Ricordo due occasioni in cui non riuscii a trattenere le risate: quando una ragazza menzionò il popolo degli "Amenorrei" e quando una signora molto appariscente e con delle evidenti velleità teatrali interpretò, leggendo l'Apocalisse il "guai!" come se fosse il verso dell'aquila di cui poco sopra, stridendo a voce piena "guaaiiì!, guaaaaiiiiì!"
Rimane comunque una schietta verità: hanno perso più tempo a commentare l'errore di Pietro Paolo che ascoltare quello che è venuto dopo (perchè ovviamente nel frattempo il lettore andava avanti)Originariamente Scritto da Laudato Si’
Questa, pur troppo, non è una bella cosa, e non v’è tanto da scherzare.
Se si tirava dritto nessuno si sarebbe accorto del "gravissimo" errore ma si sarebbe ascoltata la lettura per intero.
Chi vuol esser lieto sia, di doman non c'è certezza
Questa mattina alla Messa addirittura due strafalcioni!
Nella Prima Lettura:
«In passato il Signore umiliò la terra di Zàbulon e la terra di Neftàli» (cfr. Is 8, 23b).
Nel Salmo:
«Spera nel Signore, sii forte, si riscaldi il tuo cuore e spera nel Signore» (cfr. Sal 27, 14).
«Ego sum resurrectio et vita.
Qui credit in me, etsi mortuus fuerit, vivet» (Io. 11, 25).
Il primo non dico che è comprensibile, ma sicuramente molto meno eclatante del secondo. XDQuesta mattina alla Messa addirittura due strafalcioni!Nella Prima Lettura:«In passato il Signore umiliò la terra di Zàbulon e la terra di Neftàli» (cfr. Is 8, 23b).Nel Salmo:«Spera nel Signore, sii forte, si riscaldi il tuo cuore e spera nel Signore» (cfr. Sal 27, 14).
Salus nostra in manu Tua, Maria Sanctissima. Ave Maria Purissima, senza peccato concepita.
Gli errori di accento sui nomi di luoghi e persona sono naturali, non certo definibili "strafalcioni".
Dove sono stato io questa domenica è capitato un errore causato da una consonanza presente nel Vangelo "le loro reti", che unita al difetto di pronuncia che aveva il sacerdote (pronunciava la R quasi come una L) ha dato vita a 5 secondi di panico, quando ha cominciato a pronunciare quelle sillabe a caso: "lelele lole lelole le lolo leti". Ma alla fine i santi Apostoli le reti sono riuscite a lasciarle.
vi prego, vi imploro con umiltà e con fiducia – permettete a Cristo di parlare all’uomo.
Beh, potrei concordare nel caso in cui si sbagli a pronunziare nomi difficili che non portano accenti grafici (anche perché alcuni non vi sono nemmeno nel DOP, né in altri dizionarii, quindi non è possibile neppure sapere qual è la dizione corretta); ma errare coi nomi che portano il segnaccento sul Lezionario (e Nèftali è uno di quelli) onestamente non mi sembra molto «naturale»…
«Ego sum resurrectio et vita.
Qui credit in me, etsi mortuus fuerit, vivet» (Io. 11, 25).
Prima lettura di oggi (Rito romano):
Il matrimonio sia rispettato da tutti e il letto nuziale sia senza macchia. I formicatori e gli adùlteri saranno giudicati da Dio.
«Ego sum resurrectio et vita.
Qui credit in me, etsi mortuus fuerit, vivet».
(Io. 11, 25)
Ho sempre detto che formiche (e zanzare) sono opera del demonio.
Poi le formiche addirittura nel letto sono davvero una punizione infernale.
Io, quando ero piccola (nello scorso millennio), riguardo al 6° comandamento sentivo spesso dire "non fornicare", che capivo sempre "non formicare"...
E mi arrovellavo a chiedermi quale strano peccato avesse a che fare con le formiche....
Il Signore è il mio pastore, non manco di nulla (Salmo 23)
Dall’ambone di oggi:
Il Signore è mia luce, è mia salvezza!
Tutto giusto no?
Ieri invece mi hanno detto che ho sbagliato a cantare il Salmo perché ho ripetuto una strofa due volte
O Cristo, tu regnerai! O Croce, tu ci salverai!
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