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Discussione: Le nomine di Papa Francesco

  1. #11
    Saggio del Forum
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    Sempre in merito alla nuova Costituzione, mi chiedo come si debba interpretare l'articolo 18:

    Il Cardinale Vicario, il Vicegerente, i Vescovi Ausiliari sono da me nominati a tempo indeterminato e cessano dall’ufficio con mio provvedimento.
    A tempo indeterminato significa che non saranno soggetti neppure al limite dei 75 anni di età?
    Credo che sia semplicemente scritta male (come tutto la Costituzione).
    Di fatto, l'accettazione delle dimissioni è un provvedimento del Papa, quindi non contrasta con la prassi attuale. Semplicemente non decadono automaticamente, come del resto qualsiasi altro vescovo ordinario o ausiliare.

    Per il resto trovo semplicemente allucinante l'impostazione di questa Costituzione: mentre da una parte si continua a farneticare di "sinodalità" dall'altra il Papa avoca a se il compito di presiedere il consiglio episcopale della diocesi con tanto di supervisione anticipata dell'ordine del giorno per almeno tre volte al mese (!) e addirittura la nomina dei parroci. Sostanzialmente non solo non si condividono maggiormente responsabilità con gli altri vescovi (vicario e ausiliari in questo caso) ma si continua ad accentrare sempre più compiti e decisioni nella persona del Papa.
    A leggere la costituzione il Vicario di Roma è poco più che un passacarte che si limita a riferire al Papa le discussioni del consiglio episcopale lasciando al Papa ogni decisione.
    Sinceramente, al giorno d'oggi, mi sembra una follia.

  2. #12
    Moderatore Globale L'avatar di Vox Populi
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    Citazione Originariamente Scritto da cisnusculum Visualizza Messaggio
    Credo che sia semplicemente scritta male (come tutto la Costituzione).
    Di fatto, l'accettazione delle dimissioni è un provvedimento del Papa, quindi non contrasta con la prassi attuale. Semplicemente non decadono automaticamente, come del resto qualsiasi altro vescovo ordinario o ausiliare.
    In effetti una formulazione del genere avrebbe avuto senso se fino ad oggi le nomine di Vicario a ausiliari fossero a tempo determinato, ad esempio ad quinquennium come per i prefetti e segretari di Curia. Dato che non era così, mi chiedo che senso abbia scrivere quell'articolo.

    Sul resto della Costituzione, che ammetto di aver guardato solo velocemente, pare che il Papa voglia mettersi a fare veramente il Vescovo di Roma a tutti gli effetti. Considerato che anche per lui le giornate durano 24 ore come per noi comuni mortali, mi chiedo come possa pensare di conciliare questo con tutti gli altri impegni.
    Forse però rischiamo di andare off topic, non so se sia il caso di parlarne altrove (dove?).
    O salutáris hóstia, quæ cæli pandis óstium,
    bella premunt hostília: da robur, fer auxílium.
    (Hymnus ad Laudes Matutinas in sollemnitate SS. Corporis et Sanguinis Christi)

  3. #13
    Veterano di CR L'avatar di Card.Luciani
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    Citazione Originariamente Scritto da cisnusculum Visualizza Messaggio
    Credo che sia semplicemente scritta male (come tutto la Costituzione).
    Di fatto, l'accettazione delle dimissioni è un provvedimento del Papa, quindi non contrasta con la prassi attuale. Semplicemente non decadono automaticamente, come del resto qualsiasi altro vescovo ordinario o ausiliare.

    Per il resto trovo semplicemente allucinante l'impostazione di questa Costituzione: mentre da una parte si continua a farneticare di "sinodalità" dall'altra il Papa avoca a se il compito di presiedere il consiglio episcopale della diocesi con tanto di supervisione anticipata dell'ordine del giorno per almeno tre volte al mese (!) e addirittura la nomina dei parroci. Sostanzialmente non solo non si condividono maggiormente responsabilità con gli altri vescovi (vicario e ausiliari in questo caso) ma si continua ad accentrare sempre più compiti e decisioni nella persona del Papa.
    A leggere la costituzione il Vicario di Roma è poco più che un passacarte che si limita a riferire al Papa le discussioni del consiglio episcopale lasciando al Papa ogni decisione.
    Sinceramente, al giorno d'oggi, mi sembra una follia.

    Sarò telegrafica per non andare (troppo) in o.t...
    Il testo è scritto assai male in italiano e, viste le prerogative ed i compiti del Vicegerente, credo che il titolo di arcivescovo se lo sarebbe meritato tutto. Così, perdonatemi, si becca gli oneri senza gli onori.
    Ci sarà da "sistemare" il prelato segretario,a breve, e tutto lascia supporre che anche il Cardinale Vicario non goda più di tantissima stima presso il suo Vescovo, ridotto come sarà ad un semplice passacarte. Volendo assimilate il Vicariato ad una qualsiasi Curia diocesana, il Papa è il Vescovo, il card.De Donatis sarebbe il vicario generale un po' depotenziato e Mons.Reina..un vicario episcopale che avrà davvero un bel da fare.
    Insomma, nei prossimi mesi ne vedremo delle belle in quanto a riorganizzazione!
    Se si tratterà poi di cambiare per il meglio, staremo a vedere.

  4. #14
    CierRino di diamante L'avatar di Servus Servorum
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    Citazione Originariamente Scritto da Card.Luciani Visualizza Messaggio
    Sarò telegrafica per non andare (troppo) in o.t...
    Il testo è scritto assai male in italiano e, viste le prerogative ed i compiti del Vicegerente, credo che il titolo di arcivescovo se lo sarebbe meritato tutto. Così, perdonatemi, si becca gli oneri senza gli onori.
    Ci sarà da "sistemare" il prelato segretario,a breve, e tutto lascia supporre che anche il Cardinale Vicario non goda più di tantissima stima presso il suo Vescovo, ridotto come sarà ad un semplice passacarte. Volendo assimilate il Vicariato ad una qualsiasi Curia diocesana, il Papa è il Vescovo, il card.De Donatis sarebbe il vicario generale un po' depotenziato e Mons.Reina..un vicario episcopale che avrà davvero un bel da fare.
    Insomma, nei prossimi mesi ne vedremo delle belle in quanto a riorganizzazione!
    Se si tratterà poi di cambiare per il meglio, staremo a vedere.
    Secondo me nella Curia Romana, alla luce di queste modifiche e dell'aggravio di nuove responsabilità, saranno in molti ad auspicare un rapido cambio di Vescovo, con la speranza che si torni alla situazione finora vissuta.
    Poi sicuramente il Papa avrà avuto i suoi motivi se ha preso queste decisioni "accentratrici" (alla faccia della sinodalità tanto sbandierata!), però dieci anni di pontificato mi hanno insegnato che quando vuole colpire una determinata persona non si limita a spostarla, o magari proprio non lo fa, ma semplicemente gli fa terra bruciata attorno distruggendo la realtà di cui quella persona si occupa. Chissà se è questo il caso!
    Pace e Bene!

  5. #15
    Partecipante a CR L'avatar di Doctor Subtilis
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    Citazione Originariamente Scritto da Card.Luciani Visualizza Messaggio
    viste le prerogative ed i compiti del Vicegerente, credo che il titolo di arcivescovo se lo sarebbe meritato tutto. Così, perdonatemi, si becca gli oneri senza gli onori.
    Non è stato elevato arcivescovo, perché di fatto continua ad essere un Vescovo ausiliare come tutti gli altri. Da quel che mi pare di aver capito, il Papa vuole trattare la Diocesi di Roma come una qualsiasi diocesi del mondo, specialmente quelle grosse, facendo in modo che uno dei suoi vescovi ausiliari sia anche Vicario generale (nel nostro caso al Vicegerente, visto che il Cardinale Vicario di solito guida la diocesi romana come un pastore a tutti gli effetti...)
    In spiritu et veritate oportet adorare.

  6. #16
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    Rinunce e nomine, 07.01.2023


    Rinuncia e nomina dell’Arcivescovo di Urbino-Urbania-Sant’Angelo in Vado (Italia) e unione in persona Episcopi delle Arcidiocesi di Pesaro e Urbino-Urbania-Sant’Angelo in Vado (Italia)

    Il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale dell’Arcidiocesi di Urbino-Urbania-Sant’Angelo in Vado (Italia) presentata da S.E. Mons. Giovanni Tani.

    Il Santo Padre ha nominato Arcivescovo di Urbino-Urbania-Sant’Angelo in Vado (Italia) S.E. Mons Sandro Salvucci, Arcivescovo Metropolita di Pesaro, unendo le due Sedi in persona Episcopi.

    Curriculum vitae

    S.E. Mons Sandro Salvucci è nato il 3 aprile 1965 a Macerata. Fin dalla giovinezza appartiene al movimento dei Focolari.

    Ha conseguito il Baccalaureato in Teologia presso il Seminario Arcivescovile di Fermo e successivamente la Licenza in Teologia Morale presso la Pontificia Università Gregoriana, come alunno dell’Almo Collegio Capranica.

    È stato ordinato sacerdote il 25 settembre 1993 per l’Arcidiocesi di Fermo, incardinandosi nella medesima Arcidiocesi.

    Ha ricoperto i seguenti incarichi: Vicario Parrocchiale di SS. Annunziata a Porto Sant’Elpidio (1994-1999); dal 1995, Docente di Teologia Morale presso l’Istituto Teologico Marchigiano e l’ISSR di Fermo; dal 1998, Direttore del Centro Diocesano Vocazioni; Direttore del Comitato Diocesano per il Diaconato Permanente (1999-2006); Animatore spirituale del Centro Diocesano di spiritualità Villa Nazareth Fermo (2001-2006); Membro del Collegio dei Consultori (2004-2012); Rettore del Seminario Arcivescovile di Fermo (2006-2014).

    Inoltre, è stato anche Parroco dell’Unità Pastorale di Montegranaro, Insegnante di Teologia Morale presso l’Istituto Teologico Marchigiano e Animatore e Responsabile del Movimento Diocesano dell’Opera di Maria (Movimento dei Focolari).

    È stato nominato Arcivescovo Metropolita di Pesaro il 12 marzo 2022 ed ha ricevuto la consacrazione episcopale il 1° maggio successivo.

    Nella Conferenza Episcopale Marchigiana è Vescovo Delegato per la pastorale giovanile.

    [00031-IT.01]


    [Fonte, dal Bollettino quotidiano del: 07.01.2023 della Sala Stampa della Santa Sede].
    Ultima modifica di Laudato Si’; 07-01-2023 alle 11:17
    «Panis angélicus fit panis hóminum; dat panis cælicus figúris términum.
    O res mirábilis: mandúcat Dóminum servus pauper et húmilis».




  7. #17
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    Dalle Chiese Orientali, 07.01.2023


    […].

    Elezione dell’Arcivescovo di Mosul dei Siri (Iraq)

    Il Sinodo dei Vescovi della Chiesa Patriarcale di Antiochia dei Siri ha eletto Arcivescovo di Mosul dei Siri il Rev.do Qusay Mubarak Abdullah (Younan) Hano, al quale il Santo Padre aveva concesso il Suo Assenso.

    Curriculum vitae

    S.E. Younan Hano è nato a Qaraqosh (Iraq) il 10 settembre 1982, dopo gli studi in infermieristica, ha iniziato la sua formazione seminaristica, dapprima a Baghdad ed in seguito in Libano, ove presso l’Università Saint-Esprit ha conseguito il baccalaureato in filosofia e teologia. Ordinato sacerdote il 29 giugno 2011 per l’Arcieparchia di Mosul dei Siri, è stato vicario della parrocchia Mar Jacob a Qaraqosh, Segretario particolare dell’Arcivescovo, quindi con l’invasione della Piana di Ninive si è occupato degli sfollati Siri presso la Chiesa Mar Shmoni in Erbil, e per due anni Protosincello dell’Arcieparchia. Tra gli altri incarichi affidatigli, quello di insegnante di Sacra Scrittura, curatore di un programma radiofonico, Rappresentante della Chiesa iraqena nel Consiglio delle Chiese del Medio Oriente, collaboratore del Tribunale inter-rituale di Erbil.

    Dal 2019 si trova a Roma per gli studi di Dottorato in Teologia Biblica.

    Oltre al siriaco e all’arabo, conosce anche l’inglese e l’italiano.

    [00032-IT.01]

    Elezione dell’Arcivescovo di Homs dei Siri (Siria)

    Il Sinodo dei Vescovi della Chiesa Patriarcale di Antiochia dei Siri ha eletto Arcivescovo di Homs dei Siri (Siria) il Rev.do Yagop (Jacques) Mourad, al quale il Santo Padre aveva concesso il Suo Assenso.

    Curriculum vitae

    S.E. Jacques Mourad è nato ad Aleppo (Siria) il 28 giugno 1968. Dopo l’ingresso nel Seminario di Charfet, in Libano, ha proseguito la formazione, conseguendo il baccalaureato in filosofia e teologia, e quindi la licenza in Liturgia presso l’Università Saint-Esprit di Kaslik. Entrato nella Comunità Monastica di Deir Mar Musa Al-Abashi, di cui è confondatore, il 20 luglio 1993 vi ha emesso i voti. Il 28 agosto è stato ordinato sacerdote e incardinato nell’Arcieparchia di Homs dei Siri. Dal 2000 al 2015 è stato incaricato del Convento di Mar Elian e della parrocchia di Qaryatayn. Dopo il rapimento subito dai jihaidisti tra il maggio e l’ottobre 2015, ha soggiornato nei monasteri filiali di Cori (Italia) e Sulaymanyah (Iraq). Rientrato in Siria nel 2020, è vice-superiore della Comunità ed economo, occupandosi dei fedeli di Qaryatayn; è membro del Collegio dei Consultori dell’Arcieparchia di Homs.

    Oltre all’arabo, conosce il siriaco, il francese, l’inglese e l’italiano.

    [00033-IT.01]

    [B0016-XX.01]


    [Fonte, dal Bollettino quotidiano del: 07.01.2023 della Sala Stampa della Santa Sede].
    «Panis angélicus fit panis hóminum; dat panis cælicus figúris términum.
    O res mirábilis: mandúcat Dóminum servus pauper et húmilis».




  8. #18
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    Rinunce e nomine, 07.01.2023
    Rinuncia e nomina dell’Arcivescovo di Urbino-Urbania-Sant’Angelo in Vado (Italia) e unione in persona Episcopi delle Arcidiocesi di Pesaro e Urbino-Urbania-Sant’Angelo in Vado (Italia)Il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale dell’Arcidiocesi di Urbino-Urbania-Sant’Angelo in Vado (Italia) presentata da S.E. Mons. Giovanni Tani.Il Santo Padre ha nominato Arcivescovo di Urbino-Urbania-Sant’Angelo in Vado (Italia) S.E. Mons Sandro Salvucci, Arcivescovo Metropolita di Pesaro, unendo le due Sedi in persona Episcopi.Curriculum vitaeS.E. Mons Sandro Salvucci è nato il 3 aprile 1965 a Macerata. Fin dalla giovinezza appartiene al movimento dei Focolari.Ha conseguito il Baccalaureato in Teologia presso il Seminario Arcivescovile di Fermo e successivamente la Licenza in Teologia Morale presso la Pontificia Università Gregoriana, come alunno dell’Almo Collegio Capranica.È stato ordinato sacerdote il 25 settembre 1993 per l’Arcidiocesi di Fermo, incardinandosi nella medesima Arcidiocesi.Ha ricoperto i seguenti incarichi: Vicario Parrocchiale di SS. Annunziata a Porto Sant’Elpidio (1994-1999); dal 1995, Docente di Teologia Morale presso l’Istituto Teologico Marchigiano e l’ISSR di Fermo; dal 1998, Direttore del Centro Diocesano Vocazioni; Direttore del Comitato Diocesano per il Diaconato Permanente (1999-2006); Animatore spirituale del Centro Diocesano di spiritualità Villa Nazareth Fermo (2001-2006); Membro del Collegio dei Consultori (2004-2012); Rettore del Seminario Arcivescovile di Fermo (2006-2014).Inoltre, è stato anche Parroco dell’Unità Pastorale di Montegranaro, Insegnante di Teologia Morale presso l’Istituto Teologico Marchigiano e Animatore e Responsabile del Movimento Diocesano dell’Opera di Maria (Movimento dei Focolari).È stato nominato Arcivescovo Metropolita di Pesaro il 12 marzo 2022 ed ha ricevuto la consacrazione episcopale il 1° maggio successivo.Nella Conferenza Episcopale Marchigiana è Vescovo Delegato per la pastorale giovanile.[00031-IT.01][Fonte, dal Bollettino quotidiano del: 07.01.2023 della Sala Stampa della Santa Sede].
    Non mi sembra una grande genialata caricare il peso di un ulteriore diocesi su chi è arcivescovo da neanche un anno…

  9. #19
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    Rinuncia e nomina dell’Arcivescovo di Urbino-Urbania-Sant’Angelo in Vado (Italia) e unione in persona Episcopi delle Arcidiocesi di Pesaro e Urbino-Urbania-Sant’Angelo in Vado (Italia)
    altre due diocesi avviate alla fusione, il Papa sta iniziando a dare una bella sforbiciata

  10. #20
    Veterano di CR L'avatar di Card.Luciani
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    Non è stato elevato arcivescovo, perché di fatto continua ad essere un Vescovo ausiliare come tutti gli altri. Da quel che mi pare di aver capito, il Papa vuole trattare la Diocesi di Roma come una qualsiasi diocesi del mondo, specialmente quelle grosse, facendo in modo che uno dei suoi vescovi ausiliari sia anche Vicario generale (nel nostro caso al Vicegerente, visto che il Cardinale Vicario di solito guida la diocesi romana come un pastore a tutti gli effetti...)

    Ma il "vicario generale", de facto et de iure, è il card De Donatis ?!?! O forse ho sbagliato a delineare l'organigramma della diocesi di Roma.
    In necessariis unitas, in dubiis libertas, in omnibus charitas!

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