Stanno diventando sempre più frequenti le nomine di vescovi da fuori regione ecclesiastica.
Ciò se da un lato renderà i vescovi meno legati ad equilibri e incrostazioni consolidati, dall'altro li renderà meno ancorati al tessuto locale.
È pure il fallimento del ruolo di guida e vigilanza delle metropolie e delle conferenze episcopali regionali.
Dobbiamo però considerare che Don Ferretti era missionario da soli sei anni. Come si evince dalla biografia pubblicata sul bollettino, la maggior parte del suo ministero sacerdotale (13 anni, dal 2004 al 2017) l'ha vissuta nella Diocesi di Frosinone-Veroli-Ferentino, svolgendo anche incarichi di una certa responsabilità a livello diocesano.
Non credo che in sei anni possa aver dimenticato tutta l'esperienza maturata prima della partenza per il Mozambico.
Ultima modifica di Vox Populi; 18-11-2023 alle 15:55 Motivo: se la matematica non è un opinione, dal 2017 al 2023 sono passati 6 anni, non 5...
Oboedientia et Pax
Non avevo colto il senso ironico, perdonami, avevo preso alla lettera il Tuo monito.
Trovandosi spesso da queste parti qualcuno che ha un'ipersensibilità al totonomine ed ha evidenti simpatie ed antipatie, avevo inteso che Tu avessi scritto la Tua riflessione per amor di libertà, epperò volessi al contempo ora cercare riparo da ritorsioni.
Ad ogni modo, comunque, la mia chiosa non voleva essere aggressivo-mordace, mi dolgo se le mie parole T'avessero dato quest'impressione.
mi piace l’incenso, non lo zolfo.
Chissà dove sarà ordinato Mons. Ferretti? A Foggia, a Frosinone o a Maputo?
Oboedientia et Pax
fra costoro annovera senz'altro anche me, ma mi stupisco vi possa essere qualcuno che non sia appassionato, che pretenda ed imponga di non parlare di queste cose che sono poi così importanti, per chi non considera la Chiesa come un album di figurine, metto tizio o caio capitano della Roma, per me pari sono, o come un museo polveroso, qua metto un dente di stegosauro o un osso di brontosauro, per me pari sono.
Se si considera la Chiesa come popolo di Dio, secondo il Concilio, e le varie diocesi porzioni del popolo di Dio, sempre secondo il Concilio, non è affatto, non può essere indifferente se alla guida d'una diocesi venga nominato tizio o caio.
precisazione importante: missionario laziale nel senso che proviene dalla regione Lazio.
mi piace l’incenso, non lo zolfo.
Non è certo indifferente mettere X oppure Y a guida di ,una certa diocesi; mi piace pensare che- prima di formulare la famosa terna- si delinei un ritratto della diocesi cui provvedere di conseguenza, del Pastore necessario per QUELLA diocesi. Non per una qualunque da affidare ad un presbitero che si vuol premiare con l'episcopato.Evidentemente, nessuno dei presbiteri attualmente in Italia era idoneo per la sede metropolitana di Foggia - Bovino, e neppure un Vescovo di altra sede.
In necessariis unitas, in dubiis libertas, in omnibus charitas!
la versione di Mons. Strickland
in originale, per chi conosce l'inglese, https://www.lifesitenews.com/news/bi...th-the-program
Bishop Strickland: US nuncio told me to stop focusing on deposit of faith and ‘get with the program’
e tradotta da google:
Vescovo Strickland: il nunzio americano mi ha detto di smettere di concentrarmi sul deposito della fede e di "seguire il programma"
https://www-lifesitenews-com.transla..._x_tr_pto=wapp
mi piace l’incenso, non lo zolfo.
Nomina del Vescovo di Mar del Plata (Argentina)
Il Santo Padre ha nominato Vescovo della Diocesi di Mar del Plata, S.E. Mons. José María Baliña, finora Vescovo titolare di Teudoli ed Ausiliare di Buenos Aires.
Curriculum vitae
S.E. Mons. Baliña è nato l’8 gennaio 1959 a Buenos Aires.
Dopo essersi formato nel Seminario Metropolitano di Buenos Aires, è stato ordinato sacerdote il 25 novembre 1989.
Dopo alcuni anni come Vicario parrocchiale e Parroco in diverse comunità, è stato nominato Vescovo titolare di Teudali ed Ausiliare dell’Arcidiocesi di Buenos Aires il 16 gennaio 2015, ricevendo l’ordinazione episcopale il 28 febbraio successivo.
È Vicario Episcopale della Zona Centro nell’Arcidiocesi di Buenos Aires e, nell’ambito della Conferenza Episcopale Argentina, è Membro del Consiglio Pastorale per la tutela dei minori e adulti vulnerabili.
[01767-IT.01]
Nomina del Vescovo Coadiutore di Fréjus-Toulon (Francia)
Il Santo Padre ha nominato S.E. Mons. François Touvet Vescovo Coadiutore della Diocesi di Fréjus-Toulon (Francia), finora Vescovo di Châlons.
Curriculum vitae
S. E. Mons. François Touvet è nato il 13 maggio 1965 a Parigi. Ha compiuto gli studi alla École spéciale militaire de Saint-Cyr, dove ha ottenuto il grado di Ufficiale della Marina.
Entrato in Seminario a Paray-le-Monial, ha continuato la formazione ecclesiastica a Besançon e a Lione, conseguendo nel 1992 la Licenza in Teologia presso l’Université Catholique de Lyon. È stato ordinato sacerdote il 28 giugno 1992 a Dijon, dove si è incardinato.
Ha ricoperto i seguenti incarichi: Vicario pastorale di Is-sur-Tille (1992-1993), Decano Aggiunto di Tilles e Parroco in solidum di Selongey (1993-1999), Cappellano diocesano del Mouvement eucharistique des Jeunes (1996-2004), Parroco di Châtillon-sur-Seine e di Côteaux-de-Haute-Seine (1999-2004), Decano di Val-de-Seine (2001-2004), Parroco di Montigny-sur-Aube (2002-2004), Vicario Episcopale di Dijon per la Zona pastorale Seine et Tilles (2002-2004), Vicario Generale di Dijon (2004-2010), Parroco della Cattedrale di Langres e Decano della città di Langres (2010-2014), Cappellano militare (2011-2014), Vicario Episcopale di Langres per la Zona pastorale Sud (2012-2014), Vicario Generale di Langres (2014-2015), Parroco di Chaumont (2015).
Il 23 dicembre 2015 è stato nominato Vescovo di Châlons e il 28 febbraio 2016 ha ricevuto l’ordinazione episcopale. In seno alla Conferenza dei Vescovi di Francia è Presidente del Consiglio per la comunicazione. Dal 25 giugno 2022 è Amministratore della Communauté du Verbe de Vie, associazione privata di fedeli.
[01768-IT.01]
[B0812-XX.01]
Fonte: SSSS
Come nel caso di Albenga-Imperia, al Coadiutore di Fréjus-Tolone sono state concesse "facoltà speciali" nell'ambito «dell'amministrazione, della gestione del clero, della formazione dei seminaristi e dei sacerdoti, del sostegno agli istituti di vita consacrata, società di vita apostolica e associazioni di fedeli».
Mons. Dominique Rey ha affermato di aver suggerito «la nomina di un vescovo che mi assistesse nei miei scambi con i dicasteri romani».
Fonti, dal sito diocesano:
https://frejustoulon.fr/mgr-francois...frejus-toulon/
https://frejustoulon.fr/mgr-rey-et-m...nonce-romaine/