Credo che la liturgia di ordinazione non subirebbe alcuna variazione.
E' vero che l'eventuale ordinazione episcopale del Card. Fernández Artime sarebbe la prima di un presule già cardinale dopo la riforma liturgica, quindi non abbiamo precedenti ai quali fare riferimento.
Però qualcosa di simile è già accaduto in un recente passato: come è noto, fino al recente motu proprio di Papa Francesco, il Prelato della Prelatura personale della Santa Croce (Opus Dei) aveva diritto all'utilizzo delle insegne pontificali anche nel caso non fosse vescovo. Quando Giovanni Paolo II elevò all'episcopato Mons. Alvaro del Portillo e Mons. Javier Echevarría Rodríguez, essi erano già da tempo a capo della Prelatura (il secondo da sette mesi, il primo addirittura da otto anni) e quindi avevano già avuto modo di utilizzare più volte le insegne pontificali. Eppure il rito di ordinazione, che ebbe luogo rispettivamente nel 1991 e nel 1995, per entrambi nella solennità dell'Epifania insieme ad altri presuli, come era prassi per il Santo Pontefice, si svolse integralmente secondo le norme vigenti, compresa l'imposizione della mitra e la consegna del pastorale.
Lo stesso potrebbe accadere per la possibile ordinazione del Card. Fernandez Artime.
«Vigilate ergo; nescitis enim quando dominus domus veniat».
(Mar. 13, 35)
YouTube mi ha proposto casualmente il video della Celebrazione Eucaristica presieduta dal neo Cardinale Fernandez Artime ieri mattina. Ha indossato lo zucchetto rosso ma non le insegne pontificali
https://www.youtube.com/live/tZG9xVF...tW_XtWv4Wmz6II
A tale proposito, dall'account Instagram di " Direto da Sacristia", una "story" in cui si afferma che l'Ordinazione Episcopale di Sua Eminenza avverrà il prossimo anno. Non ho trovato conferme a tale notizia.
https://www.flickr.com/photos/150157...posted-public/
Ho fatto lo screenshot e pubblicato sul mio Flickr in modo che fosse visibile anche a chi non è su Instagram
Et ego dico vobis: Petite, et dabitur vobis; Quaerite, et invenietis; Pulsate et aperietur vobis.
A margine segnalo che molti organi di stampa hanno fatto notare piazza San Pietro semivuota al concistoro. Mti hanno interpretato come segno di stanchezza e sfiducia nel pontificato di papa Francesco.
Capirei tale interpretazione se si trattasse di un'udienza o un Angelus, eventi che riguardano sostanzialmente la sola persona del Papa, ma in questo caso, in una celebrazione i cui presenti dovevano teoricamente essere lì per vicinanza ai neoporporati può interpretarsi, in maniera più logica, come scarso interesse verso i porporati stessi e non verso il Papa.
vi prego, vi imploro con umiltà e con fiducia – permettete a Cristo di parlare all’uomo.
Sono abbastanza d'accordo, ma la cosa non mi tranquillizza molto (a parte mostrare la poca logica di organizzare la cosa in piazza, ma questa è un'altra storia). Se non per il Papa (che comunque nell'ultimo periodo grandi numeri non ne sta facendo, ma come diceva Abbas non è questa la situazione che ce lo dimostra), una disaffezione per i neo porporati - e mi scuso se esagero a trarre una tale conclusione da questo post di Marco - sarebbe inquietante, forse anche di più che per il Papa stesso.
Semplice ed umile lavoratore nella vigna del Signore
Penso sia una cosa naturale almeno per tre ordini di motivi:
1. c'è un rigetto dell'autorità di qualunque natura in tutta la società attuale e ovviamente vescovi e porporati non sono esenti da ciò.
2. c'è un malcontento popolare nei confronti della gerarchia ecclesiastica, talvolta causato dalle azioni della stessa gerarchia e tal'altra per la campagna spudoratamente anticristiana (e soprattutto anticattolica) portata avanti dai media.
3. la politica di scelta dei porporati di Papa Francesco non essendo incentrata più sulle sedi ma sulle persone non coinvolge molto quel sentimento "campanilistico" (che è in parte positivo ma anche ovviamente negativo) e, di conseguenza, la gente non si sente partecipe della nomina come poteva essere prima.
vi prego, vi imploro con umiltà e con fiducia – permettete a Cristo di parlare all’uomo.