Partendo da alcuni messaggi off topic nella discussione sui ministeri, vi invito a riportare qui le letture fantasiose della Sacra Scrittura che abbiamo fatto o ascoltato nelle celebrazioni liturgiche.
Partendo da alcuni messaggi off topic nella discussione sui ministeri, vi invito a riportare qui le letture fantasiose della Sacra Scrittura che abbiamo fatto o ascoltato nelle celebrazioni liturgiche.
Ultima modifica di Gerensis; 02-12-2022 alle 21:00
vi prego, vi imploro con umiltà e con fiducia – permettete a Cristo di parlare all’uomo.
Io rilancio con «Rinfresca l’anima mia», frase che udii la scorsa estate ad un funerale da una lettrice che proclamava il Salmo 23. Ma anche la «Lettera di San Paolo Apostolo a Filemóne» non è una mia invenzione…
Ultima modifica di Laudato Si’; 30-11-2022 alle 22:17
«Ego sum resurrectio et vita.
Qui credit in me, etsi mortuus fuerit, vivet» (Io. 11, 25).
Ma su questi nomi oggettivamente insoliti e poco frequenti alla fine si può chiudere un occhio, il problema è che spesso si sentono storpiature di nomi banalissimi, tipo prima lettera di san Paolo a Timotèo, libro del profeta Malàchia, Saùlo, perché mi perseguiti?, tutte cose che ho sentito con le mie orecchie, così come ho sentito intenzioni della preghiera dei fedeli nelle quali si pregava per i presbitèri o per il Sinòdo. Qui davvero c'è da preoccuparsi.
Ultima modifica di Vox Populi; 02-12-2022 alle 18:21
«Ego sum resurrectio et vita.
Qui credit in me, etsi mortuus fuerit, vivet».
(Io. 11, 25)
Per non parlare del «Libro di Qoelèt», letto così quando sul Lezionario hanno pure messo il segnaccento…![]()
«Ego sum resurrectio et vita.
Qui credit in me, etsi mortuus fuerit, vivet» (Io. 11, 25).