
    tutti i giorni della mia vita,
    abiterò ancora nella casa del Signore
    per lunghi giorni.

    Seconda Lettura Ef 5, 8-14
    Risorgi dai morti e Cristo ti illuminerà.


    Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesini
    Fratelli, un tempo eravate tenebra, ora siete luce nel Signore. Comportatevi perciò come figli della luce; ora il frutto della luce consiste in ogni bontà, giustizia e verità.
    Cercate di capire ciò che è gradito al Signore. Non partecipate alle opere delle tenebre, che non danno frutto, ma piuttosto condannatele apertamente. Di quanto viene fatto in segreto da [coloro che disobbediscono a Dio] è vergognoso perfino parlare, mentre tutte le cose apertamente condannate sono rivelate dalla luce: tutto quello che si manifesta è luce. Per questo è detto:
    «Svégliati, tu che dormi,
    risorgi dai morti
    e Cristo ti illuminerà».

    Canto al Vangelo Cf. Gv 8, 12
    Gloria a te, o Cristo, Verbo di Dio!
    Io sono la luce del mondo, dice il Signore;
    chi segue me, avrà la luce della vita.
    Gloria a te, o Cristo, Verbo di Dio!

    Vangelo Gv 9, 1-41
    Andò, si lavò e tornò che ci vedeva.

    forma breve: testo tra parentesi quadre

    Dal Vangelo secondo Giovanni
    [In quel tempo, Gesù passando vide un uomo cieco dalla nascita] e i suoi discepoli lo interrogarono: «Rabbì, chi ha peccato, lui o i suoi genitori, perché sia nato cieco?». Rispose Gesù: «Né lui ha peccato né i suoi genitori, ma è perché in lui siano manifestate le opere di Dio. Bisogna che noi compiamo le opere di colui che mi ha mandato finché è giorno; poi viene la notte, quando nessuno può agire. Finché io sono nel mondo, sono la luce del mondo».
    Detto questo, [sputò per terra, fece del fango con la saliva, spalmò il fango sugli occhi del cieco e gli disse: «Va’ a lavarti nella piscina di Sìloe», che significa “Inviato”. Quegli andò, si lavò e tornò che ci vedeva.
    Allora i vicini e quelli che lo avevano visto prima, perché era un mendicante, dicevano: «Non è lui quello che stava seduto a chiedere l’elemosina?». Alcuni dicevano: «È lui»; altri dicevano: «No, ma è uno che gli assomiglia». Ed egli diceva: «Sono io!»]. Allora gli domandarono: «In che modo ti sono stati aperti gli occhi?». Egli rispose: «L’uomo che si chiama Gesù ha fatto del fango, me lo ha spalmato sugli occhi e mi ha detto: “Va’ a Sìloe e làvati!”. Io sono andato, mi sono lavato e ho acquistato la vista». Gli dissero: «Dov’è costui?». Rispose: «Non lo so».
    [Condussero dai farisei quello che era stato cieco: era un sabato, il giorno in cui Gesù aveva fatto del fango e gli aveva aperto gli occhi. Anche i farisei dunque gli chiesero di nuovo come aveva acquistato la vista. Ed egli disse loro: «Mi ha messo del fango sugli occhi, mi sono lavato e ci vedo». Allora alcuni dei farisei dicevano: «Quest’uomo non viene da Dio, perché non osserva il sabato». Altri invece dicevano: «Come può un peccatore compiere segni di questo genere?». E c’era dissenso tra loro. Allora dissero di nuovo al cieco: «Tu, che cosa dici di lui, dal momento che ti ha aperto gli occhi?». Egli rispose: «È un profeta!»]. Ma i Giudei non credettero di lui che fosse stato cieco e che avesse acquistato la vista, finché non chiamarono i genitori di colui che aveva ricuperato la vista. E li interrogarono: «È questo il vostro figlio, che voi dite essere nato cieco? Come mai ora ci vede?». I genitori di lui risposero: «Sappiamo che questo è nostro figlio e che è nato cieco; ma come ora ci veda non lo sappiamo, e chi gli abbia aperto gli occhi, noi non lo sappiamo. Chiedetelo a lui: ha l’età, parlerà lui di sé». Questo dissero i suoi genitori, perché avevano paura dei Giudei; infatti i Giudei avevano già stabilito che, se uno lo avesse riconosciuto come il Cristo, venisse espulso dalla sinagoga. Per questo i suoi genitori dissero: «Ha l’età: chiedetelo a lui!».
    Allora chiamarono di nuovo l’uomo che era stato cieco e gli dissero: «Da’ gloria a Dio! Noi sappiamo che quest’uomo è un peccatore». Quello rispose: «Se sia un peccatore, non lo so. Una cosa io so: ero cieco e ora ci vedo». Allora gli dissero: «Che cosa ti ha fatto? Come ti ha aperto gli occhi?». Rispose loro: «Ve l’ho già detto e non avete ascoltato; perché volete udirlo di nuovo? Volete forse diventare anche voi suoi discepoli?». Lo insultarono e dissero: «Suo discepolo sei tu! Noi siamo discepoli di Mosè! Noi sappiamo che a Mosè ha parlato Dio; ma costui non sappiamo di dove sia». Rispose loro quell’uomo: «Proprio questo stupisce: che voi non sapete di dove sia, eppure mi ha aperto gli occhi. Sappiamo che Dio non ascolta i peccatori, ma che, se uno onora Dio e fa la sua volontà, egli lo ascolta. Da che mondo è mondo, non si è mai sentito dire che uno abbia aperto gli occhi a un cieco nato. Se costui non venisse da Dio, non avrebbe potuto far nulla». [Gli replicarono: «Sei nato tutto nei peccati e insegni a noi?». E lo cacciarono fuori.
    Gesù seppe che l’avevano cacciato fuori; quando lo trovò, gli disse: «Tu, credi nel Figlio dell’uomo?». Egli rispose: «E chi è, Signore, perché io creda in lui?». Gli disse Gesù: «Lo hai visto: è colui che parla con te». Ed egli disse: «Credo, Signore!». E si prostrò dinanzi a lui]. Gesù allora disse: «È per un giudizio che io sono venuto in questo mondo, perché coloro che non vedono, vedano e quelli che vedono, diventino ciechi». Alcuni dei farisei che erano con lui udirono queste parole e gli dissero: «Siamo ciechi anche noi?». Gesù rispose loro: «Se foste ciechi, non avreste alcun peccato; ma siccome dite: “Noi vediamo”, il vostro peccato rimane».

    Si dice il Credo.

    Sulle Offerte

    Ti presentiamo con gioia, o Signore,
    i doni della redenzione eterna:
    concedi a noi di venerarli con fede
    e di offrirli degnamente
    per la salvezza del mondo.
    Per Cristo nostro Signore.

    Prefazio
    Il cieco nato

    È veramente cosa buona e giusta,
    nostro dovere e fonte di salvezza,
    rendere grazie sempre e in ogni luogo
    a te, Signore, Padre Santo,
    Dio onnipotente ed eterno,
    per Cristo Signore nostro.
    Nel mistero della sua incarnazione
    egli si è fatto guida del genere umano
    che camminava nelle tenebre,
    per condurlo alla luce della fede,
    e liberare con il lavacro di rigenerazione
    gli schiavi dell’antico peccato
    per elevarli alla dignità di figli.
    Per questo mistero di salvezza,
    il cielo e la terra ti adorano,
    intonando il cantico nuovo,
    e noi con tutte le schiere degli angeli
    proclamiamo senza fine la tua lode

    Antifona alla Comunione Cf. Gv 9, 11
    Il Signore ha spalmato un po’ di fango sui miei occhi.
    Sono andato, mi sono lavato e ho acquistato la vista.

    Oppure: Cf. Sal 121, 3-4
    Gerusalemme è costruita come città salda e compatta.
    È là che salgono le tribù, le tribù del Signore,
    secondo la legge d’Israele,
    per lodare il nome del Signore.

    Dopo la Comunione
    O Dio, che illumini ogni uomo
    che viene in questo mondo,
    fa’ risplendere su di noi la luce della tua grazia,
    perché i nostri pensieri
    siano conformi alla tua sapienza
    e possiamo amarti con cuore sincero.
    Per Cristo nostro Signore.

    Orazione sul popolo
    Custodisci, o Signore,
    coloro che ti supplicano,
    sorreggi chi è fragile,
    vivifica sempre con la tua luce
    quanti camminano nelle tenebre del mondo
    e concedi loro, liberati da ogni male,
    di giungere ai beni eterni.
    Per Cristo nostro Signore.

  6. #116
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    20 marzo 2023
    SAN GIUSEPPE, sposo della Beata Vergine Maria
    Solennità

    Antifona d'Ingresso
    Cf. Lc 12, 42
    Ecco il servo fedele e prudente,
    che il Signore ha messo a capo della sua famiglia.

    Si dice il Gloria.

    Colletta

    Dio onnipotente,
    che hai voluto affidare gli inizi della nostra redenzione
    alla custodia premurosa di san Giuseppe,
    per sua intercessione concedi alla tua Chiesa
    di cooperare fedelmente
    al compimento dell’opera di salvezza.
    Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
    e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo,
    per tutti i secoli dei secoli.

    Prima Lettura 2 Sam 7, 4-5a.12-14a.16
    Il Signore Iddio gli darà il trono di Davide suo padre.


    Dal secondo libro di Samuèle
    In quei giorni, fu rivolta a Natan questa parola del Signore:
    «Va’ e di’ al mio servo Davide: Così dice il Signore: “Quando i tuoi giorni saranno compiuti e tu dormirai con i tuoi padri, io susciterò un tuo discendente dopo di te, uscito dalle tue viscere, e renderò stabile il suo regno.
    Egli edificherà una casa al mio nome e io renderò stabile il trono del suo regno per sempre. Io sarò per lui padre ed egli sarà per me figlio.
    La tua casa e il tuo regno saranno saldi per sempre davanti a te, il tuo trono sarà reso stabile per sempre”».

    Salmo Responsoriale Dal Salmo 88 (89)
    In eterno durerà la sua discendenza.

    Canterò in eterno l’amore del Signore,
    di generazione in generazione
    farò conoscere con la mia bocca la tua fedeltà,
    perché ho detto: «È un amore edificato per sempre;
    nel cielo rendi stabile la tua fedeltà».

    «Ho stretto un’alleanza con il mio eletto,
    ho giurato a Davide, mio servo.
    Stabilirò per sempre la tua discendenza,
    di generazione in generazione edificherò il tuo trono».

    «Egli mi invocherà: “Tu sei mio padre,
    mio Dio e roccia della mia salvezza”.
    Gli conserverò sempre il mio amore,
    la mia alleanza gli sarà fedele».

    Seconda Lettura 4, 13.16-18.22
    Egli credette, saldo nella speranza contro ogni speranza.


    Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani
    Fratelli, non in virtù della Legge fu data ad Abramo, o alla sua discendenza, la promessa di diventare erede del mondo, ma in virtù della giustizia che viene dalla fede.
    Eredi dunque si diventa in virtù della fede, perché sia secondo la grazia, e in tal modo la promessa sia sicura per tutta la discendenza: non soltanto per quella che deriva dalla Legge, ma anche per quella che deriva dalla fede di Abramo, il quale è padre di tutti noi – come sta scritto: «Ti ho costituito padre di molti popoli» – davanti al Dio nel quale credette, che dà vita ai morti e chiama all’esistenza le cose che non esistono.
    Egli credette, saldo nella speranza contro ogni speranza, e così divenne padre di molti popoli, come gli era stato detto: «Così sarà la tua discendenza». Ecco perché gli fu accreditato come giustizia.

    Canto al Vangelo Salmo 83 (84), 5
    Lode e onore a te, Signore Gesù.
    Beato chi abita nella tua casa, Signore:
    senza fine canta le tue lodi.
    Lode e onore a te, Signore Gesù.

    Vangelo Mt 1, 16.18-21.24a
    Giuseppe fece come gli aveva ordinato l'angelo del Signore.


    Dal Vangelo secondo Matteo
    Giacobbe generò Giuseppe, lo sposo di Maria, dalla quale è nato Gesù, chiamato Cristo.
    Così fu generato Gesù Cristo: sua madre Maria, essendo promessa sposa di Giuseppe, prima che andassero a vivere insieme si trovò incinta per opera dello Spirito Santo. Giuseppe suo sposo, poiché era uomo giusto e non voleva accusarla pubblicamente, pensò di ripudiarla in segreto.
    Mentre però stava considerando queste cose, ecco, gli apparve in sogno un angelo del Signore e gli disse: «Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa. Infatti il bambino che è generato in lei viene dallo Spirito Santo; ella darà alla luce un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati».
    Quando si destò dal sonno, Giuseppe fece come gli aveva ordinato l’angelo del Signore.

    Oppure: Lc 2, 41-51a
    Ecco, tuo padre e io, angosciati, ti cercavamo.


    Dal Vangelo secondo Luca
    I genitori di Gesù si recavano ogni anno a Gerusalemme per la festa di Pasqua. Quando egli ebbe dodici anni, vi salirono secondo la consuetudine della festa. Ma, trascorsi i giorni, mentre riprendevano la via del ritorno, il fanciullo Gesù rimase a Gerusalemme, senza che i genitori se ne accorgessero. Credendo che egli fosse nella comitiva, fecero una giornata di viaggio, e poi si misero a cercarlo tra i parenti e i conoscenti; non avendolo trovato, tornarono in cerca di lui a Gerusalemme.
    Dopo tre giorni lo trovarono nel tempio, seduto in mezzo ai maestri, mentre li ascoltava e li interrogava. E tutti quelli che l’udivano erano pieni di stupore per la sua intelligenza e le sue risposte.
    Al vederlo restarono stupiti, e sua madre gli disse: «Figlio, perché ci hai fatto questo? Ecco, tuo padre e io, angosciati, ti cercavamo». Ed egli rispose loro: «Perché mi cercavate? Non sapevate che io devo occuparmi delle cose del Padre mio?». Ma essi non compresero ciò che aveva detto loro.
    Scese dunque con loro e venne a Nàzaret e stava loro sottomesso.

    Si dice il Credo.

    Sulle Offerte

    Donaci, o Padre, di servire al tuo altare
    con la stessa purezza di cuore che animò san Giuseppe
    nella fedele dedizione al tuo Figlio unigenito,
    nato dalla Vergine Maria.
    Per Cristo nostro Signore.

    Prefazio di san Giuseppe.

    Antifona alla Comunione Mt 25, 21

    Bene, servo buono e fedele: prendi parte alla gioia del tuo padrone.

    Dopo la Comunione
    Proteggi sempre la tua famiglia, o Signore,
    che hai nutrito a questo altare
    nella gioiosa memoria di san Giuseppe,
    e custodisci in noi i doni del tuo amore.
    Per Cristo nostro Signore.

  7. #117
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    21 marzo 2023
    Martedì della IV settimana di Quaresima

    Antifona d'Ingresso
    Cf. Is 55, 1
    O voi tutti assetati, venite all’acqua;
    voi che non avete denaro, venite
    e dissetatevi con gioia.

    Colletta
    Dio fedele e misericordioso,
    questo tempo di penitenza e di preghiera
    disponga i cuori dei tuoi fedeli
    ad accogliere degnamente il mistero pasquale
    e a proclamare il lieto annuncio della tua salvezza.
    Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
    e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo,
    per tutti i secoli dei secoli.

    Prima Lettura Ez 47, 1-9.12
    Vidi l’acqua che usciva dal tempio, e a quanti giungerà quest’acqua porterà salvezza.


    Dal libro del profeta Ezechièle
    In quei giorni [l’angelo] mi condusse all’ingresso del tempio [del Signore] e vidi che sotto la soglia del tempio usciva acqua verso oriente, poiché la facciata del tempio era verso oriente. Quell’acqua scendeva sotto il lato destro del tempio, dalla parte meridionale dell’altare. Mi condusse fuori dalla porta settentrionale e mi fece girare all’esterno, fino alla porta esterna rivolta a oriente, e vidi che l’acqua scaturiva dal lato destro.
    Quell’uomo avanzò verso oriente e con una cordicella in mano misurò mille cùbiti, poi mi fece attraversare quell’acqua: mi giungeva alla caviglia. Misurò altri mille cùbiti, poi mi fece attraversare quell’acqua: mi giungeva al ginocchio. Misurò altri mille cùbiti, poi mi fece attraversare l’acqua: mi giungeva ai fianchi. Ne misurò altri mille: era un torrente che non potevo attraversare, perché le acque erano cresciute; erano acque navigabili, un torrente che non si poteva passare a guado. Allora egli mi disse: «Hai visto, figlio dell’uomo?». Poi mi fece ritornare sulla sponda del torrente; voltandomi, vidi che sulla sponda del torrente vi era una grandissima quantità di alberi da una parte e dall’altra.
    Mi disse: «Queste acque scorrono verso la regione orientale, scendono nell’Aràba ed entrano nel mare: sfociate nel mare, ne risanano le acque. Ogni essere vivente che si muove dovunque arriva il torrente, vivrà: il pesce vi sarà abbondantissimo, perché dove giungono quelle acque, risanano, e là dove giungerà il torrente tutto rivivrà. Lungo il torrente, su una riva e sull’altra, crescerà ogni sorta di alberi da frutto, le cui foglie non appassiranno: i loro frutti non cesseranno e ogni mese matureranno, perché le loro acque sgorgano dal santuario. I loro frutti serviranno come cibo e le foglie come medicina».

    Salmo Responsoriale Dal Salmo 45 (46)
    Dio è per noi rifugio e fortezza.
    Oppure:
    Con la tua presenza salvaci, Signore.

    Dio è per noi rifugio e fortezza,
    aiuto infallibile si è mostrato nelle angosce.
    Perciò non temiamo se trema la terra,
    se vacillano i monti nel fondo del mare.

    Un fiume e i suoi canali rallegrano la città di Dio,
    la più santa delle dimore dell’Altissimo.
    Dio è in mezzo ad essa: non potrà vacillare.
    Dio la soccorre allo spuntare dell’alba.

    Il Signore degli eserciti è con noi,
    nostro baluardo è il Dio di Giacobbe.
    Venite, vedete le opere del Signore,
    egli ha fatto cose tremende sulla terra.

    Canto al Vangelo Sal 50 (51), 12a.14a
    Gloria e lode a te, o Cristo, Verbo di Dio!
    Crea in me, o Dio un cuore puro;
    rendimi la gioia della tua salvezza.
    Gloria e lode a te, o Cristo, Verbo di Dio!

    Vangelo Gv 5, 1-16
    All'istante quell'uomo guarì.


    Dal Vangelo secondo Giovanni
    Ricorreva una festa dei Giudei e Gesù salì a Gerusalemme. A Gerusalemme, presso la porta delle Pecore, vi è una piscina, chiamata in ebraico Betzatà, con cinque portici, sotto i quali giaceva un grande numero di infermi, ciechi, zoppi e paralitici.
    Si trovava lì un uomo che da trentotto anni era malato. Gesù, vedendolo giacere e sapendo che da molto tempo era così, gli disse: «Vuoi guarire?». Gli rispose il malato: «Signore, non ho nessuno che mi immerga nella piscina quando l’acqua si agita. Mentre infatti sto per andarvi, un altro scende prima di me». Gesù gli disse: «Àlzati, prendi la tua barella e cammina». E all’istante quell’uomo guarì: prese la sua barella e cominciò a camminare.
    Quel giorno però era un sabato. Dissero dunque i Giudei all’uomo che era stato guarito: «È sabato e non ti è lecito portare la tua barella». Ma egli rispose loro: «Colui che mi ha guarito mi ha detto: “Prendi la tua barella e cammina”». Gli domandarono allora: «Chi è l’uomo che ti ha detto: “Prendi e cammina”?». Ma colui che era stato guarito non sapeva chi fosse; Gesù infatti si era allontanato perché vi era folla in quel luogo.
    Poco dopo Gesù lo trovò nel tempio e gli disse: «Ecco: sei guarito! Non peccare più, perché non ti accada qualcosa di peggio». Quell’uomo se ne andò e riferì ai Giudei che era stato Gesù a guarirlo. Per questo i Giudei perseguitavano Gesù, perché faceva tali cose di sabato.

    Sulle Offerte
    Ti offriamo, o Signore, i doni che ci hai dato
    a sostegno della nostra vita mortale
    perché diventino per noi farmaco di eternità.
    Per Cristo nostro Signore.

    Prefazio di Quaresima.

    Antifona alla Comunione Sal 22, 1-2

    Il Signore è il mio pastore: non manco di nulla.
    Su pascoli erbosi mi fa riposare,
    ad acque tranquille mi conduce.

    Oppure: Gv 5, 7-8
    «Signore, non ho nessuno che mi immerga nella piscina
    quando l’acqua si agita».
    Gesù gli disse: «Alzati, prendi la tua barella e cammina».

    Dopo la Comunione
    Purifica, o Signore, il nostro spirito
    e rinnovalo con questo sacramento di salvezza,
    perché anche il nostro corpo mortale
    riceva un germe di risurrezione e di vita nuova.
    Per Cristo nostro Signore.

    Orazione sul popolo ad libitum
    Concedi, Dio misericordioso, che il tuo popolo
    viva sempre nell’adesione piena alla tua volontà
    e ottenga incessantemente il sostegno della tua clemenza.
    Per Cristo nostro Signore.

  8. #118
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    22 marzo 2023
    Mercoledì della IV settimana di Quaresima

    Antifona d'Ingresso
    Sal 68, 14
    Rivolgo a te la mia preghiera, o Signore,
    nel tempo della benevolenza.
    Nella tua grande bontà, rispondimi, o Dio,
    nella fedeltà della tua salvezza.

    Colletta
    O Dio, che doni la ricompensa ai giusti
    e non rifiuti il perdono
    ai peccatori purificati dalla penitenza,
    abbi misericordia di noi,
    perché l’umile confessione delle nostre colpe
    ci ottenga la remissione dei peccati.
    Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
    e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo,
    per tutti i secoli dei secoli.

    Prima Lettura Is 49, 8-15
    Ti ho stabilito come alleanza del popolo, per far risorgere la terra.


    Dal libro del profeta Isaìa
    Così dice il Signore:
    «Al tempo della benevolenza ti ho risposto,
    nel giorno della salvezza ti ho aiutato.
    Ti ho formato e ti ho stabilito
    come alleanza del popolo,
    per far risorgere la terra,
    per farti rioccupare l’eredità devastata,
    per dire ai prigionieri: “Uscite”,
    e a quelli che sono nelle tenebre: “Venite fuori”.
    Essi pascoleranno lungo tutte le strade,
    e su ogni altura troveranno pascoli.
    Non avranno né fame né sete
    e non li colpirà né l’arsura né il sole,
    perché colui che ha misericordia di loro li guiderà,
    li condurrà alle sorgenti d’acqua.
    Io trasformerò i miei monti in strade
    e le mie vie saranno elevate.
    Ecco, questi vengono da lontano,
    ed ecco, quelli vengono da settentrione e da occidente
    e altri dalla regione di Sinìm».
    Giubilate, o cieli,
    rallégrati, o terra,
    gridate di gioia, o monti,
    perché il Signore consola il suo popolo
    e ha misericordia dei suoi poveri.
    Sion ha detto: «Il Signore mi ha abbandonato,
    il Signore mi ha dimenticato».
    Si dimentica forse una donna del suo bambino,
    così da non commuoversi per il figlio delle sue viscere?
    Anche se costoro si dimenticassero,
    io invece non ti dimenticherò mai.

    Salmo Responsoriale Dal Salmo 144 (145)
    Misericordioso e pietoso è il Signore.

    Misericordioso e pietoso è il Signore,
    lento all’ira e grande nell’amore.
    Buono è il Signore verso tutti,
    la sua tenerezza si espande su tutte le creature.

    Fedele è il Signore in tutte le sue parole
    e buono in tutte le sue opere.
    Il Signore sostiene quelli che vacillano
    e rialza chiunque è caduto.

    Giusto è il Signore in tutte le sue vie
    e buono in tutte le sue opere.
    Il Signore è vicino a chiunque lo invoca,
    a quanti lo invocano con sincerità.

    Canto al Vangelo Cf. Gv 11, 25a.26
    Gloria e lode a te, o Cristo, Verbo di Dio!
    Io sono la risurrezione e la vita, dice il Signore,
    chiunque crede in me non morirà in eterno.
    Gloria e lode a te, o Cristo, Verbo di Dio!

    Vangelo Gv 5, 17-30
    Come il Padre risuscita i morti e dà la vita, così anche il Figlio dà la vita a chi egli vuole.


    Dal Vangelo secondo Giovanni
    In quel tempo, Gesù disse ai Giudei: «Il Padre mio agisce anche ora e anch’io agisco». Per questo i Giudei cercavano ancor più di ucciderlo, perché non soltanto violava il sabato, ma chiamava Dio suo Padre, facendosi uguale a Dio.
    Gesù riprese a parlare e disse loro: «In verità, in verità io vi dico: il Figlio da se stesso non può fare nulla, se non ciò che vede fare dal Padre; quello che egli fa, anche il Figlio lo fa allo stesso modo. Il Padre infatti ama il Figlio, gli manifesta tutto quello che fa e gli manifesterà opere ancora più grandi di queste, perché voi ne siate meravigliati.
    Come il Padre risuscita i morti e dà la vita, così anche il Figlio dà la vita a chi egli vuole. Il Padre infatti non giudica nessuno, ma ha dato ogni giudizio al Figlio, perché tutti onorino il Figlio come onorano il Padre. Chi non onora il Figlio, non onora il Padre che lo ha mandato.
    In verità, in verità io vi dico: chi ascolta la mia parola e crede a colui che mi ha mandato, ha la vita eterna e non va incontro al giudizio, ma è passato dalla morte alla vita. In verità, in verità io vi dico: viene l’ora – ed è questa – in cui i morti udranno la voce del Figlio di Dio e quelli che l’avranno ascoltata, vivranno.
    Come infatti il Padre ha la vita in se stesso, così ha concesso anche al Figlio di avere la vita in se stesso, e gli ha dato il potere di giudicare, perché è Figlio dell’uomo. Non meravigliatevi di questo: viene l’ora in cui tutti coloro che sono nei sepolcri udranno la sua voce e usciranno, quanti fecero il bene per una risurrezione di vita e quanti fecero il male per una risurrezione di condanna.
    Da me, io non posso fare nulla. Giudico secondo quello che ascolto e il mio giudizio è giusto, perché non cerco la mia volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato».

    Sulle Offerte
    La potenza di questo sacrificio, o Signore,
    cancelli l’antica schiavitù del peccato
    e faccia germogliare in noi novità di vita e salvezza.
    Per Cristo nostro Signore.

    Prefazio di Quaresima.

    Antifona alla Comunione Gv 3, 17

    Dio ha mandato il Figlio
    non per condannare il mondo,
    ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui.

    Oppure: Gv 5, 24
    Chi ascolta la mia parola
    e crede a colui che mi ha mandato,
    ha la vita eterna e non va incontro al giudizio,
    ma è passato dalla morte alla vita.

    Dopo la Comunione
    O Signore, fa’ che non diventino per noi motivo di condanna
    i doni del cielo ricevuti come medicina di salvezza.
    Per Cristo nostro Signore.

    Orazione sul popolo ad libitum
    I tuoi fedeli, o Signore,
    siano protetti dalla tua benevolenza,
    perché, facendo il bene in questa vita,
    possano giungere a te, sorgente di ogni bontà.
    Per Cristo nostro Signore.

  9. #119
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    23 marzo 2023
    Giovedì della IV settimana di Quaresima

    Antifona d'Ingresso
    Sal 104, 3-4
    Gioisca il cuore di chi cerca il Signore.
    Cercate il Signore e la sua potenza,
    cercate sempre il suo volto.

    Colletta
    Padre buono, supplichiamo la tua misericordia
    perché, purificati dalla penitenza
    e santificati dalle buone opere,
    possiamo camminare fedelmente nella via dei tuoi precetti
    e giungere rinnovati alle feste pasquali.
    Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
    e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo,
    per tutti i secoli dei secoli.

    Prima Lettura Es 32, 7-14
    Desisti dall'ardore della tua ira.


    Dal libro dell'Esodo
    In quei giorni, il Signore disse a Mosè: «Va’, scendi, perché il tuo popolo, che hai fatto uscire dalla terra d’Egitto, si è pervertito. Non hanno tardato ad allontanarsi dalla via che io avevo loro indicato! Si sono fatti un vitello di metallo fuso, poi gli si sono prostràti dinanzi, gli hanno offerto sacrifici e hanno detto: “Ecco il tuo Dio, Israele, colui che ti ha fatto uscire dalla terra d’Egitto”».
    Il Signore disse inoltre a Mosè: «Ho osservato questo popolo: ecco, è un popolo dalla dura cervìce. Ora lascia che la mia ira si accenda contro di loro e li divori. Di te invece farò una grande nazione».
    Mosè allora supplicò il Signore, suo Dio, e disse: «Perché, Signore, si accenderà la tua ira contro il tuo popolo, che hai fatto uscire dalla terra d’Egitto con grande forza e con mano potente? Perché dovranno dire gli Egiziani: “Con malizia li ha fatti uscire, per farli perire tra le montagne e farli sparire dalla terra”? Desisti dall’ardore della tua ira e abbandona il proposito di fare del male al tuo popolo. Ricòrdati di Abramo, di Isacco, di Israele, tuoi servi, ai quali hai giurato per te stesso e hai detto: “Renderò la vostra posterità numerosa come le stelle del cielo, e tutta questa terra, di cui ho parlato, la darò ai tuoi discendenti e la possederanno per sempre”».
    Il Signore si pentì del male che aveva minacciato di fare al suo popolo.

    Salmo Responsoriale Dal Salmo 105 (106)
    Ricòrdati di noi, Signore, per amore del tuo popolo.

    Si fabbricarono un vitello sull’Oreb,
    si prostrarono a una statua di metallo;
    scambiarono la loro gloria
    con la figura di un toro che mangia erba.

    Dimenticarono Dio che li aveva salvati,
    che aveva operato in Egitto cose grandi,
    meraviglie nella terra di Cam,
    cose terribili presso il Mar Rosso.

    Ed egli li avrebbe sterminati,
    se Mosè, il suo eletto,
    non si fosse posto sulla breccia davanti a lui
    per impedire alla sua collera di distruggerli.

    Canto al Vangelo Cf. Gv 3, 16
    Gloria e lode a te, o Cristo, Verbo di Dio!
    Dio ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito;
    chiunque crede in lui ha la vita eterna.
    Gloria e lode a te, o Cristo, Verbo di Dio!

    Vangelo Gv 5, 31-47
    Vi è già chi vi accusa: Mosè, nel quale riponete la vostra speranza.


    Dal Vangelo secondo Giovanni
    In quel tempo, Gesù disse ai Giudei:
    «Se fossi io a testimoniare di me stesso, la mia testimonianza non sarebbe vera. C’è un altro che dà testimonianza di me, e so che la testimonianza che egli dà di me è vera.
    Voi avete inviato dei messaggeri a Giovanni ed egli ha dato testimonianza alla verità. Io non ricevo testimonianza da un uomo; ma vi dico queste cose perché siate salvati. Egli era la lampada che arde e risplende, e voi solo per un momento avete voluto rallegrarvi alla sua luce.
    Io però ho una testimonianza superiore a quella di Giovanni: le opere che il Padre mi ha dato da compiere, quelle stesse opere che io sto facendo, testimoniano di me che il Padre mi ha mandato.
    E anche il Padre, che mi ha mandato, ha dato testimonianza di me. Ma voi non avete mai ascoltato la sua voce né avete mai visto il suo volto, e la sua parola non rimane in voi; infatti non credete a colui che egli ha mandato.
    Voi scrutate le Scritture, pensando di avere in esse la vita eterna: sono proprio esse che danno testimonianza di me. Ma voi non volete venire a me per avere vita.
    Io non ricevo gloria dagli uomini. Ma vi conosco: non avete in voi l’amore di Dio. Io sono venuto nel nome del Padre mio e voi non mi accogliete; se un altro venisse nel proprio nome, lo accogliereste. E come potete credere, voi che ricevete gloria gli uni dagli altri, e non cercate la gloria che viene dall’unico Dio?
    Non crediate che sarò io ad accusarvi davanti al Padre; vi è già chi vi accusa: Mosè, nel quale riponete la vostra speranza. Se infatti credeste a Mosè, credereste anche a me; perché egli ha scritto di me. Ma se non credete ai suoi scritti, come potrete credere alle mie parole?».

    Sulle Offerte
    Concedi, Dio onnipotente,
    che l’offerta di questo sacrificio
    sostenga la debolezza della nostra fede,
    ci purifichi dal peccato e ci renda forti nel bene.
    Per Cristo nostro Signore.

    Prefazio di Quaresima.

    Antifona alla Comunione Ger 31,33

    «Porrò la mia legge dentro di loro,
    la scriverò sul loro cuore; io sarò il loro Dio
    ed essi il mio popolo», dice il Signore.

    Oppure: Gv 5, 39.40
    Voi scrutate le Scritture, pensando di avere in esse la vita eterna:
    sono proprio esse che danno testimonianza di me.
    Ma voi non volete venire a me per avere vita.

    Dopo la Comunione
    Per la forza del sacramento che abbiamo ricevuto,
    purificaci, o Padre, e concedi ai tuoi figli,
    oppressi dalla coscienza del peccato,
    di essere liberi da ogni colpa,
    perché gioiscano in eterno della tua salvezza.
    Per Cristo nostro Signore.

    Orazione sul popolo ad libitum
    O Dio, che proteggi chi spera in te,
    benedici, salva e difendi il tuo popolo,
    perché, libero dai peccati e sicuro dalle suggestioni del maligno,
    cammini sempre nel tuo amore.
    Per Cristo nostro Signore.

  10. #120
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    24 marzo 2023
    Venerdì della IV settimana di Quaresima

    Antifona d'Ingresso
    Sal 53, 3-4
    Dio, per il tuo nome salvami,
    per la tua potenza rendimi giustizia.
    Dio, ascolta la mia preghiera,
    porgi l’orecchio alle parole della mia bocca.

    Colletta
    O Dio, che per la nostra fragilità
    hai preparato aiuti efficaci,
    fa’ che, accogliendone con gioia la forza rinnovatrice,
    la manifestiamo in una degna condotta di vita.
    Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
    e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo,
    per tutti i secoli dei secoli.

    Prima Lettura Sap 2, 1a.12-22
    Condanniamolo a una morte infame.


    Dal libro della Sapienza
    Dicono [gli empi] fra loro sragionando:
    «Tendiamo insidie al giusto, che per noi è d’incomodo
    e si oppone alle nostre azioni;
    ci rimprovera le colpe contro la legge
    e ci rinfaccia le trasgressioni contro l’educazione ricevuta.
    Proclama di possedere la conoscenza di Dio
    e chiama se stesso figlio del Signore.
    È diventato per noi una condanna dei nostri pensieri;
    ci è insopportabile solo al vederlo,
    perché la sua vita non è come quella degli altri,
    e del tutto diverse sono le sue strade.
    Siamo stati considerati da lui moneta falsa,
    e si tiene lontano dalle nostre vie come da cose impure.
    Proclama beata la sorte finale dei giusti
    e si vanta di avere Dio per padre.
    Vediamo se le sue parole sono vere,
    consideriamo ciò che gli accadrà alla fine.
    Se infatti il giusto è figlio di Dio, egli verrà in suo aiuto
    e lo libererà dalle mani dei suoi avversari.
    Mettiamolo alla prova con violenze e tormenti,
    per conoscere la sua mitezza
    e saggiare il suo spirito di sopportazione.
    Condanniamolo a una morte infamante,
    perché, secondo le sue parole, il soccorso gli verrà».
    Hanno pensato così, ma si sono sbagliati;
    la loro malizia li ha accecati.
    Non conoscono i misteriosi segreti di Dio,
    non sperano ricompensa per la rettitudine
    né credono a un premio per una vita irreprensibile.

    Salmo Responsoriale Dal Salmo 33 (34)
    Il Signore è vicino a chi ha il cuore spezzato.

    Il volto del Signore contro i malfattori,
    per eliminarne dalla terra il ricordo.
    Gridano i giusti e il Signore li ascolta,
    li libera da tutte le loro angosce.

    Il Signore è vicino a chi ha il cuore spezzato,
    egli salva gli spiriti affranti.
    Molti sono i mali del giusto,
    ma da tutti lo libera il Signore.

    Custodisce tutte le sue ossa:
    neppure uno sarà spezzato.
    Il Signore riscatta la vita dei suoi servi;
    non sarà condannato chi in lui si rifugia.

    Canto al Vangelo Cf. Mt 4, 4b
    Gloria e lode a te, o Cristo, Verbo di Dio!
    Non di solo pane vivrà l’uomo,
    ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio.
    Gloria e lode a te, o Cristo, Verbo di Dio!

    Vangelo Gv 7, 1-2.10.25-30
    Cercavano di arrestare Gesù, ma non era ancora giunta la sua ora.


    Dal Vangelo secondo Giovanni
    In quel tempo, Gesù se ne andava per la Galilea; infatti non voleva più percorrere la Giudea, perché i Giudei cercavano di ucciderlo.
    Si avvicinava intanto la festa dei Giudei, quella delle Capanne. Quando i suoi fratelli salirono per la festa, vi salì anche lui: non apertamente, ma quasi di nascosto.
    Alcuni abitanti di Gerusalemme dicevano: «Non è costui quello che cercano di uccidere? Ecco, egli parla liberamente, eppure non gli dicono nulla. I capi hanno forse riconosciuto davvero che egli è il Cristo? Ma costui sappiamo di dov’è; il Cristo invece, quando verrà, nessuno saprà di dove sia».
    Gesù allora, mentre insegnava nel tempio, esclamò: «Certo, voi mi conoscete e sapete di dove sono. Eppure non sono venuto da me stesso, ma chi mi ha mandato è veritiero, e voi non lo conoscete. Io lo conosco, perché vengo da lui ed egli mi ha mandato».
    Cercavano allora di arrestarlo, ma nessuno riuscì a mettere le mani su di lui, perché non era ancora giunta la sua ora.

    Sulle Offerte
    Questo sacrificio, Dio onnipotente,
    ci purifichi con la sua forza
    e ci doni di giungere rinnovati alle feste pasquali,
    principio della nostra salvezza.
    Per Cristo nostro Signore.

    Prefazio di Quaresima.

    Antifona alla Comunione Ef 1, 7

    In Cristo, mediante il suo sangue,
    abbiamo la redenzione, il perdono delle colpe,
    secondo la ricchezza della sua grazia.

    Oppure: Gv 7, 28
    «Non sono venuto da me stesso,
    ma chi mi ha mandato è veritiero», dice il Signore.

    Dopo la Comunione
    O Signore, questo sacramento,
    che segna il passaggio dall’antica alla nuova alleanza,
    ci spogli dell’uomo vecchio
    e ci rinnovi nello spirito.
    Per Cristo nostro Signore.

    Orazione sul popolo ad libitum
    Guarda con bontà, o Signore, i tuoi fedeli
    e proteggi con il tuo benevolo aiuto
    coloro che confidano nella tua misericordia.
    Per Cristo nostro Signore.

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